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Foto digitale e foto analogica: la più affidabile nel tempo


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avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2023 ore 10:50

...per i negativi serve comunque dell'hardware. Serve uno scanner dedicato per scansionarli (sempre meno diffusi, sempre più costosi. moltissimi fuori produzione da tempo) oppure un ingranditore e qualcuno che lo sappia usare, carta, chimici... quindi non solo hardware, ma molto più tempo e molta più dedizione e capacità.
Per le diapositive serve il relativo proiettore (o, anche qui, scanner).

No, basterà fotografarlo con una fotocamera digitale è obiettivo macro! Addirittura per le diapositive non è neanche necessario, basta osservarla con una lente.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2023 ore 10:54

Il problema non è il supporto, o il formato, ma la "volontà di preservare per il futuro", se non c'è, non si salva nulla.

Vero fino ad un certo punto, per le ragioni che ho già spiegato ( e il caso Vivian Mayer ne è l'esempio più famoso): un HD ritrovato dopo 30 0 40 anni, ammesso che funzioni, difficilmente desterà la curiosità (e lo sbattimento necessario) di andare a vedere che cosa contiene, mentre è mokto più probabile che accada per una scatola di vecchie pellicole.

user249402
avatar
inviato il 05 Agosto 2023 ore 10:56

No, basterà fotografarlo con una fotocamera digitale è obiettivo macro!


Così, però, non hai più un'immagine analogica, ma digitale, che, stando all'autore del topic, non è altrettanto affidabile;-)

un HD ritrovato dopo 30 0 40 anni, ammesso che funzioni, difficilmente desterà la curiosità ...


Questa è una tua opinione, basata sul tuo sentire, e non è generalizzabile, alle mie nipoti, ventenni, le negative non solleticano alcuna curiosità.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2023 ore 11:19

Un conto è abbandonare i documenti che produciamo al caso, siano scritti, fotografie o qualsiasi altra cosa, un altro invece sono gli archivi di documentazione che vogliamo conservare perchè ne riconosciamo l'importanza.
Questo vale sia per l'analogico che per il digitale. Per il digitale, come ho già detto, le cose meritevoli di essere conservate dovranno stare in archivi dotati di sufficiente ridondanza da stare al sicuro da perdite accidentali, e insieme ai file basterà conservare gli algoritmi necessari per la loro decodifica. In questo modo questi dati potranno essere trasferiti anche in futuro su supporti di nuovo tipo, ma rimarranno sempre fruibili.
Per l'analogico ricordo che carta sensibile e negativi necessitano pure loro di conservazione in ambienti con temperatura e umidità controllate, se pensiamo di conservarli per tempi lunghi (decenni o secoli): non basta metterli in una scatola e lasciarli lì, altrimenti presto o tardi diverranno illeggibili. Potrebbero pure necessitare di restauro ed inoltre un modo per aiutare la loro conservazione futura sarà proprio quello di digitalizzarli.
Perciò secondo me i documenti nei confronti dei quali ci sia una precisa e forte volontà di conservarli potranno durare per moltissimo tempo in futuro.
Viceversa i miliardi di immagini che non interessano a nessuno dopo essere state fruite nel giro di pochi giorni giustamente evaporeranno.
Anche se, per gli storici del futuro, potrebbe essere utile aver contezza di quante e quali immagini venissero abitualmente scambiate e poi dimenticate. E probabilmente succederà qualcosa di simile a quel che succede in archeologia, quando ogni tanto informazioni utili sulla vita dei nostri predecessori saltano fuori dall'esame dei loro immondezzai. Probabilmente in futuro si salverà qualche "discarica digitale" (che so, qualche vecchio hard disk o qualche pendrive ancora leggibili) e ci sarà chi si preoccuperà di recuperare ed esaminare i dati che contiene. Temo però che non ci faremo un gran bella figura...

avatarjunior
inviato il 05 Agosto 2023 ore 11:22

Lapo Lento a Diebu: "Questa è una tua opinione, basata sul tuo sentire, e non è generalizzabile, alle mie nipoti, ventenni, le negative non solleticano la loro curiosità." --- Per Lapo Lento: Solo perchè alle sue nipoti non interessa visionare i negativi, non è detto che ciò sia per tutti gli altri giovani. Tenga presente che già da tempo molti giovani si sono avvicinati alla fotografia analogica inizialmente per curiosità, appassionandosi poi pian piano e trovando tale modo di fotografare più appagante rispetto a quello digitale. Ovviamente questo crescente numero di giovani in futuro terrà sempre in considerazione sia i negativi che le stampe, probabilmente più dei files digitali.

