| inviato il 08 Settembre 2024 ore 11:15
La nitidezza in fotografia è data da un complesso di sistemi messi assieme armonicamente, è come una tela di ragno costruita bene: - padronanza tecnica dell'attrezzatura, sia quella di ripresa che quella di presentazione finale dell'immagine, da parte del fotografo. - padronanza tecnica della situazione di scatto da parte del fotografo - qualità dell'attrezzatura usata, sia di ripresa che di presentazione finale dell'immagine - padronanza tecnica del fotoritocco da parte del fotografo o del grafico che gli fa il lavoro. Se manca o c'è carenza anche su una sola delle componenti, la nitidezza sarà di qualità vile. La Luce che illumina il soggetto o la scena non influisce sulla nitidezza, è ininfluente, una foto può essere nitidissima anche scattata con nebbia sulla scena, idem scarsa luce sui ritratti, etc. Detta in altre parole, se uno fotografa con la nebbia, o di notte, non deve cercare di travisare la realtà della scena, altrimenti fa del pattume. Questa mie sono state scattate, bene, ferme e con la PdC ed esposizione giusta, con la nebbia ed anche la parte nella nebbia, ossia la nebbia, è nitidissima e modulata bene.
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| inviato il 08 Settembre 2024 ore 11:58
Pollastrini +1 Io credo di avere ancora parecchio da imparare, ma devo ammettere che negli anni mi sono reso conto che, anche solo da un punto di vista tecnico (che poi è praticamente l'unico che si può imparare; l'occhio e la sensibilità le alleni, ma se non le hai in partenza, difficilmente le apprenderai strada facendo), per progredire ho dovuto affrontare insieme tutti gli aspetti elencati da Alessandro; direi, anzi, che la qualità dell'attrezzatura conviene migliorarla solo quando hai migliorato tutto il resto e ti accorgi che "ti sta stretta" l'attrezzatura che già hai, altrimenti rischi di demandare tutto ai nuovi strumenti e rimanere deluso. |
| inviato il 08 Settembre 2024 ore 12:39
Nitidezza dell'immagine Visto che non l'ha detto nessuno lo aggiungo io: La nitidezza d'immagine oggi è quella roba che fa vendere più fotocamere, più obiettivi, più sw da post e più Pc di qualsiasi altra cosa. Ho finito. |
| inviato il 08 Settembre 2024 ore 13:56
stiamo parlando di nitidezza e non di risolvenza, sono due cose ben diverse. La risolvenza riguarda l'ottica, la nitidezza riguarsa l'immagine. Ricordo di una lettura Pentax di millemila anni fa che diceva più o meno così: esistono due fattori che determinano la percezione della nitidezza: il primo è la capacità di avere riportato il più fedelmente possibile il microdettaglio di quanto ripreso. il secondo è invece il micro e macrocontrasto, ovvero l'escursione chiaro scuro nell'immagine. Terminava dicendo che tra le due componenti la seconda ha la maggior rilevanza. |
| inviato il 08 Settembre 2024 ore 15:24
Si, col digitale però micro e macrocontrasto li aumenti molto facilmente, mentre la risolvenza (microdettaglio) se non c'è fin'ora era impossibile crearla. Adesso però con IA si potrà fare pure quello. |
| inviato il 08 Settembre 2024 ore 15:55
"La nitidezza d'immagine oggi è quella roba che fa vendere più fotocamere, più obiettivi, più sw da post e più Pc di qualsiasi altra cosa." E......perchè? Occhio che la maggiore nitidezza non è data dalla maggiore risoluzione, addirittura nitidezza e risoluzione, in tutto, fotocamere ed ottiche, sono in antitesi, più risoluzione hai, e più difficile è ottenere immagini nitide. Detta in una parola, sono più nitide le fotocamere a pochi Mpx che le pixellate, e sono più nitide ottiche normali che quelle ad altissima risoluzione (soprattutto le ottiche per usi tecnici). Ed