| inviato il 11 Gennaio 2023 ore 10:16
“ Quali domande? „ Ad esempio, se quello che vediamo è tutto oppure c'è altro. “La fotografia è essenzialmente un dispositivo di selezione e attenzione del vostro campo di attenzione…semplicemente si tratta di attivare un processo mentale, di attivare lo sguardo e cominciare a scoprire nella realtà cose che prima non si vedevano, anche dando agli oggetti, agli elementi della realtà un altro significato. Attivare un campo di attenzione diverso” Consiglio la lettura di Lezioni di Fotografia, ma anche no. Nel senso che se non si apprezzano le immagini - ci sta - ancora meno si apprezzeranno le parole, che sono, da una parte, di una semplicità disarmante, dall'altra sono "molto intime" ovvero frutto della visione di un artista, prima ancora che fotografo. |
| inviato il 11 Gennaio 2023 ore 10:30
“ Ad esempio, se quello che vediamo è tutto oppure c'è altro „ Ma questo non vale per tutti i fotografi? |
| inviato il 11 Gennaio 2023 ore 10:38
Arci l'invenzione non è stata l'uso del colore, ma il modo in cui il colore è stato usato. A quei tempi (ed anche adesso) avevano quasi tutti la mano pesante, da Fontana (che peraltro mi piace moltissimo) a McCurry, a Leiter, ad Allard e chissà quanti altri. Lui era all'opposto. Un'altra cosa che mi ha colpito è il modo in cui ha trasformato una fabbrica di allegria e divertimento come la riviera romagnola, in una fonte di malinconia ed infinita tristezza. Forse il mio giudizio è influenzato dalla mia conclamata allergia a qualsiasi forma di divertimento obbligatorio. |
| inviato il 11 Gennaio 2023 ore 10:40
“ Ma questo non vale per tutti i fotografi? „ No. Mic, chiama la tua prof di arte del liceo e domandale scusa. Lei saprà il perché. |
| inviato il 11 Gennaio 2023 ore 10:41
Si ti seguo Stefano e forse sta infinita malinconia e tristezza non fa piacermi la fotografia di Ghirri….come diceva Mike Buongiorno……allegria ….eche× |
| inviato il 11 Gennaio 2023 ore 10:42
A me Ghirri piace, da emiliano che vive e cavallo tra la pianura padana e la colina, tra Bologna e Modena, non posso non apprezzare come ha mostrato la realtà in cui viveva, con un occhio che allora era sicuramente moderno ed innovativo. Già solo a pensare di mostrare non il belpaese o il neo-realismo, prendendo una strada tutta nuova è di per sè un valore, che ha influenzato generazioni future (il sottoscritto sicuramente). In molte opere riconosco la capacità di capire il paesaggio e di saperlo mostrare agli altri. Di Ghirri mi piace l'uso dell'inquadratura frontale, Guido Guidi per esempio lavora di più su un taglio diagonale, con effetti diversi. Di Ghirri mi piace molto, l'idea di andare a cercare luoghi "normali" che non avevano alcuna bellezza da mostrare, un concetto che cerco di applicare nelle mie (banalissime) fotografie. Non mi piace di Ghirri: L'essere osannato e idolatrato da alcuni, è vero che molti non lo capiscono perchè non hanno gli strumenti per farlo (non è una offesa a nesuno sia chiaro), ma sembra che se non lo apprezzi non tu non sia degno di essere considerato competente in fotografia. La qualità di molte stampe lascia a desiderare, è vero che è il messaggio che vincola l'immagine, ma se ho di fronte a me una stampa (quasi sempre max 20x30 circa) magari sbiadita, o con tonalità che non apprezzo, non riesco a godermela appieno. L'idea dell'archivio, è sicuramente interessante ma porta poi a delle strorture che andrebbero evitate. Pensate se si potesse vedere tutto l'archivio di Salagao o Bresson (magari si può pure), probabilemente rimaremmo delusi nel constatare che questi autori hanno lavorato come dei matti, e buttato anche di più, per ottenre qualche decina di capolavori. Quindi sposo in toto l'idea di guardare la sua produzione basandosi sulle "sue" pubblicaizioni. Altro fattore molto interessante da analizzare è come queste immagini siano invecchiate. A volte mentre sfoglio i libri di Stphen Shore mi accorgo che, molte delle immagini le apprezzo perchè vedo rappresentate delle auto deglli anni '60 con la coda lunga e i colori sgargianti. In quel caso per me l'immagine ha acquisito valore, anche se non era assolutamente l'intento dell'autore. Per Ghirri invece, molte delle immagini, complice una stampa non sempre all'altezza succede l'esatto contrario. Il paesaggio lo trovo invecchiato male, ma vale solo per una parte, quelle dove c'è un riferimento temporale importante. Quelle più astratte le trovo ancora oggi attualissime. |
| inviato il 11 Gennaio 2023 ore 10:46
“ Il paesaggio lo trovo invecchiato male „ Il paesaggio italiano - quello reale - è invecchiato ancora peggio di quello nelle immagini di Ghirri. Pure per questo è attualissimo. Involontariamente (o forse no). |
| inviato il 11 Gennaio 2023 ore 11:32
