| inviato il 04 Aprile 2024 ore 12:12
Ciao Ivano. Le bellissime foto che hai in bacheca seguono questo flow? Ho la tua stessa attrezzatura e mi sto approcciando adesso alla postproduzione. Su un altro thread avevo scoperto come Topaz su alcune foto non brillantissime del 100-400 riportasse in vita i dettagli blurrati, ma nelle tue foto davvero, vedo ottimi dettagli! |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 12:42
“ Ciao Ivano. Le bellissime foto che hai in bacheca seguono questo flow? Ho la tua stessa attrezzatura e mi sto approcciando adesso alla postproduzione. Su un altro thread avevo scoperto come Topaz su alcune foto non brillantissime del 100-400 riportasse in vita i dettagli blurrati, ma nelle tue foto davvero, vedo ottimi dettagli! „ Opps.... questa mi era sfuggita scusami. Penso che sia già stata sviscerata la questione giusto? |
| inviato il 15 Aprile 2024 ore 19:17
Si, Ivano! grazie mille... |
| inviato il 29 Ottobre 2024 ore 9:55
Come sempre bisogna tener presente alcune cose specifiche sin dallo scatto alla fine della post-produzione. Se scatti in raw e compressione in macchina, conviene far demosaicizzare il file da un software proprietario. Questo per evitare poi sgradevoli sorprese in esportazione dei JPG in scatti con sfumature lunghe e della stessa tonalità. Se dovesse succedere, fate una maschera graduale sulla sfumatura e sfuocate leggermente solo la parte con effetto posterizzazione. Una volta che sappiamo che questo caso non è il nostro, per usare la correzioni lente ed altro il consiglio è usare Pure Raw come plug-in, ma meglio sarebbe usare Photolab se non si hanno preferenze su altri programmi. Quindi in ogni caso la riduzione del rumore è da fare prima della esportazione e quindi non esiste il prima o dopo, ma mentre si fanno tutte le correzioni del caso, soprattutto quando si usa una definizione spinta che nel caso di una riduzione rumore eccessiva potrebbe causare problemi di artefatti. Resta il fatto che fino a che si sta in un programma di sviluppo raw la demosaicizzazione viene poi eseguita in fase di esportazione mentre si è impostata l'esportazione del file, soprattutto in Photolab non si sta modificando nulla del file originale. Fare poi lavorazioni aggiuntive con un programma raster graphics editor se si parla di nitidezza, contrasto, maschere di contrasto non è consigliabile, è sempre meglio risolvere prima mentre si lavora in sviluppo del raw. Se poi fate lavorazioni su file da 50MPX e poi li pubblicate a 7/8 MPX massimo anche se ci sono difetti se non evidenti a quel tipo di riduzione potete fare come vi pare. |
| inviato il 29 Ottobre 2024 ore 10:00
“ Non fai prima ad attivare la riduzione rumore in macchina? „ Sempre meglio avere il pieno controllo davanti al PC, sia per capacità di calcolo, sia per efficacia dei software di donoise. |
| inviato il 29 Ottobre 2024 ore 10:23
“ Sempre meglio avere il pieno controllo davanti al PC, sia per capacità di calcolo, sia per efficacia dei software di donoise. „ Se imposti in macchina una qualsiasi impostazione, riduzione rumore, compressione ed altro, se poi sviluppi con un programma proprietari del brand, il risultato è sempre migliore, perchè possono leggere parti di info del raw che gli altri non possono leggere. Se invece dopo lo scatto si usa un programma non proprietario è meglio esporre senza correzioni in macchina. Quindi se si deve poi fare correzioni spinte sul denoise non è solo per capacità di calcolo o programma, ma perchè se no crea una doppia lavorazione prima in macchina e leggibile solo dai programmi proprietari e poi ulteriormente elaborata con programmi di demosaicizzazione causando probabili artefatti. |
| inviato il 12 Novembre 2024 ore 22:59
Grazie ancora per i Vostri suggerimenti. |
| inviato il 13 Novembre 2024 ore 15:45
