| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 18:05
Diciamo che finché si tratta di contrasto, livelli, saturazione, maschera di contrasto, un pochino di bianco nero non troppo complesso, bleach bypass... si può fare. Magari con altre tecniche mescolate fra loro diventa più complesso, ipotizzo (non sono ancora arrivato a quei livelli). |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 18:05
Booo, vai a vederti le gallerie di fortunato gatto, alex noriega, sean bagshaw, guy tal..chi più ne ha più ne metta... A men che tu ritenga banale lavorare in LAB, fare fusioni avanzate con le luminosity, modificare le luminosity base per fare selezioni avanzate, fare perspective blend, iso blend, dark mooding, sharpening come si deve e non a cazzuolate... |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 18:17
Angus, le tecniche che nomini secondo te si notano sul risultato finale che guardiamo? A me pare che l'unico sbattimento dei paesaggisti sia quello di arrivare in determinati posti con viaggi e condizioni climatiche provanti. Chiaramente poi ognuno ha il suo occhio e la sua sensibilità ma col digitale la realizzazione tecnica e post produzione annessa, non direi che è roba talmente difficile da necessitare dei corsi. Si sa che certi fotografi ci magnano con workshop, pannelli e quant'altro... |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 18:28
“ A me pare che l'unico sbattimento dei paesaggisti sia quello di arrivare in determinati posti con viaggi e condizioni climatiche provanti. „ Beh, no. Devi anche arrivare in tempo e preparare tutto in anticipo ed anche attendere determinate condizioni di luce o altre condizioni atmosferiche che non sempre si presentano (sopratutto se non conosci abbastanza il luogo). Pensa solo al fatto di come possa cambiare la luce od il meteo in alcune condizioni ed in alcuni luoghi od al fatto dell'abbassamento e dell'innalzamento delle maree. Non parliamo poi di foto con allinementi di soggetti (ad esempio quella foto che ritrae l'allineamento di Superga, con il Monviso e la Luna). Insomma non è detto. |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 18:28
Rombro mi spiace ma non don per mulla d'accordo..trovo la tua visione parecchio semplicistica.. Ridurre i lavori di tal o gatto a "arrivare in determinati posti con viaggi e condizioni climatiche provanti" è decisamente sbagliato.. Tispondo a: "le tecniche che nomini secondo te si notano sul risultato finale che guardiamo" Assolutamente e indiscutibilmente si" Concludo Un genere può piacere o meno. Io ad esempio lo ho studiato e praticato e alla fine abbandonato in parte perché la mia visioni della natura e di come raccontarla è diversa...ma credo che come tutti i generi meriti il giisto rispetto e che il giudizio non possa essere dato sulla base del PRE giudizio..cosa che invece spesso noto.. |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 18:33
Non stavo mica criticando i fotografi da te citati, è ovvio che è gente che sa il fatto proprio in quello che fa. Nello sbattimento ci includevo anche quello che dice Mc, cioè aspettare le condizioni di luce ideali, progettare gli scatti ecc. Sto solo dicendo che il grado di difficoltà, a partire dai click alla pp, non penso sia così elevato da richiedere l'insegnamento di un maestro. Proprio perché, se uno si sbatte nel suo piccolo, ha già tutte le informazioni a disposizione per fare foto del genere. |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 18:43
iClaude, se vuoi raggiungere determinati luoghi su determinate vette devi avere nozioni di scalata. Non che sia il mio caso, ma per raggiungere luoghi più impervi è necessario scalare montagne, o andare in mezzo a giungle, oppure camminare sul ghiaccio o altro ancora. |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 18:45
Sì Mc, ma questo non c'entra niente con la difficoltà di scatto e di pp di cui si parlava. |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 18:59
La difficoltà nella realizzazione di immagini ben fatte è alta, sia in fase di scatto che in pp.. Iclaude Se una fotografia ha un orientamento naturalistico (talvolta il paesaggio naturale tende ad essere visto inspiegabilmente in un'altra sfera, ma è fotografia naturalistica), tempi e diaframmi sono l'ultimo dei problemi..contabo molto di più conoscenza dei luoghi, di chi li abita, della stagionalità..e per h no, conta pure la capacità di saperli raggiungere, certi luoghi.. |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 19:02
“ 1) la fotografia di paesaggio si fa solo all'alba e al tramonto... 2) la fotografia di paesaggio si fa solo con certe condizioni meteo (in genere nuvole minacciose tipo uragano, nebbia in certe location, ecc.)... „ non c'é nessun misteto, il tend é questo perche sono quelle che raccolgono maggiori consensi di commenti, cosi come hanno piu consenso le foto di pasaggio di posti esotici o desolati lontano dalla nostra italia |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 19:04
