| inviato il 12 Dicembre 2023 ore 18:57
Ma anche per un ritratto fatto in un'occasione non ripetibile: ambientazione stupenda o in studio con lavoro di preparazione. Alla fine dello shooting scopri che la foto migliore per messa a fuoco, composizione, gamma tonale, postura del/la modello/a, insomma la foto perfetta l'hai scattata proprio mentre stava sbattendo le palpebre e perciò gli occhi sono chiusi... beh, fare brevi raffiche invece di scatti singoli ti mette al riparo da questo genere di inconvenienti. Fastidioso eliminare poi gli scatti inutili? Ok, ma ancora più fastidioso scoprire che la foto che poteva essere la migliore è inutilizzabile... |
| inviato il 12 Dicembre 2023 ore 20:31
Adesso ci sono anche funzioni come la procapture su Olympus, e con altri nomi su altri brand, che permette di memorizzare un tot di foto antecedenti alla pressione del pulsante di scatto e un tot dopo, utilissimo per situazioni in cui è imprevedibile il decorso dell'azione; chiaro che si accumulano scatti, ma poi è facile scegliere le una/due immagini da conservare, il resto via in un unico Zac! |
| inviato il 12 Dicembre 2023 ore 20:38
Purtroppo il prescatto su R7 è una porcheria... |
| inviato il 12 Dicembre 2023 ore 20:41
Su Olympus funziona bene, ma già dalla Em1.2. però va usato anche esso cul grano salis altrimenti la batteria si consuma in fretta |
| inviato il 12 Dicembre 2023 ore 21:06
“ Adesso ci sono anche funzioni come la procapture su Olympus, e con altri nomi su altri brand, che permette di memorizzare un tot di foto antecedenti alla pressione del pulsante di scatto e un tot dopo „ Se non ricordo male questo sistema nacque con le Nikon one |
| inviato il 13 Dicembre 2023 ore 6:07
Visto che a me ogni singolo fotogramma costa 1,20 € le fotografie che non mi convincono, molto semplicemente, non le riprendo! È questo il bello della diapositiva... bada bene, della diapositiva... non della pellicola in generale, ti insegna a scegliere PRIMA... ti obbliga a scegliere prima. |
| inviato il 13 Dicembre 2023 ore 7:27
Non sempre è possibile |
| inviato il 13 Dicembre 2023 ore 7:46
Sta a te renderlo possibile. |
| inviato il 13 Dicembre 2023 ore 7:57
Tralasciando i discorsi celoduristi di quelli che “scattare poco, altrimenti siete delle m.erde”, lascia passare qualche giorno tra il momento dello scatto e il momento della selezione. Separare il momento emotivo dal momento della decisione serve sempre. Comunque capita anche se non fai avifauna. Nell'ultimo viaggio islandese sono stato un pomeriggio attorno a un ghiacciaio e un pomeriggio nei dintorni del Krafka (vulcano). Vuoi o non vuoi a fine giornata molte foto si somigliano, anche se fatte in momenti diversi. Il nostro modo di vedere il mondo è quello e si cercano, involontariamente, le stesse inquadrature: punti focali sui terzi, soggetto a riempire il frame, etc… In particolare mi sono accorto di quanto mi attraeva un punto di ghiaccio azzurro nel mezzo del ghiacciaio completamente bianco/grigio: spiccava come una pecora nera in un gregge. A fine giornata ho visto che gli ho fatto una settantina di foto da angolazioni leggermente differenti. Tutte ugualmente brutte, però.. |
| inviato il 13 Dicembre 2023 ore 8:28
“ Sta a te renderlo possibile. „ ma no, è impossibile o quasi prevedere il movimento di un animale soprattutto se lo conosci poco. |
| inviato il 13 Dicembre 2023 ore 9:20
Però scusate se ripeto il mio punto di vista. Le cose cambiano molto se invece di scartare si seleziona. Se hai duecento scatti sbagliati e dieci buoni è più facile selezionare i dieci buoni piuttosto che selezionare 190 scatti da scartare. Al massimo se si è in dubbio tra due o tre scatti si tengono e si fa una seconda passata. Io faccio così. Appena finita la sessione di scatti estraggo le tre/cinque foto migliori e le postprocesso Poi metto via tutto in una cartella lavoro. Dopo qualche giorno faccio una estrazione selettiva di quelle che possono avere interesse. Il resto cancello senza pietà. Regole ferree. In una raffica si salvano solo due foto. Quelle sfocate mosse illuminate male etc ...via senza pietà. In generale di una giornata di scatti cerco di ottenere dieci/ venti scatti buoni ,venti scatti medi , pubblicabili ma di minore interesse ed il resto via nel cestino. |
| inviato il 13 Dicembre 2023 ore 9:47
“ Sta a te renderlo possibile. „ PaoloMcmlx ma che dici dai ! Nel caso di fotografia naturalistica un animale non è mica una modella, non puoi mica dire mettiti così o fai questo o quello...ha ragione Alb83 su questo punto. “ Separare il momento emotivo dal momento della decisione serve sempre. „ Si Leopizzo è quello che faccio anch'io, se le rivedo in un secondo momento riesco ad essere più obiettiva nella scelta. Di solito faccio una prima scrematura e poi altri passaggi in diverse giornate. |
| inviato il 13 Dicembre 2023 ore 10:18
Uno degli aspetti importanti per la prima selezione e' (per me) l'osservare il gruppo delle miniature delle foto. Saltano subito all'occhio quelle buone come rapporti di chiaroscuri e proporzioni. E gia' li' si fa la prima selezione grossolana. La foto ben composta e ben illuminata spicca tra le altre. Poi, scelta la foto, si ingrandisce e si controllano i dettagli. Se tutto e' conforme la si promuove e la si invia alla cartella lavoro. |
| inviato il 13 Dicembre 2023 ore 11:26
PaoloMcmlx ma che dici dai ! Nel caso di fotografia naturalistica un animale non è mica una modella, non puoi mica dire mettiti così o fai questo o quello...ha ragione Alb83 su questo punto. *********************** Hai ragione Agnese perdonami. Dimentico sempre che fino a qualche anno fa la naturalistica era un genere per pochi mentre ora è alla portata di tutti. |
| inviato il 13 Dicembre 2023 ore 12:02
Pro-capture, raffica, bracketing, etc. vanno usati solo quando l'esigenza lo richiede strettamente. Io ci penso sempre molto prima di... perchè poi mi ritrovo foto inutili (che non cancello) e un lavoro di selezione in più (preferisco dedicare il tempo alla scelta di foto diverse anche se imperfette). Per fare un esempio, oltre al classico sport / avifauna, per un ritratto userei la raffica solo per una scena molto dinamica tipo un salto, altrimenti preferisco variare l'inquadratura, girare attorno al soggetto e "sprecare" scatti per qualcosa di più utile. |
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