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Noi Giovani...


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avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2013 ore 18:01

Prendi il volo e diventa cittadino del mondo, non solo dell'Italia


Quoto al 101%, io sto incoraggiando i miei figli a fare lo stesso e spero che ci riescano.

Mi dispiace ma qui ormai non c'è più trippa per gatti, si sono bruciati tutto e la nostra classe dirigente (italiana ed europea) non è all'altezza del compito, ha ragione Beppe bisogna andare dove l'economia sta crescendo, com'era l'Italia del dopoguerra.

Sabato al mercato parlavo con ragazzo marocchino che voleva vendermi un tappeto e sapete cosa mi ha detto ? Mi ha detto che sta tornando a Marrakesh perchè ormai non vale più la pena di stare in Italia e parlo di Milano !



avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2013 ore 16:26

...........Ho lasciato un lavoro che oramai facevo da sei anni, ho rinunciato ad andare avanti con un lavoro inerente a quello che ho studiato, tutto questo per dedicarmi alla fotografia. La prospettiva di architetto paesaggista era anche abbastanza rosea, però ho la quasi certezza che non potrà mai darmi le stesse soddisfazioni della fotografia. Sul piano sono due lavori simili, lavori di creatività ed espressione, ma la prospettiva di ore ed ore su una scrivania, sui fogli, e a dover rincorrere un pagamento (dato che un progettista è sempre l'ultimo ad essere pagato)....


Ok Luca, tu rilanci le tue comprensibilissime motivazioni ed i timori e io riprendo per risponderti un pò piú nello specifico di quanto non abbia fatto nella precedente.
Tu vuoi fare il fotografo di professione.
Pragmaticamente parlando, in che genere/i vorresti specializzarti?
Le tue capacità, le tue immagini hanno già avuto utilizzi o riconoscimenti che non siano ovviamente quelli di amici o di un forum?
A quale tipi di cliente pensi possano interessare le tue immagini/servizi?
Ho quotato una parte della tua risposta per evidenziare soprattutto l'ultima...
come ti dicevo nella prima sintetica risposta, oggi il digitale ha moltiplicato i fotografi e anche quelli che avrebbeo bisogno di un fotografo ma si arrangiano da soli e si accontentano. Quindi se il progettista di un lavoro é sempre l'ultimo a essere pagato, il fotografo é quello che ormai col digitale cosa gli costa fare quattro scatti? Sai quanti Ph, Photographer e Fotografo ci sono che pagherebbero, non regalerebbero come una volta, per avere la pubblicazione di una loro foto su una rivista?
Tu mi dirai che sono uno dei tanti che ti vuole scoraggiare.
Io ti ho posto delle domande (e comunque vai assolutamente all'incontro Tau Visual) e mostrato una situazione.
Se tu ti senti forte e pronto sono il primo a dirti di buttarti nell'impresa,
ma sii ben consapevole del mercato in cui ti vuoi mettere, soprattutto se pensi di poter fare sempre le foto creative come piace a te.
ciao ;-)

avatarjunior
inviato il 18 Maggio 2013 ore 11:10

Eccomi tornato. Non ho voluto rispondere prima perchè necessitavo di un chiarimento nel mio pensiero. Sono andato all'incontro del TAU e devo dire che mi è servito veramente tanto. Mi ha dato una via da seguire. La via a me più congeniale e quella che ho sempre immaginato di dover seguire. Ora vediamo come và, comunque a differenza di ieri sono contento di non brancolare più nella nebbia...

avatarjunior
inviato il 18 Maggio 2013 ore 15:41

Leggo solo ora questa discussione.
Da un lato Luca hai detto cose che, essendo tuo coetaneo condivido in pieno, hai però esagerato secondo su certi temi, esagerazione forse dovuta alla frustrazione (comprensibile) di non trovare il lavoro che cerchi come "garzone" per avviarti sulla strada della fotografia professionale.

