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Ho finito la lettura di Buchi bianchi di Carlo Rovelli. Più impegnativo di Sette brevi lezioni di Fisica, ma ancora più interessante.
Devo rileggerne delle parti perché alcuni concetti sono controintuitivi rispetto alla nostra esperienza della realtà e quindi difficili da "digerire e riutilizzare".
Ora inizio il terzo: La realtà non è come ci appare. Vedremo dove mi porta questo nuovo viaggio…
Leggevo dei buchi bianchi una dozzina di anni fa. Ovviamente si tratta di una speculazione mentale . L'idea è che tutta quella materia concentrata in un punto infinito non torna. Non torna perché l'infinito esiste solo come concetto matematico non in natura. Quindi qualcuno pensa ad un imbuto rovesciato dove dall'altra parte si forma un buco bianco o addirittura un universo parallelo ma, attenzione, in un'altra dimensione vista l'enorme distorsione della spazio tempo. Intrigante ma indimostrabile.
Lui sostiene che ci siano le prime evidenze che avvallano la teoria. È uno degli ambiti in cui ci si confronta sul tema della gravità quantistica, come punto di sintesi fra relatività e meccanica quantistica.
Mi sono crollati due miti culturali: Rovelli e Odifreddi. Ho dovuto amaramente prendere atto che sono due "mona" (alla veneta). Farebbero molto meglio a limitarsi a scrivere di cose che conoscono. Non rendersi conto di essere EFFETTIVAMENTE pro-Putin è indice come minimo di ingenuità politica. Alla fine Rovelli faceva parte di "Radio Alice", niente di male per un ventenne, ma dovrebbe essere cresciuto nel frattempo, o no? Nel suo campo di ricerca Rovelli sostiene teorie minoritarie. In fotografia digitale abbiamo la fortuna di avere Emil Martinec che fa parte di un'altra banda (finora maggioritaria) nel campo Strings. I fisici teorici vanno presi con le molle, tutti. Che Martinec non sia un "mona" solo teorico lo dimostra il fatto che dal 2008 amAze è il demosaicizzatore più usato sotto RawTherapee.
Così come si dovrebbe rileggere Brandon Dube sotto Lensrentals, però capendo i grafici, non come il cabarettista che non ce la fa...
Odifreddi è uomo di cultura straordinaria. Purtroppo di geopolitica capisce pochino...
Odifreddi, in una trasmissione, si è fatto una gaffe "gnoseologica" galattica. Parlando di differenze tra il conoscere e il credere ha detto che nella scienza bisogna credere.
Non leggo certo Rovelli per farmi un'opinione su modelli teorici ancora in via di dimostrazione che per essere studiati davvero mi richiederebbero competenze che proprio non ho….
Mi interessava un divulgatore che mi mettesse in ordine alcune concetti di base di relatività e meccanica quantistica. Cose che ai miei tempi al liceo non si vedevano nemmeno da lontano.
Poi se qualcuno mi suggerisce altri autori sull'argomento, li leggerò volentieri.
A parte la passione da superdilettantetuttattaccato, e numerosi libri rigorosamente divulgativi, ho la fortuna di conoscere Tonelli tramite sua moglie. Lui ha contribuito a creare l'HLC di Ginevra fin dal primo schizzo su un foglio. Insegna fisica a Pisa anche agli ingegneri. Ha spesso il casco in testa. Per dire che non ha problemi con il lavagnone di formule ma sostanzialmente non è un teorico ma uno sperimentale (anche se da giovane ha dato contributi importantissimi alla teoria) Uno con i piedi per terra insomma. Molto diverso da Rovelli.
Il punto è che un fisico studia un botto, suda peggio di un rematore di una triremi in battaglia , per poi ??? Insegnare in un liceo se va bene o scuola media. Mia nipote è stata un po a Ginevra , si occupava di programmi per trovare robe interessanti tra i miliardi di teradati del collidore. Adesso fa le bucce agli ingegneri della Pignone. Tutto questo per dire che è dura , spesso durissima. Allora si diventa divulgatori e per aver successo bisogna esagerare un po, calcare la mano, stuzzicare la fantasia dei lettori.
