| inviato il 21 Settembre 2023 ore 7:56
Ma che due ciglioni con ste diapositive!!!! Vivo ancora con terrore le volete in cui mi invitavano a vedere la proiezione del viaggio X o dell'evento Y. Una marea di foto demmerda! E se lo fai presente ti dicono “e ma con la pellicola é più difficile”. Vero… e allora prendi una digitale, impara a fare là post (che non è poi così scontato) e risparmia l'universo da tante immagini inutili. Ma soprattutto è così necessario inquinare tutte le discussioni con questa sterile crociata personale? Cavolo ci saranno dei forum di sola fotografia analogica no? |
| inviato il 21 Settembre 2023 ore 8:04
Comunque tornando in topic, ho l'RF 15-35mm f/2.8 da qualche mese, al posto del Tammy 17-35 che ritengo ancora molto buono, ma l'RF è qualcosa di spettacolare. Non conosco l'RF 14-35mm f/4, che dicono molto buono, ma preferisco partire dal 2.8 e poi chiudere invece di stressare gli iso per un F4 fisso. |
| inviato il 21 Settembre 2023 ore 8:43
Ecco torniamo in tema… Ho messo in vendita il 16-35 f/4 non perché sia scarso, anzi, ma perché mi sono abituato ai 14 mm con il 14-30 nikon. Con il nikon non ho mai sentito l'esigenza del 2.8 facendo prevalentemente paesaggio e quasi mai stellate (non mi piace il genere). Diciamo che la compattezza del 14-35 è anche il minor costo, mi spingono in quella direzione… però in passato ho avuto il 16-35 gm di Sony e devo dire che nel reportage di viaggio la maggior apertura è molto utile. Sono combattuto! |
| inviato il 21 Settembre 2023 ore 9:28
“ Sono combattuto! „ Giusto, torniamo in tema. Oggi sono andato al lavoro con i mezzi e, in metropolitana, ho approfittato per iniziare a rileggere "Il Ritratto" di Michael Freeman. I primi capitoli mi hanno fatto pensare che non sono abituato a fare ritratti ambientati con un grandangolo, ma l'apertura 2.8 mi darebbe una possibilità in più. Poi ho verificato con DXOMark che, a quelle focali, con un soggetto a 1/2 metri la profondità di campo è comunque notevole sia a F2.8 che a F4; al 2.8 rimarrebbe il vantaggio in termini di luce e quindi tempi / ISO. |
| inviato il 21 Settembre 2023 ore 9:46
Anche io ho fatto questa analisi. Con i soldi del 15-35 ti esce il 14-35 e anche il 35 1.8 stm di cui parlano bene. Si vero manca il 20, il 24 ecc Diciamo che il 2.8 ha senso solo in caso di stellate o per le cerimonie in cui non si può avere tempi di scatto troppo brevi a causa del mosso delle persone (per interni con gli stabilizzatori odierni a 800 iso scatto a 14 mm con tempi di un secondo senza problemi… praticamente al buio). Boh… da paesaggista stanco con vertebre fracassate e cartilagini stile domopak diciamo che mi sto orientando al 14-35…. E non escludo il 100-400 da affiancare al 100-500 che rimarrebbe solo per utilizzo specifici. |
| inviato il 21 Settembre 2023 ore 10:14
OT1 il 35mm 1.8 ce l'ho e ne parlo bene anch'io. OT2 il 100-400 "povero" è interessante per il peso, ma ho paura che gli manchi quello che io chiamo "effetto wow" e che, per una persona semplice come me, vuol dire che mi aspetto un bello sfocato, e nitidezza dove voglio senza (quasi) dover fare post-produzione. Magari lo rivaluterò quando le condizioni delle mie ossa e cartilagini peggioreranno... |
| inviato il 21 Settembre 2023 ore 10:41
Io ho il 14-35mm e mi sto trovando bene, meglio di quanto mi sarei aspettato leggendo certi commenti. Però faccio prevalentemente paesaggio urbano e naturale, viaggi e scatti familiari. Non fotografo eventi, dove avere il 2.8 può essere determinante. Per altri generi fotografici, io preferisco i fissi e non gli zoom, pur ottimi, anche per via del peso/ingombro. |
| inviato il 21 Settembre 2023 ore 10:43
@Ignatius, hai ragione ma alla fine anche il 100-500 non ha l'effetto wow. Nitido, veloce, comodo… ma sfocato bruttino e nervoso. Il fatto è che non ci sono alternative umane il che lo rende ottimo. Dipende tutto da quello che si fa. Io per l'effetto wow uso il 135 f/2 |
| inviato il 21 Settembre 2023 ore 16:27
Il vero obiettivo che manca all'appello, come rf wide, è il 12 24 2,8. |
| inviato il 21 Settembre 2023 ore 16:59