Hai ragione nel dire che ai giovani non vengono date molte possibilità, anche questo penso sia uno dei motivi di questa crisi. E hai ragione ad infastidirti quando il "guru" della fotografia di turno deride i giovani per motivi stupidi, campati in aria, come l'utilizzo dell'inglesismo "Ph.".
D'altro canto penso però a quanto sia diventata un "bene" non necessario la fotografia (parlo di matrimonio, eventi, ecc.) su cui la gente spende sempre meno, anche a causa della crisi, e avere un ragazzo in regola ha un costo non indifferente, bisogna anche pensare che forse un piccolo studio di fotografia non si può permettere un "garzone".
A volte il guadagno è talmente minimo che del portaborse si fa volentieri a meno.

Proprio su questo punto non concordo per niente sul fatto che con una aiuto/portaborse si possa fare un servizio migliore. Io quando faccio i servizi fotografici, mi muovo con un collega/amico, ma entrambi fotografiamo, entrambi con la nostra attrezzatura, e con gli zaini iper-capienti, con 100 tasche in posizioni comode come quelli che si trovano in vendita al giorno d'oggi, ti assicuro che il portaborse non serve, non siamo più ai tempi in cui il fotografo si muoveva con 3-4 valige di alluminio.
Sempre le tue sono la testa e la creatività. Che tu abbia una 1D o una 1000D non farai foto più belle se hai un portaborse. E su questo secondo punto, riguardante l'attrezzatura, vorrei precisare che sì, un bellissimo servizio lo puoi fare anche con una la 1000D, ma la differenza nella qualità d'immagine si nota se hai una full frame. Come si ha un ulteriore salto se da una normale full frame digitale passi ad una medio formato come una Hasselblad. Insomma, l'attrezzatura non è tutto, ma conta. Inoltre con una 1000D non ti puoi presentare a un matrimonio sapendo che ci saranno almeno 3 persone con una 600D e almeno 2 con una 50D/60D. Anche l'occhio vuole la sua parte.

Dopodiché tu hai liquidato con un po' troppa facilità la crisi. La crisi è cosa seria. Il mio pensiero va soprattutto ai milioni di operai e impiegati che la stanno subendo. Discorso un po' diverso è per i professionisti, dove in periodi di crisi emergono quelli che lavorano davvero con professionalità, serietà e cura del cliente.

Detto questo, come anticipato, io sono un tuo coetaneo.
Ho cominciato a fare fotografia di matrimonio con l'amico che citavo prima, all'inizio per amici e parenti, ma il nostro stile è piaciuto e con il passaparola sono cominciate ad arrivare richieste da altri. Per non rischiare sanzioni e per evitare che qualche studio della zona faccia (con tutte le ragioni!) la spia, abbiamo deciso di aprirci la partita iva fin dai primi servizi.
Tieni però presente che a meno che tu non abbia l'intraprendenza per arrivare a fare reportage o fotogiornalismo, molto probabilmente ti troverai a fare fotografia classica di matrimonio (a me piace, se presa con il giusto entusiasmo), ed è ben diversa dal "viaggiare e fotografare" di cui si parlava in precedenti post.
Tieni inoltre presente che se non consegni il servizio, gli sposi potrebbero chiederti i danni, quindi è bene studiare bene questo tipo di fotografia prima di cominciare per evitare flop.

Quindi sì, è vero che in Italia c'è poco spazio per i giovani, ma non prendiamocela troppo con i fotografi che hanno uno studio per il fatto che non ci fanno fare gli "aiutanti". E non sottovalutiamo la crisi, piuttosto impegniamoci tutti insieme, giovani e meno giovani, a tirar fuori nuove idee per dare uno slancio a questo povero Paese. Se stiamo ad aspettare che ci venga servito un lavoro su un piatto d'argento e non si rischia in prima persona non potremmo mai crescere professionalmente.

