| inviato il 30 Gennaio 2023 ore 18:36
Oramai avevo perso le speranze. Grazie per la segnalazione. io ci sarò' |
| inviato il 30 Gennaio 2023 ore 19:46
Spero esca in bluray… |
| inviato il 30 Gennaio 2023 ore 22:03
Il film lo vedrò di sicuro. Con l'occasione spezzo una lancia a favore dell'ossicodone. Lo sto assumendo da tre giorni e sembra l'unica sostanza in grado di rendere sopportabile una colica renale che mi sta rovinando la vita. La confezione recita " da dipendenza": sarà quel che sarà, intanto vivo. |
| inviato il 31 Gennaio 2023 ore 9:07
“ E' giusto metterci un mese , avere un set a disposizione per fare una foto che sai gia' prima , che finira' con una stampa enorme in un famoso museo , e poi in un libro? E ripeto , lo sai gia' , qualsiasi sia il risultato . „ E' il metodo, bellezza... Allo stesso modo in cui, oggi, se vuoi partecipare ad un mondiale, non bastano scarpette e quattro ore di allenamento al giorno. Non esiste piu' il corridore che, smessi i panni di operaio, salta sulla "legnano" e con i tubolari incrociati sul petto aggredisce il traguardo della montagna scrivendo una pagina di storia. Bisogna farsene una ragione.. e' finita un'era. Oggi se ti serve uno schizzo di caffe', non usi la fotocamera ma lo modelli in 3d. Se ti serve uno sfondo lo ricrei in AI. E si' sai prima che finira' un museo.. perche' otterrai cio' che cerchi. Perche' il mezzo e' diventato talmente sofisticato che ti permette di ottenere il risultato con certezza. Non e' neppure matematica, ma semplice aritmetica. 1+1=2. Disponiamo di strumenti mai visti nella storia passata. Raffinati. Efficaci. Potenti. E' successo in tutti i settori. Il salto tecnologico e' trasversale. Bisogna farsene una ragione. Andare avanti. Altrimenti si resta al palo dell' antiquato, del gia visto. Del passato. |
| inviato il 31 Gennaio 2023 ore 15:24
SALT perdonami, forse sono solo un vecchio trombone, ma nel tuo intervento non riesco a trovare un briciolo di attitudine critica verso le cose, trasuda di una acritica ottimistica fede nelle magnifiche sorti e progressive: che tutto sia diverso lo vediamo bene, ma sei sicuro che tutto ciò che cambia, cambi sempre in meglio? |
| inviato il 31 Gennaio 2023 ore 15:31
Anche il mito dell'originale a tutti i costi forse andrebbe smitizzato. Siamo così certi che per fare qualcosa di bello in fotografia occorra fare per forza qualche cosa di originale e, viceversa, che qualcosa di originale in fotografia sia per forza anche bello? |
| inviato il 31 Gennaio 2023 ore 15:43
no, non tutto cambia in meglio. La gente continua ad ammazzarsi per due etti di petrolio. Pero' anche bisogna considerare che oggi ti operano al cuore partendo dal polso e vedendo in tempo reale cosa stanno facendo. E 12 ore dopo sei in piedi, mentre solo qualche anno fa ti aprivano lo sterno. Mi pare progresso. Gli strumenti che uso oggi rispetto a quelli di 50 anni fa sono un sogno. Non vuoi chiamarli progresso? Dici che si stava meglio quando si stava peggio?... Guarda, in una vita passata, sono stato professionista di vela. Ho fatto qualche mondiale, su classi tiratissime. C'era un detto: " si va a vela da 2000 anni... se avessimo migliorato di un centesimo di nodo ogni anno oggi andremmo a 30 nodi". A parte che, gia' allora, sui classe libera andavamo effettivamente a 30 nodi. Ma il salto, quello vero, e' stato fatto 15 anni fa. Quando si e' riusciti a progettare scafi a vela che fanno uso di appendici hydrofoil. Da li nulla e' stato come prima. La vela e' cambiata. Lo stesso con la fotografia (e con l'arte). Certo non confondo il "famolo strano" con il nuovo. Ma le nuove tecnologie aprono nuove possibilita'. Sciocco, non accorgersene o, peggio, rifiutarle a priori. |
| inviato il 31 Gennaio 2023 ore 16:08
io la vedo in un altro modo. Parlando di fotografia , io cerco un mezzo che mi dia il risultato che ho in testa. La tecnologia aiuta tipologie fotografiche che a me non interessano ( sport , still life ) , ma per le foto che ho in testa la tecnologia non solo non ha fatto passi avanti , ma li ha fatti indietro. Questo non lo dico a caso , ma con conoscenza di causa : il 90 % dei fotografi affermati usano ancora la pellicola o la lastra. Basta andare in giro per mostre o esibizioni fotografiche. che le nuove tecnologie aprano nuove strade siamo tutti d'accordo : ma temo che in fotografia aprano per la maggior parte a nuovi "mostri " che oramai spendono piu' tempo in PP che nella realizzazione della foto stessa. La chiamano Fine Art ( che in realta' sarebbe una