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Apsc vs Fullframe compressione dei piani a pari ottica


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avatarsupporter
inviato il 12 Aprile 2023 ore 8:00

Che le differenze ci siano, è fuori di dubbio.
Che le differenze siano poco rilevanti è altrettanto fuori di dubbio.

Una visione " normale" è sufficiente, ma non esaustiva.

Si riesce a vivere anche con le visioni normali!!!MrGreen


Esattamente Giuseppe ;-)

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2023 ore 8:27

@Look che io sappia qui solo Ironluke, Simone Rota e adesso Lollus hanno per le mani il manuale di Andy Rowlands. Non è che possedere un riferimento significhi capirlo, però è il minimo necessario per intavolare un dialogo.

Nel frattempo sono risalito a un link postato da Rolubich (che avevo confuso con Giuseppevella, chiedo venia ad entrambi) abbastanza istruttivo:
howmuchblur.dekoning.nl/#compare-1x-85mm-f1.8-and-1x-500mm-f8-on-a-0.9
Va ricollegato al post di Ooo perché è quantitativo. Ooo è stranamente negato alla matematica applicata, in compenso è vulcanico e brillante come capita sovente agli autodidatti.

Pacifico che si possa fotografare benissimo non sapendo la differenza fra ottica geometrica e la realtà della fotografia digitale;-)

avatarsupporter
inviato il 12 Aprile 2023 ore 9:29

però è il minimo necessario per intavolare un dialogo


Questo lo dici tu.
Per fortuna non sei tu a stabilire i criteri sulla base dei quali si debbano selezionare i partecipanti a una discussione, almeno fintanto che la discussione non è aperta da te.
Spiaze.

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2023 ore 9:31

Nel frattempo sono risalito a un link postato da Rolubich (che avevo confuso con Giuseppevella, chiedo venia ad entrambi) abbastanza istruttivo:
howmuchblur.dekoning.nl/#compare-1x-85mm-f1.8-and-1x-500mm-f8-on-a-0.9


Anche se si fa un confronto dell'andamento dello sfocato fra due obiettivi di focale diversa, si ottiene lo stesso andamento se si chiude di più l'obiettivo più lungo (in modo che i rapporti focale/apertura siano uguali).

Quindi prospettiva uguale (se si tiene fissa la posizione della pupilla d'entrata) ed andamento dello sfocato uguale (se si varia opportunamente il diaframma): la sovrapponibilità è teoricamente perfetta.

Nella pratica non sarà mai così per le imprecisioni del tester, per le differenti distorsioni, curvature di campo ed altri difetti ottici degli obiettivi, ma le differenze saranno nulle dal punto di vista fotografico.


avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2023 ore 15:31

@Look scopro solo adesso che potresti essere un brianzolo. Sono nato a Monza, vivo a Monza, ho fatto quarant'anni ad Arcore (cfr. le Gilera di Liberati e Duke), sei anni a Vancouver, sei anni a Monaco.
Intendevo dire che se uno ha letto Rowlands, ho una scorciatoia. Sulle equivalenze scrive parecchie pagine. Alcune cose le sapevo da sempre, altre mi hanno sorpreso. Ne accenno a Rolu che è un appassionato di queste cose.
@Rolu Rowlands sostiene che puoi avere la stessa foto con fuoco all'infinito SOLTANTO. Infatti la focale F è definita all'infinito.
Poi devi rispettare la distanza (dal piano di uscita nodale, non dal piano sensore). Infine se usi due obiettivi diversi devi accertarti che siano simmetrici (guardi davanti e dietro l'obiettivo e devi vedere lo stesso diaframma).
A questo punto devi scegliere la stessa apertura (il diametro). Ma una volta che scegli lo stesso diametro entra in gioco Merklinger (che Rowlands non cita). Merklinger a f/16 spaventa chi ha un'idea vaga degli effetti della diffrazione.
Ho tre Nikon 1 per cui non dovrei andare oltre f/5.6-8. In che film?;-)
Con Merklinger e un 10mm a f/16 a fuoco all'infinito hai a fuoco da infinito a pochi cm.
Con tutto a fuoco a partire da 15 cm, togli qualsiasi incertezza dovuta allo sfocato.
Con calma (!?) si può allora discutere di stacco dei piani.

