| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 14:11
Cestino x 2 e spiego : la prima ha evidenti "pecche" tecniche , la seconda credo possa dire qualcosa (forse) solo a chi l'ha scattata . |
user254288 | inviato il 04 Gennaio 2024 ore 15:06
Io le foto le guardo di pancia |
| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 15:08
Avevi altre mille possibilità per mettere a confronto due foto che rappresentassero la qualità d'immagine e un immagine di qualità... ma niente... hai scelto due foto di cui la prima la guardi per mezzo secondo e poi passi avanti (oltre a cestinarla), la seconda la guardi giusto due secondi e poi passi lo stesso avanti. |
| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 15:24
Scusate, ho dovuto bloccare Kinder74 perché ha scritto “ un immagine „ senza apostrofo. Lo so, sono un grammar nazi Sotto l'intero post di Kinder74: “ Avevi altre mille possibilità per mettere a confronto due foto che rappresentassero la qualità d'immagine e un immagine di qualità... ma niente... hai scelto due foto di cui la prima la guardi per mezzo secondo e poi passi avanti (oltre a cestinarla), la seconda la guardi giusto due secondi e poi passi lo stesso avanti. „ Peccato, era un intervento davvero significativo, puntuale, costruttivo, pieno di spunti critici e di grande qualità di scrittura - apostrofo a parte. |
| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 20:45
Una delle più significative di Efrem, Lastprince, assieme a quella a zlatan. Tra i suoi ritratti più riusciti a mio modesto parere |
| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 21:22
 “ Ne avevamo parlato prima che scattassi. Semplicemente dissi che a tutti gli effetti era un ritratto quello che mi accingevo a fare. Da sdraiato, guardando in macchina, aggiunsi solo che mi ricordava un elefante – a proposito dell'importanza del ”messaggio”. Scattavo e sul monitor comparivano le immagini. Che vedevo con la coda dell'occhio. Lui non meglio di me ma tutto era chiarissimo: una come test luce e due similissime. Totale tre scatti tre. Questa fotografia apre la piccola galleria Le mie foto della sua autobiografia in tutte le edizioni internazionali. Zlatan Ibrahimovic c'entra niente con questo mondo. Ma legge perfettamente una fotografia. Usando quel marchingegno chiamato vista. La domanda è sempre la stessa: cosa si vede? Al netto di qualsiasi declinazione emotiva, che le emozioni sono un fatto personale, cosa si vede? Due piedi non è sufficiente. „ Così è più chiaro. |
| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 21:37
La fotografia ha due bellezze: la bellezza visiva e la bellezza emotiva. Ci si concentra molto sulla prima e molto poco sulla seconda! Ma questa è una cosa che si sa da sempre, e in tutta onestà non capisco perché se ne debba parlare ancora. |
| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 22:17
A me piace molto la foto del padre
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| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 0:16
Amo molto anche io questa foto ricordata da Matteo Groppi; non riesci piu a vedere una persona anziana ferita nel fisico, ma l'amore e l'intimità tra padre e figlio che ha qualcosa di commovente e che rimanda, a mio modestissimo parere, a tutti i rapporti, viscerali e profondi, per certi versi anche inspiegabili fino in fondo, tra genitori e figli. Chi metterebbe così a nudo le proprie "ferite" e sofferenze di fronte ad un altro? Con sguardo cosi diretto e,forse, rassicurante? |
| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 1:17
Beh basta andare nella ex Jugoslavia, è piena di gente con ferite da bazooka che non si offendono se rifiuti la loro amicizia su fessbuk o se non ti piacciono i loro tatuaggi :-) |
| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 1:24
Qualche appunto cercando di ragionare su quel che succede quando si parla di 'qualità dell'immagine' e di 'immagine di qualità'. Con 'qualità dell'immagine' si intende la potenza di una fotocamera, e la fotografia viene fruita esaminandone l'esattezza, tipico è l'ingrandimento per cercare le magagne. Si pone una sola domanda alla fotografia: è capace di essere una copia esatta della realtà? A volte si fa un passetto ulteriore: si attribuisce alla potenza della fotocamera una sorta di autorialità, e si dice che la fotografia è fatta non da Tizia o Caio ma dalla fotocamera XY - questa è una leva importante che usa chi vende le fotocamere. Quando ci chiediamo se un'immagine è di qualità, la interroghiamo sulla sua capacità narrativa. Non è più in gioco il copiare la realtà, ma raccontare una storia (del mondo reale o di una realtà finzionale o di tutte e due non ha