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Iniziare Avifauna







avatarsupporter
inviato il 27 Agosto 2024 ore 18:26

L'esperienza giardino è interessante, io ho messo alcune cortecce sopra ai rami, così posso lasciare un po' di mangime in più e col tempo gli animali si abituano e d'inverno per loro è una autentica manna, soprattutto negli anni più freddi. Ma come ti diceva prima Grohmann, anche un banale canale puó rappresentare una piccola oasi faunistica, come detto, tempo e pazienza sono le armi migliori, ovviamente l'osservazione è fondamentale.
I due Nikon che ti ho evidenziato, sono modelli di fascia differente. I Monarch sono leggermente più nitidi e corretti rispetto ai Prostaff, nello specifico, il Monarch è un ottimo tuttofare anche per semplici osservazioni notturne, sempre tenendo presente che è un 8x.
Il Pentax è leggermente più potente, ma più grande e meno pratico nell'utilizzo, anche se è un bell'oggettino. Pentax e Prostaff, siamo sui 200 euro, il Monarch no, costa circa sui 300 se trovi l'occasione buona. Adesso su Amazon è a 319 euro, non male.
Questo:
https://www.amazon.it/Binocolo-Nikon-Monarch-M5-8X42/dp/B09GW412RK/

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2024 ore 9:42

Alla fine penso che seguirò il consiglio di Pierino circa il binocolo. Ho trovato un sito che mi permette di dilazionarne il pagamento senza interessi. Mi sono orientato sul Monarch così la spesa buona la faccio una volta e sto apposto.
In verità a casa dei miei genitori c'è un giardino e so per certo che pettirossi, cardellini, spazzacamini e qualche volta gazze ladre vengono a posarsi sugli alberi che ci sono (un melograno, un melo e un corbezzolo). Sicuramente sono attratti dal sottovaso che usiamo come abbeveratoio per le testuggini di terra. Sono anche abbastanza confidenti, probabilmente si sono abituati alla nostra presenza (pensate che a volte riesco ad avvicinarmi anche a 2 metri senza farli scappare). Non è però un giardino così grande da permettere l'allestimento di un set fotografico però

D'inverno, sopratutto quando fa molto freddo, il cibo che offriamo è un aiuto che può salvare la vita di svariati volatili. Hanno bisogno di molte calorie per affrontare i periodi di gelo. Un passeriforme in una sola notte di gelo può perdere parecchio peso corporeo e con il terreno gelato e non è per loro scontato riuscire a nutrirsi adeguatamente durante il giorno. Anche la LIPU, comunque, consiglia di foraggiarli. Quest'anno ho messo cibo per poche settimane, poiché è stato un inverno piuttosto caldo, da me. La cosa più importante è prestare attenzione a non favorire la trasmissione di patologie tra i diversi soggetti. Quindi i posatoi e le mangiatoie vanno puliti, disinfettati o sostituiti con molta frequenza.


Dunque se trovassi un posto che mi piace, con gli animalie le condizioni che cerco, dovrei foraggiarlo anche quando non voglio usarlo come spot fotografico? Se volessi usare i rami di un albero come posatoio, come dovrei comportarmi? Discorso diverso ovviamente quando vado nella pineta o nel boschetto dove di rami caduti ce ne sono in abbondanza: potrei usare questi ultimi come posatoi e magari spargere semi al suolo per attirare i piccoli uccelli. Che ne dite? Per gli insettivori invece è valido il consiglio di prima, ovvero che i semi sparsi al suolo attirano insetti che a loro volta richiamano insettivori?
Dalle mie parti ci sono zone con dei terrei incolti e qualche sporadico alberello. Potrebbero essere dei punti interessanti da usare come posatoii?

avatarsupporter
inviato il 28 Agosto 2024 ore 10:02

Allora, foraggiare gli animali non è un obbligo, anzi, io lo faccio solamente durante il periodo più freddo, più per aiutarli che per fotografarli.
Se osservi bene gli ambienti, troverai zone che vengono frequentate dagli animali naturalmente, senza necessità di altro tipo, e sono queste le zone da “battere”. Guarda le abitudini, chiediti perchè vengono in quel determinato posto e poi cercati un punto di osservazione che possa andare bene anche per fare fotografia.

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2024 ore 11:12

Dunque se trovassi un posto che mi piace, con gli animalie le condizioni che cerco, dovrei foraggiarlo anche quando non voglio usarlo come spot fotografico?

