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Ma no, alla fine l'importante è capire come funzionano le cose. Effettivamente il termine anteprima (anche nell'originale "preview", quindi questa volta non possiamo dare la colpa a traduzioni fatte male) è ambiguo finché non si capisce a cosa si riferisce esattamente. Nel senso che ci sta che uno possa pensare siano quelle nella barra in basso (che mi pare abbia un nome ma al momento non mi viene).
La cosa sorprendente è che la pagina helpx.adobe.com/lightroom-classic/help/whats-new.html con le news non è aggiornata (Last updated on Aug 18, 2022). Quindi non ci sono ancora "istruzioni" e si va a tentativi guardando l'interfaccia e le note che accompagnano l'upgrade.
Questa versione è un grande progresso nel workflow AI driven. Sul fronte della segmentazione dell'immagine ed in particolare delle persone hanno pareggiato i concorrenti e li hanno anche superati in precisione delle maschere. Riconosce in un lampo le diverse persone e le loro parti rilevanti per la Post Produzione (occhi, pelle corpo, pelle viso, sopracciglia....anche i capelli, anche se meno precisamente). Pure con gli oggetti non è male, ma bisogna "spennellarli" per farli riconoscere. D'altra parte, per avere una ontologia di quello che può essere visto in una foto, ci vorranno anni.
Considerato che i preset possono usare maschere AI, l'automazione è notevole. In altri termini, se uno sbianca i denti, di una persona in una foto, può fare un preset e applicarlo ad altre 30 foto facendo sbiancare i denti di quella persona indipendentemente da come è in posa tra una foto e l'altra.
Sono invece ancora un po' indietro rispetto ai russi sull'uso della AI per modificare l'immagine o sue parti. I nuovi filtri neurali, infatti, non sono ancora "usabili", almeno per come la vedo io,ma ci arriveranno (tutti).
“ La cosa sorprendente è che la pagina helpx.adobe.com/lightroom-classic/help/whats-new.html con le news non è aggiornata (Last updated on Aug 18, 2022). Quindi non ci sono ancora "istruzioni" e si va a tentativi guardando l'interfaccia e le note che accompagnano l'upgrade. „
In realtà è aggiornata da questa mattina, quando ho postato: prova a fare un refresh, magari visualizzi la cache, anche se alcuni link rimandano a versioni più vecchie. Vedi anche qua: helpx.adobe.com/it/lightroom-classic/help/whats-new/2023.html
“ Questa versione è un grande progresso nel workflow AI driven. Sul fronte della segmentazione dell'immagine ed in particolare delle persone hanno pareggiato i concorrenti e li hanno anche superati in precisione delle maschere. Riconosce in un lampo le diverse persone e le loro parti rilevanti per la Post Produzione (occhi, pelle corpo, pelle viso, sopracciglia....anche i capelli, anche se meno precisamente). Pure con gli oggetti non è male, ma bisogna "spennellarli" per farli riconoscere. D'altra parte per avere una ontologia di quello che può essere visto in una foto ci vorranno anni. „
Settimana scorsa ho fatto un upgrade a On1 Photo Raw che ha introdotto funzionalità simili ovvero il riconoscimento ed il mascheramento automatico di vari elementi presenti nell'immagine ma, per le poche prove che ho fatto, sembra parecchio primitivo rispetto a quanto introdotto oggi da Adobe.
On1 Photo Raw ha anche introdotto il tag automatico dell'immagine cosa che non è ancora arrivata in LrC (mentre in LR è una feature "nascosta", nel senso che puoi cercare testualmente una foto indicando il contenuto)
Anche la rimozione con il context-aware in LR e Camera RAW, che era una parte deficitaria, è un'ottima feature.
Concordo: anche la rimozione context-aware a disposizione in LR non è male, ma non è facile da controllare. Usare solo il ctrl per definire il rettangolo da campionare, non è flessibile come il pannello complesso in PS.
Un'altra chicca è il "refresh" che campiona ogni volta una parte diversa di immagine quando si fa la correzione di difetti. Insomma un bottone "ritenta,sarai più fortunato". Fa un po' ridere, ma effettivamente dopo qualche tentativo si riesce a trovare un campione giusto.
