| inviato il 04 Giugno 2022 ore 9:33
“ Se non vuoi fare postproduzione scattare in Jpg è ovviamente l'unica soluzione, ma se poi ci metti mano, meglio il Raw „ Infatti è quello che dico fin dall'inizio. Per rivenire all'eventuale superiorità delle prestazioni del raw secondo me tiene a 2 cose 1) che il processore e il sw di sviluppo non sono obbligati di lavorare in tempo reale (come avviene in interno per i jpeg) e quindi I concettori di sw possono creare dei motori di trattamento molto più performanti, ma questa differenza tende a ridursi sempre di più e infatti la differenza fra i jpeg che fornivano le prime digi-camere rispetto a quelle di oggi è enorme. 2) che appunto con i sw esterni su PC o Mac puoi fare evolvere la qualità dei tuoi vecchi raw utilizzando dei sw più recenti e performanti, cosa impossibile in interno alla fotocamera anche aggiornando il firmware giustamente nel 2009 quando DxO ha introdotto il denois PRIME ho rifatto tutti raw della mia Canon 350D (la fu buonanima, si é bruucita la scheda madre a forza di usarla sotto la pioggia ) e la differenza é enorme e non solo agli alti iso ma anche a 100 iso le ombre sono molto più pulite e si possono lavorare meglio, se l'avessi saputo all'epoca non avrei esitato ad usare le alte sensibilità, col PRIME vengono perfette anche alla sensibiltà massima di 1600iso, che oggi sembra ridicola ma all'epoca era considerata come una sensibilità di "soccorso" e si cercava di non andare mai aldilà di 400iso...e in tutti i casi la 350d in jpeg non era cosa, il ricorso al raw era praticamente obbligatorio. Per il resto è oggi più che mai (cioé con le fotocamere relativamente recenti) penso che utilizzare il jpeg o il raw sia una questione di scelta fra coloro che preferiscono fare tutto al momento dello scatto e quelli che invece preferiscono farlo tranquillamente seduti davanti al PC, rispettabili scelte l'una come l'altra. |
| inviato il 04 Giugno 2022 ore 12:59
Personalmente ritengo abbia poco senso elaborare un jpeg, tanto vale elaborare un raw. O mi accontento del jpeg così come esce dalla macchina, magari dopo averlo adeguatamente configurato, scelta più che legittima, o se devo mettermi ad usare Photoshop, Lightroom o qualche altro programma per elaborare un jpeg tanto vale fare la stessa cosa con il raw, anche perché per molte macchine Lightroom ha già un profilo che simula il jpeg ottenibile in macchina, quindi alla peggio tanto vale partire dal raw con quel profilo applicato. |
user204233 | inviato il 04 Giugno 2022 ore 14:49
“ riguardarla a distanza di tempo, magari il giorno dopo. A volte il giorno dopo scopro che quel che ho fatto non va bene e ricomincio tutto da capo. „ Sì, prendendosi del tempo si riescono ad avere risultati migliori... purtroppo mi capita spesso di voler subito avere un'idea di ciò che ho partorito ed alla fine, a parte pochi casi, mi accontento dei primi jpeg che ottengo. Tornare sulle foto dopo un po' potrebbe essere un'ottima prassi, anche solo come scusa per concentrarsi di più sulla post produzione e magari meno sullo fase di scatto. Sarà meno divertente magari, ma alla fine conta il risultato finale, pertanto meglio dedicare all'elaborazione tutto il tempo necessario. |
| inviato il 04 Giugno 2022 ore 15:01
Io uso il RAW per le macchine e ottiche più vecchie e meno "performanti"... per spremere la migliore risoluzione possibile e regolare la riduzione di rumore a mio piacimento. Anche perchè su quelle macchine i JPG spesso erano scadenti (impastati, con notevole perdita di dettaglio). Con macchine più recenti invece scatto in JPG dato che la qualità non ne risente troppo. Penso che la Canon R renda dei JPG di alta qualità che non fanno rimpiangere il RAW |
| inviato il 04 Giugno 2022 ore 17:52
Il rawpeg, video di promirrorless |
| inviato il 04 Giugno 2022 ore 18:17