Nel periodo freddo, se foraggi con una certa continuità, abitui il volatile a frequentare abbastanza costantemente il sito. Così facendo gli offri l'opportunità di non patire troppo un periodo problematico e ti procacci l'occasione di fotografarlo con maggiore facilità.

Discorso diverso ovviamente quando vado nella pineta o nel boschetto dove di rami caduti ce ne sono in abbondanza: potrei usare questi ultimi come posatoi e magari spargere semi al suolo per attirare i piccoli uccelli.

I semi sparsi al suolo possono germogliare e fornire cibo anche successivamente, nelle stagioni meno problematiche. Le erbacce che possono nascere intorno, producono insetti, ma crescono fitte se hanno adeguato apporto idrico, come anche le piante che crescono dai semi che hai sparso. Ma se vuoi attirarli con più facilità devi raggruppare i semi in una o più mangiatoie o pseudo tali, ben visibili dall'alto, in modo che sia più semplice trovarli per i tuoi soggetti. Le foto fatte con sementi sopra una superficie/mangiatoie/soggetti con il seme sul becco in vista non sono quasi mai gradevoli. Perché rappresentano un'implicita dichiarazione di averli attirati in tale modo. Generalmente il selvatico non va direttamente alla mangiatoia dove ha imparato a trovare il cibo, ma fa una o più tappe intermedie per controllare la situazione. Quindi mettendo dei posatoi rialzati (rami, tronchi, cortecce, grandi sassi, eccetera) intorno alle mangiatoie, con ogni probabilità si poseranno prima lì e potrai fotografarli in una situazione più naturale e credibile. I posatoi vanno adattati e posizionati in modo tale che non ci siano loro porzioni che possono nascondere parte del soggetto. È opportuno curare anche lo sfondo, ovvero posizionare i posatoi tenendolo in considerazione.

Per gli insettivori invece è valido il consiglio di prima, ovvero che i semi sparsi al suolo attirano insetti che a loro volta richiamano insettivori?

Gli insettivori si nutrono spesso anche delle palle di grasso e semi, ma dipende dalla specie. Per attirare la passera scopaiola nel mio giardino ho messo abbondanti fascine di rami poste a terra, frutto della spuntatura e sfoltimento di alcune piante. Ci è voluto un anno, ma così facendo ho ricreato un habitat per gli insetti, che è riuscito ad attirare la scopaiola. Questo interessante ma timido uccello si aggirava ogni tanto ai bordi del mio giardino, probabilmente per capire la ragione della frequentazione da parte delle svariate altre specie, mettendo le fascine, che col tempo hanno prodotto insetti, sono riuscito a portarlo a tiro di obiettivo. Ma in questo modo ho creato una dispensa anche per il codirosso, il codirosso spazzacamino, il pettirosso, ma ci va a caccia anche la cinciarella e lo scricciolo che abita nel giardino contiguo di una casa abbandonata.

Ogni specie ha abitudini e comportamenti diversi e tende a nutrirsi in modo differenziato. I fringuelli, ad esempio, si nutrono quasi esclusivamente a terra, difficilmente si nutriranno in una mangiatoia sopraelevata. Oltre ai soggetti che accettano la mangiatoia, possono arrivare anche soggetti incuriositi dal via vai di altre specie. Da me arrivano a curiosare anche peppole, verzellini, verdoni... ma non li ho mai visti nutrirsi nel mio giardino. O meglio, è successo rare volte, almeno, mentre ero presente.
È opportuno differenziare il cibo che si intende usare, poiché le diverse specie hanno gusti differenziati. Per fare un esempio il Frosone, che da me è stanziale ma arriva in giardino ad anni alterni, preferisce i semi di girasole di tipo molto grosso e coriaceo, che trovo da un solo fornitore. Tutti gli altri semi li snobba completamente. Cardellini, cinciarelle e cinciallegre impazziscono per il girasole decorticato. Ma poi, in tarda primavera/estate, trovano i fiori di girasole che sono cresciuti e si aprono tranquillamente i semi senza tanti problemi, in particolare modo i cardellini. L'acqua, sopratutto in zone aride e in periodi secchi, attira moltissime specie. Se le cerchi, ci sono discussioni nel merito, in questo sito. Avendo un giardino a disposizione si possono anche piantare delle piante che forniscono bacche come il sorbo degli uccellatori o la rosa canina. Cerca le discussioni di Elleemme, che è un moderatore di questo sito, ci troverai molte informazioni che possono risultarti utili.
Spero di essere riuscito a darti qualche informazione utile.

