| inviato il 09 Ottobre 2022 ore 5:11
Un po' come "lo citofono" e "lo telefono" . |
| inviato il 09 Ottobre 2022 ore 9:14
Ho avuto dato un bel regalo. |
| inviato il 09 Ottobre 2022 ore 9:21
Capito mi hai |
| inviato il 09 Ottobre 2022 ore 9:32
Quando si scrive nei post siamo presi dalla velocità e spesso si fanno degli errori marchiani e magari usiamo parole dialettali. Cmq il dialetto è cultura se usato al momento giusto. Purtroppo noi romani lo abbiamo perso ci è rimasta la cadenza di parlata qualche parola tronca ecc. Anche i cosiddetti ''coatti'' romani non parlano il dialetto puro bensì un dialetto pieno di neologismi inventati da loro. Per leggere le poesie di Pascarella devo ricorrere alle note più volte, mentre Trilussa essendo un contemporaneo è di facile lettura |
| inviato il 09 Ottobre 2022 ore 10:39
Anche in Piemonte il numero di persone che parlano il dialetto si sta riducendo sempre più. Le ultime due generazioni non lo paelano e pochi lo capiscono. Ci sono due fondamentali motivi: l'immigrazione il desiderio degli autoctoni di sentirsi colti parlando solo l'italiano. Io sono nato parlando il dialetto ed è la mia prima lingua. |
| inviato il 09 Ottobre 2022 ore 11:08
Invece al sud il dialetto è molto presente, perfino negli immigrati che spesso parlano con cadenza locale. Da piccolo a casa mia il dialetto era assolutamente bandito in famiglia: mia madre inflessibile! Poi ci sono errori frequenti nella scrittura ( comparso anche in questa discussione) come usare l'apostrofo quando si scrive "qual è,", che ovviamente l'apostrofo non vuole. O, sempre in tantissime discussioni su Juza, la presenza di accenti scorretti come in "so" ( io so' di cosa parlo) o su "sto" ( io sto' provando un obbiettivo). Ovviamente la forma corretta è senza accento, ma basta leggere poche pagine per trovarli. Tra l'altro, confesso di non saperlo, sulla tastiera del cellulare dove si trova l'accento? Al nord noto poi la maggiore tendenza ad attribuire "gli" invece di "le" alle donne, tipo " gli ho detto...." cosa che proprio è difficile da digerire. Ma spesso sono abitudini della lingua parlata di ogni giorno |
user12181 | inviato il 09 Ottobre 2022 ore 11:31
“ Tra l'altro, confesso di non saperlo, sulla tastiera del cellulare dove si trova l'accento? „ Devi tenere premuto un po' il tasto della vocale, ti si apre un mondo di varianti, poi senza staccare il dito vai sulla lettera scelta e lo stacchi dalla tastiera ö õ ô ó ò œ ? ? ø, i punti interrogativi sono due lettere che Juza forum non può visualizzare. |
| inviato il 09 Ottobre 2022 ore 12:11
@ Claudio Santoro Vero. Il femminile e il maschile alla terza persona singolare sono spesso confusi. Poi la coniugazione al maschile o al femminile dei verbi al participio passato vengono spesso usati in modo errato con uso prevalente del maschile. Ad esempio le donne dicono: mi sono tagliatO le unghie. |
| inviato il 09 Ottobre 2022 ore 12:18
Il motivo perché Roma ha perso il suo dialetto è semplice, quando fu nominata capitale d'Italia nel 1870 se ben ricordo, si trasferirono tutti i ministeri, il parlamento e tutto l'apparato staale, quindi il dialetto si è im×to fino a perdersi nei meandri di altri dialetti. Oltre a quanto scritto sopra si ebbe la prima ''speculazione edilizia'' ad opera dei Beni Stabili di Torino, dopo la bonifica intorno a Castel Sant'Angelo iniziarono a costruire palazzi tipo quelli di Torino con vie parallele e traverse e la zona in precedenza chiamata ''Prati di Castel Sant'Angelo'' divenne e lo è tuttora semplicemente ''Prati''. Quindi alla luce dei fatti tra i piemontesi, i toscani e i meridionali il dialetto romano è scomparso |
| inviato il 09 Ottobre 2022 ore 12:31
In Piemonte il dialetto è ancora abbastanza presente in provincia e nelle campagne ovviamente . In famiglia non lo si parlava , anche se i nonni materni tra loro lo usavano, ma avendo vissuto io per alcuni anni con una compagna che lo parlava , me ne sono "riappropriato" e mi ci ritrovo dato che spesso nei miei giri "fuori porta" e in montagna mi viene molto naturale e mi trovo più a mio agio con gli interlocutori locali che capisco avere più familiarità con il dialetto che non con l'italiano. |
| inviato il 09 Ottobre 2022 ore 13:41
Grazie Murmunto. Comunque, resta sempre che è strano leggere tante volte "sò" , " stò", "fà" tutti erroneamente con accento. E poi il famoso " qual'è" con apostrofo che non si può proprio vedere. Per quanto mi riguarda, raramente uso il dialetto se non per l'espressione particolare, caratteristica, "sfiziosa"; vivo in città e raramente mi capita di incontrare persone che utilizzano il dialetto come lingua; capita più spesso, nei rioni popolari e del centro storico, sentirlo utilizzato come inflessione. |
| inviato il 09 Ottobre 2022 ore 13:51
“ In famiglia non lo si parlava , anche se i nonni materni tra loro lo usavano, ma avendo vissuto io per alcuni anni con una compagna che lo parlava , me ne sono "riappropriato" e mi ci ritrovo dato che spesso nei miei giri "fuori porta" e in montagna mi viene molto naturale e mi trovo più a mio agio con gli interlocutori locali che capisco avere più familiarità con il dialetto che non con l'italiano. „ Io lavoro direttamente a casa della gente ed il dialetto stabilisce un rapporto di cordialità immediato , per me è imprescindibile utilizzarlo in questi ambiti (oltre a darmi piacere il farlo). Spesso mi trovavo a casa dei miei nonni i quali parlavano quasi esclusivamente dialetto , l'ho quindi imparato ad orecchio come fanno i bambini con la lingua madre in età prescolastica . Lo sto insegnando anche a mia figlia, pian pianino. |
| inviato il 09 Ottobre 2022 ore 14:21
Mc Reeny Tu parli il dialetto pavese o ancor meglio: quello lomellino. Io vivo in Piemonte sulla riva dx del Po, a un paio di km dal confine con la Lomellina. Da voi il dialetto si è conservato meglio rispetto alle mie zone. I fattori sono tanti, non ultimo il fatto che da noi la piccola proprietà contadina, custode del dialetto, negli ultimi trent'anni è svanita nel nulla. |
| inviato il 09 Ottobre 2022 ore 15:00
Giusto amico. Ho capito che qualcuno ha avuto come ultima lettura nella vita Pinocchio ed è rimasto legato a certe espressioni  |
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