Forse sono stato un po' prolisso Eeeek!!! scusatemi ;-)
Marco

avatarjunior
inviato il 18 Maggio 2013 ore 19:48

No non sei stato assolutamente prolisso. Il mio discorso di apertura voleva non essere una presa di posizione ma il suo intento era quello di un tentato confronto tra generazioni. Sò bene quali sono i veri problemi di questa crisi di mercato e nelle risposte successive ho chiarito meglio il concetto. L'operaio che subisce la crisi la subisce perchè chi aveva il compito di non farci arrivare a questo non ha fatto nulla. Abbiamo campato per anni sul made in Italy. Abbiamo osservato in silenzio l'ascesa della Cina e di altre nazioni reputate "minori". Li deridevamo perchè loro offrivano prezzi bassi e bassa era la qualità...noi invece offrivamo prodotti di qualità...Hanno poi iniziato a dare qualità ai loro prodotti ed il nostro mercato interno ed esterno è andato sempre via via peggiorando. I ricchi si sono alzati gli stipendi ed hanno lasciato che l'inflazione colpisse il ceto medio-basso. Ed ora tutti stiamo affondando perchè ora è troppo tardi, perchè ci hanno fatti arrivare al punto di non credere più in un futuro migliore. E questo gli và bene perchè la disillusione e l'ignoranza rendono le persone controllabili ed assoggettabili solamente perchè altro non si poteva fare.
Non è mio destino fare fotografie di matrimonio ecc. poichè non è il mio genere. Non sarei in grado di metterci passione e me stesso quindi ruberei solamente il lavoro ad altri sicuramente più bravi di me. Ora ho le idee chiare su ciò che devo fare. Non penso di avere più bisogno di qualcuno che mi prenda per mano perchè la mia esagerata autocritica e curiosità (nonchè il mio background tecnico e culturale) mi aiuteranno e dovrò farmele bastare.

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2013 ore 16:41

Ho letto il tuo primo post e qualcuno dei successivi, e rifacendomi al tuo primo "sfogo" ho voglia di dirti qualche cosa.
Ho 41 anni (e putroppo bastano per non essere più un giovane...) sono ingegnere, lavoro nella gestione di distribuzione acqua potabile e ho la passione della fotografia da quando avevo circa 15 anni, e non mi ha mai abbandonato.
Ricordo bene di aver ritardato alcuni esami all'università per il tempo passato a leggere libri, riviste di fotografia, e poi sperimantare quello che avevo letto.
Credo però che oggi sbarcare il lunario facendo il fotografo non sia rose e fiori proprio per quella rivoluzione digitale che avanza che permette a tutti di avere immediatamente (senza sviluppi e stampe) buoni risultati e per di più condivisibili (internet). Al "fotografo" ordinario rimane poco, gli eventi, sempre meno pagati.
Ma lasciamo da parte questi concetti privi di ogni poesia, ma realistici.
Quando la tua, la nostra, passione devi iniziare a piegarla alle necessità del lavoro, a servizi di matrimonio vincolati all'orribile gusto della sposa, a eventi locali ben poco emozionanti, a foto tessera, a servizi per pubblicità (negozi o attività, vestiti,..) a bassa tiratura, e simili, sei proprio sicuro che la grande passione rimarrebbe tale?
La fotografia sta accompagnando la mia vita, ne sono contento, e forse trae parte della sua bellezza, dal rimanere un oggetto del desiderio, da desiderare, gustare e soddisfare ogni tanto.
Un saluto