Penso che chi usa FF e aps-C abbia meno bisogno di capire come funzionino le cose in digitale e credere all'ottica geometrica (1841!). E consultare le famigerate tabelle preconfezionate per la PDC con il circolo di confusione assunto come intrinseco al formato del sensore. E che la luce sia un'onda elettromagnetica (Maxwell) tout court...

Sveglia! siamo nel 2023!MrGreenMrGreen

avatarsupporter
inviato il 12 Aprile 2023 ore 15:47

Valerio, amico mio concittadino, qui nessuno si deve svegliare.
La risposta adeguata alla domanda posta dall'autore la si può desumere anche con la terza elementare e a digiuno di qualsiasi nozione di ottica geometrica, dalle immagini postate nelle pagine precedenti del topic.
Quale sia l'aggettivo adatto a definire la differenza tra quelle immagini è semplicemente irrilevante.
Dopo 40 anni ad Arcore, sei a Vancouver, sei a Monaco, forse è arrivato anche per te il momento di imparare qualcosa, ovvero che non sempre la risposta adeguata a un quesito è quella che prende in considerazione le nozioni di ottica geometrica, di circolo di confusione e piano nodale, perché la risposta deve prendere in considerazione il punto di vista di chi pone la domanda.
All'autore del topic è molto più semplicemente adatto rispondere, come ha scritto poco sopra Rolubich:
"le differenze saranno nulle dal punto di vista fotografico"
TI saluto.

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2023 ore 19:03

Rowlands sostiene che puoi avere la stessa foto con fuoco all'infinito SOLTANTO. Infatti la focale F è definita all'infinito.


Basta considerare la focale effettiva e non quella nominale; se hai un 50mm ed un 100mm che alla distanza di prova diventano un 45mm ed un 80mm, basta ridimensionare con una fattore 0.5625 (45/80) invece che con un fattore 0.5 (50/100). Non è un problema.

Poi devi rispettare la distanza (dal piano di uscita nodale, non dal piano sensore).


Non è difficile trovare il punto nodale di un obiettivo.

Infine se usi due obiettivi diversi devi accertarti che siano simmetrici (guardi davanti e dietro l'obiettivo e devi vedere lo stesso diaframma).


Quello di cui parli (foro del diaframma che risulta uguale guardandolo da ambo le parti) ha a che fare con il fattore pupillare (rapporto fra le dimensioni delle pupille di uscita e di entrata), la simmetria di un obiettivo è data dalla simmetria delle lenti rispetto al diaframma.

Questo è effettivamente un fattore che può influire.
Il fattore pupillare infatti incide sull'entità della PdC anche se in maniera molto piccola; ma soprattutto la sua influenza diminuisce rapidamente non appena ci si allontana da regimi macro o close-up.

Siamo quindi sempre nell'ambito di differenze strumentali.


avatarsenior
inviato il 14 Aprile 2023 ore 11:34

@Mic ti hanno già ampiamente spiegato che fissati certi parametri la "compressione" dei piani non cambia. Con un obiettivo alla stessa focale una aps-C ti inquadra un campo minore di una FF (stessa focale, stessa distanza, stessa scena).
Questa è una prova alla buona in cui si è provato ad avere la stessa foto o quasi. Per evidenziarlo meglio ho usato una Nikon V2 a f/5.6 e 110mm, equivalente a 300 mm su una FF. Su una FF ho montato un 70-300 Tamron.
La V2 ha un sensore da 1" virtuale, la differenza è più chiara rispetto ad una aps-C.



Adesso a te individuare la FF e la 1". Dove secondo te c'è più compressione dei piani?

avatarjunior
inviato il 14 Aprile 2023 ore 15:34

Quella di sotto dovrebbe FF. E Mi sembrano più compressi i piani.

avatarsupporter
inviato il 14 Aprile 2023 ore 15:36

Azz, qui però allora il problema è a monte.
Se per compressione dei piani intendiamo quantità di sfocato siamo a posto...