“ Mic, chiama la tua prof di arte del liceo e domandale scusa. Lei saprà il perché. „ Perdona la mia ignoranza ma non ho fatto studi artistici, sono solo un povero tecnico abituato a fatti concreti e questi concetti e domande astratte contribuiscono a non farmi capire la grandezza di Ghirri |
| inviato il 11 Gennaio 2023 ore 11:38
“ Perdona la mia ignoranza ma non ho fatto studi artistici, sono solo un povero tecnico abituato a fatti concreti e questi concetti e domande astratte contribuiscono a non farmi capire la grandezza di Ghirri „ Sapessi quel che faccio io per vivere, altro che arte... |
| inviato il 11 Gennaio 2023 ore 13:42
Per Remember ho una domanda: a chi si è ispirato per fare alcune delle foto (in particolare spiagge)??? io un'idea ce l'avrei... ecco uno dei fattori fondamentali dell'importanza dei maestri della fotografia che, talvolta anche inconsapevolmente, noi tendiamo a scimmiottare (con risultati anche scadenti: io per primo)!!!! |
| inviato il 11 Gennaio 2023 ore 17:40
@Trystero “ Allle foto di Ghirri più conosciute, voglio aggiungere questa piccola serie "riscoperta" due anni fa negli archivi della Ceramica Marazzi di Sassuolo con la quale ha collaborato dalla metà degli anni '70. www.ghirri.marazzi.it/gallery „ Le conosco bene : ero presente alla inaugurazione della mostra all'istituto Italiano di cultura a Parigi nel novembre del 2021
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| inviato il 12 Gennaio 2023 ore 17:21
@Luca Ballotta: "L'idea dell'archivio, è sicuramente interessante ma porta poi a delle strorture che andrebbero evitate. Pensate se si potesse vedere tutto l'archivio di Salagao o Bresson (magari si può pure), probabilemente rimaremmo delusi nel constatare che questi autori hanno lavorato come dei matti, e buttato anche di più, per ottenre qualche decina di capolavori." Non so ma sinceramente le storture nel caso stanno nella testa di chi guarda. Penso che basti accendere il cervello (non parlo mica di te eh!) per evitarle. Se poi potessimo accedere a tutto l'archivio di chi ci pare e ne rimanessimo delusi i casi sarebbero due: o non ci avevamo capito niente prima oppure abbiamo qualche neurone in vacanza. In entrambi i casi sarebbe colpa nostra , non vedo cosa c'entri l'autore. Io non so cosa darei per avere accesso agli "archivi totali " degli artisti che amo e non mi riferisco solo alla fotografia perché questa visione assoluta e non filtrata da chi decide cosa mostrare e cosa no (seguendo le proprie logiche di gusti o interessi particolari) ci porterebbe davvero e definitivamente dentro l'intera opera. Soprattutto perché questa cernita è spesso effettuata postuma da un pinkopallo qualsiasi non necessariamente conoscitore profondo del materiale, oppure dall'etichetta discografica etc.. insomma gente della quale non fidarsi troppo |
| inviato il 12 Gennaio 2023 ore 21:09
Maltsev“ Io non so cosa darei per avere accesso agli "archivi totali " degli artisti che amo e non mi riferisco solo alla fotografia perché questa visione assoluta e non filtrata da chi decide cosa mostrare e cosa no (seguendo le proprie logiche di gusti o interessi particolari) ci porterebbe davvero e definitivamente dentro l'intera opera. „ Ti capisco benissimo. Io ho le stesse libidini maniacali in campo letterario e musicale. Degli artisti che amo voglio tutto il possibile-trovabile, anche gli scarti. Nel mio caso vale (in ordine sparso) per Beatles, Philip Dick, King Crimson, Jorge Luis Borges, Billie Holiday, Kurt Vonnegut, Carmelo Bene, Brian Eno, Talking Heads, Thomas Pynchon, James Purdy, Alberto Arbasino, The Smiths, e tanti altri. Ogni opera, anche minore e anche se a volte può deludermi, mi interessa perché mi fa conoscere meglio l'autore. Forse è strano e contraddittorio, ma la vita privata mi interessa molto meno, a meno che il biografo sia a sua volta un ottimo autore/artista. Un esempio è " Io sono vivo e voi siete morti ", la biografia di Philip Dick scritta da Emmanuel Carrère. Per tornare all'argomento della discussione, a Natale mi è stato regalato il libro " L'amico infinito " di Claude Nori, che tratta proprio dell'amicizia con Luigi Ghirri. Lo inizierò stasera, spero non mi deluda. |
| inviato il 12 Gennaio 2023 ore 21:20
“ Degli artisti che amo voglio tutto il possibile-trovabile, anche gli scarti. Nel mio caso vale (in ordine sparso) per Beatles, Philip Dick, King Crimson, Jorge Luis Borges, Billie Holiday, Kurt Vonnegut, Carmelo Bene, Brian Eno, Talking Heads, Thomas Pynchon, James Purdy, Alberto Arbasino, The Smiths, e tanti altri. „ Anni fa l'idea mi piaceva, ma mi pare che adesso si stia un pò passando il limite. Continue ristampe in decine di edizioni diverse, utili solo a venare gli appassionati, chi segue la musica sa di cosa parlo. Con il tempo mi sto convincendo che è meglio gustare le opere culturali come erano state concepite dagli autori. |
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