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L'immagine-performance e l'inquadratura







avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2025 ore 8:20

Andrea, in realtà mi sembra si tratti di un ottimo lavoro di contaminazione controllata. Non ci vedo nulla di fuori dagli schemi.

Ha sommato ed applicato più regole utilizzate, solitamente, in contesti differenti.

Il taglio quadrato garantisce solidità e rigidità quindi andare a tagliare qualche elemento "pesante" mantenendo però equilibrio genera "tensione" nella lettura. Perciò stimola la visione, diciamo che è una tecnica per far accendere il cervello dell'osservatore che è costretto a ricercare elementi all'interno del frame per andare a ricomporre ciò che è stato spostato fuori.

Lessi che questo tipo necessità di lettura era derivante principalmente da un contesto di "caccia" in cui la capacità della preda o del predatore di andare a ricostruire gli eventi da frame parziali permetteva una parziale mimetizzazione. Immaginiamoci di essere dietro ad un albero intenti a nasconderci o per scappare oppure per offendere e poter vedere mezza scena. La sopravvivenza potrebbe essere direttamente proporzionale a quanto riusciamo a ricostruire rimanendo nascosti.

Ecco spiegato il motivo dei tagli estremi.

Tuttavia il "peso" dell'oggetto tagliato ha una funzione fondamentale, nell'esempio postato qui : www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3876781

E' evidente che il peso del fotografo tagliato, rispetto al resto del frame, non è sufficiente per "accendere" il processo di ricostruzione. Non c'è alcun elemento che rimane da risolvere... non c'è nessuna azione o situazione da ricostruire fuori dal frame quindi Hardy direi che il taglio in quel caso non aggiunge nulla in termini compositivi (mi permetto di commentartela perchè lo hai chiesto).

Chiarito questo fatto rimane poi l'immagine (la prima) perfettamente bilanciata dal momento che l'asciugamano (che subisce un aumento del peso grazie all'illuminazione) va a compensare la presenza delle persone creando un triangolo a punta centrale insieme alla mano del padre.

Questo suddivide perfettamente la distribuzione in maniera simmetrica ed aumenta anche la tensione dal momento che in un lato ho il negativo (il nero) e dall'altro ho le persone e l'azione.

Si tratta di una classica immagine di stile "commerciale" che contamina una scena di vita vissuta.

Dietro a queste scelte c'è un fotografo con grande esperienza.

Dentro all'immagine sono perfettamente risolte, inoltre, almeno 6 auree.

Io questa tecnica la uso spesso in ambito commerciale.

In questa, ad esempio la postura della testa (che noi siamo abituati a "leggere" anche da pochi elementi) è rivolta verso lo spettatore, quindi il sorriso in pratica viene rivolto verso chi guarda. Diventa un'espressione di accoglienza.





Mentre in questa lo sguardo, che si può sempre e solo intuire, è rivolto verso il piatto.





Quindi anche le linee guida possono essere estrapolate dal frame ma continuare ugualmente a svolgere la loro funzione di puntamento. Diventa espressione di invito a focalizzare su un elemento.

Comunque, al di la di come sono state create, l'autore è uno che sa moooolto bene quello che sta facendo.

Richiamare queste dinamiche compositive all'interno di un intero portfolio ti sposta ad un livello decisamente alto.

Bravo bravo, grazie di averle condivise.





avatarjunior
inviato il 31 Marzo 2025 ore 8:41

Perche la gente, fotografi inclusi, ogni tanto sbaglia, fa delle cose fatte male, quella foto è sbagliata, vile.


vabbè

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2025 ore 8:43

www.yvelineloiseur.com/photos/La-Vie-courante_ga225181.html

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2025 ore 8:47


avrebbe anche creato una diagonale perfetta che

Che non avrebbe avuto alcun senso nel contesto del corpus di questo lavoro.

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2025 ore 8:57

Che non avrebbe avuto alcun senso nel contesto del corpus di questo lavoro.
********************************************

Tu dici?
A me non pare... ma visto che è lui quello che ha un buon gallerista può fare tutto ciò che vuole.

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2025 ore 9:00

Fra l'altro ripensandoci non ci sarebbe stata nessuna linea grafica immaginaria netta, solo la debole diagonale costituita dal braccio dell'uomo, che non sarebbe stata funzionale a granché: per il resto solo masse colorate più o meno al contorno (con niente di centrale a calamitare l'attenzione se non, appunto, quel braccio). Ma qui l'imporante non è il gesto compiuto dal braccio, bensì "per chi" è quel gesto. ;-)

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2025 ore 9:05

Viste anche le altre, diciamo che la cifra autorale ricorre (ad eccezione di un paio di immagini) in tutto il portfolio.

