| inviato il 27 Ottobre 2022 ore 21:38
Mi ispira poco. C'è la gestione di un gas (pressioni, tubi, pompe, tenuta del sistema, rischio di esplosioni), il calore della compressione, la dispersione di energia nelle trasformazioni di stato, la complessità dell'impianto. Piuttosto avevo letto di un accumulo a gravità: pesi su quando c'è produzione fotovoltaica, pesi giù, recuperando energia, di notte. Bisognerebbe fare degli impianti eolici con pesi nel fusto in funzione di stabilizzatore dell'erogazione. |
| inviato il 27 Ottobre 2022 ore 21:56
Come in tutte le centrali termoelettriche ad esempio, non è un nuovo tipo di rischio. Dove c'è accumulo di energia c'è rischio, da ciò non si scappa, e accumulare energia è proprio lo scopo del lavoro. |
| inviato il 28 Ottobre 2022 ore 6:57
Con l'accumulo a gravità non mi pare esistano rischi. |
| inviato il 28 Ottobre 2022 ore 7:25
“ Con l'accumulo a gravità non mi pare esistano rischi. „ non è praticabile: per accumulare 1kWh devi sollevare 1000kg a 360m....o altre proporzioni simili. idem caricare molle o altri sistemi di accumulo meccanico (aria compressa compresa): vengono superati quasi subito tutti i limiti di resistenza dei materiali. Questo sistema a CO2 bypassa parzialmente questo problema sfruttando la liquefazione del gas, che permette una riduzione di volume di un fattore circa 1000 senza aumento di pressione. Un po' come il GPL nelle bombole. |
| inviato il 28 Ottobre 2022 ore 7:37
“ Insomma, mi sembra che la value proposition della tecnologia non stia tanto nell'efficienza complessiva, che nonostante i tutti i recuperi non sarà granché, ma nella attuale mancanza di alternative capaci di installare grandissime capacità di stoccaggio dove servono. „ infatti, sono della stessa opinione. il problema è che se il sistema di stoccaggio mi perde il 70% dell'energia prodotta (e temo che saremo su quelle cifre), significa che il 70% dell'energia rinnovabile prodotta viene persa nel sistema di stoccaggio. In pratica, a fronte di 100MWh prodotti in eccesso da pale e fotovoltaico, solo il 30MWh potranno poi essere effettivamente usati quando serve. Sempre meglio che buttarla via, ma ciò evidentemente riduce l'apporto effettivo di una fonte già di per se' poco affidabile. Non è per fare pessimismo, ma questi sono calcoli che devono essere fatti (anzi, ormai diciamo che avrebbero dovuto essere fatti) PRIMA di prendere certe decisioni strategiche, specie se a brevissimo termine. invece, PRIMA riempiono di centrali non programmabili, che producono essenzialmente quando non serve, poi si rendono conto di tutta una serie di problemi (ben descritti anche in quello stesso documento di TERNA che ha postato Nik) e addirittura arrivano a spegnere ad esempio molte pale eoliche perchè destabilizzano troppo la rete (non era in quel documento, l'avevo letto altrove). Anche le stesse batterie che sostanzialmente costringono ad installare assieme ai pannelli (per il 110, ad esempio, è obbligatoria) servono proprio a non fare impazzire la rete in alcune zone residenziali o di villeggiatura, dove l'assorbimento di giorno è praticamente nullo a fronte di una sovraproduzione di corrente dal FV. L'invaso alpino ormai è già saturo da decenni...anzi, è pure in crisi per via della pericolosità degli sbarramenti, ormai vetusti....teniamo conto che sono tutte opere realizzate più o meno all'epoca del ponte Morandi...e con la stessa mafia...già solo per ripristinare l'efficienza di quelli esistenti serviranno opere faraoniche, impossibile pensare di farne altri, se non piccole briciole qua e la. L'unica è sperare che vengano trovate soluzioni, magari anche poco efficienti, prima che il problema diventi troppo grosso. |
| inviato il 28 Ottobre 2022 ore 7:40
Tipo l'idrogeno |
| inviato il 28 Ottobre 2022 ore 7:41
"A meno che non la lasci parcheggiata… no" Perché no? È vero che non liberi energia di notte, ma comunque carichi di giorno, quando c'è energia in surplus che di conseguenza non devi accumulare in centri di stoccaggio. È il principio della autoconsumo su scala globale. |
| inviato il 28 Ottobre 2022 ore 7:48
da ingnorante, cosi levo ogni dubbio , mi chiedo perche l'elettrico faccia cosi fatica ad evolvere, ormai sono 30 anni che si investe massicciamente in ricerca e sviluppo, ma i problemi delle batterie rimangono tali e sembrano insormontabili, tempi lunghi di ricarica e scarsa autonomia se poi facciamo il confronto con la prima auto elettrica 130 anni fa, le prestazioni di oggi sono impietose insideevs.it/news/573662/prima-auto-elettrica-della-storia/ |
