| inviato il 30 Giugno 2022 ore 21:31
Cmq se sei indeciso tra rp e r vai di r, la rp ha lo stesso sensore della 6d mark ii, quindi non troveresti vantaggi |
| inviato il 01 Luglio 2022 ore 0:18
... e' assolutamente soggettivo, in particolare sugli aspetti che gli interessano ( tenuta ISO e reattività AF ... dove R e Rp non hanno differenze sostanziali) - personalmente ho preferito risparmiare 400€ e rinunciare ad una migliore GD, un miglior mirino e la possibilità di scegliere se usare l' otturatore elettronico - ho guadagnato in focus stacking, ( inspiegabilmente assente su R ) e sulle batterie ( in comune con i miei corpi M ) - unica vera anacronistica limitazione della RP, visto che ho anche ottiche luminose, il limite a 1/4000" |
| inviato il 01 Luglio 2022 ore 7:30
Per il rumore ISO investi in DXO Pureraw ( o Pohotolab se vuoi cambiare editor ), vedrai che non sarà più un problema. Per AF dipende molto da come lavori, se devi agganciare il soggetto, allora serie 1 o R3 R6 R7 e simili. Se invece impari a predire ti può andar bene anche la tua. |
| inviato il 01 Luglio 2022 ore 8:02
Ma con la zona a 9 punti o il punto di partenza sull'area ampia anche la 6D2 in servo segue bene abbastanza la qualunque Michael... Il basket è veloce, ma se lo conosci non è come fare farfalle in volo. Negli sport il tracking alla moderna maniera serve a fare tantissimi scatti buoni e con estrema facilità, ma se bisogna essere del tutto onesti in quelle situazioni non è indispensabile, specie per un amatore. |
| inviato il 01 Luglio 2022 ore 9:08
Sostanzialmente si ... ! - la discriminante in ambienti chiusi e proprio la luce e un ambiente + ristretto, che ti costringe ad un maggior impegno x seguire le azioni ... ma se conosci quello che vai a scattare e sai a quali lunghezze focali affidarti e' tutto + gestibile...! - poi mettiamoci un po' di creatività .... quando proprio la luce scarseggia e i tempi richiedono ISO alti ( personalmente mi infastidisce molto di più il rumore cromatico di quello digitale, che nei volti e' disastroso) .... divertirsi con il panning, abbassa drasticamente i tempi di scatto - certo non e' una regola ... ma può regalare scatti interessanti - ovvio che appoggiarsi ad un buon programma di Denoise risolve il problema a livello generale |
| inviato il 01 Luglio 2022 ore 9:32
E' più difficile da ottenere in modo gradevole, un panning negli sport in cui braccia e gambe vengono mossi nei modi più disparati... però è vero, ho visto panning splendidi di giocatori in penetrazione, nel basket, per esempio. |
| inviato il 01 Luglio 2022 ore 9:40
“ Ultimamente ho fatto foto ad una partita di basket giovanile ed un saggio di danza. Sono rimasto un pò deluso dalla reattività autofocus/scatto ed anche dal rumore scattando a 4000 iso. ottica utilizzata 70-200L f4 II. „ Problema di foto fuori fuoco o mosse? Se vuoi passare ad una reflex più performante c'è la 5DIV e non posso che parlarne bene (la ho). La III è inferiore (la avevo). Se vuoi passare a ML c'è la R6 e guadagni come punti AF su tutto il sensore ma perdi il mirino ottico, autonomia e l'impugnatura è più piccola della 5D (la R6 la usa mio padre). Quindi in ogni caso cadi bene. Se le foto mosse il problema è invece l'ottica ed hai bisogno di qualcosa di più aperto: o un 70-200 2.8 L IS II che preso usato è un affare, oppure un 85 L IS f/1.4 e ritagliare laddove serve o ti sposti tu più vicino all'azione. |
| inviato il 01 Luglio 2022 ore 14:46
“ Ma con la zona a 9 punti o il punto di partenza sull'area ampia anche la 6D2 in servo segue bene abbastanza la qualunque Michael... Il basket è veloce, ma se lo conosci non è come fare farfalle in volo. Negli sport il tracking alla moderna maniera serve a fare tantissimi scatti buoni e con estrema facilità, ma se bisogna essere del tutto onesti in quelle situazioni non è indispensabile, specie per un amatore. „ Infatti. Ho visto le foto postate dall'autore, per il rumore la 6D2 è in linea con le altre FF, un po meglio fanno le nuove Canon, ma una volta passato il file con DeepPrime di DXO Photolab tutto si allinea. Provare per credere. |
| inviato il 01 Luglio 2022 ore 14:49
Yep!