Concordo in pieno con Angus. La difficoltà di uno scatto nella fotografia paesaggistica, come anche nella fotografia subacquea (che è molto più impegnativa), sta anche nel raggiungere il luogo che in alcune situazioni è molto impervio, estremamente difficile da raggiungere e spesso completamente isolato. Si pensino ad esempio alle fotografie scattate al Polo Nord o al Polo Sud, oppure scattate sulle cime delle montagne più alte o nei deserti: se ti rompi un osso non c'è nessun ospedale nelle vicinanze. Poi successivamente bisogna sapere esaltare e valorizzare bene una foto con un'adeguata PP. |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 19:35
“ Noto che negli ultimi tempi la fotografia di paesaggio (o meglio i fotografi di paesaggio) stanno sempre più seguendo determinati canoni, che a me sembrano onestamente dei falsi miti, ma dite voi cosa ne pensate: „ Sarebbe interessante capire cosa intendi per "ultimi tempi", perché da quello che vedo io, è da ANNI che ci sono dei clichè, che peraltro sono cambiati e si sono evoluti in vari periodi storici, ne cito solo alcuni (anche in chiave ironica): - HDR estremi, con zone in ombra "illuminate a giorno"; andavano di moda agli inizi dell'era digitale di massa. - Cieli magenta/viola, ovvero foto che sembrano scattate sul pianeta Pandora - Foto fatte solo ed unicamente con grandangoli dai 10 mm in giù. Solo nella foto di paesaggio non vale la regola "Less is More", ma more, more, more “ 1) la fotografia di paesaggio si fa solo all'alba e al tramonto. Ci sono fotografi che 15 min dopo l'alba già smontano il treppiede: tutto ciò che segue non si può definire vera Fotografia e cmq non merita di essere immortalato dalla loro fotocamera. Nelle gallerie di tali fotografi, che ho ribattezzato "crepuscolari", si trovano solo albe e tramonti. „ Per me un paesaggio fatto a mezzogiorno non ha alcun senso, zero, semplicemente perché la luce è brutta. Ciò non vuol dire che non si possa fotografare a mezzogiorno, specie se c'è un centro di interesse importante. Ma se il centro di interesse è il paesaggio stesso, personalmente voglio riprenderlo con la luce migliore, o le condizioni che voglio io (es nebbia), non con una luce che fa (per i miei gusti) cag**e. “ Se una civiltà aliena vedesse tali gallerie probabilmente penserebbe che la Terra è un pianeta freddo, posto in una posizione molto defilata nel sistema solare, senza ricevere mai luce diretta dalla propria stella. „ Potrebbero anche pensare che la terra sia un pianeta orbitante attorno ad una nana rossa, con un raggio orbitale di pochi milioni di km da essa. “ Onestamente credo che la fotografia di paesaggio si possa fare anche durante il giorno. Magari eviterei le ore centrali della giornata quando la luce è più dura, ma ad esempio d'inverno il sole è sempre abbastanza basso e la luce è sempre buona. Che c'è di male nel rappresentare un paesaggio con la luce del giorno? Un paesaggio fatto di giorno vale meno di un'alba/tramonto? „ Verissimo. Dipende anche molto dalla latitudine a cui ci si trova. Nei paesi scandinavi ad esempio d'inverno le ore di luce sono pochissime, ma sono tutte sfruttabili fotograficamente perché si tratta di una luce perfetta (luce radente). “ 2) la fotografia di paesaggio si fa solo con certe condizioni meteo (in genere nuvole minacciose tipo uragano, nebbia in certe location, ecc.). Capisco che un cielo sereno possa apparire meno interessante, ma a volte si può anche sfruttare il negative space a proprio vantaggio... Ma il punto fondamentale è che questi fotografi in realtà cosa cercano? Di rappresentare un paesaggio naturale nelle condizioni in cui si trova, oppure di inseguire un clichè, magari una foto che hanno in testa (che quasi sempre è la copia di qualcosa già fatto da qualcun'altro)? Non falsificano la realtà facendo questo? Mi è venuto in mente l'esempio di un gruppo di fotografi che è stato in una nota location per una settimana, e tutte le mattine all'alba andavano nello stesso punto (facendosi 1 h di auto), sperando di trovare la nebbia o le nuvole in una certa posizione. A me pare assurdo. Facevano fotografia di paesaggio o inseguivano solamente la moda del momento? „ Non sono un paesaggista, ma penso che spesso si insegua un clichè. PS tutte queste foto fatte con condizioni meteo "particolari", sinceramente non le vedo. In genere si tratta come hai detto all'inizio di foto fatte all'alba/tramonto, o nell'ora blu. |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 21:06
Per curiosità, ma soprattutto per capire, tu Iclaude che genere di foto fai? |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 21:24
Un genere quindi in cui le condizioni di luce credo contino ben poco. Boh secondo me nella fotografia di paesaggio la luce è fondamentale e fa la differenza .il problema nasce quando è la luce ad essere il soggetto della foto e da qui nascono gli stereotipi a cui siamo abituati |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 21:54
@Commissario71 concordo. |
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