| inviato il 28 Ottobre 2022 ore 8:21
“ da ingnorante, cosi levo ogni dubbio MrGreen, mi chiedo perche l'elettrico faccia cosi fatica ad evolvere, ormai sono 30 anni che si investe massicciamente in ricerca e sviluppo, ma i problemi delle batterie rimangono tali e sembrano insormontabili, tempi lunghi di ricarica e scarsa autonomia se poi facciamo il confronto con la prima suto elettrica 100 anni fa, le prestazioni di oggi sono poco edificanti insideevs.it/news/573662/prima-auto-elettrica-della-storia/ „ che motivi avevano le grande case di automotive di investire, anzi buttare, soldi nell'elettrico finchè l'endotermico non era un problema? 30anni di r&d sull'elettrico...ma di chi?Chi sarebbero gli altri competitor che da 30anni mettono soldi sull'elettrico puro? Se non era per Tesla a quest'ora partivano tutti da sottozero e non mi pare che Tesla abbia 30 anni...e durante la sua vita ha rischiato di finire per aria proprio perchè era l'unica a credere in quel che faceva... Tutti gli altri si son svegliati dopo, infatti son tutti indietro, rispetto a Tesla, di una decina d'anni... |
| inviato il 28 Ottobre 2022 ore 8:22
Nik la mia auto di giorno non è a casa |
| inviato il 28 Ottobre 2022 ore 8:23
ma cosa dici, è dai 90 che scassano con il futuro elettrico, e già da allora ci sono non solo prototipi, ma mezzi che si potevano acquistare |
| inviato il 28 Ottobre 2022 ore 8:24
Io credo che il problema non sia tanto la batteria ma le infrastrutture. Si tratta di ripensare tutto il sistema energetico e soprattutto le abitudini. La fetta più grossa del consumo sta nelle attività produttive. Il trasporto incide solo per il 10%. Ci vuole ancora tempo ed infatti gli obbiettivi sono a lungo termine. 2050 circa fatto salvo sti casini internazionali. La Russia per esempio si sente minacciata proprio perché campa con la vendita di "vecchia" energia. Dal gas metano al gasolio. |
| inviato il 28 Ottobre 2022 ore 8:31
“ ma cosa dici, è dai 90 che scassano con il futuro elettrico, e già da allora ci sono non solo prototipi, ma mezzi che si potevano acquistare „ e quali sarebbero i modelli di elettrica anni 90 acquistabili? io non me li ricordo...ma negli anni 90 avevo 9 anni quindi magari mi sbaglio anche.. Da che son nato che la gente parla di abbassare le tasse, che vuol dire? son chiacchiere al vento.... Io Mercedes faccio i miei esercizietti di stile per far vedere che penso al futuro, ma in realtà in quel "futuro" credo poco e ci metto poco, lo faccio solo per immagine...marketing... Poi nel concreto nessuno ha mai fatto nulla... Tu vuoi vendermi una macchina che fa, 100km, e che posso caricare solo a casa perchè non esiste niente per le strade che io possa usare, e pensi anche che io la consideri tra i miei possibili acquisti? Qualcun altro, prima di pensare alle macchine, ha realizzato una rete intera di ricariche per supportare i clienti che avrebbero creduto nei loro prodotti....ricariche date gratis per altro....e gli altri?già dagli anni 90 (13 anni prima della nascita di Tesla) già avevano investito in ricerca, sviluppo, prototipi ecc ecc dov'erano? “ La Russia per esempio si sente minacciata proprio perché campa con la vendita di "vecchia" energia. Dal gas metano al gasolio. „ L'unica minaccia della Russia è interna alla Russia...petrolio e metano russo sarebbero tutti felici di usarlo anche se si punta alle rinnovabili... Per me ha più senso bruciare gas e petrolio in una centrale elettrica piuttosto che metterlo nel serbatoio della macchina o in casa |
| inviato il 28 Ottobre 2022 ore 8:58
Nessuno è mai andato avanti con l'elettrico semplicemente perché... Zero manutenzione... |
user203495 | inviato il 28 Ottobre 2022 ore 10:06
“ da ingnorante, cosi levo ogni dubbio MrGreen, mi chiedo perche l'elettrico faccia cosi fatica ad evolvere, ormai sono 30 anni che si investe massicciamente in ricerca e sviluppo, ma i problemi delle batterie rimangono tali e sembrano insormontabili, tempi lunghi di ricarica e scarsa autonomia „ Quanto si impiega a ricaricare una semplice batteria dell'Iphone? |
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