| inviato il 20 Marzo 2024 ore 17:56
Mentre quel che si può fare con una 6X6 credo si possa fare tranquillamente anche col digitale, anche se alcune cose immagino vengano più facili con la pellicola. *************** E qual'è il problema... esiste anche il medio formato digitale! | 
user258183 | inviato il 20 Marzo 2024 ore 17:58
A me si e non tornerei mai indietro. | 
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 19:13
Comunque io cambierei il titolo del thread, più che: Fuga dalla libertà? direi: Fuga dalla Comodità... perché mi servirebbe tanto una Velvia 200 asa, ancor più mi sarebbe utile non avere il vincolo delle 36 pose, e per finire non vorrei aver più nulla da spartire col blu quando fotografo in ombra scoperta! | 
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 19:37
Hai un almeno qualche prova a favore di quanto detto? Per affermare una cosa del genere senza rifarti a qualche fonte autorevole dovresti essere come minimo un ingegnere elettronico o neuroscienziato alla Joint Photographic Experts Group (si quel gruppo che ha creato estensione JPEG). ******************** No. Però ho ben stampate in mente le facce delle persone che, nella stessa serata, hanno avuto la (s)ventura di vedere sia le une che le altre. | 
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 19:39
Il che significa che ogni pixel può rappresentare una gamma di 2^14*2^14*2^14=4.398.046.511.104 (quasi 4400 miliardi) di colori. ********************* Infatti l'avevo detto che erano più di sedici milioni. | 
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 19:56
Stesso motivo per il quale hanno smesso di sviluppare i motori a vapore. Le nuove tecnologie avevano migliori prospettive e in breve si sono dimostrare migliori nella maggior parte dei campi. *********************** Non conosco i motori a vapore quindi non ne parlo. So però che nella seconda metà degli anni '90 alcuni costruttori, Fuji certamente era fra questi ma non so Kodak, avevano allo studio dei sistemi che solo ottimizzando il metodo di stesa dell'emulsione sul supporto avrebbero messo in condizione una comune negativa colore, la classica 100 asa di base, di incrementare la sua capacità di riproduzione dai soliti 40.000 a 250.000 particolari per mm² più altri studi su emulsioni dalla grana quasi del tutto azzerata, oltre ad altre pellicole da più di 1.000.000 di asa di sensibilità. | 
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 20:14
Non ho dubbi che la pellicola (come tutti i sistemi analogici d'altronde) abbia ancora dei vantaggi rispetto all'elettronica. Basti pensare anche alla durabilità del negativo nel tempo, la difficile manomissione dell'originale, la profondità della gamma cromatica e di luminanza acquisibile, la risoluzione etc. Per non parlare della fotografia su grandi formati (medio formato e superiori), dove produrre sensori di tale dimensione diventa semplicemente impossibile o troppo costoso per applicazioni civili. Gli studi evidentemente sono arrivati al termine per il fatto che l'utilizzatore (fotografo, fotoamatore etc.) puntava ad altri parametri che riteneva più importanti: riproducibilità, velocità operativa, costo di ogni fotografia, possibilità di modifica della fotografia etc. | 
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 20:39
Non vedo, onestamente, nessun vantaggio dell'analogico | 
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 21:00
Un piccolo vantaggio c'è se comprassi una foto di un autore con negativo sarei possessore di quella immagine. Ma più semplicemente anche una stampa fatta dall'autore è un procedimento non ripetibile. Per quanto valide certe stampe digitali visto che potrebbero essere riprodotte in parte perdono il loro valore collezionistico. Inoltre il negativo permetteva pochi margini di manovra, il fotografo doveva avere più occhio, saper scegliere bene tempi e diaframmi. E soprattutto tante foto restavano nel loro cassettino belle tranquolle e dimenticate invece che girare sui social. | 
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 21:04
Gli studi evidentemente sono arrivati al termine per il fatto che l'utilizzatore (fotografo, fotoamatore etc.) puntava ad altri parametri che riteneva più importanti: riproducibilità, velocità operativa, costo di ogni fotografia, possibilità di modifica della fotografia etc. ****************** Ni Sono arrivati al termine perché il CdA di Kodak, cioè colei che più di chiunque altro avrebbe dovuto difendere fino all'ultimo respiro anche a costo di negare l'evidenza (cosa di cui non c'era alcun bisogno visto che 25 anni orsono la pellicola era molto avanti rispetto al sensore), la trincea della pellicola, ebbene il CdA di Kodak pensò bene, anzi MALE, di lavare in pubblico i propri panni sporchi rivelando urbi et orbi le proprie divisioni interne sull'argomento... con le ovvie conseguenze che noi tutti ben conosciamo. In definitiva fu la spaccatura interna al CdA di Kodak l'artefice unico dell'affossamento della pellicola. E anche se il digitale già mostrava i suoi vantaggi, soprattutto operativi, purtuttavia la superiorità qualitativa della pellicola non era affatto in discussione. | 
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 21:11
Non vedo, onestamente, nessun vantaggio dell'analogico ********************* Operativo certamente no. Su tutto il resto ci sarebbe da discuterne, anche se il vantaggio economico non sta certo dalla parte sella pellicola la qual cosa stronca sul nascere qualsiasi più o meno facile entusiasmo! | 
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 21:27
"Scatto in analogico perchè costa molto di più e me lo posso permettere. E' uno status symbol; un po' come Leica". (cit.) | 
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 21:59
@Schyter mi auguro che scatti in analogico anche SOLO con Leica! E non solo con Leica usa e getta (nessuno ti aveva detto che si potevano ricaricare) spendendo ad ogni rullino 9.035 euro ( i 35 sono pellicola e sviluppo). | 
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 22:28
“ Non vedo, onestamente, nessun vantaggio dell'analogico „ Di pratici non credo ce ne siano. I tecnici sono quelli legati al supporto analogico come in tutti gli ambiti. “ In definitiva fu la spaccatura interna al CdA di Kodak l'artefice unico dell'affossamento della pellicola. „ Sarebbe successo comunque. L'esigenza dei tempi era già quella di voler produrre di più, a minor costo e in meno tempo. | 
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 22:43
“ “ Non vedo, onestamente, nessun vantaggio dell'analogico ? „ Ecco, non saprei esattamente, perchè non faccio praticamente mai bianco e nero, però forse le stampe chimiche che uno può fare in camera oscura immagino possano essere superiori a quelle che uno può fare chez soi con una stampante fotografica, anche se opportunamente nutrita di inchiostri a gradazioni di grigio. Però non ne sono sicuro, mi piacerebbe sentire su questo il parere di chi ha provato entrambi i sistemi. |
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