“ Certamente. Ma si disimpara pure l'arte di centellinare una o più fotografie limitandosi in fase di ripresa, e soprattutto si disimpara a valutare una fotografia (serve? non serve? viene bene? è comunque accettabile o non è proprio il caso?) prima di riprenderla. Insomma ci si dimentica di porre attenzione anche ai particolari... in una parola si disimpara completamente la buona abitudine di pensare ogni singola pressione sul pulsante di scatto! „ Non del tutto d'accordo, credo che lo specchio della comunicazione e relativa metrica nella fotografia, rifletta la nostra società odierna, sempre più povera di contenuti, di sostanza e sempre più carica di fiocchi e fiocchetti che abbelliscono il vuoto assoluto. Dubito che mettere in mano una diapositiva a chi non ha modo di imprimere la sua autorialità cambi le carte in tavola. Negli anni, dall'analogico al digitale sono solo aumentati in modo esponenziale i numeri di immagini prodotte e condivise con un click, prima per "condividere" dovevi stampare in autonomia e comunque condividevi con gli amici, oppure essere prodotto da qualcuno e finire su libri o riviste, ma voleva dire che eri bravo e avevi veramente qualcosa da dire, oggi è devastante la quantità di immagini dovute ad un diverso sistema di cattura e condivisione. Aggiungere l'analogico non cambierebbe nulla! Credo che per scrivere la Divina Commedia non serva obbligatoriamente penna e calamaio, ma una persona con delle esperienze da raccontare ed un suo personale modo di farlo, insomma Dante Alighieri per me farebbe un capolavoro anche con la macchina da scrivere o con un computer portatile, il resto sono legate all'idea che abbiamo di una cosa, al nostro processo mentale alle abitudini, qualunque macchina fotografica rappresenta sempre e solo uno strumento, non il fine ultimo. Poi come più volte detto, da sempre c'è chi osserva anche i grandi capolavori con una lente in mano per trovare difetti qua e la, lo facevano gli avventori delle mostre parigine dell'800, screditando quelli che sarebbero poi diventati i maestri dell'impressionismo. Il processo di "disimparare" parte per me più dall'incapacità di analisi critica di ciò che osserviamo, è quella che manca, gli automatismi o meno vengono molto dopo, il buon Gastel diceva di disimparare la tecnica ma scorgere il nostro personale punto di vista e imprimerlo senza pensarci troppo. Ovvio che questo avviene dopo che hai acquisito la tecnica fotografica che come lo strumento non deve rappresentare il fine ultimo. |
| inviato il 21 Settembre 2023 ore 17:24
Edmondo (come mio padre e come il mio bis nonno) condivido parola per parola |
| inviato il 23 Settembre 2023 ore 1:43
“ Poi ho verificato con DXOMark che, a quelle focali, con un soggetto a 1/2 metri la profondità di campo è comunque notevole sia a F2.8 che a F4; al 2.8 rimarrebbe il vantaggio in termini di luce e quindi tempi / ISO. „ Infatti.....credere che ci siano grandi differenze di pdc tra un 2.8 e un 4 su un 14/15-35mm mi sa che è un po' da illusi....io già con un Sigma Art 20mm f1,4 ho quasi sempre tutto a fuoco a meno che il soggetto sia ad una spanna dalla lente frontale. |
| inviato il 23 Settembre 2023 ore 8:05
@Angelo, ha senso se non hai problemi di dimensioni. Io ho il 16-35 f/4 che è mooooolto valido. Però con l'adattatore montato diventa bello lungo. Sul treppiedi non è un grosso problema ma ad esempio nello zaino non sta “in piedi” e devo metterlo orizzontale. Sembra poca cosa ma impiega un fottio di spazio. Per questo vorrei passare alla versione rf. |
| inviato il 23 Settembre 2023 ore 9:56
“ credere che ci siano grandi differenze di pdc tra un 2.8 e un 4 su un 14/15-35mm mi sa che è un po' da illusi „ Sul 15-35 come su altri, la differenza in pdc tra 2.8 e 4 la vedi eccome. E' fisica. Con un vetro f1.4, se fai un ritratto leggermente obliquo a f 1.4, gli occhi non li metti tutte e due a fuoco, se punti su uno l'altro e fuori fuoco non essendo sullo stesso piano, succede con 2.0 pensa con l'1.4. Se fai scatti ambientali, tra 2.8 e 4 guadagni molto in Iso. |
| inviato il 25 Settembre 2023 ore 3:41
Intanto si parla di zoom 14/15-35mm, e qui non esiste nessun 1.4 da considerare, quindi inutile tirare in ballo certe aperture....poi, premesso che ognuno è liberissimo di fare le scelte che vuole con i propri soldi, ma non credo che siano in tantissimi a scegliere questi obiettivi per i ritratti.....quindi considerando i campi in cui saranno più utilizzati, concordo con Ignatius che la differenza di pdc da 2,8 a 4 non ha questa rilevanza.....a livello di iso guadagnati si tratta di 1 stop...per alcuni potrà essere "molto", per altri meno, ma effettivamente è la differenza più grande (ovviamente tralasciando tutti i discorsi di prestazioni ottiche, correzioni delle aberrazioni etc etc) |
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