RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Strano effetto dopo sviluppo raw. Pareri di esperti


  1. Forum
  2. »
  3. Fotocamere, Accessori e Fotoritocco
  4. » Strano effetto dopo sviluppo raw. Pareri di esperti





avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 21:37

Concordo, Affinity purtroppo non adatto ancora a sviluppo di fino, fantastico per la post successiva coi livelli ma per sviluppare ci vuole lo strumento specifico.
Oppure, come ho fatto l'altro giorno in mobilità con l'ultima foto postata, col cellulare... MrGreen Ma questa è un'altra storia, se qualcuno è curioso la racconto in un post separato dedicato sennò sono OT. MrGreen

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 23:02

Quoto Gaga
Ai tempi della pellicola tutti erano ossessionati dalla grana, cercando il modo di non farla apparire in stampa (a meno che non fosse voluto). Oggi dal rumore. Dovremmo rilassarci e smetterla di pretendere la pulizia assoluta guardando al 100% sul monitor e pensare invece a come sarà realmente vista la nostra foto. Non dimentichiamoci che i software di riduzione del rumore piallano i dettagli molto piccoli e le texture molto fini. Per cui secondo me vanno usati nella misura in cui servono e non oltre, senza farsi ossessionare da quel che si vede al 100%.

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 12:40


Mi ritrovo perfettamente nelle parole di HDB per quanto riguarda dpp.
Ovviamente non sarei stato in grado di dire quello che pensavo su dpp meglio di lui.
Nel caso specifico delle foto che ho postato, ma in generale nel mio workflow in pp, personalmente prendo il RAW e lo sviluppo in dpp intervenendo il più delle volte solo sulle correzioni lente, picture style, ombre e luci, luminosità e poi riduzione rumore.il file tiff che ottengo lo lavoro in affinity.
Ho provato a sviluppare Direttamente da affinity il RAW, anche perché con l'utilizzo di maschere e grazie all'interfaccia più photoshop similare è più chirurgico. Purtroppo demosaicizzazione e correzioni lenti di dpp sono sempre più efficaci.
Sono curioso di provare dxo che sembra dare Ottimi risultati

Non conosco affinity, ma se necessito di interventi particolari in termini di correzione colore (inclusa anche la gestione di eventuali dominanti, soprattutto se non sono uniformi), utilizzo photoshop. Dopo aver scoperto le potenzialità di Lab diviene arduo farne a meno, considerata anche la celerità con cui si possono eseguire certi interventi. Oltre a questo sfrutto il metodo ppw di Dan Margulis, anche se con ogni versione di photoshop l'installazione del pannello diviene più laboriosa.

avatarjunior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 15:24

Affinity ha un interfaccia molto simile a photoshop e per quello che faccio mi basta , anzi, ancora non lo so usare nella sua totalità.
I 30 euro per la licenza li vale tutti e se avesse uno vero convertitore di raw efficace ne pagherei anche di più ma logicamente è lontano dall'essere photoshop.Tra l'altro photoshop ha una miliardata di utenti per cui i vantaggi sono molteplici.
Affinity ho cominciato a conoscerlo e difficilmente lo cambierò. Chiaramente sono alla ricerca del buon raw converter e come detto prima in questo momento Dxo pure raw (dxo photolab 5)sembra il migliore

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 15:29

OT
C'è il canale Telegram di Affinity Stefano, se già non lo conosci e ti vuoi unire. Ogni tanto vengono pubblicati link a tutorial o partono discussioni su funzionalità, o si può chiedere aiuto su come fare qualcosa:
t.me/affinityphotoitalia
Assolutamente zero spam, pochi messaggi in media.
Fine OT

avatarjunior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 16:27

Grazie Black, mi sono iscritto

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 17:11

"foto 1 sviluppata da me
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4321231&l=it
foto 1 jpg della macchina
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4321232&l=it

foto 2 sviluppata da me
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4321236&l=it
foto 2 jpg sviluppato da me
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4321237&l=it"

Viste nella loro intierezza con il mio monitor da grafica da 24", quelle foto di rumore non ne presentano nulla, zero,
nelle foto il rumore non c'è .

E stop, fine del discorso.



Altra discussione che conferma come coi monitor oggi molti ingrandiscono le immagini a dimensioni assurdamente grandi, le spulciano, e così facendo giocano fanciullescamente coi pixel e non fanno fotografia.

Detta in altre parole, c'è un sacco di gente, ma veramente un sacco di gente che ha dei trabiccoli per le mani e non sa nemmeno come usarli.

Una fotografia, per giudicarla, uno se la deve guardare nella sua intierezza, e quello che ci si vede, conta, mentre quello che non ci si vede, non conta assolutamente nulla.



A proposito: quanto è grande, geometricamente, in centimetri e con precisione al decimo di millimetro, una fotografia digitale a caso, tanto per citare una fotocamera, diciamo quella di una Canon 6D Mk IV, ossia di risoluzione di 6720 x 4480 Pixel?