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2024 ore 15:13

Allora, foraggiare gli animali non è un obbligo, anzi, io lo faccio solamente durante il periodo più freddo, più per aiutarli che per fotografarli.
Se osservi bene gli ambienti, troverai zone che vengono frequentate dagli animali naturalmente, senza necessità di altro tipo, e sono queste le zone da “battere”. Guarda le abitudini, chiediti perchè vengono in quel determinato posto e poi cercati un punto di osservazione che possa andare bene anche per fare fotografia.


E se serve magari ci aggiungo io dei posatoi raccolti dall'ambiente circostante MrGreen

Grohmann ma non corro il rischio di abituare l'animale al cibo "facile" che gli porto io specialmente se dovessi farlo con regolarità? Non vorrei arrecare danni da questo punto di vista. Altra domanda: usando dei semi, indipendentemente da quali piante nascano, non rischio di perturbare l'ecosistema in quella zona? Mi spiego meglio... Dalle mie parti i girasoli (pianta a caso) li trovi solamente dal fiorario: se decidessi di provare ad attirare una specie con il seme del girasole e quest'ultimo dovesse dar origine alla pianta vera e proprio non dovrebbe essere un problema? Vero che serve irrigarlo regolarmente ecc... però non vorrei fare danni da questo punto di vista. Non so se mi sono spiegato

Le foto fatte con sementi sopra una superficie/mangiatoie/soggetti con il seme sul becco in vista non sono quasi mai gradevoli. Perché rappresentano un'implicita dichiarazione di averli attirati in tale modo.


E su questo sono d'accordissimo. Ho letto in giro che c'è chi per fotografare volpi e rapaci utilizza anche carnai: proprio ieri mi sono imbattuto in un video su yt dove un signore spiega per filo e per segno come fare. Non mi sembra proprio corretta come pratica. I passeracei che arrivano nel giardino dei miei genitori ho notato che prima di atterrare nel prato inglese, si poggiano sempre sui rami degli alberi, su delle rocce o direttamente sul muretto che delimità la proprietà. Probabilmente quando atterrano cercano insetti oppure i semi che cadono dai fiori e dai frutti degli alberi.

Avendo un giardino a disposizione si possono anche piantare delle piante che forniscono bacche come il sorbo degli uccellatori o la rosa canina.


Le foto con l'uccello in mezzo alle bacche del sorbo o ai fiori della rosa sono davvero belle

Da quello che ho capito quindi devo fare una bella spesa per nutrire questi animaletti: a momenti costa meno un super tele che tutto il cibo che serve. Dunque dopo aver esplorato e capito che in una determinata zona ci sono delle specie in particolare, posso provare ad avvicinarle con un cibo che è a loro congeniale. Posso tranquillamente usare gli incavi dei tronchi eventualmente o per alcuni animali anche semi sparsi a terra. All'inizio sarà quindi un continuo prova e fallisci in soldoni: devo provare del cibo diverso per capire quale viene gradito dalle diverse specie. In genere voi mischiate i vari cibi oppure li dividete a seconda di cosa volete attirare in quello specifico momento?

L'acqua, sopratutto in zone aride e in periodi secchi, attira moltissime specie

Di questi tempi è tutto arido MrGreen

Scusate se insisto con le domande, ma sto solo cercando di capire quante più cose possibile per non arrivare impreparato MrGreen

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2024 ore 16:07

Grohmann ma non corro il rischio di abituare l'animale al cibo "facile" che gli porto io specialmente se dovessi farlo con regolarità?

