| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 14:23
“ In ogni caso il risultato era più simile a un out of camera digitale di oggi, che a certi preset 'analogici' che troviamo in giro. „ +4 simile a un out of camera digitale.... e di solito eccellente |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 14:31
Attenzione non voglio denigrare, però credo che ci sia una tendenza a mitizzare l' analogico. Fino ad arrivare a creare dei simulatori che esagerano certe imperfezioni delle pellicole. Chiaro che su una 400 iso formato 24x36 la grana ad esempio era ben visibile, così come certe pellicole espressamente create per il ritratto avevano toni morbidi e contrasti attenuati, ma generalmente l'obbiettivo era comunque di contenere la grana il più possibile, di avere dei colori il più possibile fedeli e brillanti, con una ottima risolvenza. |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 14:44
“ .......ma generalmente l'obbiettivo era comunque di contenere la grana il più possibile, di avere dei colori il più possibile fedeli e brillanti, con una ottima risolvenza. „ ed ora che li abbiamo, rendiamo tutto meno bello, li imbrattiamo, ci mettiamo grana, vignettatura, righe e polvere..... siamo strani eh |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 14:45
“ Attenzione non voglio denigrare, però credo che ci sia una tendenza a mitizzare l' analogico. Fino ad arrivare a creare dei simulatori che esagerano certe imperfezioni delle pellicole. „ Sì, e le esagerano apposta, per il principio di contrasto: tanto più tutte le immagini digitali tendono alla perfezione e tanto più quelle difettose della pellicola diventano piacevoli. “ Chiaro che su una 400 iso formato 24x36 la grana ad esempio era ben visibile, così come certe pellicole espressamente create per il ritratto avevano toni morbidi e contrasti attenuati, ma generalmente l'obbiettivo era comunque di contenere la grana il più possibile, di avere dei colori il più possibile fedeli e brillanti, con una ottima risolvenza. „ Se guardi la alla ricerca della massima qualità secondo me sbagli. Un po' come la maggior parte dei commenti negativi qui. Guarda all'insieme delle foto scattate a pellicola un tempo. Grana, ombre chiuse, luci non bilanciate, questo è quello che resta nell'immaginario, questo quello che ci piace. |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 16:23
Si ecco, non bisogna mitizzare. Mi viene in mente un altro aspetto fondamentale: la pellicola aveva bilanciamento del bianco fisso, per emularla l 100% bisognerebbe sviluppare tutti i RAW con un valore di °k fisso! Cosa impensabile oggi. |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 16:37
Ma è quello che faccio sempre io! Per le mie foto bilanciamento daylight fisso. |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 16:51
“ prima di tutto sarebbe bello avere una definizione di resa analogica. „ Bella osservazione. Diciamo che "normalmente" quando si attribuisce una resa analogica si intende in prevalenza un'immagine poco contrastata, colori non molto saturi, nitidezza non estrema, quindi un'immagine morbida. Un pò di grana in più del dovuto anche. Formalmente l'attribuzione è scorretta dato che ovviamente dipende dalla pellicola, dato che ce n'erano al contrario per una resa nitida e colori moto saturi (Fuji Velvia 50?), di più morbide, di meno contrastate, di più meno granulose a seconda degli ASA, etc. etc. Personalmente "io" quando attribuisco ad una sistema (lente?) una resa più analogica, "intendo la prima cosa". Considerazione personale ovviamente. Di fatto non esiste un'unica resa analogica. Dipende da uno che usava... che ricordo porta nel cuore, ecco. |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 16:55
“ Ma è quello che faccio sempre io! Per le mie foto bilanciamento daylight fisso. „ Un' eccezione. La normalità/maggioranza sono convinto sia lasciarlo su auto, oppure aggiustarlo in post con vari metodi. |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 16:57
@Centauro, pensa che per me invece la resa della pellicola è più contrastata del digitale. Probabilmente perchè il mio riferimento analogico erano le pellicole sopra elencate. Specie le diapositive. |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 17:25
Le dia e le pellicole a bassa sensibilità erano in genere ben contrastate ed avevano una gamma dinamica ridicola. Il basso contrasto esisteva praticamente solo nelle pellicole a 400 ASA. Con quella tecnologia si faceva quello che si poteva..... adesso siamo in Paradiso anche quando usiamo un cellulare |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 17:30
Anche per me, per assurdo la resa analogica è più contrastata ma con passaggi tonali e sfumature più graduali e morbide. |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 17:48
Attenzione poi che, nelle stampe a colori, i laboratori sfuocavano leggermente le immagini per non far vedere i granelli di polvere più piccoli..... |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 17:52
“ Attenzione poi che, nelle stampe a colori, i laboratori sfuocavano leggermente le immagini per non far vedere i granelli di polvere più piccoli..... „ Questa non la sapevo ma ha una sua logica, nei lab pro si spuntinava, nei lab per la massa si sfuocava... potrebbe pure essere. |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 17:55
“ Questa non la sapevoEeeek!!! ma ha una sua logica, nei lab pro si spuntinava, nei lab per la massa si sfuocava... potrebbe essere. „ un po' tutti lo facevano, già lo avevo sentito dire ma me ne sono reso conto con tutta evidenza quando ho digitalizzato i miei negativi a colori che, se bene a fuoco, non avevano nulla da invidiare alle diapositive |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 19:03
“ i laboratori sfocavano leggermente le immagini „ confermo... La mia cravatta a puntini di un battesimo la ri-scoprii anni dopo ma solo quando guardai il negativo col lentino |
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