Bel lavoro. Non avevo mai visto prima ma se ha successo non è un caso...

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2025 ore 9:07

Per essere più chiari: a te sarebbe piaciuto un uomo protagonista del frame che col suo gesto sistema un panno/telo in testa ad una bimba (secondaria o al massimo di pari importanza, in questo contesto).
L'autore voleva chiaramente, invece, una bambina - protagonista assoluta dell'immagine - che viene preparata da "qualcuno" per "qualcosa" (indeterminazione, con massa negativa a destra).

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2025 ore 9:10




Qui è esattamente lo stesso.
Includi i piedi di lei e la testa del tizio ed avrai: "uomo di spalle che regge bambina dormiente in braccio".
Così invece è: "bambina che dorme in braccio a qualcuno"; e così facendo le linee del corpo della bambina e del suo braccio non sono più secondarie nel frame, come lo sarebbero invece state (secondarie e sposizionate) includendo tutta la testa del tizio ed i piedi di lei: inoltre, diventano così più importanti nel quadrato i rossi dei due maglioni.

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2025 ore 9:43

Esatto Black la cifra narrativa è chiara e voluta.

Siamo di fronte ad un Autore che possiede il linguaggio e lo utilizza a dovere per esprimere un concetto.

Ottimi spunti per tutti.

Grazie lo avevo già detto :D

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2025 ore 10:51

Oh, poi non vorrei essere frainteso... ognuno può pensarla come vuole. Se sono sembrato veemente nel tentare di esporre le mie ragioni è solo perché a questo giro ne sono particolarmente convinto (e non sono il solo a quanto sembra).

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2025 ore 13:04

Ottimi commenti.
La composizione è un tema che appassiona. E', a mio parere, l'aspetto più creativo della fotografia con molteplici implicazioni.

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2025 ore 14:04

Qui è esattamente lo stesso.
Includi i piedi di lei e la testa del tizio ed avrai: "uomo di spalle che regge bambina dormiente in braccio".
Così invece è: "bambina che dorme in braccio a qualcuno";?
********************************************

Francamente mi sembra una buona prova di arrampicata sugli specchi.
Cioè fammi capire: il solo fatto di tagliare via mezza testa fa diventare un "uomo di spalle" un non meglio identificato "qualcuno"?
Sarebbe come dire che in un caso è un uomo... nell'altro un qualcuno... ma perché non si capisce, in entrambi i casi, che si tratta di un uomo di spalle? Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2025 ore 14:09

Ho sempre trovato interessante il rapporto che il soggetto fotografico ha con i limiti del fotogramma, con i bordi e lo spazio chiuso che così viene delineato. Non credo che sempre un soggetto possa e debba essere delimitato da uno spazio fisico precostituito e, in fondo, estraneo, quadrsto o rettangolare ma comunque imposto al soggetto. Mi ha sempre intrigato quanto viene nascosto oltre i bordi e, al contrario, quanto possa essere " appoggiato" al bordo come con una finestra. Quindi, trovo importante che ci si confronti e ci si cimenti in questo senso. Il soggetto centrale, ben definito e completo spesso annoia e non suggerisce altro e non conferisce tensione, non propone sempre interrogativi, interpretazioni e quel senso di incompletezza che aggiunge significato. C'è molto da esplorare in questo senso, secondo me.

Anni fa ( eravamo ancora in epoca pellicola) facendo delle semplici macro di fiori e con i miei limiti, iniziai ad esplorare i rapporti del soggetto con il limiti del fotogramma, ad appoggiarlo ai bordi e talvolta a travalicarli, esplorando, nel colore, i rapporti col fondale, con lo sfocato e contrapponendo la forma al colore. Qualche piccola cosa c'è qui su Juza. Ma è stato interessante....nel mio piccolo

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2025 ore 14:18

@Istoria
Grazie del parere.

Provo a spiegare la mia scelta (e poi mi taccio):
Senza fotografo la scena sarebbe stata abbastanza statica e con scarso collegamento al contesto (il carnevale veneziano).
Con il fotografo intero MrGreen avrei avuto due soggetti, le allegre signore da un lato e lui dall'altro, sullo stesso piano, senza quindi alcuna gerarchia di importanza, e sempre la staticità.
Il fotografo sta ridendo, come le tre signore, chiaramente divertito: è questa interazione fra i soggetti che volevo sottolineare nella foto, senza togliere importanza al soggetto principale. Di qui la scelta di farlo comparire solo quel tanto che serve a capirne il ruolo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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