Ho la convinzione che sia giusto nutrire solo d'inverno i nostri amici, ma non per evitare di indurre un'abitudine che li disabitui a nutrirsi in modo naturale. Cosa che a mio avviso non si verifica. Il selvatico è un'opportunista che viene nelle nostre mangiatoie per la sicurezza che ha di trovare il cibo con facilità, ma sa sempre e comunque trovare il cibo in natura e lo sa per istinto. Non è come molti mammiferi che hanno bisogno degli insegnamenti dei genitori per imparare a procacciarselo. Ovvio che a seguito di gelate ribadite per molti giorni, il nostro apporto possa essere di aiuto fondamentale, è un'eventualità che permette al volatile di sfruttare ciò che gli rendiamo disponibile per affrontare la contingenza, ma non è che finite le gelate si è dimenticato di come procacciarsi il cibo, perché l'abbiamo abituato al ristorante.
I motivi che sconsigliano di nutrire i nostri ospiti in tutte le stagioni sono altri, a mio avviso. Prima di tutto per la variabilità di alimentazione che trova in natura. La cinciarella e la cinciallegra, per fare un esempio, sono insettivori, ma se li abituiamo a trovare comodi e succulenti semi di girasole decorticati nelle mangiatoie per tutto l'anno, avranno una dieta sbilanciata, che è dimostrato influisca negativamente sulla densità della popolazione nutrita artificialmente. Ma c'è anche un motivo di ordine sanitario. Nella stagione calda la trasmissione di patogeni è favorita dal clima e ammassare troppi soggetti di specie diverse in pochi posatoi vicini alle mangiatoie, i quali possono veicolare funghi, batteri e virus, può voler dire condanna certa per molti di loro. Se li nutri pochi mesi d'inverno, oppure occasionalmente in altre stagioni, danni non ne procuri di sicuro. Se gli rendi disponibile acqua tutto l'anno in un determinato punto, devi farlo occupandoti in modo maniacale di sostituire l'acqua e pulire i posatoi che più utilizzano. Tutti i giorni, ovviamente. A meno che tu non abbia una grande pozza approvvigionata automaticamente con l'acqua che si rinnova anche senza il tuo intervento. Se non ci sono i presupposti si evita di farlo.
Devo andare, ho un appuntamento, dopo leggo gli eventuali altri quesiti.

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2024 ore 17:59

Altra domanda: usando dei semi, indipendentemente da quali piante nascano, non rischio di perturbare l'ecosistema in quella zona? Mi spiego meglio...

Non credo, si tratta di semi che fanno riferimento a colture molto diffuse, per influire sull'ecosistema dovresti fare ben altro, secondo me. Ovviamente si andranno a spargere semi su terreni marginali e non in ambiti dall'ecosistema sensibile, come quelli a certe quote in montagna e che ospitano endemismi particolari. Il girasole, ad esempio, non è una specie invasiva. Il cardo cresce anche spontaneamente... Gli altri semi sono cereali e poco altro (non tostati, ovviamente).


Da quello che ho capito quindi devo fare una bella spesa per nutrire questi animaletti: a momenti costa meno un super tele che tutto il cibo che serve.

Non credere, penso di spendere neanche 100 €/anno, nel paio di mesi che foraggio, spendo forse di più per acquistare il disinfettante per voliere, per tenere sani i posatoi tutto l'anno. Le palle di grasso me le faccio da me, non tanto per risparmiare ma per essere sicuro di ciò che offro e le uso solo quando fa veramente tanto freddo (palle di grasso self made: strutto, farina di mais gialla o bianca non tostata, pochissima farina integrale di grano per legare, un po' di pastone per insettivori, talvolta rubo un po' di crema di arachidi alle mie figlieMrGreen e includo arachidi spezzate, girasole sgusciato e un po' di quello piccolo nero e con il guscio). Ai selvatici non bisogna assolutamente dare pane e prodotti da forno sbriciolati, qualcuno rende disponibile il pandoro, che è più grasso del pane e da più caloria, ma ho letto che lo zucchero raffinato fa malissimo agli uccelli.

avatarsenior
inviato il 29 Agosto 2024 ore 10:51

Grohmann ti ringrazio tantissimo per il contributo e per gli aiuti che mi stai dando.

Ho trovato a poca differenza di prezzo un Monarch M5 10x42 che in linea teorica mi dovrebbe offrire un ingrandimento superiore al Monarch M5 8x42. Il peso, così come le dimensioni, sono praticamente identiche. Potrebbe aver senso spendere quei 20 euro in più? In virtù del fatto che vorrei fotografare anche i rapaci che notoriamente sono più diffidenti

Non credo, si tratta di semi che fanno riferimento a colture molto diffuse, per influire sull'ecosistema dovresti fare ben altro, secondo me. Ovviamente si andranno a spargere semi su terreni marginali e non in ambiti dall'ecosistema sensibile, come quelli a certe quote in montagna e che ospitano endemismi particolari. Il girasole, ad esempio, non è una specie invasiva. Il cardo cresce anche spontaneamente... Gli altri semi sono cereali e poco altro (non tostati, ovviamente).

Questi semi li acquisti direttamente da quei negozzi che trattano prodotti da giardino?

