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Novizio. Vale la pena provare a stampare i miei b/n?


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avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2023 ore 0:23

Kwlit

Le cose non sono proprio così. Sul fatto di scattare in raw o in jpg sono stati scritti km di pagine, ci provo in due righe. La quantità di informazioni che da un file a 12-14-16 bit del raw rispetto al jpg che è ad 8 bit è utile nel momento che eserciti una PP al file.Faccio un esempio scatti in raw+ jpg alla max risoluzione poi del raw fai tutte le modifiche tipo recupero alte luci, ombre ecc ecc. alla fine converti in jpg. Ora confronta i due file quello da raw ed il nativo e dimmi se sono la stessa cosa.
Posso dirti che la maggioranza dei fotoamatori che conosco e che stampano hanno sistemi di stampa validissimi con risultati alla pari dei lab per il formato di riferimento, logico che non arrivano oltre l'a2.
Poi ogniuno è libero di fare come crede ed è sempre il contenuto il fattore più importante.

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2023 ore 11:58

il RAW alla fine non deve essere convertito in JPG per essere stampato ? Che poi sarebbe quello che fa la macchina fotografica quando pensiamo di riprendere solo in JPG ?


Il RAW non è un formato immagine, è un file di dati, e ovviamente deve venire convertito in un formato immagine: tiff se si vuole il massimo della qualità, visto che è un formato non compresso, o compresso senza perdita di informazione, ma si può stampare con ottimi riusultati anche un jpg, purchè sia di alta qualità.
Ovviamente la fotocamera quando produce dei jpg elabora gli stessi dati che stanno nel file RAW, ma altrettanto ovviamente un conto è lasciare che lo faccia a modo suo e un altro è farlo noi controllando quel che succede attraverso un software di sviluppo del RAW. C'è la stessa differenza che passa tra il risotto che faccio io e quello pronto in busta.

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2023 ore 12:33

La macchina fotografica è più intelligente r preparata tecnicamente della stragrande maggioranza di quelli che la usano.

In postproduzione si lavora troppo ed i risultati sono fotografie del tutto irreali.
Non che la fotografia debba necessariamente rappresentare la realtà, anzi, non lo fa quasi mai, ma, specialmente nel paesaggio spesso si vedono orribili lavori.

user204233
avatar
inviato il 29 Gennaio 2023 ore 12:46

La macchina fotografica è più intelligente r preparata tecnicamente della stragrande maggioranza di quelli che la usano.


Evidentemente non hai mai visto cosa partorisce scattando completamente in automatico una Canon Eos 2000D.


avatarjunior
inviato il 29 Gennaio 2023 ore 17:22

(rispondo a Leo79)

Nono, è la risposta giusta. Per ora infatti provo con un laboratorio online, poi faccio le adeguate correzioni e vedo se riesco a migliorare.

Certo, l'ideale sarebbe avere un contatto diretto con chi stampa, ma non conosco nessuno. E poi, immagino i costi lieviterebbero assai (e allora sì che varrebbe la pena scattare in raw).

E per quanto dice Kwlit: personalmente, sono d'accordo. Si vedono in giro tante di quelle foto massicciamente posprodotte che non hanno più nulla di realistico.

Beninteso, ognuno fa quello che vuole con i suoi scatti. Ma non è il mio stile.

avatarjunior
inviato il 29 Gennaio 2023 ore 17:54

Nonostantte io sia meno intelligente e preparato tecnicamente di qualsiasi macchina fotografica vorrei porre una domanda a chi adopera i jpeg.
Non voglio cadere sulla diatriba Jpeg-Raw su cui come qualcuno ha detto prima sono stati scritti volumi, ma davvero pensate che la colpa di una cattiva post sia dovuta al formato con cui fotografiamo?
Una delle prime regole che qualsiasi corso do post produzione recita più e più volte recita questo: una post fatta bene non si deve vedere.
Se viaggiate a 180 km orari su una statale e vi schiantate, date la colpa alla macchina?

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2023 ore 18:00

Angelob,
Il RAW ti obbliga alla post produzione, cioè ad andare a 180 km/ h su una statale e se non sai guidare più che bene ti schianti.

Il JPG lavorato dal software della macchina ti libera dalla postproduzione e ti consegna un buon prodotto. Forse non raggiungerà i 180 Km/h, ma ti farà viaggiare a 140 km/h in tutta sicurezza.