“ Ognuno fa come vuole. Ma tecnicamente è meglio lavorare con tutti i dettagli e alla fine toglierli con i denoise che non togliere subito dettagli e fare le altre modifiche su un file ricampionsto con la maschera di contrasto per farlo riapparire nitido „ Nelle istruzioni di Topaz denoise c'èscritto di procedere al contrario di come tu indichi, ossia applicare il denoise al raw e poi procedere con la post produzione, e comunque sempre usare il denoise prima delle maschere di contrasto/nitidezza. Ho fatto delle prove (da puro fotografo amatoriale) e procedere in questo modo porta a dei risultati nettamente migliori che applicare il denoise alla fine del processo. |
| inviato il 13 Novembre 2024 ore 19:13
“ Ma dico, che ti ci vuole a fare due prove da te, con e senza Workspace? Mahhhhh........... „ Credevo fosse una domanda banale, ma così non è. |
| inviato il 13 Novembre 2024 ore 19:15
“ Nelle istruzioni di Topaz denoise c'èscritto di procedere al contrario di come tu indichi, ossia applicare il denoise al raw e poi procedere con la post produzione, e comunque sempre usare il denoise prima delle maschere di contrasto/nitidezza. Ho fatto delle prove (da puro fotografo amatoriale) e procedere in questo modo porta a dei risultati nettamente migliori che applicare il denoise alla fine del processo. „ Grazie Cristiano per ora sto facendo proprio così. |
| inviato il 13 Novembre 2024 ore 20:29
La differenza di opinioni sul flusso di lavoro nasce dalla realtà che i fotografi intervenuti operano evidentemente con softwares diversi. I softwares che agiscono su istruzioni di AI (Dxo, denoise AI di Adobe Acr e anche Topaz) attuano il denoise, e non solo quello, in fase di demosaicizzazione del raw. Quindi, di necessità, il denoise deve essere la prima operazione effettuata, in uno stadio successivo di sviluppo non potrà più essere applicato con la stessa tecnologia. Pertanto è assolutamente corretto effettuare la demosaicizzazione come prima ed essenziale operazione con questi softwares, che così potranno restituire un file privo di rumore digitale, mentre i dettagli saranno riconosciuti come tali e mai intaccati. Dopo si procede ai ritocchi vari necessari per ogni immagine. In particolare Dxo in fase di demosaicizzazione applica ottimi profili lente, corregge la poca nitidezza di lenti modeste, ottimizza la resa della lente in relazione alla macchina e sensore impiegati. Per i denoise "deep prime" opera solo sulla riduzione rumore, mentre i più recenti "deep prime xd" e "deep prime xd2s" cercano anche di ravvivare i dettagli. Lasciando il denoise di luminanza al 40%, per qualunque livello di iso e rumore presenti, in pratica si fa valutare al software il lavoro da fare. In ogni caso, anche ad iso bassi, i dettagli non vengono mai intaccati, quindi di norma, salvo esigenze particolari, conviene demosaicizzare con questi sofwares qualunque immagine. Ovviamente, più il sensore è piccolo e maggiori saranno i vantaggi di questa operazione anche ad iso di base. |
| inviato il 13 Novembre 2024 ore 21:04
Non vorrei che si confondesse la nitidezza ottenuta con programmi pixel-based vedi photoshop affinity photo ed altri con il maggior contrasto sui bordi che crea un apparente maggiore definizione. Mentre con programmi di demosaicizzazione tipo photolab pure raw eccetera si agisce sulle lenti correggendole e sulla definizione compresa nel raw. |
| inviato il 14 Novembre 2024 ore 9:08
Grazie Riki51 per la tua esaustiva risposta. |
| inviato il 15 Novembre 2024 ore 18:48
Ragazzi scusate mi inserisco, forse non è il post più idoneo ma vedo che molti sono utilizzatori sia di DxO che di fotocamere Micro 4/3. Non sono mai stato molto afferrato nella postproduzione e per questo vi stavo leggendo. Utilizzo principalmente un vecchio Lightroom (5.6) per fare poche correzioni. Mi sto scaricando DxO photolab per attivare il mese di prova. Secondo voi provenendo da Lightroom è un programma difficile? Lo consigliate? |
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