I motivi che sconsigliano di nutrire i nostri ospiti in tutte le stagioni sono altri, a mio avviso. Prima di tutto per la variabilità di alimentazione che trova in natura. La cinciarella e la cinciallegra, per fare un esempio, sono insettivori, ma se li abituiamo a trovare comodi e succulenti semi di girasole decorticati nelle mangiatoie per tutto l'anno, avranno una dieta sbilanciata, che è dimostrato influisca negativamente sulla densità della popolazione nutrita artificialmente. Ma c'è anche un motivo di ordine sanitario. Nella stagione calda la trasmissione di patogeni è favorita dal clima e ammassare troppi soggetti di specie diverse in pochi posatoi vicini alle mangiatoie, i quali possono veicolare funghi, batteri e virus, può voler dire condanna certa per molti di loro. Se li nutri pochi mesi d'inverno, oppure occasionalmente in altre stagioni, danni non ne procuri di sicuro. Se gli rendi disponibile acqua tutto l'anno in un determinato punto, devi farlo occupandoti in modo maniacale di sostituire l'acqua e pulire i posatoi che più utilizzano. Tutti i giorni, ovviamente. A meno che tu non abbia una grande pozza approvvigionata automaticamente con l'acqua che si rinnova anche senza il tuo intervento. Se non ci sono i presupposti si evita di farlo.


C'è solo un laghetto che ha acqua sempre disponibile ma si riempie solo nei mesi freddi e soprattutto quando piove. l'unico che potrei sfruttare è quello. In alternativa potrei portare con me un sottovaso e poggiarlo nei punti che mi interessano e riempirlo con dell'acqua nelle mie sessioni perchè ripeto, essendo un fuorisede, mi sarebbe impossibile cambiare l'acqua tutti i giorni.

In soldoni: trovato un punto di interesse nella stagione invernale potrebbe aver senso foraggiarlo con i vari alimenti che mi hai consigliato ed eventualmente portando anche dell'acqua; nella stagione primaverile e estiva torna più utile l'acqua visto che è poca. Dovrei aver premura di pulire le mangiatoie e i posatoi anche se esco una volta a settimana? Tu quali prodotti utilizzi per farlo?

avatarsupporter
inviato il 29 Agosto 2024 ore 13:45

Ho trovato a poca differenza di prezzo un Monarch M5 10x42 che in linea teorica mi dovrebbe offrire un ingrandimento superiore al Monarch M5 8x42. Il peso, così come le dimensioni, sono praticamente identiche. Potrebbe aver senso spendere quei 20 euro in più? In virtù del fatto che vorrei fotografare anche i rapaci che notoriamente sono più diffidenti


Sono scelte che devi valutare bene. Ovviamente il 10x è più potente e ti avvicina di più il soggetto. E' meno comodo da gestire, proprio in virtù dei maggiori ingrandimenti, la pupilla di uscita resta comunque discretamente grande, al massimo risulta fastidioso alla sera quando la pupilla dell'occhio umano tende a dilatarsi. Se guardo la mia capacità di gestire un binocolo, ti direi 8x tutta la vita, ma la cosa potrebbe essere un limite mio. Quando uso binocoli a partire dal 10x, per goderne appieno, mi devo aiutare con un cavalletto, altrimenti ho sempre un'immagine non stabile, figurati se devo seguire un rapace in volo… Sorriso
Lo vedrei sempre confuso, la stabilizzazione a meno di non andare su altri prezzi, qua non c'è. ;-)

La cosa migliore sarebbe provarlo e vedi come ti trovi, non per forza il Monarch, un qualunque 10x42. Sto provando proprio adesso un 10x50 e insomma… sono al limite delle mie capacità.

avatarsenior
inviato il 29 Agosto 2024 ore 16:43

Quindi stai dicendo che gestire a mano libera un 10x senza stabilizzazione è difficile Confuso. Come se si provasse a usare un 200 e un 400mm di pari peso e dimensioni a mano libera e inevitabilmente ci si rendesse conto che con il secondo bisogna essere più accorti. Il senso di quello che hai scritto è questo?

avatarsenior
inviato il 29 Agosto 2024 ore 17:02

Mah, i prodotti per disinfettare i posatoi sono quelli classici per pulire le voliere. Generalmente sono disinfettanti a base di sali quaternari d'ammonio. Li trovi in negozi di animali, oppure nei negozi di agraria, giardinaggio e similari. Il cibo, ovvero mix di semi per uccelli selvatici, palle di grasso confezionato, confezioni di semi di girasole eccetera, li trovi generalmente negli stessi negozi. Nelle mie zone anche qualche supermercato li ha disponibili. Ma su Amazon trovi un sacco di questo genere di prodotti, ma magari non ai prezzi migliori del mercato.

