| inviato il 29 Agosto 2023 ore 15:00
In Fotografia conta solo ed esclusivamente quello che si vede in immagine finita, e quello che non si vede non conta assolutamente nulla, zero. Il fotoritocco, quello che impropriamente da taluni è chiamato "postproduzione", se è fatto veramente bene, è, e deve essere, completamente invisibile, niente artefatti, niente colori, luci ed ombre innaturali, niente di niente: col fotoritocco fatto a regola d'arte si fa una caccia spietata all'invisibilità, e questo può richiedere ore di lavoro per una singola immagine. |
| inviato il 29 Agosto 2023 ore 15:10
Per curiosità, qualcuno ha lavorato per Vogue ? |
| inviato il 29 Agosto 2023 ore 15:19
Caduto in disgrazia da anni. |
| inviato il 29 Agosto 2023 ore 15:19
“ allora se fotografi una bottiglia di vino i riflessi anche della luce in studio per quanto se ne vuole ci sono; riflessi che puoi sistemare solo in post produzione, anche la stessa etichetta può far riflesso quindi è chiaro che la post produzione diventa semplicemente fondamentale come magari realizzare tutto con più scatti e usando pesantemente le maschere, tutto per il risultato finale da consegnare al cliente.... sarebbe stupido pensare che non serve, ma in un paesaggio naturale la post produzione "correttiva" rischia di essere molto poco naturale e piuttosto trasformare lo scatto in una sorta di immagine grafica anche piacevole e d'impatto quanto irreale.. il punto è che il fotografo consapevole fotografa e post produce secondo una logica... chi invece tenta solo di recuperare uno scatto sbagliato o di una situazione non ideale alla fine ne ricava ben poco. „ ho visto un BTS di come facevano, tante foto delle varie parti cambiando la luce e quindi i riflessi e poi unendole in PP con Photoshop. Oggi con l'IA magari fai prima. |
| inviato il 29 Agosto 2023 ore 15:27
Vogue non esce più ? Mi cade un mito. Peccato. |
| inviato il 29 Agosto 2023 ore 15:28
@Murphy ma infatti l'AI applicata con senso è manna dal cielo... scherziamo... tanto di cappello comunque fai la stessa cosa in minore tempo... ma l'esempio riguarda un ambito lavorativo e il software diventa una delle tante risorse che possono cambiare radicalmente il proprio workflow.... l'importante che il risultato non sia meno di quanto fai a mano... “ Il fotoritocco, quello che impropriamente da taluni è chiamato "postproduzione", se è fatto veramente bene, è, e deve essere, completamente invisibile, niente artefatti, niente colori, luci ed ombre innaturali, niente di niente: col fotoritocco fatto a regola d'arte si fa una caccia spietata all'invisibilità, e questo può richiedere ore di lavoro per una singola immagine. „ Infatti richide competenza ed esperienza e tempo... ad un certo punto ti chiedi se ne vale la pena... io ormai ho smesso da tempo... |
| inviato il 29 Agosto 2023 ore 15:38
Hanno licenziato un sacco di gente, chiuso uffici in tutto il mondo. Niente carta stampata. Tutto on-line come semplice rotocalco. Sono la caricatura di se stessi. Sapevo diversi anni fa che trattavano alcune modelle come puxxane, da parte di diversi fotografi stipendiati da loro, o peggio, che dicevano di far parte di Vogue; alla fine erano diversi di loro. |
| inviato il 29 Agosto 2023 ore 15:56
Buonasera, credo che bisogns fare una differenza tra chi, con le foto, ci lavora e chi ci si diverte. X me che mi ci diverto, uso la PP al minimo, xchè le foto stravolte non mi piacciono, qualche aggiustatina (contrasto, curve e Denoise) ma niente di più, x me andare oltre e stravolgere un immagine sembra un reato, ma capisco chi ci si guadagna da vivere, in fondo siamo nell'era digitale. Personalmente no, PP al minimo indispensabile. A volte si vedono foto che sono totalmente finte, e cmq se a loro va bene che lo facciano, ognuno è libero di pensarla come vuole, e la fotografia è anche questo, un mezzo x esprimersi come si vuole. |