Giuliano


avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2013 ore 17:33

Ciao zay leggo solo ora il tuo sfogo e ti dirò per pigrizia o forse solo stanchezza non ho letto nulla dei commenti altrui.
Sono daccordo su molte cose che hai detto tranne che noi giovani non sentiamo la crisi!!!
io ho 25 anni come te provengo da una famiglia non agiata quindi anche io faccio parte di quelli che dai 16 anni in su si facevano il mazzo in estate per potersi permettere una bevuta fuori ogni tanto con gli amici.
mi son diplomato 5 anni fà e sono 5 anni che lavoro quasi consecutivi(4mesi al massimo sarò rimasto a casa) e in questi 5 anni ho cambiato almeno 7 lavori e quasi mai per mia scelta e ti devo dire che mi sento fortunato perchè in questo periodo chi perde il lavoro il più delle volte non trova nulla non perchè non si metta in gioco anzi perchè gli viene negato questo privilegio.Io sono 3 anni che abito da solo con la mia quasi moglie(mi sposo ad agostoMrGreen) e fidati che la crisi la sento eccome,pur essendo un sognatore, a fine mese mi ritrovo sempre teso come una corda di violino perchè non so se riuscirò a pagar tutte le bollette se il contratto verrà rinnovato e quanti altri problemi possono venirti in mente.
ti sbagli se pensi che con le idee dei giovani cancelleremo la crisi ,perchè la crisi sta corrodendo nel corpo e nell'animo anche i giovani.

user22061
avatar
inviato il 07 Giugno 2013 ore 18:11


1) - Ho studiato per diventare Architetto Paesaggista....
2) - non voglio un lavoro di scrivania ma voglio viaggiare, con la mia macchina in mano, e guadagnare per questo.....
3) - Io ci spero e ci credo in quello che faccio....
4) - Forse non avrò la forza e le capacità per riuscirci...non lo sò.... dovrò fare tutto da solo

Io ho 22 anni più di te e avevo, anche prima di avere la tua età lo stesso sentimento..devo dire non così rancoroso;
mio padre ha fatto il militare a Firenze, era del 18, appena finito ha fatto la campagna d'Africa ... aveva la tua età e amava fotografare (la macchina dell'avatar è la sua)... che dire: la vita va vissuta per come è donata, mi dispiace solamente che ci sia arrivato a 25 anni.
Meglio tardi che mai.
Perdona il realismo. Un saluto.

avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2013 ore 19:19

Grazie a questo topic che ho aperto ed hai vostri confronti ho capito molte cose, e ve ne ringrazio. E' un post di un mese fà ma alcune cose, almeno dentro di me, stanno cambiando. Il discorso stà tutto qui: un tempo fare l'operaio era un lavoro "sicuro", nel senso che se riuscivi ad ottenere un contratto eri quasi a posto. Ti facevi il c**o però avevi ferie pagate, mutua, e tutti i vari benefici del caso. Oggi non si ha nemmeno quella certezza, le aziende più grosse falliscono o cambiano sede (le piccole non parliamone), tirano fuori idee del tipo un ragazzo affiancato da un tutor in età quasi pensionabile con entrambi a lavorare part-time. Quindi, guadagnare oggi 1000€ da operaio...tantovale guadagnarne 800 con un lavoro che ami e che forse un giorno ti darà soddisfazioni.
Un piccolo edit:
L'incontro del Tau è andato molto bene. Ho avuto la possibilità di sentire il parere e le impressioni di fotografi che lo fanno per lavoro. Le mie foto sono state molto apprezzate e finalmente capite. Esulate da semplici immagini di paesaggio e di natura per essere definite delle vere opere artistiche. In soldoni mi è stato indicato cosa: mi hanno detto di lasciare assolutamente perdere ritratti, fashion, ecc., non è roba per me, nel senso che non ci metto passione perchè non è la mia strada. Mi hanno detto che sicuramente dovrò fare dei libri tematici sulle varie zone che visito. Che dovrò creare più contatti possibili ed in ultimo, sfruttare questa mia passione (ed anni di studio) nella creazione di una carriera costruita su fotografie di parchi e giardini associata a fotografo di paesaggio e reportage di paesaggio. La cosa mi ha stranito un po' perchè dopotutto è ciò che vorrei fare e mi è stata indicata come una via percorribile con una più che possibile costruzione di una carriera.