Lo dico da sempre La Fisica riempie la mente La Chimica (che fa le cose) riempie il portafogli
Ale Z posso suggerirti per quanto riguarda la meccanica quantistica un libro che mi è piaciuto Alice nel paese dei quanti di Gilmore molto adatto agli appassionati scarsi in matematica seria Di Tonelli (anche lui "arrotonda" con libri divulgativi ) a me è piaciuto la nascita imperfetta delle cose ma ne ha scritti molti altri
@Paolo avevo letto Tonelli e fra le righe era chiara la sua delusione. In fondo era finito primo a pari merito al CERN, nessuno gli ha offerto di più. È il concetto di Marchese della Zolla caro a Gianni Brera. Tonelli constatava che essere figli di papà alla fine si traduce in un vantaggio, se non altro perché ti puoi permettere una caduta.
I fisici dello stato solido non hanno mai avuto problemi di carriera neanche in Italia. La dimostrazione che se la passano bene è che non compaiono in questo Forum, hanno meglio da fare. Cmq Maltsev è vicino a loro.
Nel secolo scorso il fisico più grande è stato di gran lunga Fermi. Nessuno come lui al top della fisica teorica e della fisica sperimentale.
Tonelli mi piace, ho visto un sacco di suoi interventi. Il fatto è che purtroppo nella mia ignoranza mi trovo abbastanza d'accordo con le posizioni di Sabine Hossenfelder per quanto riguarda i fisici teorici in generale ed i fisici delle particelle in particolare.
Sparano ipotesi completamente campate per aria con il ritmo di due o tre alla settimana (e vale anche per Rovelli e i suoi buchi bianchi per non parlare della teoria delle stringhe ed altre mille teorie), e quando vengono sbugiardati la settimana dopo la loro pubblicazione passano semplicemente alla prossima idea senza basi reali.
Purtroppo a questo continuo battage partecipano attivamente anche siti generalisti in cerca di click facili, sbattendo in prima pagina studi strampalati e senza mai pubblicare la smentita una volta che si è provato che tale teoria era sbagliata.
La quantità di previsioni errate in alcuni campi (fisica delle particelle in special modo) rasentano ormai il ridicolo.
E gli scienziati che lavorano in certi ambiti hanno mangiato la foglia, fanno dichiarazioni su base come minimo preliminare allo scopo di farsi pubblicità e magari raccattare qualche finanziamento per l'università per la quale lavorano. Poi tre quarti di quelle dichiarazioni vengono smentite ma nessuno lo sa a meno di seguire giornalmente siti seri.
Seguite certi argomenti è quasi un lavoro, purtroppo le sparate restano ed entrano nell'immaginario
@Maltsev la molecola dell'acqua H-O-H non è lineare. Si trattava negli anni Trenta di CALCOLARE l'angolo perché Pauling aveva già pubblicato sul legame chimico. Ebbene ci furono diverse approssimazioni che seguirono fedelmente l'evolversi delle misure sperimentali, non viceversa. La String Theory ha portato i più grandi frutti alla matematica superiore, al punto che Witten è stato insignito della medaglia Fields (il Nobel per i matematici sotto gli 'anta). Fisicamente non ci siamo, per ora. Rovelli è in un filone minoritario, Martinec in quello finora vincente. Solo che le Strings non si possono verificare con le alte energie... Ne "I buchi bianchi" ad un certo punto Rovelli tira fuori l'Energia Libera. È un vecchio concetto fondante della chimico-fisica introdotto da Gibbs. Lì mi sono reso conto che era una presa in giro...
C'è un libretto che Feynman adattò da una sua presentazione Down Under che è diventato un classico: "QED" come in Quantum Electro Dynamics. In Italia è da Boringhieri. Ad un certo punto spiega che qualsiasi vetro riflette il 4% della luce che lo colpisce. C'è in rete il pdf della tesi originale di Feynman a 23 anni. In QED usa un trucco: parla di vettori e di come si sommano. In realtà sono integrali, di Feynman, appunto.