tipologia di carta da usare nella stampa ) , e gia' queste due parole insieme mi infastidiscono : una serie di pp modello fantasy. Un fotografo di questo forum (Thomas De Franzoni ) addirittura ha chiesto una nuova gallery . vi allego questa sua frase : “ Titolo : Juza, si potrebbe aggiungere una galleria? ...spesso immagini con una post produzione molto presente (su altri siti solitamente scelgo la galleria fine art che racchiude un po' questo genere di foto) ma senza oltrepassare la linea della grafica e soprattutto dei fotomontaggi... Mi sento 'spaesato" e magari propongo in paesaggio naturale una foto cmq molto elaborata. Credo che anche altri di voi si sentano in questa condizione. Grazie „ Il problema è questo : fine art cioe' arte fine , belle arti. Si sono appropriati di un neologismo in ambito di stampa per creare questi generi fantasy nati a computer. il problema è che nasce tutto dalla tecnologia e soprattutto che piacciono. PS: non ho nulla questo fotografo , è solo questione di opinioni. |
| inviato il 31 Gennaio 2023 ore 16:10
“ il 90 % dei fotografi affermati usano ancora la pellicola o la lastra. Basta andare in giro per mostre o esibizioni fotografiche „ In parte perchè hanno sempre lavorato così e non ha senso cambiare, in parte per una questione di vendere le foto, se ci sono edizioni limitate hanno più valore, ma molti hanno cambiato senza problemi alcuni cercando di mascherare il cambio cercando di avvicinarsi il più possibile allo stile precedente come Salgado Vado a molte mostre e molti autori anche affermati usano il digitale senza problemi |
| inviato il 31 Gennaio 2023 ore 16:15
“ cercando di avvicinarsi il più possibile allo stile precedente come Salgado „ vero : aggiungi pero' con risultati drammatici. E lo dico con cognizione di causa per aver conosciuto Salgado a Parma e per aver visto la sua ultima terrible mostra a Napoli anni fa. questa è un esempio
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| inviato il 31 Gennaio 2023 ore 16:24
Ora faccio cadere un angioletto che poi muore..... forse stiamo parlando di autori che hanno cominciato a produrre nel 1930? per dire... (non mi riferisco ovviamente a Salgado) Sono solo 20 anni che si "concepisce" di poter scattare in digitale. Forse le "mostre" sono ancora attuali oggi.. Ma per quanto lo saranno ancora? Stiamo entrando nel tempo della realta' espansa... Gli artisti cominciano a rendersene conto. |
| inviato il 31 Gennaio 2023 ore 16:32
Se è per questo eravamo partiti da G. Crewdson che è del 1962 , ma anche Alec Soth ( la cosa piu' vicina a Dio nella fotografia contemporanea ) del 1969 e tutti e due fotografano con un banco ottico ( che se non sbaglio è un accrocchio del 19esimo secolo ) E' chiaro , sicuramente i due fotografi o avranno un banco digitale o post produrranno in digitale , pero' la base di partenza è del 1800. Sono scelte , sono forse vezzi. è chiaro che ci avranno pensato molto se ci mettono un mese a fare una fotografia e se scelgono il banco ci sara' qualche motivo. |
| inviato il 31 Gennaio 2023 ore 16:54
"Sono scelte , sono forse vezzi. è chiaro che ci avranno pensato molto se ci mettono un mese a fare una fotografia e se scelgono il banco ci sara' qualche motivo." Ci sarebbe anche però da dire che se non sei già stra affermato (o se non lo fai per puro divertimento) non ti puoi certo permettere di metterci un mese a fare una fotografia. Quelli affermati e che si sono fatti un nome in altri tempi possono ben continuare a "giocare", ma mica tutti sono in quella situazione |
| inviato il 31 Gennaio 2023 ore 17:04
Guarda ti smentisco : conosco molti fotografi , molti affermati , alcune superstar. Il 90% usa la pellicola per i loro lavori. Ora , non fatemi passare per quello che dice che con la pellicola si è artisti e col digitale si è fotoamatori. Dico solo , con assoluta certezza , che se cerchi una determinata stampa finale con il digitale è quasi impossibile. Il digitale ( che è il presente e sara' il futuro ) ha altre caratteristiche . Ma su certi lavori , su certe sfumature , purtroppo non ci arriva. Questo pero' va sempre rapportato al discorso del RISULTATO. E' il risultato che condiziona le nostre scelte : per cui se uno riesce a trovare con il digitale quello che vuole meglio per lui. Io purtroppo la tipologia di foto che esce da una medio formato in pellicola ahimè' non la trovo. Ma qui siamo per parlare di Fotografia. Lascerei queste amabili discussioni ai fan dell'area tecnica. |
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