Per compressione dei piani si intende la proporzione tra il soggetto e lo sfondo.
E difatti, nonostante la diversa quantità di sfocato ottenuta per via dei parametri impostati da Valerio, il suo esempio dimostra che le proporzioni sono sostanzialmente simili.

avatarsenior
inviato il 14 Aprile 2023 ore 16:01

Se pari ottica e stessa distanza si
Se pari ottica e stessa scena no
Se diversa ottica (ma focale equivalente) e stessa scena si

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2023 ore 1:32

www.digitalcameraworld.com/news/fake-news-compression-of-perspective-i
Gli scozzesi parlano un inglese più "vocalico", più come era parlato ai tempi di Shakespeare. Si dice anche che siano più simili ai napoletani che ai londinesi nel carattere. Che siano tirchi è un mito inglese, storicamente sono sempre stati più poveri. Migrarono in gran numero in Canada. Vi portarono le trade unions e gli scioperi. Questo è uno dei motivi per cui il Canada è una nazione più "giusta" degli USA. Ci sono stati grandi matematico-fisici in Scozia (Maxwell...Higgs).
E grandi piloti di F1 (Clark...Stewart). E l'immortale Bob McIntyre, il primo a superare 100 mph di media sul giro al Senior TT, su Gilera 500 Quattro Cilindri (65 HP).

Se capite questo YT, capirete anche che ultimamente ho cercato di aprire visioni più larghe in fotografi "me too" (di cui faccio parte anch'io!).
Merklinger è un ebreo statunitense, un PhD in fisica che ha sempre lavorato per il governo canadese in Nova Scotia (!) in Canada. Personalmente sono un anti antisemita, anche se sono un brianzolo e non un ebreo.
Stay tuned!

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2023 ore 8:32

www.digitalcameraworld.com/news/fake-news-compression-of-perspective-i
Gli scozzesi parlano un inglese più "vocalico", più come era parlato ai tempi di Shakespeare. Si dice anche che siano più simili ai napoletani che ai londinesi nel carattere. Che siano tirchi è un mito inglese, storicamente sono sempre stati più poveri. Migrarono in gran numero in Canada. Vi portarono le trade unions e gli scioperi. Questo è uno dei motivi per cui il Canada è una nazione più "giusta" degli USA. Ci sono stati grandi matematico-fisici in Scozia (Maxwell...Higgs).
E grandi piloti di F1 (Clark...Stewart). E l'immortale Bob McIntyre, il primo a superare 100 mph di media sul giro al Senior TT, su Gilera 500 Quattro Cilindri (65 HP).

Se capite questo YT, capirete anche che ultimamente ho cercato di aprire visioni più larghe in fotografi "me too" (di cui faccio parte anch'io!).
Merklinger è un ebreo statunitense, un PhD in fisica che ha sempre lavorato per il governo canadese in Nova Scotia (!) in Canada. Personalmente sono un anti antisemita, anche se sono un brianzolo e non un ebreo.
Stay tuned!


valido solo se cambi la dimensione del sensore.

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2023 ore 9:51

@Jazz cambiare il sensore equivale a croppare senza gli inconvenienti legati al crop anche da una megapixellata.

Lo scozzese ha esposto chiaramente la sua visione della compressione dei piani. È un riduzionista.
Il fatto è che Mic percettivamente sostiene che lui lo schiacciamento dei piani lo vede di più con l'obiettivo più tele. Dire che questa percezione non dipenda ANCHE dalla focale non regge. Per questo ho tenuto fissa la distanza altrimenti entrano in campo quelli che parlano di prospettiva e basta.
Continuo a sostenere che se croppi un grandangolo non arrivi ad un medio tele se non ubbidendo a criteri ben precisi e ristretti (in pratica: è impossibile). Forse chi è convinto del contrario si limita ad osservare il soggetto a fuoco.
Rowlands questi criteri li ha enumerati. Convergono su Merklinger, che è stimato un'autorità nel campo dei banchi ottici. Merklinger toglie dal tavolo lo sfocato. Parallelamente vi posso mostrare f/16 sulle Nikon 1 in congiunzione con Merklinger, se interessa...MrGreen

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2023 ore 10:00

La distanza deve rimanere fissa, così come la scena inquadrata, altrimenti non si capisce più.

a quel punto le variabili sono grandezza sensore (o crop) e focale. E in questo caso la risposta è chiara.

[nel titolo lui tiene fissa la focale e cambia dimensioni sensore. ma nulla dice sulla scena e la distanza]

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