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dove sta andando il mercato?


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avatarjunior
inviato il 15 Aprile 2023 ore 13:31

+

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2023 ore 13:39

+2

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2023 ore 13:41

Si ma fare un paragone con una macchina usata da 300 € e una nuova da 3600… un minimo dai. La macchina nuova da 3600 probabilmente non ti dai in più solo la puzza di nuovo no?

La risoluzione al dubbio di Fileo è questa: ci sono meno macchine nuove e a prezzi molto alti (a7r3 la comprai nuova a 2900 circa… la a7rV costa ora 4200 circa). Chi vuole cambiare vendendo la sua vecchia fotocamera lo fa con più difficoltà e questo porta a meno macchine usate sul mercato. Quindi i prezzi si alzano.
Teniamo quello che abbiamo finché esplode. Io per l'automobile farò così. Per la macchina fotografica ho già risolto. Non faccio foto e vivo lo stesso.


La mia ovviamente è una provocazione, tra una macchina da 300€ ed una da 3.600€ ci sono decine di alternative. Ma non mi si venga a raccontare che la gente non può più scattare con macchine ad ottiche intercabiabili causa aumento dei prezzi, perché questa è una barzelletta.

Qui quasi tutti parlano del nuovo. Se si vuole far passare il concetto che un amatore se non ha in mano l'ultimo modello, con raffica da 40 fotogrammi per secondo, eye AF, IBIS, ecc... , macchina ovviamente abbinata a lenti da 3.000 €/cad; non può fotografare, beh non ci stò.

Ah ma scusate dimenticavo che le reflex pesano ed ingombrano, ed adattare lenti reflex su ML non è ergonomico...

avatarsupporter
inviato il 15 Aprile 2023 ore 13:49

Ma si dai… il discorso è semplice. Dobbiamo tutti morire male.

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2023 ore 16:08

Il problema di questo periodo è che l'inflazione non deriva da un eccesso di domanda (a parte il comparto edile dove lo sciagurato 110% ha provocato aumenti spaventosi sulle materie edilizie), ma è inflazione (cosiddetta da costi) che stiamo importando, a partire dall'energia.

Negli anni '70 l'inflazione era invece quella classica da eccesso di domanda, una corsa ad inseguimento di salari e prezzi, il mio primo mutuo era al 15,5%, ma l'inflazione era superiore quindi alla fine pur avendo un tasso altissimo a fare un mutuo si guadagnava, allora c'era la contingenza, quindi i salari si adeguavano abbastanza all'aumento dei prezzi.....

Anche oggi a fare un mutuo, con tassi al 4%, in teoria si guadagna, l'inflazione è almeno al doppio, ma il problema è che i salari sono fermi e va già bene se uno il lavoro non lo perde! Questo è il vero problema.

Ricordiamoci anche un'altra cosa, la BCE negli anni passati ha stampato tanta, troppa moneta, è bastato l'innesco della guerra e del costo dell'energia che l'inflazione si è risvegliata con prepotenza.

Comunque è evidente ed odioso che tutto questo lo paghi solo chi è dipendente o pensionato (chi in pratica non può avere libertà di fissare dei prezzi) e ci guadagni in modo schifoso chi può variare i propri introiti.
Quando vedo ad esempio certi cheff stellati piangere miseria in TV mi girano talmente i cosiddetti che la spengo!

In definitiva però un'arma contro questi avvoltoi la abbiamo anche noi, spendere il meno possibile, boiccottarli.
Se lo facciamo in tanti le cose potrebbero cambiare, c'è rischio di depressione economica, ma a volerla alla fine chi è se non questa massa di speculatori indegni?

avatarsupporter
inviato il 15 Aprile 2023 ore 16:42

Concordo.

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2023 ore 17:19

Quoto anch'io.


avatarjunior
inviato il 15 Aprile 2023 ore 22:47

Leo45

+3

Il consumismo sfrenato ci porta a disfarci di ciò che abbiamo quando sarebbe ancora pienamente godibile: una volta una TV la si cambiava quando si rompeva oggi la si cambia dopo pochi anni per obsolescenza tecnologica (programmata) , stesso discorso, ancora più accentuato, per smartphone, bici, fotocamere ...fino ad arrivare ai rapporti umani...si pensi a quanto dura mediamente un matrimonio MrGreen

Concordo con chi sostiene che l'unico modo per uscire da questo circolo vizioso è quello di rallentare il consumo e prendere coscienza del peso e dell'impatto delle nostre scelte quotidiane.