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| inviato il 01 Luglio 2022 ore 15:03
Se può interessarti, ho scattato a Basket fino a qualche mese fa con 6D2 e 5D4 contemporaneamente, su una il 70-200 2.8 IS II e sull'altra un'ottica corta, qualche volta ho anche alternato le ottiche (2 tempi con una e 2 con l'altra) per vedere se e quanta differenza ci fosse tra i risultati ottenuti con uno o con l'altro corpo a parità di condizioni e di ottiche e francamente, lavorando spesso a 4000 ISO (GPArena di Mantova, tanto per fare un esempio) le differenze (soprattutto in termini di "rumore", la MAF era molto simile anzi, sarà stata la mia 5d4, ma a conti fatti, paradossalmente è sempre risultata più "precisa" la 6D2) erano a favore della 6D2. Infatti, quando qualche mese fa ho preso la R6, ho dato dentro la 5D4 e tenuto la 6D2. Naturalmente, con la R6 migliori (meglio dire: non c'è paragone...) sia per la MAF che per il "rumore", a 4000 ISO quasi del tutto assente, prova ne sia che quando voglio stare leggero, grazie alla R6, invece che portarmi dietro il "biancone", vado con il "bianchino" liscio e la salute ci guadagna. Fossi in te, terrei tutto (6D2 e bianchino), interverrei - come già suggerito - sulle impostazioni della macchina (io per esempio ho disattivato qualsiasi "ottimizzazione", anche l'antiflickr che incide moltissimo) e appena le finanze te lo permetteranno, se continuerai a scattare a sport, prenderei una R6. |
| inviato il 01 Luglio 2022 ore 15:17
Scusa l'OT: su cosa incide l'antiflicker? Ed in che modo? |
| inviato il 01 Luglio 2022 ore 16:03
L'antiflicker incide sulla velocità di scatto e sullo shutter lag. Quanto all'autofocus delle 6d mark II e 5d mark IV, quest'ultima offre prestazioni mediamente superiori. I limiti della 6d mark II sono a livello hardware, per via del sensore af ttl-sir di derivazione 80d (questioni di costi, probabilmente, visto che si tratta di una macchina di fascia amatoriale), ma anche software: una grossa carenza su quest'ultimo aspetto deriva dall'assenza delle opzioni di espansione del punto af. Pertanto o si utilizza il punto af singolo, oppure si passa alle modalità zone o di selezione automatica dei punti di messa a fuoco: il problema è che queste due non sostituiscono assolutamente l'espansione del punto af e, anzi, in certi casi possono causare più problemi che benefici. Anche con il punto af singolo, comunque, la 5d mark IV è mediamente più stabile nel tenere la messa a fuoco sul soggetto, mentre la 6d mark II tende ad avere un comportamento maggiormente erratico, soprattutto in condizioni di illuminazione non ottimale o con sfondi con elevato contrasto. Ovviamente, più si sale di segmento e migliori sono le prestazioni: la 1dx mark II va meglio della 5d mark IV, e la 1dx mark III distacca con un certo margine la 1dx mark II (dato che hanno cambiato in modo sostanziale la struttura del sensore autofocus). La 5d mark IV è in vantaggio anche con la selezione automatica dei punti af, dato che ha un sistema di esposizione più avanzato: la 6d mark II può rilevare alcuni colori, e utilizzarli per seguire il movimento del soggetto, ma ha un sensore di esposizione RGB da soli 7000 pixel, contro i 150000 della 5d mark IV, che oltre a tutto può rilevare anche i volti. Anche qui, la 5d mark IV viene distaccata dalla 1dx mark II, e a sua volta questa non raggiunge i livelli di una 1dx mark III. Sulle mirrorless il divario di prestazioni dell'autofocus è mediamente meno