Rispondo a Paolo: purtroppo io sono un ragazzo molto riflessivo ma divento eccessivamente impulsivo quando percepisco verso me ed altri delle ingiustizie. Questo post l'ho scritto in un momento di forte rabbia e delusione verso alcuni atteggiamenti riscontrati da parte di persone e fotografi. I sentimenti non sono cambiati perchè le ingiustizie rimangono, però dopotutto me ne sono fatto una ragione ;-)

avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2013 ore 22:45

Ciao Luca, siamo coetanei (ho 24 anni), mi lauro in economia (magistrale) tra un mese, e capisco il tuo "disappointment". Anche io mi sono sempre fatto il culo, ho lavorato per pagarmi tutte le spese extra (viaggi, fotografia, uscite, etc) e mi sono fatto il mazzo all'Università.

Che dire, io il giorno che mi laureo faccio le valigie e parto. L'Italia è un paese che per i giovani non ha nulla da offrire. L'Italia è uno stato dove se ti assumono e ti offrono 1200 euro al mese pare che ti stanno facendo un favore e devi ringraziare la Madonna. Lavorare non è più un diritto/dovere, ma è un premio. Purtroppo la "casta" non è solo politica, ma sociale: c'è chi ha troppo, e chi troppo poco. Il manager raccomandato che guadagna 20.000 euro al mese per fare (male) il suo lavoro, e l'operaio/impiegato che sta alla canna del gas a fine mese. Il merito e la meritocrazia non sappiamo nemmeno cosa siano, e stiamo pagando gli errori della generazione precedente, che ha pure il coraggio di dire "Troppo facile fare le valigie e partire", quando loro magari hanno magnato per 20 anni su tutto e non sono nemmeno stati in grado di educare i propri figli.

Io credo che oltre alla crisi economica, in Italia ci sia una crisi culturale, sociale e politica spaventosa. Uscire dalla crisi economica con questo ulteriore fardello è impossibile. Io sono di Roma, e la situazione è imbarazzante: basta vedere quanto è incivile la gente per rendersi conto che ogni speranza posta è perduta. Roma credo stia vivendo un declino impensabile, da ogni punto di vista. Ma basta farsi un giretto per il centro per rendersene conto: la mentalità è "metto la maghina do me pare, sur marciapiede, sulle strisce, in divieto di sosta, in divieto di fermata, me faccio li cazzi mia e quando ho fatto, sì c'ho voja, me ne vado". Questo è il romano medio, tanto per intenderci, e credo che Roma sintetizzi abbastanza bene il quadro italiano: magari al Nord le cose vanno un po' meglio, ma al Sud (quasi) sicuramente no.

Finchè non cambia la mentalità della gente continueremo a stagnare e sguazzare in questa pozza di merda.

Chiaramente il discorso non è riferito ai fotografi di professione, ma è generale.

Come ti dicevo, io parto e me ne vado. Per dove? Basta che si parla inglese, va bene tutto. Per fare cosa? Si vedrà. A questo Paese non devo niente, men che meno bruciare i migliori anni della mia (unica) vita in suo nome.

avatarjunior
inviato il 09 Giugno 2013 ore 10:23

Di certo still non sarò io a fermarti. Probabilmente sono privilegiato perchè dopo tutto sono un agreste figlio di campagna ma l'inciviltà ed il degrado sono presenti anche dalle mie parti. Penso che una risposta positiva fuori dall'Italia la si trovi solamente in pochi paesi. Certo, dipende cosa stai cercando. Lavoro, cultura, divertimento, stabilità...ogni paese extra-italiano ha i suoi pro ed i suoi contro. Io non mi sento di lasciare l'Italia perchè qui veramente risiedono le mie radici e le responsabilità che chi è venuto prima di me mi ha lasciato. I miei nonni hanno patito la fame e la guerra per dare una possibilità ai miei genitori che a loro volta hanno subito anche loro delle ingiustizie per potermi dare una vita. Non lascio che qualche mafioso o politico corrotto, od il primo ignorante della porta accanto, distrugga tutto questo. Io all'Italia ho poco da ridare ma infatti queste cose non le devo all'Italia, nemmeno a quegli italiani ignoranti ed incivili, le devo alle persone che hanno sempre creduto in me e che mi hanno dato tanto nella loro vita. Sarò ingenuo a pensarla così, ma credo fermamente in questa cosa...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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