Le esperienze e le esigenze sono molteplici, sinceramente non vedo tutto questo abisso nel workflow finale. Dalla 5Dmk3 la compressione del jpeg era già ottima per i suoi tempi (anche quelli della 5D old erano un altro pianeta), sempre dietro un buon settaggio personale della macchina e da lì fino alla mk4 per finire alle ML odierne, la compressione del jpeg è ottima. Ho scattato e scatto sia in studio che in esterne per eventi e devo dire che scattare in jpeg riduci molto i tempi, e stressi meno la macchina con raffiche e ulteriore risparmio di spazio. I vari recuperi li ottieni facilmente solo usando la camera bianca in LR (di solito uso il semplice iPhoto su iPad con risultati più che soddisfacenti), ma se ci fossero ulteriori miglioramenti perchè quello scatto ti stimola, i vari livelli in photoshop ti permettono di lavorare quasi all'infinito e non sto qui a spiegare come. “ Il JPG non è altro che uno sparuto gruppo di ingegneri cinesi che ha preimpostato una soggettiva postproduzione su un chip. Non scatti come piace a te. Scatti come piace a loro. „ Kappasim, il formato Jpeg è uno standard ISO pubblicato nel 1992 da un consorzio internazionale, non c'è solo la cina. Con il jepg scatti sopratutto come piace a te, partendo dall'impostazione personale della tua macchina, fino all'avere il manico, quello che esce è tuo, non dei cinesi. Con il raw c'è gente che si permette piccoli errori, tanto poi recupera, e questo era chiaro da molto tempo. |
| inviato il 04 Giugno 2022 ore 19:01
Moltissimo dipende dal risultato che vuoi ottenere. Ci sono alcune modalità espressive che semplicemente necessitano della mellabilità del file che ti da solo il raw e altre che si esprimono benissimo in jpeg. Non condivido che ci voglia più manico a scattare in jpeg perché, limitandoci all'aspetto meramente tecnico, per scattare bene in raw devi scattare in modo diverso non più facile. |
| inviato il 04 Giugno 2022 ore 19:24
Una cosa che non capisco è quando si pensa alla fotografia come a una gara dove chi non fa PP è più bravo, chi scatta in FF è meglio di chi usa le M4/3, chi "ha veramente il manico" scatta a pellicola eccetera eccetera, come se ci fossero regole o gerarchie che stabiliscono chi vale di più. Boh, secondo me l'unica cosa che conta è il risultutato, la foto finale. Poi come è stata ottenuta non dovrebbe importare a nessuno. Devo dire che non mi capita mai di guardare una foto e domandarmi se sia stata scattata in RAW o in jpg. Penso solo se mi piace o se non mi piace. E non mi interessa neppure sapere se chi l'ha fatta ci ha dedicato un minuto di post o tre ore. Se è una buona foto è buona, se non lo è non lo è. Se uno ha un gusto fotografico che va d'accordo coi preset dei jpg ovviamente meglio che li usi, così fa prima. Altri si regolano diversamente, e qualcuno fa pure belle foto... |
| inviato il 04 Giugno 2022 ore 19:44
Certo |
| inviato il 04 Giugno 2022 ore 20:50
“ Kappasim, il formato Jpeg è uno standard ISO pubblicato nel 1992 da un consorzio internazionale, non c'è solo la cina. Con il jepg scatti sopratutto come piace a te, partendo dall'impostazione personale della tua macchina, fino all'avere il manico, quello che esce è tuo, non dei cinesi. „ Non conta a quando risale lo standard. Il JPEG che esce dalla tua (dalla di chiunque macchina) applica in automatico una PP che è decisa a priori. Vero che puoi variare leggermente alcuni parametri. Ma proprio "leggermente". Se vuoi giocare con questi parametri come sfida personale, non ci vedo niente di male. Puoi anche legarti una mano dietro la schiena per aumentare la sfida. E non ci vedo comunque niente di male. Sono anche consapevole che, per alcuni generi e situazioni, scattare in Jpg è preferibile. Sto solo dicendo che non è che chi scatta in jpg abbia "il manico" solo perchè si penalizza. |
| inviato il 04 Giugno 2022 ore 22:23
“ Puoi anche legarti una mano dietro la schiena per aumentare la sfida. „ Cmq editare un jpg non è così difficile, salti il passaggio raw-tif, puoi sempre clonare, usare gradienti, illuminare volti... |
| inviato il 04 Giugno 2022 ore 22:56