Portare l'acqua e foraggiare una volta la settimana non è molto produttivo, secondo me. Almeno farlo con un giorno di anticipo, sarebbe il minimo. Oppure vedi se riesci a mandare qualcuno a farlo al posto tuo, così quando arrivi hai lo spot pronto.

La frequenza della pulizia è da determinarsi in base al numero di soggetti che frequentano i posatoi. Penso che con un po' di soggetti che si posano una volta alla settimana non possano ricrearsi particolari problemi. Ma non avendo modo di controllare cosa succede durante la settimana nei tuoi posatoi, qualora tu lasciassi scorte di cibo in grado di durare svariati giorni, è difficile esprimersi nel merito. Tieni presente che rendere disponibile del cibo per uccelli non significa avere la certezza che lo stesso sarà effettivamente consumato dai soggetti che ricerchi. Semi e quant'altro possono essere consumati da arvicole, scoiattoli, ghiri, ricci, topolini di campagna, eccetera.

avatarsenior
inviato il 29 Agosto 2024 ore 17:12

Dico la mia opinione sul binocolo. Tra 8 e 10 ingrandimenti non c'è una differenza abissale, se non nella praticità d'uso. Per quel che mi riguarda l'unico 10 ingrandimenti che ho avuto si è rivelato meno efficiente nella ricerca dei soggetti, pur essendo abituato a usare fotocamere con obiettivi di un discreto peso. Direi che la massima parte dei miei conoscenti, che va di binocolo, utilizzi l'8X, ma penso sia una preferenza soggettiva. Devi valutare tu.

avatarsupporter
inviato il 29 Agosto 2024 ore 17:32

Ciao
Sono stato l'anno scorso a La Terza, pure essendo di Taranto non l'avevo mai visitata è bellissima. Alcune considerazioni:
Da quando ho R5 non uso più il binocolo
La visione con lo zoom digitale della camera attraverso i tele stabilizzati con la possibilità di alzare l'esposizione mi hanno fatto dimenticare il binocolo che uso solo quando non porto con me la macchina, sono in po' controcorrente...
Per fotografare il capovaccaio (mi diceva la guida dell"oasi che ormai purtroppo torna a nidificare solo un esemplare). Non penso ci sia bisogno di grandi mimetizzazioni ma di un tele più lungo del 100 400. Francamente non penso che tu possa avvicinarti facilmente ai suoi posatoi o nidi penso invece che forse potresti coglierlo mentre volteggia. Lo stesso forse vale per gli altri rapaci diurni nella gravina. Basta un telo fogliato da buttarsi addosso e posizionarsi nella vegetazione e aspettare tanto tempo...
Prendi tutto con le pinze gli altri sono sicuramente più esperti di me! MrGreen
Quando sarò a Taranto se ti fa piacere ci potremo sentire per una uscita insieme.

avatarsenior
inviato il 29 Agosto 2024 ore 17:49

Se ci sono soggetti così interessanti come i rapaci, la questione si fa più interessante. Certo che con il 100-400 sei effettivamente un po' corto, come suggerisce Sorvolator.

avatarsupporter
inviato il 29 Agosto 2024 ore 18:28

Quindi stai dicendo che gestire a mano libera un 10x senza stabilizzazione è difficile Confuso. Come se si provasse a usare un 200 e un 400mm di pari peso e dimensioni a mano libera e inevitabilmente ci si rendesse conto che con il secondo bisogna essere più accorti. Il senso di quello che hai scritto è questo?


Ti sembrerà strano, ma è così. Il fatto di avere un oggetto piccolo non rappresenta un vantaggio, ogni minimo movimento, si riflette in maniera "drammatica" sulla visione. Un piccolissimo binocolo 12x è scomodissimo da usare, pupilla di uscita a parte, proprio perché piccolo ed il micromosso diventa evidentissimo. Un po' come il discorso che si fa sui sensori molto densi, non è proprio la stessa cosa, ma l'effetto è quello. Se vuoi godere come un riccio, sacrificando qualche ingrandimento, prova un 7x50 e poi mi sai dire... Sorriso

Se lo trovi solo per provarlo, Nikon Aculon a211 7x50, lo usi giorno e notte e non ti stanchi, chiaramente 7x.

Il confronto con gli obiettivi è completamente diverso, sono oggetti spesso stabilizzati, molto grandi e che si brandeggiano decisamente meglio, salvo poi stancarsi dopo un certo tempo.

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