| inviato il 08 Marzo 2024 ore 14:11
Datemi: quello che continui a passare sono informazioni "commerciali" non informazioni per addetti ai lavori, inoltre: "C2PA support through firmware is indeed possible, but does not meet Leica's standard for encryption of this important data". Dunque se è stato implementato via chip è probabile che sia stato fatto per via di performance in quando le cpu delle fotocamere sono comunque limitate. Da tecnico mi sembra una banale trovata commerciale. |
| inviato il 08 Marzo 2024 ore 15:42
Ma lasciamo perdere non sei capace neppure di copiare uno pseudonimo.... L'hanno implementata via Hardware perchè commercialmente hanno giustificato il motivo per cui non è stata implementata su tutti i modelli. "C2PA support through firmware is indeed possible, but does not meet Leica's standard for encryption of this important data". Vuol dire: "il supporto dello standard CPA attraverso il firmware è possibile, ma non soddisfa gli standard Leica per la crittografia di tali dati". Questo significa che Leica ha scelto di utilizzare, per i propri motivi, prestazionali io suppongo, ma potrebbero essere anche altri, di implementare lo standard utilizzando un chip specifico invece che una modifica firmware. Se leggi nel sito Content Authenticity Initiative (CAI): 1. Creation We use cryptographic asset hashing to provide verifiable, tamper-evident signatures that the image and metadata hasn't been unknowingly altered. At creation, choose what information to attach to the content being created. Throughout this process, the creator of content can choose to preserve attribution or to remain anonymous. Privacy and security of photojournalists and other creators are of the utmost consideration in our work. 2. Editing Using tools like Photoshop, secure capture metadata will be preserved and amended with history data of any alterations to content. 3. Publishing and sharing Through partnerships with news organizations, see secure capture information and any relevant content edits preserved through the publishing process, through integration with publishers' CMS. When content is shared on social networks, the product flow will preserve CAI metadata. Se fosse possibile l'installazione solo via Hardware come potrebbero intervenire nel punto 2? Rilasciano anche un tool che permette di aggiungere a qualunque immagine supportata i diritti CPA anche senza Chip: c2patool - C2PA command line tool c2patool is a command line tool for working with C2PA manifests and media assets (audio, image or video files). Use the tool on a file in one of the supported file formats to: Read a summary JSON report of C2PA manifests. Read a low-level report of C2PA manifest data. Add a C2PA manifest to the file. |
| inviato il 08 Marzo 2024 ore 16:01
Gigio: vedi che se prima di parlare studi qualcosa di buono viene fuori? |
| inviato il 08 Marzo 2024 ore 16:03
Che palle, Leica ha scelto la via del chip perché soddisfa il loro standard, tradotto significa che loro hanno un etica gli altri brand ti scarichi un firmware e sei a posto |
| inviato il 08 Marzo 2024 ore 16:08
Belles13: ma quanto ti vuole bene Leica ma quanto!!!!! |
| inviato il 08 Marzo 2024 ore 16:10
credo, ma potrei sbagliare e qui chiedo a Gainnj, che l'uso del chip sia finalizzato ad evitare facile hackeraggi. |
| inviato il 08 Marzo 2024 ore 16:17
“ credo, ma potrei sbagliare e qui chiedo a Gainnj, che l'uso del chip sia finalizzato ad evitare facile hackeraggi. „ direi che la risposta sia nel senso dell'affermazione "Il supporto C2PA tramite firmware è davvero possibile, ma non soddisfa lo standard di Leica per la crittografia di questi importanti dati" |
| inviato il 08 Marzo 2024 ore 16:22
