| inviato il 16 Agosto 2024 ore 16:51
Quella non è una foto digitale ma una diapositiva analogica a colori. Vale a dire con i colori realmente presenti al momento dello scatto. Quindi ********** ********** Ma va là... mica l'avevo capito che si tratta di una diapositiva! Eppure la dovrei conoscere bene visto che l'Ektachrome 64, quarantatre anni addietro, e stata la prima diapositiva che ho avuto la ventura di adoperare. E visto che l'ho usata per un po' di anni, +/- una decina, quello non è il verde di cui ho memoria... insomma mi pare abbastanza alterato dal tempo. Comunque se tu dici che il verde di ora è proprio quello di allora... chi sono io per dire il contrario? |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 18:38
Lorenzo1997 vai per gradi non è obbligatorio partire con il tutto e subito, anche perché le possibilità di errore aumentano e così il tuo giusto entusiasmo per la pellicola. Se sei orientato al negativo in bn, più semplice da gestire, comincia con lo scattare alcuni rullini. Lì fai sviluppare tutti (non costa tanto) e poi li guardi su un piano luminoso o con il lentino se li hai. Diversamente puoi farli sviluppare e stampare a contatto oppure sviluppare e scansire dal laboratorio stesso. Non sarà il top della qualità ma in poco tempo avrai in mano il frutto dei tuoi primi scatti con una macchina analogica. Poi se lo riterrai opportuno potrai pensare di: Sviluppare in proprio (non serve la camera oscura) Stampare in proprio (serve la camera oscura con l'ingranditore) Fare stampare da un professionista le foto migliori, i costi salgono ma finché stai sul BN neache tanto. Per il colore è tutto più difficile in casa e tutto più costoso al laboratorio. Per la dispositiva, di cui Paolo è maestro, tutto è più difficile fin dall'esposizione e più costoso nello sviluppo. Ciao Carlo |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 21:38
Grazie Carlopi per il tuo commento, credo proprio che farò così. @Bargat secondo me la cosa realmente senza senso è sprecare il proprio tempo nel rispondere a una domanda che si ritiene "assurda", fra l'altro senza nemmeno offrire un contributo valido... |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 22:01
@Lorenzo. Mi permetto di rispondere io, avendo apprezzato il commento dell'amico Bergat. L'ho apprezzato, e "sviluppato" nel suo contenuto. Forse/magari egli è stato troppo riassuntivo in quel commento ma, nella mia risposta, credo che "una" (NON certo l'unica!) via da seguire sia stata tracciata chiaramente, in tutte e TRE le declinazioni della fotografia analogica! O no? GL |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 22:55
Dammi retta, vai sereno. Comprati un rullino bianco e nero e uno colore, poi con 20/30€ ti fanno sviluppo e scansione. Vedi se il risultato ti piace e vai di conseguenza, non farti scoraggiare con mille tecnicismi. In generale però non complicarti la vita e divertiti. Prendi delle 200 o 400 asa, così puoi stare con i tempi di sicurezza di 1/60-1/125 e aggiusta il diaframma di conseguenza. Tutto qui e divertiti! |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 23:14
Per digitalizzare oltre 1000 diapositive, all'epoca usavo prevalentemente Fuji Velvia 50, e oltre 200 foto circa due anni fa ho acquistato un Epson Ecotank Perfection V850 Pro che a fine lavoro, durato parecchi mesi, ho rivenduto rimettendoci poco. Il risultato è stato più che accettabile comunque lontano dalla qualità di una dia o di una foto scattata in digitale. |
| inviato il 17 Agosto 2024 ore 17:49
“ Esattamente Bergat! Secondo me, l'unico utilizzo "sensato" della pellicola oggi è, infatti, la diapositiva. Con il B.&N. "potrebbe" avere senso (TUTTO il trattamento -sviluppo/stampa- IN PROPRIO!), ma IMHO, i risultati conseguibili con la strada TOTALMENTE digitale, NON fanno rimpiangere affatto oggi, la via dell'argento. Con ENORME risparmio di TEMPO, DENARI e, soprattutto, FATICA fisica! Con il negativo colore ... NON se ne parla PROPRIO! „ Hai perfettamente ragione Giovanni, ma sai questi so' ragazzi che solo da pochi anni si sono avvicinati alla fotografia e non capiscono un tubo |
| inviato il 17 Agosto 2024 ore 20:49
La questione caro Bergat non è capire un tubo oppure l'intera rete idrica nazionale, l'importante è farsi giusto i due conti della serva amico mio. E visto che 36 diapositive ti costano 40/42 €, e 36 negativi colore sviluppati +/- bene e stampati, male, in 10x15 costano all'incirca altrettanto, è evidente come la strada della fotografia chimica sia in salita! |
| inviato il 17 Agosto 2024 ore 22:02
UnsalutONE ai miei amici qui sopra! GL |
| inviato il 17 Agosto 2024 ore 22:08
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| inviato il 17 Agosto 2024 ore 23:24
un saluto anche a te Giovanni |
| inviato il 18 Agosto 2024 ore 8:26
Ho una grande esperienza in scansionamemto dei film (ne ho fatte circa 250.000) per il colore consiglio esclusivamente le diapositive, i negativi anche da 100iso hanno una grana orribile (la scansione è poco adatta per i negativi, perché si usava un diffusore per la stampa che riduceva la grana senza alterare la nitidezza) tranne se li fotografi in digitale invece di scansionarle, ma nonostante tutto resta lo "spinoso" problema della maschera rossa e della fedeltà dei colori...anche nei negativi in b&n la grana viene piu forte (meno con i film b&n a coloranti che si sviluppano come i film a colori) ma non c'è il problema della maschera....le diapositive vengono molto meglio e più facilmente. |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 8:22
“ @Tycos come posso fare per ovviare al problema di sviluppare tutto il rullino? Io non pretendo mica di stampare tutte e 36 le foto, ma solo alcune di esse! Non vorrei fra l'altro ottenere stampine 10x15, ma almeno A3... Grazie Paolo come sempre per le tue spiegazioni! „ di solito le 10x15 sono considerate provini, e costano molto poco. L'alternativa è fare sviluppo+scansione, o fare tu la scansione, e stampare dopo da file digitale online o in negozio. |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 8:57
Il rullino si sviluppa per intero e invito a farlo personalmente. Le stampe si decide dalla visione del negativo quali fare. Per la scansione basta dotarsi di uno scanner e digitalizzare le immagini, ma torno a ripetere, se uno esternalizza ad altri tutto il lavoro, perchè non scattare direttamente in digitale? |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 9:17
perché magari intanto prova un po' a vedere l'effetto che fa. Se uno che non sa nulla di cucina chiede come cuocere la pasta al pomodoro e gli rispondete che minimo minimo bisogna fare una Lièvre à la Royale sennò non ha senso questo piglia su e va al mcdonald. E fa pure bene. |
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