marcato, tra un modello e l'altro (prendendo macchine coeve), essenzialmente perché il dual pixel cmos è integrato nel sensore. Pertanto, a livello hardware dipende tutto dal sensore e dai processori, mentre sulle reflex l'autofocus è molto più complesso, e servono delle componenti aggiuntive (oltre al sensore e processori) - che hanno dei costi - e pertanto a seconda della fascia di prezzo della macchina devono scendere a compromessi. Questo spiega perché l'autofocus di una r6 sia praticamente sullo stesso livello di quello di una r5 (anzi, la prima va meglio in condizioni di bassa luce), mentre sulle fotocamere della serie 5d e 6d non è così. Poi, il rovescio della medaglia è che sulle mirrorless il "sistema mirino" è molto più complesso di quello di una reflex, visto che entrano in gioco anche il sensore, i processori e l'elettronica, per cui delle prestazioni che si ottengono facilmente con qualsiasi mirino ottico possono risultare difficili da raggiungere su un evf, e pertanto vi sono delle discrepanze maggiori a livello delle prestazioni del mirino, tra un modello e l'altro, rispetto alle reflex. Anche qui, in parte è una questione di costi. |
| inviato il 01 Luglio 2022 ore 16:18
“ L'antiflicker incide sulla velocità di scatto e sullo shutter lag. „ Grazie |
| inviato il 01 Luglio 2022 ore 16:36
“ Pertanto o si utilizza il punto af singolo, oppure si passa alle modalità zone o di selezione automatica dei punti di messa a fuoco: il problema è che queste due non sostituiscono assolutamente l'espansione del punto af e, anzi, in certi casi possono causare più problemi che benefici. „ La zona a 9 punti però ci va abbastanza vicino. Ci sono solo in più i 4 punti "agli angoli" del quadrato. Poi, siamo d'accordo che l'espansione sia più precisa, andando a preferire il centrale ed escludendo la distrazione degli angoli del quadrato della zona a 9 punti, ma conoscendo il proprio sistema AF non la vedo come una limitazione troppo importante per uso amatoriale... La quantità di pixel del sensore esposimetrico invece secondo me incide molto di più (assieme alla presenza di più punti AF) nel divario serie 5/serie 6. |
| inviato il 01 Luglio 2022 ore 16:50
Le modalità zone sono completamente diverse dall'espansione del punto af, in quanto la fotocamera dà automaticamente la priorità al soggetto (che può essere qualsiasi cosa, anche una roccia) con maggiore dettaglio, tra quelli vicini alla fotocamera, e non si può selezionare un punto af iniziale. Con l'espansione del punto af, invece, si può forzare la macchina a partire dalla lettura della zona coperta dal punto af selezionato, per poi attivare gli altri punti af all'interno dell'area espansa, in modo da seguire il movimento del soggetto. Il risultato è che con la modalità a zone possono accadere situazioni spiacevoli, come focheggiamenti improvvisi sullo sfondo (che magari è molto più contrastato del soggetto), o comportamenti erratici dell'autofocus, per via della logica di funzionamento con cui lavora tale modalità. Pertanto le opzioni di espansione dell'area af fanno la differenza, in certi casi. Anzi, rimpiango un'opzione che avevano implementato solo sulla 1d mark IV, che consentiva di operare con solo due punti di messa a fuoco attivi, limitrofi tra loro. L'area coperta era più ampia di quella del singolo punto af, ma più ristretta rispetto alle altre opzioni di espansione, e in molti casi la cosa tornava utile. |
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