UPDATE: C'è un'altra funzionalità che aspettavo da tempo: la possibilità di spostare a sinistra il pannello di editing ( e scambiare tra destra e sinistra anche tutti gli altri, volendo). Sembra una cosa del tutto insignificante, ma quando si fanno ore di post produzione, si crea uno stress notevole agli occhi per il continuo e rapido movimento oculare dal pannello dei cursori all'immagine, al fine di verificare che effetto ha prodotto una variazione. La possibilità di spostare i pannelli evita agli occhi movimenti troppo ripetitivi e stressanti.
Opero con Photoshop dalla versione 2.5 e con Lightroom da quella 1.0. Guardando indietro nel tempo, quando per le selezioni più accurate si usavano i tracciati e lo strumento penna con i suoi tanti nodi, mi rendo conto di quanta strada sia stata fatta nell'evoluzione dei softwares di ritocco fotografico. Ora l'intelligenza artificiale, dopo tanto addestramento, sta dando i suoi frutti. Non oso immaginare cosa si potrà fare solo tra pochi anni, ma un pizzico di nostalgia per un foto-ritocco arduo, magari noioso e lungo, ma forse più consapevole, confesso di provarlo. Va beh! Largo ai giovani!
“ Opero con Photoshop dalla versione 2.5 e con Lightroom da quella 1.0. Guardando indietro nel tempo, quando per le selezioni più accurate si usavano i tracciati e lo strumento penna con i suoi tanti nodi, mi rendo conto di quanta strada sia stata fatta nell'evoluzione dei softwares di ritocco fotografico „
Le maschere funzionano ancora meglio del 2022, già lì avevano fatto enormi passi avanti. Veramente nessun rimpianto per le vecchie selezioni fai da te, mi ci cecavo gli occhi di continuo. Utile anche la possibilità di scelta tra far confluire le varie maschere parziali del soggetto in un'unica maschera o tenerle separate.
Non so se è una novità ma ho notato solo ora che per ogni maschera è possibile variare il fattore di incidenza come per i predefiniti: di default è a 100 e può variare da 0 a 200. Se c'era già prima sono una fava ma lo trovo utilissimo per ricalibrare le modifiche troppo invasive apportate ad occhi cotti senza rimettere mano agli slider uno per uno.
Sto per volare la tavoletta grafica dalla finestra.
“ Non oso immaginare cosa si potrà fare solo tra pochi anni, ma un pizzico di nostalgia per un foto-ritocco arduo, magari noioso e lungo, ma forse più consapevole, confesso di provarlo. „
Secondo me, è proprio questa la forza di queste nuove tecnologie, IA compresa: la possibilità di delegare a loro gli aspetti più tediosi della post produzione per poter dedicare maggior tempo possibile alla parte creativa.
“ la possibilità di delegare a loro gli aspetti più tediosi della post produzione per poter dedicare maggior tempo possibile alla parte creativa. „
Per me sono tecnologie abilitanti, nel senso che senza di queste non mi sarei neanche messo a fare certe operazioni di post produzione per la quantità di tempo necessaria. La creazione di maschere ora invece è talmente veloce che posso prendere in considerazione miglioramenti a parti che avrei lasciato correre. Ancora più evidente è l'impatto se si considera la possibilità di definire preset con AI, che applicano gli interventi a foto simili (es.: stesso set), lasciando all'AI il compito di capire dove trovare le parti da modificare sulla base della definizione iniziale. E' un cambio epocale ai workflow e infatti tutti i prodotturi di editor vanno in quella direzione. La segmentazione del contenuto dell'immagine per il masking è solo l'inizio. E' la funzione propedeutica per aprire le porte agli interventi veri e propri proposti dalla AI che diventa sempre di più un assistente, non un sistema per sostituire il fotografo digitale.
...e nel frattempo è arrivato anche l'aggiornamento di LR Mobile. Ora le immagini elaborate con AI si possono editare senza problemi. Dal punto di vista funzionale, la versione mobile ha le maschere AI per cielo e soggetto, elaborate in cloud, ma non quelle più complesse (parti di una persona e oggetti). E' stata però aggiunta la rimozione context-aware. Quello che si riesce a fare su uno smartphone è davvero notevole, soprattutto considerando come è limitato lo spazio per l'interfaccia utente.
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