| inviato il 05 Luglio 2024 ore 19:36
E pensare che il libro di Robert Capa si intitola: "Leggermente fuori fuoco" |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 20:53
@paolo ognuno ne fa l'uso che vuole. Per col digitale assume un altro ruolo. Non parlo di dia che ormai le proiezioni tradizionali non le fa più nessuno. Personalmente mischio volentieri digitale e chimico, dove la pellicola assume quel ruolo di fotografia 'sporca', digitalizzata, o di supporto (sfondi, texture e simili). Poi capita di fare progetti a pellicola più precisi, ma a livello precisione ormai è difficile stare al passo del digitale (difficile, non impossibile ovviamente) |
| inviato il 06 Luglio 2024 ore 9:04
Anche la pellicola può essere nitida, ma è una nitidezza più naturale, meno forzata. ********** ********** Precisamente Stefano. Peccato solo che nessuno voglia capirlo... |
| inviato il 06 Luglio 2024 ore 9:20
Poi capita di fare progetti a pellicola più precisi, ma a livello precisione ormai è difficile stare al passo del digitale (difficile, non impossibile ovviamente) ********** ********** E certo! Già in condizioni normali è difficile tenere il passo (di corsa) del digitale, se poi si parte addirittura da presupposti che la qualità la escludono a priori... |
| inviato il 06 Luglio 2024 ore 10:28
Anche la pellicola può essere nitida, ma è una nitidezza più naturale, meno forzata. ********** ********** Esattamente E pensare che il libro di Robert Capa si intitola: "Leggermente fuori fuoco"Eeeek!!! ********** ********** Si..ma lui non usava "rullini creativi" |
| inviato il 06 Luglio 2024 ore 11:14
Si..ma lui non usava "rullini creativi" ********** ********** E non solo... probabilmente i suoi rullini si e no arrivavano a 40 asa |
| inviato il 06 Luglio 2024 ore 18:46
Chissà come faceva a scattare foto (direi ottime foto!) E senza sensore stacked! |
| inviato il 06 Luglio 2024 ore 19:31
Appunto. Il suo segreto era proprio che non aveva il sensore stacked  |
| inviato il 06 Luglio 2024 ore 21:03
Poi è esploso |
| inviato il 06 Luglio 2024 ore 21:54
Lui o il sensore? |
| inviato il 07 Luglio 2024 ore 0:33
Ahah...ci si lamenta della nitidezza del digitale poi dei colori che possono essere falsati pesantemente dalla postproduzione, poi al contrario si cerca di avere strumenti professionali ( i famigerati scanner a tamburo) per ottenere un file ( l'odiato file digitale) ottimale da una pellicola, poi c'è chi per scopi simili, per aumentare il dettaglio ( di cui ci si lamenta col digitale,) e la gamma tonale, usa il medio/ grande formato analogico e poi ora c'è chi cerca pellicole pazze e dai colori sballati e imprevedibili ( forse simili a quelli ottenibili smanettando col digitale)...certo che se il mondo è bello perché vario, il mondo della fotografia è splendido Poi, magari, qualcuno parte da un progetto pensato e studiato e uno qualunque di questi mezzi o strumenti può andar bene se utilizzato in modo consapevole. Per giocare a ottenere qualcosa di imprevedibile e inconsapevole va bene tutto. Come sempre l'unica cosa che conta è il risultato, cioè la fotografia e quello che dovrebbe comunicare |
| inviato il 07 Luglio 2024 ore 0:48
In ogni caso, ritornando al quesito proposto, il mio consiglio è quello di inventarti tu una tecnica personale di manipolazione di un rullino o di quello che è che possa darti quello che desideri e imparare a controllarlo; il tragitto per ottenerlo potrebbe essere la parte più divertente ( e chi lo sa? forse creativa)) dell'intero processo. . |
user172585 | inviato il 07 Luglio 2024 ore 9:19
Hanno finito l'LSD e ora fanno il "film soup"... |
| inviato il 07 Luglio 2024 ore 23:38
Grazie a chi ha risposto, ci sono molti suggerimenti utili! > purtroppo non ho tempo (né voglia, a dire il vero) di sperimentazioni del tipo "film soup", anche se mi affascinano. Poi i progetti in questione sono imminenti, quindi mettere a bagno/asciugare i rullini due settimane non è compatibile. E per quanto ci sarebbe sicuramente un valore aggiunto al progetto, il valore del progetto è altrove, quindi questo sarebbe proprio un passatempo rispetto agli shooting che faremo: se inizio a investire tempo e risorse anche per questo, siamo daccapo > Per quanto riguarda la serietà delle foto digitali/a pellicola, non ho proprio capito cosa significa. Quando dici che le cose pazzerelle si ottengono più facilmente con il digitale, non lo so. Per me, che sono nato con il digitale, quest'ultimo è "normale", mentre la pellicola è esotica. Il digitale è serio, la pellicola è divertimento. Probabilmente la questione di cosa è normale e cosa è bizzarro è solo generazionale. Di sicuro è soggettiva. In ogni caso non c'è bisogno di ricondurre tutto a discorsi filosofici sull'essenza della fotografia (che mi sembrano superati nel XXI secolo, ma opinione mia) o sulla mancanza/ricchezza della creatività: come ho detto brevemente, ho un paio di lavori interessanti e che consentono - per motivi di tempo, spazio e tipo di lavoro - di cazzeggiare un po'. Quindi mi piacerebbe usare, oltre al solito corredo, una cosa a pellicola un po' pacchiana. Fine. Non sono fanatico della pellicola, non mi interessa imparare tutti i segreti dello sviluppo; semplicemente ho voglia di cazzeggiare a latere del normale flusso di lavoro in digitale, che è quello dove esprimo la mia creatività carente o abbondante che sia. Buona fotografia a tutt@! |
| inviato il 08 Luglio 2024 ore 6:29
Non sono fanatico della pellicola, non mi interessa imparare tutti i segreti dello sviluppo; semplicemente ho voglia di cazzeggiare a latere del normale flusso di lavoro in digitale, ********** *********** Diciamo che questo si era capito. O almeno: io l'avevo capito. |
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