user249402
avatar
inviato il 05 Agosto 2023 ore 11:42

Per Lapo Lento: Solo perchè alle sue nipoti non interessa visionare i negativi


Giusto, ma questo vale pure per gli Hard Disk, solo perché non interessano a lei o a Diebu, non significa che non interessino ad altri.
Io scatto in analogico da quasi 50 anni, di giovani, del passato o del presente, che fossero, o siano, interessati ai processi realizzativi, ne ho conosciuti pochissimi, ai più interessa solo il risultato finale, l'immagine, come ci si arrivi non ha importanza. Faccio presenta che all'epoca d'oro della fotografia analogica, la stragrande maggioranza delle persone si limitava ad una copia 10x15, poi inscatolava, o addirittura cestinava, la pellicola, buona parte dei "fotografi amatoriali" comprava una pellicola per le festività natalizie, che durava fino a quelle pasquali, ed una per le ferie estive, che di solito veniva terminata con foto degli animali domestici e dei fiori sul balcone, per "non sprecare i soldi della pellicola inutilmente"

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2023 ore 11:58

Sono un essere superiore, l'avevo sempre pensato, adesso ne ho le proveMrGreen


Anche io scatto a pellicola, sviluppo in casa (B/N e C41) e stampo a ingranditore (solo B/N), per quello che so esattamente che differenza c'è rispetto al digitale ;-)

Non è detto. Il supporto USB potrebbe guastarsi, subire le ingiurie del tempo, e diventare di fatto illeggibile (ho perso il conto di quante ne ho buttate, di pennette USB, morte senza un motivo, così di punto in bianco). Meglio sarebbe stato usare un nastro magneto ottico, ma anche lì: interfaccia SCSI, morta e sepolta, drivers introvabili, e che me ne faccio di una garanzia sulla durata dei dati di quasi 30 anni, se poi il dispositivo non supera i 10? Mi viene il magone, ogni tanto, a pensare a quelle 350 mila lire spese per lo Iomega Zip, le sue cartucce belle ma costose che tenevano per 100 mega, e la vita brevissima che questa piattaforma ebbe per via dell'arrivo dei masterizzatori, inizialmente costosissimi, poi via via più economici. Interfaccia parallela, povero Zip, andata in disarmo proprio per via dell'arrivo dell'USB.


E chi ha parlato di pennetta USB in copia unica? Un po' come lasciare stampe e negativi arrotolati nella carta di giornale e buttati in solaio.
L'interfaccia SCSI è ancora tranquillamente utilizzabile. Ho usato un paio di settimane fa uno scanner SCSI con un pc con win 10 e scheda SCSI adaptec. I driver li ho trovati in due click sul loro sito (per win 7, ma vanno comunque benissimo), il software è Vuescan.
La parallela? Ci sono schede pci express con porta parallela...
Serve un pc vecchio? Si trovano anche 8086 o 8088 completi e funzionanti.

No, basterà fotografarlo con una fotocamera digitale è obiettivo macro! Addirittura per le diapositive non è neanche necessario, basta osservarla con una lente.

Certamente, ma serve comunque: fotocamera, ottica, portanegativi, illuminazione, fare prove e controprove e avere la voglia di farlo. Sicuramente è più veloce dell'ingranditore, ma siamo lì con lo scanner a livello di tempo e impegno.
La dia 35mm osservata con la lente ha ben poco senso se non capire "cosa ci sia dentro".

Tenga presente che già da tempo molti giovani si sono avvicinati alla fotografia analogica inizialmente per curiosità, appassionandosi poi pian piano e trovando tale modo di fotografare più appagante rispetto a quello digitale. Ovviamente questo crescente numero di giovani in futuro terrà sempre in considerazione sia i negativi che le stampe, probabilmente più dei files digitali.


Attenzione al fattore moda tra i più giovani. Ora come ora può essere che ci sia dell'interesse, ma non è detto che questo continui. Le mode sono passeggere, quello che oggi vogliono tutti, tra x tempo non se lo filerà più nessuno.

E comunque, sia una raccolta di negativi/stampe/diapositive perfettamente conservata e di alto livello, sia un hdd pieno di foto di altrettanto alto livello possono finire tranquillamente in discarica nel momento in cui al successivo proprietario non frega una ceppa di niente, con buona pace di tutte queste questioni su affidabilità o meno di un supporto o dell'altro.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2023 ore 12:00

Il problema non è il supporto, o il formato, ma la "volontà di preservare per il futuro", se non c'è, non si salva nulla.


Vero, ma occorre ricordarsi tutti i dettagli. Come ho scritto prima, al mio cliente non è bastata la certosina azione di continuo riversamento, perchè si è dimenticato del formato file, proprio non c'aveva fatto caso. E' come se io cercassi di recuperare file creati, che so, con Autodesk Animator che salvava in FLI/FLC, e adesso di fatto inutilizzabili (anche perchè probabilmente orrendi agli occhi dell'utenza attuale, ma questo è un altro discorso). O vecchie versioni di 3d Studio... insomma: non sempre il formato sopravvive ai decenni. ;-)

Un po' come lasciare stampe e negativi arrotolati nella carta di giornale e buttati in solaio.