| inviato il 29 Agosto 2023 ore 16:46
Bravo ariete |
| inviato il 29 Agosto 2023 ore 16:48
Bravo Ariete57! Si vedono tante foto che sembrano vecchi collage, i colori completamente staccati l' uno dall'altro, altre perfettamente esposte in ogni parte anche se ci sono 20 stop di differenza, eppure piacciono, hanno seguito e seguaci che imitano. |
| inviato il 29 Agosto 2023 ore 17:52
Ti rispondo da fotoamatore: cosa ti fa provare più piacere una foto scattata bene o una foto diventata decente con una super post produzione? Io scatto per il piacere personale quindi ogni scatto ben riuscito mi appaga molto di più di un'ottima post-produzione. |
| inviato il 29 Agosto 2023 ore 18:23
Caro Riccardo, ti dirò di più. Che fine hanno fatto le differenze qualitative tra i vari obiettivi? Sembrano tutti uguali, non distorcono, niente aberrazioni, il peggior fondo di bottiglia risolve come un Sonnar Superachromat 250! Ma quello che stupisce è quello che fanno le vecchie ottiche! Bastano due click in PP et voilà! |
| inviato il 29 Agosto 2023 ore 18:24
Vorrei vedere i File originali di tanti di pseudofotografi... ma, abilissimi nella PP e , oplà, il gioco è fatto ! Ma che centra con il saper fotografrae ??? |
| inviato il 29 Agosto 2023 ore 18:28
Come dicevo nel post iniziale, noto, che la corsa all'ultima tecnologia mi appare sotto forma di scimmia (abbastanza spesso), cerco di colmarla con acquisti di vecchiume dove, con l'aiuto di software, riesco a sfornare ancora bei risultati. Ammetto che avere una z8 mi piacerebbe tantissimo, ma la saprei sfruttare? Recentemente ho scattato più giorni con una r5 e 28-70 2.8 (ad un concerto)…. Spettacolare, e foto impressionanti, poi ho scattato con la mia d200 ritratti di familiari, spettacolare a sua volta…. Lanr5 avrebbe fatto meglio? Sicuramente… Avrei notato la differenza? Sicuramente.. La differenza sarebbe valsa 7000€? No… Io credo che per il MIO uso, i software se usato bene aiutano notevolmente, ma io sono scarso sia a fotografare sia a ritoccare… Concordo con chi dice che foto che sembrano surreali, per merito/colpa della PP estrema, non avrebbero molto senso di esistere…. |
| inviato il 29 Agosto 2023 ore 18:45
“Buon giorno, sono un amatore (lo specifico). Spesso grazie allo strumento di ricerca, cerco fotografie con le mie attrezzature e con le mie accoppiate. Noto con grandissimo piacere che le attrezzature di 10/15 anni fa, fanno ancora foto e con bellissimi risultati (io scarso). Ora, non voglio aprire una mega polemica perché il mio intento è capire un po' la visione che c'è dietro a questa bellissima passione. Vorrei capire, secondo voi, quanto incide lo scatto (composizione, luogo, attrezzatura, tecnica, occhio del fotografo, etc etc) e quanto invece conta la post produzione? Non sono un grande amante della PP (personalmente) e infatti usando Lightroom faccio pochissimi accorgimenti (profilo colore, WB, bilanciamento dei valori principali [base] , NR, e ritaglio). Conseguentemente nel 2023, quanto veramente serve una mega attrezzatura (per un amatore che fa generi statici) o quanto in realtà bisogna saper sfruttare la PP? Ovviamente non parlo di generi specifici (avifauna, sport, automobilismo, o comunque professionisti). Ringrazio tutti” Nell'elenco che hai fatto, vedo che non hai citato due degli elementi fondamentali, ovvero soggetto e luce. A parte questo, per me la PP conta ed anche molto, se la base su cui si va a lavorare è buona. Se la foto fa c….re, non c'è PP che tenga. Concludendo con una battuta, le modelle di Victoria Secret sono truccate benissimo, e sicuramente il trucco da quel tocco in più, ma si parte da una “discreta” base. |
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