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2023 ore 18:08

RAW ti obbliga alla post produzione, cioè ad andare a 180 km/ h su una statale


No, un paragone automobilistico corretto non dovrebbe avere niente a che vedere con la velocità.

Piuttosto, ti obbliga ad usare il proficuo cambio manuale al posto del pigro ed ottuso cambio automatico.
Il che non fa affatto male, per quanto - se uno vuole - sia legittimo adagiarsi sul cambio automatico (provato e odiato dal primo istante).

avatarjunior
inviato il 29 Gennaio 2023 ore 18:29

L'esempio del cambio mi sembra azzeccato. Ma torno al paragone iniziale: siamo sicuri sicuri che mettere (provvisoriamente) da parte la postproduzione non aiuti a cercare in ogni modo di ottenere scatti validi direttamente "in macchina"?

Il cambio manuale è sicuramente proficuo, ma muovere la leva del cambio nel momento e nel modo giusto è solo una piccola parte del "saper guidare", che implica attenzione alla strada, agli altri automobilisti, saper gestire il motore etc. etc. Se devo partecipare a una gara, il cambio manuale mi è indispensabile, se devo spostarmi da un posto all'altro in sicurezza e senza violare le norme del codice, no.

In fotografia, secondo me, è lo stesso. C'è gente che mette così attenzione alla postproduzione da scordarsi altri fondamentali. O addirittura da ignorare la loro esistenza.

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2023 ore 20:34

fintanto che uno è convinto che la "postproduzione" del raw serva a correggere scatti sbagliati, è meglio che continui a scattare in jpg.

col tempo, potrà prima imparare che sul raw non si fa "postproduzione", poi che avere a disposizione un file a 12-14-16 bit è comunque sempre meglio che averne uno a 8. Sempre.



avatarjunior
inviato il 29 Gennaio 2023 ore 22:07

Certo che è meglio. Ma tu a un ragazzino che vuole imparare a correre in moto gli metti sotto il sedere una Ducati da 180 cavalli o inizi con qualcosa che lui è in grado di dominare?

Io in questo momento con la mia fotocamera nuova mi sento come un ragazzino. Devo fare le mosse giuste per imparare ad usarla al meglio.

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2023 ore 22:52

Quello con gli altri strumenti è un paragone che può essere fatto ma è pieno di insidie...nel caso specifico le abilità da imparare per guidare un veicolo, a maggior ragioen una moto, sono fisiche, muscolari, richiedono tempi di addestramento del corpo per intuire le reazioni del mezzo e imparare a gestirle.

Nel caso delle macchine fotografiche, la questione è molto molto più semplice.
La terna ed il rapporto tra ISO, diaframma, tempi, sono gli stessi di qualsiasi altra macchina fotografica.
C'è da capire essenzialmente come risponde il sensore, specialmente nelle situazioni critiche, ma questo è proprio quello che non imparerai mai se continui a guardare immagini che sono state profondamente postprodotte dai settaggi preimpostati per lo sviluppo del raw.

Al massimo, impari come lavorano i vari setup preimpostati, ma non capirai mai quali sono i limiti e le caratteristiche vere della macchine...non è propriamente "conoscere" la macchina.


avatarjunior
inviato il 30 Gennaio 2023 ore 6:34

C'è da capire essenzialmente come risponde il sensore, specialmente nelle situazioni critiche, ma questo è proprio quello che non imparerai mai se continui a guardare immagini che sono state profondamente postprodotte dai settaggi preimpostati per lo sviluppo del raw.


Hai ragione. Ma nel mio caso entrano in ballo anche altri fattori. Il primo è che i sensori Fujifilm già li conosco (anche se non questo nuovo di V generazione) e ho sempre scattato in Raw, fino a quando ho preso la X-T5. Quello che devo capire praticamente da zero è proprio le possibilità della mia macchina, le sue funzioni.

Il secondo è che, personalmente, trovo che esista una certa fisicità anche nel fotografare. Soprattutto se cerchi di seguire soggetti che non siano statici, ma non solo, e se ti imponi di farlo con una certa rapidità per "cogliere l'attimo". Lo so, non è come guidare una moto (sono stato motociclista), ma anche solo uscire con -3 gradi (temperatura attuale a Milano), fotocamera legata alla mano con un bracciale, guanti con dita scoperte, tutte le regolazioni opportune da fare "al volo" nel minor tempo possibile, ha una sua certa fisicità.