importanza). Anche quando si racconta con la sola scrittura, le immagini - portate in scena dalle parole - sono fondamentali. Sono immagini evocative, tracimano dalla copia della realtà, portano in un territorio simbolico. Torniamo al ritratto di Efrem Raimondi che ho pubblicato qui: ritratto di Laura De Tomasi, 2013, iPhone. Non è lo staged di un fotoamatore che partecipa allo shooting con la modella agghindata per essere interessante o seduttiva, diretta per assumere pose ritenute interessanti o seduttive, con le manine, le braccine, il visino girato in qualche modo incoerente, con la luce buttata sopra secondo qualche schema magari un po' colorata per ottenere una scena che si spera interessante o seduttiva. Laura De Tomasi è la moglie di Efrem Raimondi, si tratta di un ritratto intimo come ce ne ha dati Nan Goldin nella sua Ballata o Jacob Aue Sobol nella serie sulla compagna Sabine. Ma come - dirà qualcuno - si tratta davvero di un ritratto? la faccia non si vede! Questo è un tema enorme del modo in cui Efrem Raimondi racconta le persone, i viventi. Lo chiama 'ritratto negato ' ed è presente in tutta la sua produzione in modo più o meno marcato. Negare il volto o coprirlo parzialmente portando il soggetto a guardare in basso, è un gesto simbolico molto potente e spietato - un gesto narrativo - che lui inizia da giovane fotografo quando fa il reportage di un terremoto. Raimondi in tutto l'arco lavorativo è incredibilmente fedele alla sua poetica che è fortemente esistenziale e quindi occorre testardaggine e coraggio per portarlo nella fotografia commerciale, persino quella di moda. Qualcuno ha posto l'attenzione sul panneggio che circonda il corpo. Le coperte non sono disposte, Raimondi semplicemente registra ciò che accade, registra quando ciò che accade ha una forza narrativa, per esempio le tracce nere lasciate sul pavimento dalla carrozzina di Alex Zanardi, fotografia che nessuno avrebbe avuto il coraggio di proporre in un redazionale. Torniamo al panneggio, la suggestione di Raimondi è affine a quella del pittore Egon Shiele
 Il mondo narrato da Efrem Raimondi non è drammatico, ma trovo sia spietato e in questo mi ricorda il mondo narrativo dello scrittore austriaco Thomas Bernhard che lui conosce bene. E' come se Efrem in ogni fotografia dicesse: lo vedete come è spietato il mondo! Ottiene questo in tanti modi, spesso con certi neri che sembrano la scaturigine di tutto il rappresentabile. Lui stesso in una piccola serie tra le ultime pubblicate sul blog si rappresenta come ombra. Il nero come vera sostanza dei nostri sogni. E anche in questo ritratto della moglie il nero circonda il panneggio che diventa quasi una barca o una culla per attraversarlo e raggiungere il piccolo rettangolo di bianco assoluto in alto nella fotografia. |
| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 1:51
Canti sei sicuramente bravo a mettere in fila le parole, ma non perdono Zanardi dopo che ha crocifisso quel gatto. Quella foto che hai messo ha la parte chiara al bordo e assume tonalità diverse dal bianco, tipiche di una foto digitale sovraesposta. Il mio occhio va lì e poi torna giù sui piedi della modella. Sarà fatto apposta per creare tensione? O è solo mal fatta? Ma poi che mi frega? Io volevo vedere meglio i piedi e non quell'affare biancastro là. Insomma, mi fa rimbalzare l'occhio e poi non lo soddisfa perché quei piedi non si vedono bene e non sono niente di eccezionale, puoi fare lo stesso con un quadrato e un pallino dentro. Dov'è il quid? |
| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 1:51
Visto che l'enorme tematica/approccio sul "ritratto negato" (quindi trasfigurazione dell'identità, demolizione del concetto di soggetto ecc.) mi interessa ed ossessiona da una vita (ma va? ), dove si possono vedere foto del Raimondi inerenti a questo discorso? Trovo per lo più normali ritratti a gente famosa sul web. Comunque, Canti(cchio), ho visto che ti sei corretto aggiungendo una "h", hai rischiato di auto-bannarti |
| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 2:01
“ Comunque, Canti(cchio), ho visto che ti sei corretto aggiungendo una "h", hai rischiato di auto-bannarti „ La differenza è tutta lì: quelli che lasciano cadere le parole e quelli che si rileggono. Cercherò di mettere in fila i 'ritratti negati', ora vado a dormire perché domani è una giornata complicata. |
| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 2:11
Rombro se ti annoi puoi provare a offendere me che sono ancora sveglio :-) Canti dove trovo un'antologia di Greg e Cavezzali, che mi facevano ridere? Non ricordo bene, non è che magari sono la stessa persona? |
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