Io ovviamente non mi tiro fuori da questo discorso perché non sono esente da derive consumistiche: ora va tanto di moda dire che "bisogna uscire dalla propria confort zone"....e per una volta concordo con uno slogan perché in effetti le troppe comodità hanno un po' fregato tutti noi.

Sorriso

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2023 ore 22:54

Gipa siamo tutti dentro una macchina infernale consumistica che se non la assecondiamo ci fa sentire non adeguati... il bello è che quasi tutti ce ne rendiamo conto ma, essendoci dentro, bene o male un po' tutti poco o tanto la assecondiamo.


avatarjunior
inviato il 15 Aprile 2023 ore 23:30

Certo Gian Carlo, ma se la giostra non rallenta prima o poi va a finire che si ferma definitivamente. Ci piace farci prenderei in giro dagli strateghi del marketing che ci bombardano di messaggi per far passare come necessario quello che non lo è facendo di fatto apparite un bene "elastico" come 'anelastico" e quindi noi siamo disposti ad acquistarlo malgrado aumenti di prezzo spropositati. Secondo me è tutto qui il trucco e questo spiega anche il perché c'è tanta abbondanza di materiale che di usato ha solo il fatto di aver avuto un primo proprietario.


avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2023 ore 7:31

concordo pienamente Gipas69

avatarsupporter
inviato il 16 Aprile 2023 ore 7:57

Il mercato è falsato da diverse fobie infondate ma la più paradossale è la fobia sul numero di scatti.
Finché ci sarà chi è convinto che una fotocamera professionale superati i 50 mila scatti rischi di esplodere da un momento all'altro, il mercato sarà sempre squilibrato.
Ho una D810 che ha 620 mila scatti e non ne vuol sapere di smettere di lavorare.
Cerco di vendere una immacolata D500 con 60 mila scatti da 2 anni e mi viene trattata dal "mercato" come un rottame d'antiquariato. Parlo di una mostruosa D500 non di una D50!!!
La fotografia sta diventando sempre più trend e queste sono le conseguenze.


avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2023 ore 8:18

Oggi se si è amatori e sani di mente MrGreen MrGreen
si Fotografa con 4 soldi....tanto è l'usato sul mercato....
Ma poi.. chetelodicoafare Sorriso

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2023 ore 8:55

I prezzi sono determinati dal rapporto domanda offerta, e quelli dell'usato si adeguano alle quotazioni del nuovo.
Quello degli apparecchi fotografici, alla pari dell'HiFi domestica, è un settore in prevalenza "voluttuario", dove non si acquistano strumenti di lavoro ma giocattoli per adulti.
Ho fatto questo paragone perché sono ormai entrambi settori di nicchia, dove spesso si tende ad offrire all'appassionato un oggetto esclusivo e ricercato, ad un prezzo alto, che non necessariamente garantisce prestazioni migliori.
In questo momento le reflex sono in ribasso, vista lo spostamento di gran parte della clientela sulle ML, e quindi capita spesso di non riuscire a vendere, anche a poco, roba di pregio di qualche anno fa.
Personalmente ho sempre fatto gli acquisti ragionandoci sopra e comprando solo se trovavo qualcosa al prezzo che dicevo io.
Quattro anni fa ho comprato una Sony A7II, pagandola meno di 1000 €, usufruendo di offerte a cashback, consapevole di acquistare a prezzo più basso il modello "vecchio", che però a me, per il tipo di foto che faccio, andava più che bene.
Diversi anni fa comprai la Pentax K10, scegliendo di proposito anche qui il modello vecchio (rispetto alla K20 appena uscita), risparmiando soldi da investire nelle ottiche.
Ora ho preso una Nex F3 a pochi spicci, a cifre più alte non sarei comunque arrivato, perché mi è sembrato eccessivo spendere di più per una ML di 10-12 anni fa senza mirino.
Certo, sulla giostra ci saliamo noi, ma è una di quelle giostre di una volta, che venivano spinte a mano dal giostraio,e in questo caso siamo tutti un po' giostrai, e sta a noi spingere o meno.

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2023 ore 9:58

Sta aumentando tutto in modo pazzesco, meno stipendi e pensioni....


Vero, però sotto lockdown la roba (un po' tutta) te la tiravano sulla schiena, ovviamente con una pandemia in corso non pensavamo a comprare generi voluttuari (e in alcuni casi neanche di prima necessità), poi inevitabilmente una volta che le cose sono state metabolizzate e la situazione pandemica si è stabilizzata è partita la macchina della speculazione.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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