| inviato il 05 Maggio 2022 ore 9:35
“ di fatto è già fallito, i grandi costruttori sono giganti con i piedi di argilla, „ Vero...se la vedi in un ottica esclusivamente industriale. Ma e' un punto di vista secondo me errato. La posizione dei grandi costruttori e' sempre stata critica se non drammatica. Infatti i grandi costruttori non sarebbero MAI esistiti senza la continua iniezione di aiuti e denaro da parte degli stati. I grandi costruttori esistono oggi perche gli stati hanno continuamente costruito strade ed infrastrutture per preparare un terreno che permettesse il loro sviluppo. Gli stati hanno erogato cifre enormi in aiuto dell'automotive. Sono stati i migliori clienti e cosi via. Se fosse per i capitani coraggiosi.. la maggior parte di loro sarebbe andata fallita gia prima della seconda guerra mondiale. Il resto ..dopo. Abbiamo visto la crisi petrolifera.. gli anni di piombo, la robotizzazione, il protezionismo, l'esternalizzazione e chi piu' ne ha piu ne metta. Ogni 5 anni tutti li davano per spacciati e semifalliti. Ogni 5 anni sono state necessarie misure straodinarie di aiuto per salvare il settore.... Le auto non sono mai state un mercato trasparente e sano. Questo e' solo un processo di trasformazione in cui, dopo aver preso aiuti a man bassa, si traformera' tutto per non cambiare nulla. Non si paghera' dazio e si ripuliranno bilanci con operazioni di cosmesi finanziaria. |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 9:44
La crisi dell'industria automobilistica si trascina da oltre 20 anni |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 10:07
Negli ultimi 40 anni il costo delle auto rapportato al potere d'acquisto delle persone è quasi dimezzato. Se si aggiungono le "facilitazioni" date dal leasing, si capisce perché oggi anche i più spiantati possano permettersi un'automobile. Mi chiedo come sia possibile che un'utilitaria nuova possa costare come 30 telefonini di media gamma o 10 di alta gamma. C'è qualcosa che non funziona... |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 10:20
Nel 1986 avevo un salario di 1.250.000 mila lire, due anni dopo acquistai un fiesta 1.8 benzina 105cv a 15.200.000 derivata direttamente dalla xr2 stesso motore ma senza turbo diciamo non una gti ma una semi gti, in pratica con 12 mensilità la acquistai, oggi con uno stipendio medio di 1.600€ con 12 mensilità arrivo a 19.200€, che ci compro? |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 10:36
“ Le auto non sono mai state un mercato trasparente e sano. Questo e' solo un processo di trasformazione in cui, dopo aver preso aiuti a man bassa, si traformera' tutto per non cambiare nulla. Non si paghera' dazio e si ripuliranno bilanci con operazioni di cosmesi finanziaria. „ Inattaccabile. “ Negli ultimi 40 anni il costo delle auto rapportato al potere d'acquisto delle persone è quasi dimezzato. Se si aggiungono le "facilitazioni" date dal leasing, si capisce perché oggi anche i più spiantati possano permettersi un'automobile. Mi chiedo come sia possibile che un'utilitaria nuova possa costare come 30 telefonini di media gamma o 10 di alta gamma. C'è qualcosa che non funziona... „ Perchè pure il telefonino la gente lo "acquista" facendo debito! Comunque per le auto il problema non è nemmeno tanto il costo d'acquisto, quanto quello di mantenimento. Ogni tanto, sbagliando, faccio qualche botta di conti. Ad oggi io faccio 40k Km annui, e se considero bollo, assicurazione, interventi programmati e carburante, ho una spesa (al netto delle sorprese) di circa 6000 euro... 500 euro al mese. Ripeto, al netto di sorprese e costo d'acquisto del mezzo. Per una cosa che mi serve . So che lo sappiamo già tutti, ma se gli incentivi fossero studiati per il cittadino e non per salvare multinazionali, non riguarderebbero il costo d'acquisto dell'automobile... Poi ti mettono l'incentivo sull'acquisto e le case aumentano il prezzo base del prodotto! Stupendo. Il paradosso (ma pure questo lo sappiamo già) è che con le politiche degli ultimi anni il legislatore sta facendo la guerra a qualcosa che tu, povero ×, non puoi evitare di usare. E continuano a non darti alternative all'auto. Checché se ne dica, perchè non viviamo tutti in centro a Milano e non tutti lavoriamo a 50 metri da casa. Con la fuffa dell'elettrico non cambia e non cambierà nulla, lo sappiamo già. Quello ora va bene per youtuber, hipster arricchiti e per quei pochi che hanno la fortuna di lavorare in quelle 2-3 città dotate di infrastrutture, o comunque per coloro a cui, fondamentalmente, l'auto non serve davvero. Se nei prossimi 15 anni ci sarà una transizione vera (ma non sarà così), gabelle e furti legalizzati saranno spostati lì, tranquilli. |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 10:52