Ora se uno non sa rispondere a questa mia semplicissima domanda dando un numero preciso al decimo di millimetro, ed invece si preoccupa del rumore che presenta una immagine vista a monitor al 100%, magari della Canon 5D IV, ma questa domanda ovviamente vale per tutte le altre fotocamere digitali , a mio avviso personalissimo, si dovrebbe dedicare a qualcosa di diverso, di molto diverso, dalla fotografia digitale.

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 17:14

Credo non si vedrebbe manco sul mio 55 pollici il rumore, perché si riscala l'immagine a 4k... e se l'algoritmo di interpolazione non fa schifo quella granella così sottile sparisce in men che non si dica. Sorriso

avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 8:48

Altra discussione che conferma come coi monitor oggi molti ingrandiscono le immagini a dimensioni assurdamente grandi, le spulciano, e così facendo giocano fanciullescamente coi pixel e non fanno fotografia.

Detta in altre parole, c'è un sacco di gente, ma veramente un sacco di gente che ha dei trabiccoli per le mani e non sa nemmeno come usarli.

Una fotografia, per giudicarla, uno se la deve guardare nella sua intierezza, e quello che ci si vede, conta, mentre quello che non ci si vede, non conta assolutamente nulla.


Grazie del contributo ma il quesito nel post (forse posto male) era : Perchè c'è quella differenza (infinitesimale) tra le due immagini? Cosa ho fatto per creare quel rumore(o artefatti)?
Mi interessava sapere se potevo capire come lo avevo creato.
Non volevo andare nel pixel piping

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 18:43

Beh, in soldoni il fatto è che aumentare il contrasto locale significa aumentare le differenze tra i dati di luminosità e colore di pixel vicini, e anche l'aumento della saturazione fa qualcosa di simile, e la cosa fa ovviamente aumentare le differenze anche tra pixel vicini che fanno parte di una campitura di colore uniforme (cielo, per esempio), perché anche se i pixel che rappresentano una superficie di colore uniforme dovrebbero restituire valori di luminosità identici in realtà non è così, per via del rumore. Più aumenti contrasto e saturazione più la cosa si nota, e non c'è altro rimedio che fare intervenire del software per la riduzione del rumore, che però non è perfetto neanche lui e porta i suoi inconvenienti.
Qualcosa del genere succedeva anche con la stampa analogica: se si voleva aumentare il contrasto si stampava su carta di gradazione dura, però questo faceva emergere la grana della pellicola.
Normalmente la cosa non crea problemi insormontabili, ma quando invece si vuole ingrandire molto un crop di pochi mpx invece sì.
Insomma, chi vuole l'effetto "wow!" stia attento a non creare l'effetto "bleah!".

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 19:03


Grazie del contributo ma il quesito nel post (forse posto male) era : Perchè c'è quella differenza (infinitesimale) tra le due immagini? Cosa ho fatto per creare quel rumore(o artefatti)?
Mi interessava sapere se potevo capire come lo avevo creato.
Non volevo andare nel pixel piping

Il rumore era già presente nella foto, e questo dipende in parte dal sensore. Con una macchina con sensore full-frame recente avresti avuto meno rumore nella zona del cielo, inclusa la bistrattata 6d mark II (ma oramai la massa si preoccupa di cosa accada se si sovraespongono di 5 stop le aree in ombra, come se fosse l'unico parametro di valutazione rilevante).

Tuttavia, la causa primaria sono le maschere di contrasto. Infatti, gli algoritmi associati a tali funzioni non riescono a fare distinzione tra rumore e le aree utili della foto. Pertanto, viene aumentato il microcontrasto, e risalta maggiormente anche il rumore di luminanza. A seconda delle soglie di intervento, il rumore sarà visibile

Discorso analogo per le correzioni colore relativamente spinte, che possono aumentare sia il rumore di crominanza che quello di luminanza. Ecco perché raccomandavo di eseguire tali interventi il più possibile localmente, se la correzione è necessaria in un'area specifica.

Si può fare un'analogia con le questioni culinarie. Supponiamo di aver preparato i piatti per una cena, dagli antipasti al dolce, e di disporli su un tavolo.
Se ci si rende conto che manca del sale su un antipasto, non si getta di certo sale a profusione su tutti i piatti, dato che il risultato sarebbe pessimo.