il software di fotoritocco produce anche , ripeto anche , della nitidezza, se necessario, ma questo è solo un lavoro che è, e soprattutto, deve essere , secondario: il fotoritocco fatto bene è e deve essere completamente invisibile. Una foto scatta male, per un qualsiasi motivo, errori di esposizione, micromosso, fuoco errato, errata PdC, etc, è sempre e comunque un errore che abbatte la qualità dell'immagine, inclusa la nitidezza, e se cerchi di recuperarla su formati grandi di presentazione, ottieni solo una foto di qualità vile, nitidezza vile in testa. |
| inviato il 08 Settembre 2024 ore 16:20
Riguardo alla tecnica delle esposizioni multiple a mano libera in raffica e poi allineate in Photoshop descritta da Daniele, ma Photoshop riesce ad allineartele bene? Ho provato una volta o due con PS6 ma l'allineamento lasciava a desiderare. |
| inviato il 08 Settembre 2024 ore 16:20
La Nitidezza, in un obiettivo, è data da un mix sapiente fra Risoluzione e Acutanza (altrimenti detta MicroContrasto o Nitidezza Apparente). In una fotografia finita invece la stessa è data dall'insieme fra la qualità (Nitidezza) dell'obiettivo e quella della Pellicola... o del Sensore. Il MacroContrasto invece (o molto più semplicemente Contrasto) è solo la differenza, più o meno marcata, fra le zone in luce e quelle in ombra di ogni fotografia... sia essa stampata, proiettata a telo oppure osservata a monitor. |
| inviato il 08 Settembre 2024 ore 16:53
“ Detta in una parola, sono più nitide le fotocamere a pochi Mpx che le pixellate, e sono più nitide ottiche normali che quelle ad altissima risoluzione (soprattutto le ottiche per usi tecnici) „ E lo si vede già passando dalla Nikon D3000 (10 MP) con obiettivo da kit alla D7000 (16 mp) con un'ottica di categoria appena superiore; e concordo anche con quanto scritto di seguito. @Andrea.taiana Anni fa, dove lavoravo, ho usato PS6 che effettivamente non era il massimo per l'allineamento delle immagini; servirebbe una versione più recente o qualche SW per Focus Stacking che consenta di esportare le immagini solamente allineate e non ancora fuse. All'epoca usavo il vecchio CombineZP che per altri aspetti non è il massimo nemmeno lui |
| inviato il 08 Settembre 2024 ore 17:00
Lo sharpness è anche una tecnica di elaborazione delle immagini, in digitale ci sono diversi modi di aumentarla non solo attraverso un controllo o plugin, ma anche con tecniche più complesse e più fini. In molti casi è lo stesso fotografo/editore che la gestisce anche localmente. Un esempio è la tecnica di sharpness usata nei ritratti in PS utilizzando i canali e il filtro trova bordi. Come detto, anche l'uso di un Denoise che sfrutta machine/deep learning oggi elimina/corregge o rende accettabili limiti a strumenti di qualità inferiore come lenti economiche. |
| inviato il 08 Settembre 2024 ore 19:00
“ - padronanza tecnica del fotoritocco da parte del fotografo o del grafico che gli fa il lavoro. „ Scusa Alessandro ma secondo me hai dato troppa chiarezza (che sia stata data con il comando specifico o con lo sharpening utilizzando HRLA non cambia): sotto tutti gli archi del ponte, per un certo spessore, la nebbia è decisamente più chiara e mi risulta difficile pensare che, per coincidenza, quelle zone fossero effettivamente più chiare nella realtà. “ Detta in altre parole, se uno fotografa con la nebbia, o di notte, non deve cercare di travisare la realtà della scena, altrimenti fa del pattume. „ Non dico che hai fatto del pattume , ma c'è troppo contrasto locale secondo me, la foto mi dà una sensazione di artificiosità (al di là dell'effetto visibile sotto gli archi). |
| inviato il 08 Settembre 2024 ore 19:12
