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"La fotografia rappresenta la realtà" e Berengo-Gardin


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avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2023 ore 23:15

la fotografia ritrae la "realtà" di chi l'ha realizzata

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 3:04


Ancora?
Ma allora fai proprio finta di non capire!
A me non interessa come viene quella fotografia DOPO che tu l'hai oltraggiata... a me interessa come era PRIMA... come è sul negativo insomma, o sul RAW se pteferisci, e sul negativo, o sul RAW... sempre se preferisci, la stangona era una racioppa ed è quella la realtà... non certo quella che tu hai cosi truff.aldinamente EDULCORATO!

Chiaro adesso?



Ah boh, francamente mi pari il cervo che dà del cornuto al cavallo.

Il negativo o il raw del frutto o dell'ortaggio mirabilmente ritratti e assai attraenti, ti avrebbero per caso informato che nel loro lato posteriore erano invece marci?

O che al comizio invece della folla erano quattro gatti?

O che il presunto aggredito era stato placcato a terra perchè stava scappando dopo aver commesso un reato?
Sveglia!

Qua si sta parlando di fotografie pubblicate, esibite, mostrate, quindi prodotti finali, e tu ti cimenti con specchi e vetrate in vane arrampicate, dove adesso conta solo quanto interessa a te, e citi il negativo o il raw che guarda caso fanno testo solo per l'ultimo e ulteriore esempio che ho riportato, per far considerare come se non bastasse anche tutto il filone della pp, ma che qui si può tranquillamente ignorare.

Inoltre mi pareva evidente che ognuno riportasse la sua opinione in considerazione dell'aspetto generale e oggettivo della questione, e non della visione e aspettative di un singolo.

Poi se a te risulta che la fotografia trova la sua "realizzazione" vedendosi distribuita e divulgata in raw e negativi in ogni dove, media o qualsiasi altro mezzo utilizzato... Allora ok, alzo bandiera bianca.

Poi se non bastasse ne sono arrivati di ulteriori contributi in post che hanno perfettamente chiarito il fulcro di questo aspetto... Ma tu sei liberissimo di ignorali completamente per cocciuta tua testardaggine, anche a costo di apparire ottuso.
Ad maiora.


avatarjunior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 11:57

Un esempio, da educatore e ricercatore, sono i bambini. Quando disegnano rappresentano la realtà, la loro. Così come quando si fotografa, si cerca un compromesso per mettere dentro più realtà possibile in un frammento. Ricordo un bimbo che un giorno disegno dei narcisi, poi li colorò di azzurro…chiesi perché, dato che sono gialli. Rispose, perché sono bagnati di rugiada e fuori fa fresco. Non aveva tutti i torti. Una realtà oggettiva non esiste. Nemmeno in fisica. Figuriamoci in una forma d'arte.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 12:04

I bambini disegnano quel che sanno e quel che sentono, oltre a quello che vedono. Lo stesso dovrebbe fare, secondo me, un bravo fotografo: tu che fotografi non hai solo degli occhi e una corteccia visiva, hai anche un'intelligenza, delle esperienze, delle sensazioni e delle emozioni. Se queste cose in qualche maniera non entrano nelle foto che fai queste foto, con tutto il "realismo" che potranno avere, non varranno nulla, saranno solo rumore visuale.
Capisco che è un punto di vista un po' estremista, ma in definitiva è così che la penso.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 12:06

la fotografia ritrae la "realtà" di chi l'ha realizzata

Temo che questa sia la vera essenza della fotografia, nel bene e nel male, perché la realtà della situazione che sta a monte dello scatto è, per la natura stessa del nostro mondo a tre dimensioni più una (il tempo), qualcosa "in divenire", che ha un prima e un dopo che lo scatto non può mostrare; ha una tridimensionalità (l'ortaggio marcio sul retro citato da Remember) che lo scatto non può mostrare; ha un contesto di cui lo scatto può mostrare solo un riquadro. Le scelte che fa il fotografo rispetto a queste tre condizioni (quindi la scelta dell'istante da fissare, la scelta di mostrare la parte sana o quella marcia del soggetto, la scelta di quale parte del contesto inquadrare) determinano una sua "interpretazione" della realtà che costituirà il marchio di quello scatto. Se il fotografo vuole mentire rispetto a ciò che sta ritraendo può farlo anche senza la pp; quest'ultima potrà eventualmente amplificare la menzogna, nulla più.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 16:23

Già l'inquadratura potenzialmente mente: scegli una parte, escludi tutto il resto

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 17:51

Eppure, la realta' non puo' essere che costituita da un insieme di porzioni di spazio e da una serie di singoli istanti...
(al netto della manipolazione)
Davvero state confondendo 2 cose completamente differenti...Eeeek!!!..ma tant'e'

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 17:52

Già l'inquadratura potenzialmente mente: scegli una parte, escludi tutto il resto


"Menzionare" e "menzogna" forse hanno lo stesso etimo...