Parimenti, se è necessaria una correzione in un'area specifica della foto, è bene evitare di agire globalmente sull'intera immagine. Con photoshop o anche lightroom si possono eseguire facilmente (sfruttando il sistema di maschere) delle correzioni selettive sulla foto, sia a livello di esposizione che di nitidezza, saturazione colore, contrasto e annessi.

avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 19:52

Vado controtendenza, lo so, ma se piace la (non) grana del file da macchina, provare ad incrementare qualche valore (saturazione, contrasto...) direttamente dal menu potrebbe non essere una cattiva idea.
Stando a quanto vedo, a parte i ritagli, la variazioni apportate alle immagini sono abbastanza compatibili con i settaggi disponibili a bordo macchina.
...se dovessi soffermarmi anche su altri dettagli, mi pare che anche le parti in ombra dell' incarnato dei ragazzi della foto 1 e la schiena del signore nella foto 2 si siano piuttosto "irruvidite" in post...
La post è utilissima, e su questo non si discute, ma il mio parere resta sempre che "la post non è un must", se si riesce ad avere un file pronto alla stampa direttamente in scheda, non c'è niente di male, anzi!
Se poi c'è necessità di spingersi oltre, ben venga la post con tutte le accortezze necessarie, valutate ovviamente caso per caso.
Fare prove per cercare di rendere lo scatto più simile possibile al risultato finale desiderato, credo sia tempo ben speso.


avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 20:43


il mio parere resta sempre che "la post non è un must", se si riesce ad avere un file pronto alla stampa direttamente in scheda, non c'è niente di male, anzi!

La postproduzione è un passaggio inevitabile e ineliminabile, nelle fotocamere digitali, per cui...non si scampa.

Infatti:

- se si scatta in jpeg la postproduzione la effettua la fotocamera, sulla base delle impostazioni selezionate e funzioni attive.
- se si scatta in raw, la postproduzione ha luogo nel momento in cui si apre il file con un programma dedicato (visto che il raw non ha un profilo colore predefinito, tra le altre cose): se si lasciano le impostazioni standard non è che non si stia facendo postproduzione, ma semplicemente questa viene effettuata con le impostazioni di base del programma, che spesso sono tutt'altro che ottimali, a seconda di ciò che si vuole ottenere.

Insomma, volenti o nolenti, la postproduzione ha sempre luogo, in un modo o nell'altro.

Si veda anche l'articolo che segue.

marcoolivotto.com/nessuna-post-produzione-davvero/

avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 22:42

Insomma, volenti o nolenti, la postproduzione ha sempre luogo, in un modo o nell'altro.


Siamo pienamente d' accordo sul fatto che qualunque cosa di diverso dal raw sia un file già lavorato, e qui non ci piove manco sotto il diluvio, ma secondo il mio modesto parere, se la lavorazione avviene in fase di scatto, di "post" c'è ben poco, o è molto "poco post".
Io sono sempre quello controtendenza però...:-P
...Talmente controtendenza, che se penso al fatto di dover testare, scegliere e impostare parametri prima di scattare, quasi quasi parlerei di pre-produzione, che tali impostazioni siano per l' appunto definite pre-set, forse ha un senso...;-)
Ad ogni modo, per tornare in argomento, provare a tirar fuori dalla fotocamera un file già di proprio gusto, credo sia un tentativo che al nostro amico convenga fare...

avatarsenior
inviato il 08 Settembre 2022 ore 0:28

Che sia raw, jpeg o heif, il file viene creato sempre e comunque dopo lo scatto. Pertanto, anche se si scelgono anticipatamente le impostazioni, la manipolazione del file è successiva all'attivazione del sensore. Tra l'altro, anche se si scatta solo in jpeg, dopo la conversione a/d la macchina genera comunque una serie di dati "raw", che poi manipola per generare il jpeg. Insomma, è un lavoro che si avvicina a quello di un convertitore software di raw.

Peraltro, anche chi apre un raw con le impostazioni standard del programma, senza mai modificarle, le sceglie comunque anticipatamente, ma anche in tal caso avviene una manipolazione del file.

Circa i preset, faccio osservare che, volendo, si possono caricare sulla fotocamera dei picture style personalizzati, per cui non si è limitati alle impostazioni predefinite.

In ogni caso, le impostazioni che la fotocamera offre sono molto limitate, per cui può essere impossibile ottenere certi risultati, se si scatta in jpeg e ci si limita alla postproduzione attuata dalla macchina.

Un esempio banale sono le dominanti, magari non uniformi, che si hanno in certi scenari, soprattutto se vi sono sorgenti di illuminazione multiple, o luci non uniformi. Lato fotocamera si può al più variare il bilanciamento del bianco o ridurre la saturazione dei colori, ma certe correzioni - che magari in photoshop richiedono un paio di minuti, sono letteralmente impossibile da attuare.

In aggiunta a questo, l'anteprima della foto che mostra la fotocamera è abbastanza blanda, per diverse ragioni: il mirino elettronico e lo schermo hanno una scarsa gamma dinamica, un gamut molto limitato, e possono anche avere dominanti o problemi di scarsa uniformità di illuminazione. Inoltre sono molto piccoli e spesso hanno una risoluzione modesta.
In altri termini, non sono strumenti molto validi per valutare criticamente la resa di una foto. Pertanto, può capitare di non notare alcuni problemi che sullo schermo di un computer sono, invece, abbastanza evidenti.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.







Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me