E qui entriamo con entrambi i piedi in quello che è, a mio avviso, il vero nodo della questione nitidezza nella fotografia digitale e cioè: mentre ai tempi della pellicola in moltissime situazioni si cercava di avere la maggior nitidezza possibile, usando le migliori ottiche disponibili, il miglior materiale negativo e positivo in commercio e cercando di fare le cose nel migliore dei modi, ben sapendo che in certe situazioni per esempio di paesaggio o di still life la nitidezza non sarebbe mai stata troppa. Oggi le cose sono cambiate: col digitale, a patto di usare attrezzature decorose (neanche al top, bastano quelle decorose) e del buon software, di nitidezza e di micro e macro contrasto se ne possono avere a bizzeffe. Il problema è dove fermarsi nello smanettare i cursori... e qui si entra molto nel soggettivo: quel che può andar bene per uno sarà troppo o troppo poco per un altro. Inoltre (complicazione in più) la stessa immagine capiterà che venga visualizzata su display di dimensioni differenti, e lo stesso sharpening che potrebbe andare bene quando l'immagine sarà grande come un pacchetto di sigarette farà invece sanguinare gli occhi se andremo a vederla in A4. Insomma le cose non sono così semplici come sembrano anche se qualcuno invece potrebbe essere convinto di avere le ricette giuste in sacoccia. (IMHO, semper IMHO). |
| inviato il 08 Settembre 2024 ore 20:14
la nitidezza non è un elemento che dà qualità ad una fotografia, non necessariamente almeno, è solamente un requisito. Nitido significa netto, pulito, limpido, terso (Treccani). Il fotografo può decidere di non volere una immagine netta pulita limpida e tersa. tantomeno un pittore come accade qui con Renoir
 e un fotografo può scegliere di voler arrivare ad altrettanta mancanza di nitidezza. Un altro es. è il classico sfondo nel ritratto. Il fotografo vuole magari la nitidezza degli occhi ma non desidera la nitidezza nello sfondo, quando addirittura non la vuole neanche nelle orecchie o nel naso. E addirittura arriva a disprezzare qull'ottica che inserisce una sorta di nitidezza indotta nello sfondo come accade con quegli obiettivi che introducono uno sfocato poco cremoso (effetto onion e curly) o addirittura il catadiottrico che introduce ciambelle piuttosto nette. Alcuni soggetti per loro natura presentano una forte nididezza come ad esempio il mantello di una zebra ripresa con un 50mm a 20 metri sotto un Sole diretto, altri tendono a dare una sensazione di scarsa nitidezza come una montanga ripresa con un supertele durante una giornata calda che induce turbolenza nell'aria. Per dire che il mondo che vediamo è nitido e anche no. |
| inviato il 08 Settembre 2024 ore 21:04
“ non solo attraverso un controllo o plugin, ma anche con tecniche più complesse e più fini „ Che non è male imparare, non solo perché non tutte le immagini (o parti di immagini) danno risultati altrettanto buoni col medesimo metodo o strumento, ma anche per capire davvero in che modo e su quali parametri agiscono. Se non comprendi il meccanismo d'azione di uno strumento o di una tecnica, il rischio di non applicarla correttamernte aumenta. |
| inviato il 08 Settembre 2024 ore 23:12
La nitidezza è quella cosa che: - Se c'è e la si cercava, tanto meglio! - Se non c'è ma la si cercava, spiace un pochino però poi anche stiqatsi se meritava scattare (basta non sia fuori fuoco o mossa o scura o bruciata...)! - Se c'è e non la si cercava, si è sbagliato e non si è capito! - Se non c'è e non la si cercava, è molto ganzo! Per le spiegazioni tecniche, ne sono arrivate anche troppe quindi niente di nuovo sotto il temporale da aggiungere! |
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