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 18:33

Simone, dipende da cosa si intende per realtà; dal momento che noi percepiamo la realtà solo in base ad una nostra interpretazione (hai mai provato ad osservare una foto di quelle talmente "astratte" che non si capisce cosa ritragga a meno che non ti venga detto? Finché non la capisci che realtà è?), è giocoforza che alla fine quello che viene percepito come realtà sia il "significato" che noi diamo a quella immagine.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 20:59

.".. Se il fotografo vuole mentire rispetto a ciò che sta ritraendo può farlo anche senza la pp; quest'ultima potrà eventualmente amplificare la menzogna, nulla più. "
*************
C'e' una bella differenza, ma bisogna anzitutto specificare alcune cose, altrimenti si procede su rette parallele, con impossibilita' di intendersi, come avviene quasi sempre in queste discussioni.
La pp vuol dire molte cose, esasperare i contrasti, cambiare i colori e altre cose del genere puo' certamente influire sulla lettura della fotografia da parte dello spettatore. Aggiungere o togliere elementi, magari fondamentali, crea un'altra fotografia. Questo e' possibile e nemmeno deplorevole se parliamo di fotografia in generale. Ma qui il topic e' su Barengo Gardin e il reportage..oppure siamo su scherzi a parte MrGreen
Altra cosa e' il "mentire" da parte del fotografo, che significa ? Cosa si intende per "mentire" E' ovvio che il fotografo dara' la sua personale visione tramite una serie di fotografie, necessariamente affiancate a didascalie, magari testimonianze, etc..
Il lavoro potrebbe essere piu' o meno influenzato dal committente, dall'editore..
Ci viene presentata una realta' che sara' parziale, non completa, ecc..quindi falsa ?
Se cosi chiudiamo tutti i giornali, tg, internet, ..cosi ciascuno vivra' felice in una sola realta': la propria !


avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2023 ore 9:51

Ci viene presentata una realta' che sara' parziale, non completa, ecc..quindi falsa ?

Tu c'eri sul posto, così da poter sapere se alla manifestazione ritratta in quella foto c'era davvero tanta folla, come sembra "dimostrare" la fila di braccia alzate di fronte al palco, o erano solo 4 gatti perché oltre a quella fila non c'era nessun altro?
Siccome ritengo più importante che il concetto di realtà venga applicato all'evento che la foto pretende di mostrare, anziché all'aspetto "formale" con cui quella foto è stata realizzata, se sono obbligato a fidarmi di una foto per "leggere" un evento, allora si, sulla realtà di quell'evento la foto può mentire pur essendo "pura e dura".
La fotografia è un linguaggio, come tale è soggetta a tutte le regole non solo formali, ma anche interpretative, di qualunque linguaggio, esattamente come avviene per la lingua scritta o parlata. Il detto secondo cui "una mezza verità equivale a una menzogna" vale anche per i linguaggi visivi.
E' proprio perché il topic verte su Berengo Gardin e il reportage che questo aspetto diventa importante; se la "rappresentazione" che fai della realtà è tesa a far percepire alcuni suoi aspetti diversamente da come erano, tu stai distorcendo la realtà semplicemente con la scelta dell'inquadratura: se non è mentire questo!?!
Sbaglio o quando si parla dei quotidiani politicamente schierati, spesso e volentieri ne parliamo proprio in questi termini, sia nei testi che nelle foto a corredo?

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2023 ore 10:00

Mi pare che quando si parla di fotografia, i "puri e duri" dello scatto "intonso" dimentichino sempre che la foto, come qualunque altra immagine, ha un senso solo in funzione dell'osservatore, cioè dell'interpretazione che questo darà a ciò che vede, quindi basandosi solo su ciò che il fotografo ha deciso di mostrargli.
Ma la "realtà" è come un'indagine di polizia: spesso quello che l'assassino ha tolto dalla scena del crimine è più importante di quello che ha lasciato in bella mostra.

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2023 ore 11:09

Da questo topic emerge non uno sguardo disilluso ma un discredito del fotogiornalismo. Non sto a quotare anche' perche' sarebbero ben poche le parti non quotate, a supporto di questa impressione che emerge leggendo gli interventi.
Comunque, se Daniele o altri, andate ad una mostra di GBG, per esempio con il lavoro fotografico da lui fatto sui manicomi, oppure quello sulle grandi navi a Venezia, non potro' certo io impedirvi di pensare che quanto mostrato sia una distorsione o una mistificazione della realta'.

Per chi fosse interessato approfitto per segnalare, in questo periodo e' presente a Palazzo Reale (Milano) mostra Mario Dondero.

Esco dal topic perche' essendo il tema piuttosto delicato si presta al rischio di inutili polemiche. La fotografia e' un terreno troppo vasto per trovare un comune denominatore, puo' essere intesa in tantissimi modi diversi.
Buon proseguimento

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2023 ore 11:23

Da questo topic emerge non uno sguardo disilluso ma un discredito del fotogiornalismo.


L'affidabiltà del giornalismo e del fotogiornalismo dipendono dall'onestà intellettuale di chi scrive e di chi fotografa. L'onestà intellettuale è una merce che si va facendo sempre più rara (per motivi che sarebbe lungo e difficile indagare) e quindi la percentuale di persone affidabili e di × tra giornalisti e fotogiornalisti è più o meno la stessa che troviamo nel resto della popolazione: perchè mai dovrebbe essere diversa?
Conseguenze? Fate voi...

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2023 ore 11:40

x Simone Rota :
.......".....La fotografia e' un terreno troppo vasto per trovare un comune denominatore, puo' essere intesa in tantissimi modi diversi. "

Quoto.

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