Basta smettere praticamente di usarla. Non scherzo. Io ho una "piccola peste" (1200 kg veri e 180 cv bancati), lavoro a 10 km, un domani che ho un figlio fino alle medie ci va a piedi (500 metri tutte le scuole). Quindi faccio un totale di 400 km mese per andare a lavoro e nel weekend, quando mi va, ci metto 50 euro e o vado a dar 2 accelerate in montagna + birra e panino o vado a farmi un'alba da qualche parte. Il costo mensile è crollato verticalmente e riesco a farmi qualche micro vacanza (ho appena fatto 2 giorni in Abruzzo). Per assurdo per i km che sto facendo ultimamente potrei avere anche un Maserati che non inciderebbe sui reali costi, ormai sto sotto i 1000 km mese! C'è da dire però che sulla mia auto attuale faccio tutto io, adesso a 60mila km ho sostituito pompa acqua, pastiglie, olio cambio e ho speso poco meno di 100€. Manco un cambio olio dal benzinaio costa così. È una scelta che ho iniziato anni fa, facevo l'ufficiale di coperta sui traghetti, mi sono semplicemente rotto di stare sempre in giro, sono sceso a terra, ho accettato anche un lavoro lievemente sottopagato, ho comprato casa in un posto meraviglioso, tranquillo, praticamente nel verde, in un piccolo paesino tra Ancona e Jesi, vicino a tutto ma sufficientemente riservato, mi sta ringraziando la qualità della vita, il tempo in meno che perdo a muovermi e sono crollati i km. A volte bisogna avere il coraggio di dire "less is more". Anche perché ad azzoppare determinati mercati (carburanti, auto) in cui adesso la domanda è superiore all'offerta... Ci si guadagna! |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 11:52
Beh però non me la contano mica giusta . Chi vuole comprare un'auto oggi o si piglia quel che c'è ... o s'attacca . Io sto per acquistare un'auto ma mi tocca rassegnarmi agli interni neri che detesto . Mi tocca accettare un colore chiaro che non amo (avrei voluto un anonimo grigio scuro) . Pertanto ... c'è qualcosa che non quadra . |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 11:58
Il mercato automotive però trascina a picco con se (stimo) un quarto della popolazione mondiale . consideriamo produzione materie prime , engineering, trasporti , lavorazioni , progettazioni delle infrastrutture, attività bancarie ... e via dcendo . Se consideriamo tutto quanto ruota attorno alle auto, c'è da spaventarsi per il crollo economico a cui siamo ormai arrivati ... saranno anni bui . |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 12:01
C'è del marcio in Danimarca... Sì, prima la crisi dei subprime, poi il covid, poi l'Ucraina, appena si risolve, sarà per gli UAP (Unidentified Aerial Phenomena, i vecchi ufo), ci stanno preparando ad un'altra stangata con quest'altra scusa www.google.com/amp/s/amp24.ilsole24ore.com/pagina/AEj3L2S Da un po' di tempo c'è sempre un'emergenza da cui lucrano i soliti noti. La fiat fa sempre meno macchine e più armi |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 12:35
“ Io ho una "piccola peste" (1200 kg veri e 180 cv bancati), lavoro a 10 km, un domani che ho un figlio fino alle medie ci va a piedi (500 metri tutte le scuole). „ Io con lo stesso peso di cavalli ne avevo 300 ed avevo pure il coraggio di andarci al lavoro (una dozzina di chilometri) calcolando che ad andare piano stavo sui 5-6 km/l, ero diventato il migliore amico del benzinaio!  Ho dei bei ricordi di quell'auto, ma ora non acquisterei più qualcosa di simile... |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 12:44
“ Abbiamo visto la crisi petrolifera.. gli anni di piombo, la robotizzazione, il protezionismo, l'esternalizzazione e chi piu' ne ha piu ne metta. Ogni 5 anni tutti li davano per spacciati e semifalliti. Ogni 5 anni sono state necessarie misure straodinarie di aiuto per salvare il settore.... „ gli aiuti sono, a mio avviso, per tenere calma la popolazione. Non quella che compra auto ma quella che ci lavora. Non me li vedo gli operai fiat (o l'indotto) licenziati a stare calmi. Meno auto vendute comportano una riduzione della forza lavoro. Le aziende possono continuare a fare utili riorganizzandosi o ampliando/cambiando mercato, o riducendo la forza lavoro migliorando l'efficienza e la produttività. E' il loro mestiere. Il mito che si perdano posti se un'azienda licenzia è sfruttato da politici e sindacati. E la maggior parte della popolazione abbocca accenttando sperperi di soldi dei cittadini (leggi: incentivi statali). In un mercato sano e non drogato, per un'azienda che licenzia ce n'è un'altra che assume. Se però il mercato è manipolato per troppo tempo (e siamo in condizioni critiche e distorte) non vi è più spazio per i migliori ma solo per i più forti o i più "nervosi". |
user198779 | inviato il 05 Maggio 2022 ore 13:06
Ok l'Italia è un caso particolare, però le auto costano di più ora che nel 1990 . |
user198779 | inviato il 05 Maggio 2022 ore 13:08
Ed è così anche nel resto del mondo anche se in misura meno evidente. L'analisi che ha fatto Salt è giusta, capitani coraggiosi |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 13:24
“ La posizione dei grandi costruttori e' sempre stata critica se non drammatica. Infatti i grandi costruttori non sarebbero MAI esistiti senza la continua iniezione di aiuti e denaro da parte degli stati. „ Ni.. il mercato dell' auto ha avuto decenni di espansione con volumi sempre crescenti parlo a livello globale poi le nicchie di mercato come siamo noi in Italia magari abbiamo qualche scostamento dovuto a condizioni nostre locali Ora la struttura che si è generata è un elefante che deve partorire un topolino, i costruttori stanno disperatamente cercando di aumentare la marginalità sui prodotti a scapito dei volumi di produzione, e come si traduce questo... eliminare i prodotti basso di gamma che hanno poca marginalità in quanto per essere redditivi dovrebbero avere volumi non più assorbibili dal mercato introdurre veicoli di gamma più elevata e quindi più costosi e ridurre i volumi, poi se qualcuno rimarrà a piedi .... |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |