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Siamo alle solite mi sembra e c'è sempre qualcuno che intende escludere. Si vogliono fare dei cerchi esclusivi, degli insiemi che escludono gli altri, questa volta la scusa non è la politica, non sono le banconote, non sono le religioni mediche ma sarebbe l'ignoranza, l'incompetenza, e tu non la sai lunga come la so lunga io, ecc... è una moda da vecchiume d'incrostazioni psicologiche e fortunatamente non fa molta presa.
Dico che un professore deve saper comunicare. Quindi un bravo prof. non è solo uno che sa ma anche uno che sa esporre. Anzi, sa così bene l'argomento che deve esporre, che anche se è difficile sa renderlo facile a chi ascolta.
Per il fotografo è lo stesso. Anche se sa tutte le regoline di Fibonacci e linea aurea, di chiari e scuri, abbinamenti colore disposizione dei piani, prospettiva e cazzabbubbole che volete deve riuscire a tradurle in immagine PER TUTTI. E c'è chi per far questo deve studiare molto, mentre c'è chi per propria predisposizione naturale sa come fotografare.
Un es. lo abbiamo nella musica. Miles Davis ha scritto la storia del jazz e della musica. Eppure tra tutti gli altri musicisti che suonavano con lui era un gran "ignorantone". Pare che abbia imparato a leggiucchiare lo spartito non prima dei 23 anni. Morirà a 65 regalandoci almeno 6 modi diversi di interpretare il jazz. Non solo; era anche uno straordinario pittore e la cosa pazzesca è che la sua pittura era perfettamente coerente con il suo modo di suonare la tromba. Alla faccia di coloro che passano una vita a studiare il pentagramma o le regole per fare buone fotografie. Il cervello non basta e se non hai cuore resti freddo.
Scusa, ma ogni cosa ha un suo linguaggio. L'arte, la politica, l'umorismo e così via. Se ignori il linguaggio di un media, coglierai solo una parte di quello che sta cercando di trasmetterti. Non c'è niente di male in questo, nessuno sta dando de i giudizi di merito. Mi sembra strano dover dire cose così ovvie, ma in tempi di populismo estremo pare ce ne sia bisogno
“ Dico che un professore deve saper comunicare. Quindi un bravo prof. non è solo uno che sa ma anche uno che sa esporre. Anzi, sa così bene l'argomento che deve esporre, che anche se è difficile sa renderlo facile a chi ascolta. „
quindi, se vado in università a sentirmi una lezione di fisica, e da totale ignorante non ne capisco niente, la colpa è del professore?
“ Miles Davis ha scritto la storia del jazz e della musica. Eppure tra tutti gli altri musicisti che suonavano con lui era un gran "ignorantone". „
Miles Davis probabilmente non sapeva leggere le note, ma sicuramente conosceva il jazz, i suoi codici, il suo linguaggio. Quindi no, non era un "gran ignorantone"
“ Io non sono nessuno. Ma molte mie foto le ho fatte vedere, in passato, a mia mamma. Che di fotografia non sa niente. O ad amici. Per me è molto importante sapere cosa arriva loro delle mie foto. Certamente le loro non sono letture tecniche però i pareri sono comunque interessanti, soprattutto per le foto in po' più "concettuali" o criptiche. Ovvio che ad una lettura di portfolio ti verrà fatta un'analisi molto più approfondita e tecnica ed imparerai qualcosa ma anche il parere del semplice volgo ritengo sia molto interessante. Ti dà una misura di quanto semplicemente tu ti stia esprimendo. „
“ quindi, se vado in università a sentirmi una lezione di fisica, e da totale ignorante non ne capisco niente, la colpa è del professore? „
se si tratta della prima lezione si. Se le altre non le capisci perchè non frequenti non è responsabile il prof. Tra l'altro la fisica è un es. ottimo perchè si presta benissimo ad esempi. www.youtube.com/@LaFisicaCheCiPiace
“ Miles Davis probabilmente non sapeva leggere le note, ma sicuramente conosceva il jazz, i suoi codici, il suo linguaggio. Quindi no, non era un "gran ignorantone"
Certo, tutto questo richiede impegno e/o sforzo.. „
era un genio. Un ignorantone dal punto di vista della conoscenza della musica come molti vorrebbero portare sul podio, ovvero la conoscenza classica.
user207727
inviato il 06 Novembre 2024 ore 11:11
Rimarrei sulla fotografia. Fisica e fotografia non ci combinano niente.
“ era un genio. Un ignorantone dal punto di vista della conoscenza della musica come molti vorrebbero portare sul podio, ovvero la conoscenza classica. „
Conosceva il linguaggio del jazz, che non passa necessariamente dalla lettura del pentagramma. Quindi no, non era un ignorante. Aveva degli strumenti per interpretarlo, e non erano innati ma li ha appresi studiando (ascoltando).
Bisogna studiare, bisogna ascoltare chi ne sa piu' di te ( anche se magari non sei daccordo), e bisogna uscire dal concetto di bella forma ( che non equivale a una buona fotografia ). Per ultimo, odiare la banalità' e il gia' visto.
A quel punto, puoi avere un idea dal saper distinguere una buona foto, da una mediocre.
un genio può essere un ignorante. (Miles è uno dei miei musicisti preferiti). Ignorare significa semplicemente non conoscere. Io per es. di maglia e cucito sono un grandissimo ingnorante e chissa di quanti altri argomenti. (pur non essendo un genio )
“ mi stupisce sempre come le discussioni non centrino quasi mai con il titolo e si ripetono sempre uguali banali e a livello così basico „
questo accade perchè le persone del tuo elevato livello intervengono solo per criticare il livello basico di argomentazione e non per argomentare ed innalzare il livello.
No perché intervieni senza saper rispondere al titolo scrivendo sempre le solite stupidaggini basiche basiche. Il fatto che ti senti offeso dimostra la cosa di pagliaora per favore bloccami e non leggermi più tanto non abbiamo nulla da dirci ma prova magari a dare una risposta concreta al titolo. Almeno hai letto quanto scritto dalla Munari ? Ma ti dirò di più prova a dare un'occhiata a un autore come allan sekula provando con uno sforzicino a capire la sua filosofia
non mi sento per niente offeso, ti ho solo invitato ad entrare in topic invece che fregnare. non è servito il mio appello, continui a fregnare ma non sfiori l'argomento in topic.
“ Quando ci troviamo di fronte a un'immagine, possiamo dare atto a una lettura immediata, spesso molto soggettiva, che prevede un'interpretazione basata su chi siamo, come ci sentiamo in quel momento, che tipo di esperienze, educazione e contesto abbiamo vissuto. Questo tipo di approccio alla lettura della fotografia è quello più diffuso e spesso gli viene erroneamente attribuito valore universale: se io vedo questo e comprendo questo, tutti faranno lo stesso. La verità è che, di fronte ad una stessa fotografia, senza indicazioni testuali o istruzioni da parte del produttore dell'immagine, ci troveremo a confrontarci con una miriade di possibili e veritiere letture differenti. „
“ Come si legge una fotografia? „
Molte risposte le trovi nella teoria della Gestalt che prova a dare indicazioni universali per comporre e ragionando all'inverso per leggere. Ma di fatto non riesce a dare a mio avviso un peso sufficiente alla matrice culturale che suggerisce di leggere una foto diversamente in ogni cultura ed in ogni individuo in modo assai personale. Che poi è il bello della cosa, no?
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