Tu mi dirai: banale. Io ti dico: a 59 anni, con la vista non più perfetta, le mani non più fermissime, mica tanto. Il cervello deve comunque impegnarsi in alcune attività magari semplici, ma che poi richiedono di essere trasferite al corpo e quindi alla fotocamera. Postura corretta, ricordarsi di cambiare il diaframma a seconda della profondità di campo che vuoi ottenere, scegliere il tipo di autofocus corretto o focheggiare in manuale etc. sono tutte attività che devi fare con il cervello e quindi con le dita.

Semplice? Sì, dipende però: se l'occasione per la foto giusta ti svanisce in un secondo (o se sei in giro con qualcuno che si scoccia se ti fermi e ci metti due minuti ogni volta per fare una foto), mica tanto.

Terzo: i settaggi preimpostati non sono infiniti. E sono "stupidi": a input simile, corrisponde output simile. E tra l'altro, sono previsti anche dal software di elaborazione raw che utilizzo (C1), quindi rappresentano una (eventuale) base di partenza.

Vengo da anni in cui scattavo in raw e poi passavo parecchio tempo al pc per ottenere i risultati migliori. Con la mia nuova fotocamera, ho semplicemente deciso che, fin quando non mi capiteranno occasioni fotografiche irripetibili, seguirò un approccio "fotocamera-centrico", fino a quando non avrò imparato ad ottenere il meglio da questa.

PS: bando alle chiacchiere, mi vesto e vado a fare un po' di foto in giro per la mia città, in barba alla temperatura (oggi attacco il lavoro alle 2 del pomeriggio, quindi ho tempo).

Se qualcuno ha voglia di vederli, qui ci sono i miei scatti. Tutti quelli fatti dallo scorso Natale sono con la X-T5 in jpeg; quelli precedenti con una X-T30 (rubata) dal raw.

www.flickr.com/photos/184481786@N02/

avatarsenior
inviato il 30 Gennaio 2023 ore 7:20

appunto, a maggior ragione se parli di dedicare meno attenzione a definire cose che potrebbero distrarti dalla scena: lo scatto in raw ti permette di fare scelte più veloci sul campo per quanto riguarda l'esposizione, proprio per la possibilità di regolare di fino ed eventualmente correggere in fase di sviluppo e di rimandare a dopo lo scatto quella, quasi inutile, dello stile da applicare al raw.
Stile che, comunque, è applicabile tranquillamente in batch (quindi senza nemmeno perderci tempo).

Comunque, ho visto le tue foto e sono ottime, hai decisamente un buon occhio. Immagino che tu abbia le idee ben chiare di cosa ti comporti una scelta o l'altra, per cui non mi pare il caso di insistere oltre.

avatarsenior
inviato il 30 Gennaio 2023 ore 8:04

In fotografia, secondo me, è lo stesso. C'è gente che mette così attenzione alla postproduzione da scordarsi altri fondamentali. O addirittura da ignorare la loro esistenza.


Premesso che sono uno che neanche si definisce “fotoamatore”, termine troppo elevato per quel che penso io sia, nella mia inesperienza non ho mai scattato con in testa l'idea “tanto poi correggo in post”, anche perché ho imparato che una foto cannata non si corregge, si butta. Per cui, in fase di scatto faccio tutto ciò che le mie scarse capacità mi permettono di fare per portarmi a casa una immagine decente, e in post faccio ciò che penso sia necessario fare. Tra l'altro, scattando per la maggior parte foto ricordo, e scattando ormai sempre in RAW + jpeg, la maggior parte delle foto le lascio così come escono, e solo a quelle che mi piacciono di più riservo un trattamento d'onore (che potrebbe anche includere la stampa), e per quelle riparto dal RAW.

Ultima considerazione: tutti noi sappiamo che una parte del processo di stampa della pellicola in camera oscura consiste nel “dodge and burn”. Non è una operazione sempre necessaria, e non tutti la usano, ma è una possibilità. Direttamente in camera, da quel che so, questa parte del processo non esiste.

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