| inviato il 27 Giugno 2024 ore 12:16
“ significa che ho appresso almeno 3 marmocchi cui dare bad „ pure a te a volte si accozzano anche i figli altrui? |
| inviato il 27 Giugno 2024 ore 18:29
“ pure a te a volte si accozzano anche i figli altrui? MrGreen „ hai voglia, come se tre non fossero già abbastanza! |
| inviato il 27 Giugno 2024 ore 18:49
Quella in foto, pubblicata da Schyter è un falso. È una Meopta Flexaret cui è stata applicata la targhetta Rolleiflex . Guardare la marca dell' otturatore e le diciture sugli obbiettivi . Credo sia stato uno scherzo di Schyter |
| inviato il 27 Giugno 2024 ore 19:10
Però la scritta Rolleiflex è carina, dai... |
| inviato il 27 Giugno 2024 ore 19:13
potrebbe sempre provare a rivenderla per 1000€ formula visto e piaciuto |
| inviato il 27 Giugno 2024 ore 19:16
Cito da Kwlit: “ Quella in foto, pubblicata da Schyter è un falso. È una Meopta Flexaret cui è stata applicata la targhetta Rolleiflex . Guardare la marca dell' otturatore e le diciture sugli obbiettivi . Credo sia stato uno scherzo di Schyter „ ...Ed io che pensavo fosse il leggendario prototipo della " Kriegsberichter-Rolleiflex " in livrea Feldgrau per la Wehrmacht, portato nel '44 dai tedeschi presso la "Optikotechna Prerau" (poi Meopta) per la produzione in serie, infine, dopo le ostilità, diventato la base per realizzare la Flexaret... |
| inviato il 27 Giugno 2024 ore 19:59
“ potrebbe sempre provare a rivenderla per 1000€ formula visto e piaciuto „ già fatto; ma sono stato bravo ... è andata via per la metà. Mi sono finanziato la Pentax 17 |
| inviato il 28 Giugno 2024 ore 10:37
Di Rolleiflex ne sono state fatte vagonate, quindi, a parte modelli particolari, è molto facile trovarle, però, siccome sono state usate da generazioni di professionisti, dai paparazzi ai matrimonialisti, tutta gente che scattava tanto e non le trattava con i guanti, trovarne un esemplare perfetto, è cosa difficile. Se la cercate per collezione, ci vuole molta pazienza ed è necessario sganciare qualche soldino. Se invece volete fare foto con una biottica e non volete impegnarvi troppo, io cercherei una Yashica Mat 124 G, apparecchio ben costruito, naturalmente otticamente non può competere con una Rollei Planar, ma tutto sommato con una Tessar sì. Poi certo, la botta di c..o può capitare e trovate chi vi vende una Planar 3,5 perfetta, lasciata in eredità da un vecchio zio e il nipote, non interessato, ve la cede per pochi spicci. |
| inviato il 28 Giugno 2024 ore 15:17
I problemi della Yashica non sino ottici ma meccanici. Provate ad azionare la leva di carica e trascinamento sulla Yashica e poi fatelo sulla Rolleiflex. |
| inviato il 28 Giugno 2024 ore 15:19
@Massimiliano la tua foto a colori è decisamente buona, ma per poter dire che la differenza con una Rolleiflex con Planar f/3,5 è minima avresti dovuto fare la stessa foto nello stesso momento con entrambe le macchine… anche se comunque ha un'ottima resa @Ignobile Olandese a detta di molti la migliore Rolleiflex sono le ultime serie con Planar f/3,5, la f/2,8 (anche più valutata) ha un'ottica più morbida ed infatti non a caso era la prima scelta dei matrimonialisti per questo molte sono macinate e le poche buone sono iper valutate, mentre la f/3,5 è stata sempre preferita da amatori evoluti con un obiettivo più inciso e definito. Rispetto al Tessar mamma Zeiss ha sempre impiegato i vetri migliori ed i migliori trattamenti sui più costosi e pregiati Planar quindi alla fine dipende dal tuo uso (quanto e quale) e dalla tua disponibilità… certo è che queste biottiche sono destinate a salire ulteriormente di quotazione e probabilmente le più blasonate aumenteranno più delle altre P.S. Io ne ho una con Planar f/3,5 di mio padre prima e mia poi, è arrivata nuova in famiglia a fine anni 60 e non ci penso proprio a venderla, anzi proprio qualche mese fa l'ho ritirata dopo una revisione totale in un laboratorio altamente specializzato. Spero di esserti stato utile |
| inviato il 28 Giugno 2024 ore 16:58
io la Yashica l'ho avuta per anni e l'ho usata anche per lavoro, la qualità meccanica di una Rollei è superiore, ma la Yashica fa tranquillamente il suo lavoro ed è affidabile nel tempo. Se devo levarmi lo sfizio di una medio formato a pozzetto, meglio una Yashica poco usata, piuttosto che una Rollei tritata da decenni di matrimoni, magari pagata pure una bella cifra. Se invece lo scopo è sentire quanto è bello il trascinamento della Rollei, mi arrendo. |
| inviato il 28 Giugno 2024 ore 17:14
Mio zio Eolo di Rolleiflex ne aveva tre, una col Planar, una col Tessar, la terza collo Schneider. Francamente non ho mai capito il culto, direi l'adorazione legati a questa macchina, e se pure sono disposto a concedere una validità pratica alle dimensioni del formato 6x6, è il concetto stesso di biottica che proprio non concepisco, non foss'altro che per l'errore di parallasse. |
| inviato il 28 Giugno 2024 ore 18:42
Io la trovavo molto comoda per i matrimoni e per i ritratti in esterno con lampo di schiarita, perché il sincro flash totale era quasi insostituibile. Di contro l'autonomia ridotta a solo 12 scatti era fastidiosa, infatti nei lavori in cui avevo necessità di scattare in sequenza parecchie foto, cercavo di usare il 220. Era la maniera più economica (o almeno relativamente economica) per usare il medio formato, perché l'Hasselblad non l'hanno mai regalata. Feci anche un tentativo con la Kiev 80 ma la sua proverbiale inaffidabilità mi fece tornare di corsa alle biottiche. |
| inviato il 28 Giugno 2024 ore 21:24
Ciao Paolo, a parte la qualità costruttiva e degli obbiettivi della Rolleiflex, che sarebbero già sufficienti per giustificarne la 'beatificazione' (esagero eh!), sfido a trovare una medio formato 6x6 che si possa trasportare facilmente ed usare a mano libera che non sia una biottica. Il problema della parallasse è ininfluente data la minima distanza di messa a fuoco, ed è sufficientemente corretto con l'utilizzo delle lenti aggiuntive per close up rolleinar. |
| inviato il 29 Giugno 2024 ore 6:26
Ciao Teo, a me francamente la Rolleiflex, come in genere un po' tutti i prodotti tedeschi, ha sempre dato l'impressione di una sorta di eccessiva prolissità, mi pare un po' troppo complessa insomma, soprattutto se paragonata alla essenziale semplicità di una Hasselblad per esempio. Lo stesso dicasi per la parallasse, ininfliuente se si sfrutta la sovrabbondanza del formato per inquadrate come capita per poi ritagliare in stampa... ma prova a fare un ritratto a pieno formato, come invece si è costretti a fare col formato Leica, e poi dimmi se, e quanto, è fastidioso l'errore di parallasse. Senza contare il corredo di ottiche... che definite "limitato" è eufemistico |
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