Non è possibile essere sicuri che chip o non chip una tale immagine non sia falsificata, se non ricorrendo appunto ad una firma digitale che è suffragata dal deposito del file originale presso un ente certificatore che in caso di contesa certifichi la data di registrazione del file in modo da assegnare la "proprietà" a chi ha depositato prima il file. Se fosse possibile con una ash o una block chain lo si sarebbe fatto anche in ambito legale molto meno costoso! La Content Authenticity Initiative sembra poi più volta a tracciare la provenienza dei contenuti multimediali inseriti in un sito, non a garantire la proprietà intelletuale dell'immagine. Garantire che quell'immagine è stata catturata da una fotocamera e non è stata alterata o manomessa (ho letto velocemente ma l'immagine elaborata da software compliant dovrebbe avere il log delle change). Insomma garantisce che l'immagine è stata scattata con una fotocamera e non generata da IA o pesantamente manipolata. Potrei sbagliarmi ho letto velocemente. |
| inviato il 08 Marzo 2024 ore 16:51
Il primo lo avevo letto il secondo no. Ho i miei dubbi, tanti e non vi tedio. |
| inviato il 09 Marzo 2024 ore 7:37
@Pierino64, ecco quanto dice Juza, nella sua prova, riguardo al sensore: “ Il sensore è sicuramente uno dei punti di forza della SL3: un sensore fullframe da 60 megapixel, con 14 stop di gamma dinamica e ISO 50-100,000. Anche se Leica non dichiara il modello esatto, è probabile che si tratti di una variante del Sony 60.2MP presente anche su Leica Q3, M11, Sony A7r IV e V, Sigma FP L: forse il miglior sensore FF sul mercato in termini di qualità d'immagine, e sicuramente il migliore in assoluto in termini di risoluzione. Con 60 megapixel, supera qualsiasi altra fullframe e addirittura alcune medio formato; la risoluzione è immensa e permette di fare stampe formato parete, o crop estremi senza perdere qualità. La gamma dinamica è ottima come promesso, così come la lavorabilità dei file; non ho avuto difficoltà nel recuperare ampio dettaglio dalle ombre, anche da foto a sensibilità medio-alte, senza essere penalizzato da eccessivo rumore. „ Il fatto che il sensore sia prodotto da Sony non è una diminutio per Leica, anzi, va elogiata per aver scelto il miglior sensore FF attualmente sul mercato per i suoi tre prodotti di punta (Q3, M11, SL3). |
| inviato il 09 Marzo 2024 ore 9:23
Mi sono letto tutta la sua recensione e dalla settimana prossima mi metto in trattativa con NOC per la SL3... Il sensore da 60 Mpixel lo avevo sulla A7R4 e non mi ha mai convinto al 100%, per certi aspetti preferivo il vecchio da 42 Mpixel. Certo, se la luce è buona, il dettaglio che ottieni è strepitoso ed anche la naturalezza, però sarà per il processore di Sony o per altri motivi, trovavo migliore quello da 42 Mpixel. Anche il sensore della Q2 che ho anche sulla SL2, mi piace di più per certi aspetti, il vero difetto del sensore da 47 Mpixel è la tenuta ad alti ISO, cosa che si risolve con gli ultimi sviluppi sw (uso Photolab). Vedremo questo 60 Mpixel con il Maestro 4 come si comporta. Assolutamente nulla contro Sony, sono stato utente Sony per oltre 10 anni, mi sono fatto tutta l'avventura delle prime reflex (fantastiche per il tempo, ma poco apprezzate dall'utenza purtroppo) e poi delle SLT (innovative per il tempo, ma il "domopak" le ha penalizzate)... |
| inviato il 09 Marzo 2024 ore 9:52
Da utente decennale leica (M, Q2m e SL/SL2s/SL2), a questo giro sono contento di non aver atteso la SL3 e di aver scelto altro! Non introduce nulla di realmente nuovo anzi su alcuni aspetti è rimasta ferma o ha fatto un passo indietro, il sensore da 61 è ottimo ma non è ragione sufficiente (dal mio punto di vista) per prendere una SL3. |
| inviato il 09 Marzo 2024 ore 11:10
Non sono d'accordo sul fatto che non ci siano novità, c'è ne sono e sono importanti a cominciare dal sensore che è nuovo e se la qualità d'immagine è come quella della M11 e uno dei motivi perché ho venduto lo scorso anno la SL2, un sistema di messa a fuoco anche a fase combinato a quello a contrasto, e' più leggera e più compatta. Il monitor orientabile etc. Il passo avanti c'è, poi è chiaro che la SL2 non è da buttare. La SL3 unisce in uno solo corpo una SL2s e SL2 ma con una qualità migliore. Al momento non sono intenzionato a comprala anche se ho ancora 4 ottiche originali e 7 lenti S da adattarci senza rinunciare all'autofocus. |
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