| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 21:00
"Le foto le aveva fatte con il filtro." Ecco qua il problema, come presumevo ci aveva montato un filtro. E' stato quello, probabilmente di vetro vile e con l'umidità dell'aria condensata sopra: se leva il filtro, non ci saranno più quegli sgradevoli anelli. Le ottiche non sono trabiccoli delicati ed i filtri ci vanno montati sopra solo per ottenere effetti speciali oppure per protezione, ma quest'ultima esclusivamente in caso di reale rischio ottico (vento polveroso/sabbioso, spray salino, esalazioni chimiche, folla fitta, etc). Un filtro aggiunto davanti ad un obiettivo degrada, sempre e comunque, la qualità d'immagine, quelli veramente buoni molto poco, ma la degradano, e qualche volta, tipo questa, crea dei casini, più o meno importanti. |
| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 22:30
Un filtro appannato non genera un immagine nitida con conseguente impossibilità di messa a fuoco e aureole cromatiche intorno a tutti i punti più illuminati. Ma non mi pare questo il caso. Mi paiono a fuoco. Non è detto che c'entri il materiale di cui è fatto il filtro. Se la causa è il filtro lo è perché è posizionato troppo vicino ed il fenomeno si ripete in qualunque condizione di scatto. Il problema è che in talune scene (luminosità/esposizione e soprattutto non uniformità della scena pregna di molti particolari e variazioni tonali e cromatiche) si nasconde meglio. È per questo che con filtri monocromatici a banda stretta il fenomeno diviene molto evidente. Lo percepisci ad occhio. Figurarsi quando è presente come può ragire un sensore che lavora su fondo uniforme con lunghi tempi di esposizione. E di solito è più probabile che sia più marcato con focali basse che lavorano a tutta apertura. Maggiore angolo di campo. Maggiore curvatura della superficie della lente frontale. Probabilmente è un filtro a basso profilo per evitare vignettatura laterale con focali corte ma con battuta del vetro troppo vicina al filetto. Con tutta probabilità gli basta montare un anello di spessore di un mm e l'effetto sparisce. Altrimenti se si presenta anche senza filtro il problema è da ricercare all'interno dell'ottica stessa. Un semplice test. Si punta un fondo liscio uniformemente illuminato (idealmente del colore a cui l'occhio dell'osservatore è più sensibile) ed ortoscopico all'asse ottico. Si mette a fuoco. Si scatta. Si enfatizza il contrasto e tutte le eventuali "magagne geometriche" dell'ottica (ed accessori vari montati) saltano fuori sotto forma di cerchi o curve. Tanti scatti in condizione di focali diverse per gli zoom. Poi basta conoscerle e saperle interpretare. Penso che questo sia il primo test che si dovrebbe fare quando si acquista un'ottica od un nuovo accessorio da montare per non avere brutte sorprese in fase operativa per non affidarsi al caso. Accoppiare ottiche ed accessori vari non è come giocare con i Lego. Un minimo di conoscenza non fa mai male ed evita rogne indesiderate. |
| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 23:39
Speriamo riesca a fare una foto senza il filtro per verificare...incrociamo le dita |
| inviato il 07 Gennaio 2024 ore 0:48
“ Penso che questo sia il primo test che si dovrebbe fare quando si acquista un'ottica od un nuovo accessorio da montare per non avere brutte sorprese in fase operativa per non affidarsi al caso. Accoppiare ottiche ed accessori vari non è come giocare con i Lego. Un minimo di conoscenza non fa mai male ed evita rogne indesiderate. „ Certo però che se il difetto si presenta, come pare essere in questo caso, solamente in condizioni così particolari non è che uno ci possa fare molto! |
| inviato il 07 Gennaio 2024 ore 4:27
