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“ è una piacevolissima visione di qualcosa dal sapore di già esplorato, la capacità di mettere in evidenza forme colori ed oggetti di un mondo che non appartiene al nostro quotidiano certamente la aiuta, ma le capacita di visione ci sono e sono molto evidenti. „
condivido al 100% questo post di RobBot...e apprezzo le sue foto.
La serie "Diamond Days" è un'esplorazione del luogo comune. Ci vengono mostrati frammenti di ogni giorno, frammenti di momenti e situazioni ordinarie. C'è un tocco giocoso in questo mondo, una colorata leggerezza e calore, un senso di gioia; eppure, questi paesaggi senza pretese sembrano contenere qualcos'altro. Inafferrabile. Stratificato. Ambiguo. Una corrente sotterranea un po 'più cupa che potrebbe cogliere la sensazione di lieve disagio che spesso associamo all'ordinario. tratto da independent-photo.com/it/stories/diamond-days/
si. ma la domanda da fare è ... in cosa è diverso dallo scorso anno? in nulla e dall'anno prima? uguale E ancora prima? sempre uguale.
Morale : i lavori sono ottimi, le tematiche sono ovviamente elevate, ma se mi chiedi qualche foto che mi è rimasta impressa faccio realmente fatica. Avevi postato, un mese fa circa, le considerazioni della Sontag sul dolore-orrore.
Ecco, purtroppo siamo talmente "ubriachi " di queste immagini, che il tutto sa molto di deja vu.
H.R. Giger è ineguagliabile per la caratterizzazione delle sue visioni fantascientifiche, mi ha dato spunto però per segnalare una fotografa americana che ho appena scoperto per puro caso, pur di tutt'altra veduta mantiene una specie di allucinazione visiva molto coerente, a tratti mi ha richiamato il mondo di Roger Ballen anche se in antitesi per questa aura trasognante e a tratti fiabesca :
Mi è capitata una sua foto davanti una delle rare volte che scorro IG.. Mi piacciono varie cose, forse solo perchè mi annoiano meno di altre. senza aver approfondito troppo ve lo segnalo, fate vobis.
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