I jpg si possono editare benissimo, solo che sei più limitato in quel che puoi fare. Se provi a fare la stessa post su un jpg e sul raw dal quale è stato ricavato quasi sempre ti accorgerai che col raw arrivi a un risultato migliore, se sai dove mettere le mani. A meno che non si tratti di scatti "facili", fatti in buona luce, a iso bassi e su una scena con gamma dinamica limitata. In questi casi effettivamente la differenza sarà minima. Ma mica sempre va così. EDIT A volte il "manico" non è altro che scattare sempre e solo in buona luce. In quel caso gli automatismi della fotocamera funzionano al meglio i preset dei jpg sono perfettamente adeguati. Ma ovviamente si tratta del "manico" della fotocamera, mica del fotografo. |
| inviato il 05 Giugno 2022 ore 0:00
“ col raw arrivi a un risultato migliore, se sai dove mettere le mani „ Esatto, e già questo non è scontato. Se poi lo scatto di partenza è corretto le modifiche da apportare saranno minime ed effettuabili anche su jpg. Discorso diverso per recuperi notevoli e modifiche pesanti, nel qual caso il raw diventa necessario. Ma come già detto dipende dal tipo di fotografia e da come se ne fruirà. |
| inviato il 05 Giugno 2022 ore 8:08
“ Discorso diverso per recuperi notevoli e modifiche pesanti „ Allora sarà il caso che la rifai. “ Se vuoi giocare con questi parametri come sfida personale, non ci vedo niente di male. Puoi anche legarti una mano dietro la schiena per aumentare la sfida. E non ci vedo comunque niente di male. Sto solo dicendo che non è che chi scatta in jpg abbia "il manico" solo perchè si penalizza. „ Si ok, perchè quando scatti, la composizione, la luce, la gestione della scena, dipendono tutto se sforni il raw o il jpeg? I parametri li ottimizzi per scattare bene e in poco tempo, senza perdere tempo dopo; se tu scatti in raw avrai molti rimaneggiamenti dopo, altro che mani legate. Il tuo raw verrà manipolato da te anche se usi una mano, e quello che vedi sia nel monitor della macchina che sul pc, è sempre la commutazione dal negativo digitale in jpeg, con o senza post produzione. Se ne era già ampiamente discusso in un altro thread. Quello che ha tempo per giocare sei tu, la cosa è lampante, emozionati da solo. Eh Si, tutti questi poveri Pro freelance, dalle manifestazioni sportive alle cerimonie fino ai lavori d'alta moda, sono tutti penalizzati. Poracci. |
| inviato il 05 Giugno 2022 ore 8:18
"... voi quanto tempo dedicate, mediamente, all'elaborazione di una singola foto? 5 minuti? 10 minuti? 20 minuti? O di più?!?" Io stampo in proprio con attrezzatura professionale, in formato A3, molto, ed in formato A2, poco, e metto qualche foto qui perchè ho conoscenti lontani che vogliono vedere le mie fotografie. Stampando, io elaboro fino alla stampa finale ben poche foto, diciamo massimo 7 - 8 al mese. Per elaborare una singola foto, stampata finita, se scattata bene in condizioni di luce buone, io ci metto oltre 2 (due) ore, se scattata in condizioni difficili, un po' di più, a volte ben oltre 3 (tre) ore. Sulle tre ore
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! Lo sfondo aveva alberi e case, in più a quello che si vede, tolte, la luce era un po' diversa, bisogna portare l'occhio dell'osservatore sui monoliti, dunque va riequilibrata tutta la scala dei grigi, etc Un paio di ore
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! Qui c'è meno lavoro, basta equilibrare i colori Da quando una foto è "pronta" a monitor, per stamparla bene ci può volere ancora un'oretta di lavoro in più, che è già incluso nei tempi citati sopra, va adattata la foto dallo spazio di colore di lavoro, io uso ProPhoto RGB, al gamut di stampa, molto, molto più piccolo, senza fare danni visibili o quasi, e quello non è affatto, per niente, un lavoro facile e breve. Nessun laboratorio normale fa quel lavoro lì, e dunque la qualtà di stampa che ottengo è molto superiore a quella dei laboratori normali. Per ottenere quella qualità lì, bisognerebbe mettersi a sedere accanto allo stampatore, e dirgli che cosa vuoi ottenere dalla stampa, esaminando congiuntamente l'immagine a monitor. Un lavoro così in Italia lo fanno pochissimi laboratori e ti costerebbe una fortuna: io me lo faccio da me e sulle mie stampe nessuno ha mai avuto da ridire, nemmeno gente che quel lavoro fa a livello nazionale. |
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