Un paio d'anni fa un mio conoscente ha proprio trovato quelli: stampe e lastre impacchettati nella carta di giornale e buttati in solaio, ma dentro un baule. Foto del 1910, della guerra Italo Turca, della Grande Guerra. Il suo avo, apprendista fotografo presso gli Alinari a Firenze, andò al fronte come fotografo, e portò a casa un bel po' di materiale. Fortuna nessuno ha buttato via nulla.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2023 ore 12:18

"Un paio d'anni fa un mio conoscente ha proprio trovato quelli: stampe e lastre impacchettati nella carta di giornale e buttati in solaio, ma dentro un baule. Foto del 1910, della guerra Italo Turca, della Grande Guerra. Il suo avo, apprendista fotografo presso gli Alinari a Firenze, andò al fronte come fotografo, e portò a casa un bel po' di materiale. Fortuna nessuno ha buttato via nulla."

Sono proprio i casi cui mi riferisco, ma evidentemente non mi spiego abbastanza bene per farmi comprendere; secondo me una copia "fisica" è sempre più probabile che sopravviva e venga visionata.
Vi faccio un altro esempio reale:
Pochi anni fa un'amica di mia cugina ha trovato una lettera di suo nonno spedita dalla Germania ai tempi della guerra, mi pare nel '43, perché lui era un ufficiale dell'esercito italiano (quindi in effetti nel '43 l'Italia era ancora alleata della Germania) in cui raccontava che quel giorno si era incontrato con mio nonno (lui emigrato lì per lavoro) che era andato a fargli visita. Nella lettera diceva a sua moglie di portare i saluti di mio nonno a moglie e figli. Ha fatto una fotocopia della lettera e mia cugina l'ha data a mio papà. Mio papà si ricordava di questo racconto e si ricordava anche che aveva una foto (datagli da suo papà, mio nonno) di questo evento in cu i due compaesani si erano incontrati in Germania; ha trovato la foto in una scatola o cassetto e ora la foto e la lettera (ok, in fotocopia), dopo oltre 70 anni si sono riunite sotto la stessa cornice.
Credete che potrebbe accadere in futuro con una email e una foto digitale? Io ne dubito fortemente!

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2023 ore 12:21

www.focus.it/cultura/storia/endurance-e-aurora-le-foto-di-100-anni-fa-

user249402
avatar
inviato il 05 Agosto 2023 ore 12:37

Vero, ma occorre ricordarsi tutti i dettagli.


Quando scrivo "volontà di preservare" intendo tutti i metodi tesi a ciò, altrimenti non è più volontà , al massimo è desiderio.

Credete che potrebbe accadere in futuro con una email e una foto digitale? Io ne dubito fortemente!


Continua a ritenere"verbo" le sue opinioni, i dati digitali sono molto più sicuri da conservare, consultare e render noti, di qualsiasi altro metodo, il problema della burocrazia italiana, ma non solo, è la mancanza di digitalizzazione, un file digitale, può esser riprodotto, a costo quasi nullo, in un'infinità di copie, ed esser tramesso in tempo reale, dappertutto, la lettera del nonno della sua amica, l'avranno vista e letta, poche decine di persone, a voler largheggiare con i numeri.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2023 ore 12:52

L'hanno letta quelli a cui interessava; se fosse stato un messggio whatsapp o una mail non li avrebbero letti nessuno a dustanza di tempo (figuriamoci dopo 70 anni) tranne il pri.o destinatario.
Si continua a confondere due casistiche diverse:
- l'archivio ben strutturato e gestito, continuamente mantenuto e backuppato;
- l'archivio casuale abbandonato e ritrovato decenni dopo.
Io sto parlando drl secondo caso che, srcondo me, ha molte più probabilità di essere riscoperto e resuscitato se è su pellicola.

user249402
avatar
inviato il 05 Agosto 2023 ore 13:10

l'archivio casuale abbandonato e ritrovato decenni dopo.


Un hard disk ha le stesse identiche probabilità di un archivio analogico casuale di esser "resuscitato", tutto dipende da chi lo ritrova, e dall'interesse che ha nello scoprirne i contenuti.
Ha tirato in ballo il caso della Maier, ha mai pensato che vi possano essere stati migliaia e migliaia di fotografi, amatoriali e non, con le stesse capacità, o anche superiori, i cui archivi siano stati considerati "immondizia", e finiti in discarica, perché chi li ha rinvenuti non era interessato al loro contenuto ? Pensa che saper leggere ,e rendere fruibile ai più, l'immagine di un negativo sia più facile di collegare un hd ad un computer?
Il mio archivio di pellicole, diverse migliaia, pensa davvero che susciterà più interesse dei miei hd, ad un ipotetico futuro scopritore?

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2023 ore 13:32

Se manca l'interesse ai discendenti mancherà per entrambi i casi, cosa se ne faranno dei negativi amuffiti?


+1

o scatto in analogico da quasi 50 anni, di giovani, del passato o del presente, che fossero, o siano, interessati ai processi realizzativi, ne ho conosciuti pochissimi, ai più interessa solo il risultato finale, l'immagine, come ci si arrivi non ha importanza.


In quanto giovane posso assicurarti che l'interesse per l'analogico esiste (e infatti pare che le vendite stiano aumentando), quello che lo fa perdere però è il costo dei materiali!

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2023 ore 13:40

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