In questo caso se di anelli di Newton si tratta, visto che la conferma della presenza nel raw non è ancora certa, a scatto avvenuto non ci può fare niente. Sarei però curioso di sapere se a display si notava qualcosa di losco. In generale non indirizzato a nessuno. Non si fanno minuziosi test prima (che a molti sembrano inutili)? Si prende quello che viene al momento. Non si riconosce un dato fenomeno o non lo si conosce affatto? Si prende quello che viene al momento. Si monta a caso, si punta, si scatta e si continua a scattare senza controllare? Si prende quello che viene al momento. Non vi è colpa né reato. Ma il risultato è che la maggior parte delle volte si arriva alla medesima soluzione. Cestino. Buttare scatti potenzialmente buoni e magari non ripetibili. E la cosa è triste. L'unico dato positivo è che s'impara sempre qualcosa anche se a posteriori. Ma lo trovo il metodo più lento e faticoso per apprendere. E che porta meno soddisfazioni. |
| inviato il 07 Gennaio 2024 ore 11:38
Si sa che filtro aveva su? Un banale Clear, un Uv, un Clear Sky? |
| inviato il 07 Gennaio 2024 ore 14:17
Con le aurore si manifesta in modo più marcato perché nella maggior parte sono verdi (assimilabili ad un fondo monocromatico). La maggior parte dei trattamenti antiriflesso su filtri ed ottiche lavora sul verde. Ne si può avere facile conferma osservando la superficie su cui è applicato il rivestimento inclinandola rispetto al piano ortogonale. Il colore che si vede sulle sua superficie e quello che viene riflesso e passa in misura minore rispetto agli altri. Ma una parte passa. Se al di sotto del filtro vi è posta una lente con un trattamento simile si innesca il meccanismo dei rimbalzi tra una superficie e l'altra in punti specifici (anelli). Una parte viene riflessa e continua a rimbalzare secondo precise leggi geometriche. Una parte passa e continua la sua corsa verso il sensore. Ma è già in origine luce quasi monocromatica non scomponibile in maniera apprezzabile per rifrazione (nel caso verde). Non genera colori adiacenti spurii dominanti ( con forti intensità si può percepire un minimo rinforzo di giallo e blu) tali da essere notati chiaramente perché passati direttamente in quantità quasi totale attraverso l'intero treno ottico. Più è evidente lo strato antiriflesso maggiore è la possibilità che l'effetto si manifesti in maniera evidente (se presente per errata posizione geometrica). I trattamenti migliori sono tendenzialmente quelli che vedi di traverso ma che paiono inesistenti visti di fronte (filtri specifici ed a banda stretta a parte che si valutano oltre a questo anche in "traguardo") In realtà gli anelli di Newton sono sempre presenti ed inevitabili in qualunque schema ottico in cui più lenti si susseguono e vengono assemblate in spazi limitati (si privilegia la compattezza e leggerezza a discapito della resa ottimale). Ne si mitiga l'effetto rendendo il primo cerchio di riflessione talmente piccolo da ridurlo ad un singolo punto molto più tenue allontanando le superfici (regola del quadrato delle distanze) o in casi estremi (con focali molto lunghe e rapporti focali molto alti) rendendolo talmente esteso da coprire l'intero campo visivo o fotogramma e facendo cadere i vari anelli al di fuori a scapito di un peggioramento della resa generale introducendo una dominante di colore (con sensori monocromatici e filtri a banda stretta riduce il contrasto). Se in uno schema pre-esistente si introduce una variabile (esempio filtro, riduttore o moltiplicatore) bisogna tenerne sempre conto. Tiltare il sensore rispetto l'asse ottico è solo un palliativo che nasconde gli anelli sfumandoli perché posti a fuoco su un piano diverso e trasversale con un peggioramento evidente dell'immagine "forse" accettabile a focali e risoluzioni molto basse. In pratica si scollima volontariamente un sistema con tutte le abberrazione cromatiche e geometriche che inevitabilmente introduce (aggiungerei a cifre molto più elevate di un semplice anello distanziatore). L'ottica la si può ridurre ad una partita a biliardo. Mi auguro possa servire per capire senza formule strane ed "odiata" matematica il principio fisico che genera gli anelli di Newton e come riconoscerli e gestirli nei limiti del possibile. Altrimenti "amen". Passo e chiudo. |
| inviato il 07 Gennaio 2024 ore 14:28
“ Si sa che filtro aveva su? Un banale Clear, un Uv, un Clear Sky? „ un normale filtro uv, credo però di buona qualità |
| inviato il 08 Gennaio 2024 ore 11:45
Ho appena sentito il mio amico, ha rifatto la foto senza filtro e i cerchi non sono più apparsi |
| inviato il 08 Gennaio 2024 ore 11:57
tutto è bene cio' che finisce bene. una domanda pero'... ma perche' continuate a usare questi inutili filtri? peggiorano sicuramente una lente che avete strapagato ( se costasse nulla non ci avreste messo il filtro UV di protezione, giusto?) forse siete reporter in Ucraina? Non basta il paraluce per proteggere? Se usate quelli colorati per il BN sappiate che ogni effetto lo potete creare a computer (tranne il polarizzatore per togliere i riflessi, questa ve la do buona). Giuro che faccio fatica a capire : pagate mila euro per una lente che userete poche volte al mese che al 99% ha il paraluce, per poi metterci davanti una ridicola lente di plastica UV da pochi euro che vi fanno pagare una follia. Mah, la solita mia battaglia persa... |
| inviato il 08 Gennaio 2024 ore 12:09
Idem io capisco il filtro solo come protezione estremamente situazionale cioè devo scattare su una barca con spruzzi di acqua salata voglio evitare il peggio lo metto. Ma l'uso a tappeto lo capisco poco. Il paraluce se c'è fornisce già una certa protezione fisica da urti. E pure dall'acqua se cade dall'alto. |
| inviato il 08 Gennaio 2024 ore 12:15
“ tutto è bene cio' che finisce bene. una domanda pero'... ma perche' continuate a usare questi inutili filtri? peggiorano sicuramente una lente che avete strapagato ( se costasse nulla non ci avreste messo il filtro UV di protezione, giusto?) forse siete reporter in Ucraina? Non basta il paraluce per proteggere? Se usate quelli colorati per il BN sappiate che ogni effetto lo potete creare a computer (tranne il polarizzatore per togliere i riflessi, questa ve la do buona). Giuro che faccio fatica a capire : pagate mila euro per una lente che userete poche volte al mese che al 99% ha il paraluce, per poi metterci davanti una ridicola lente di plastica UV da pochi euro che vi fanno pagare una follia. Mah, la solita mia battaglia persa... „ concordo pienamente ma nella maggior parte dei casi la riduzione di qualità è impercettibile - questo era un caso quasi più unico che raro (il filtro montato non era di bassa qualità) - spesso lo si usa per paura di graffiare la lente frontale (io ad esempio lo uso solo sul 24-120, su tutte le altre ottiche non lo uso) |
| inviato il 08 Gennaio 2024 ore 13:10
Fitri forever... (escluso che per l'aurora boreale -imparato qui-), ma non solo: polarizzatore sempre per l'outdoor anche in scarsa luce (meglio il noise che la noia di cieli piatti e lattiginosi ) Premesso che impiegavo filtri per la correzione della temperatura cromatica delle immagini già alla fine degli anni '70, se non avessi avuto i filtri avrei già buttato via 2-3 costose lenti invece di qualche decina di filtri le mie macchine non dormono al caldo di uno studio... I filtri sono come una fede, ognuno ha la sua e nessuno osi mettergliela in dubbio... |
| inviato il 08 Gennaio 2024 ore 14:39
Io non uso mai i filtri, mai rotto un'ottica, salvo un incidente che ne ha tritata una, e faccio foto dal 1968. |
| inviato il 08 Gennaio 2024 ore 14:43
"..ha rifatto la foto senza filtro e i cerchi non sono più apparsi" CVD. |
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