| inviato il 26 Aprile 2022 ore 1:30
@Vale bravo a linkare Marco Olivotto. YT imperdibile. PS si può smanettare in tanti modi. Non occorre essere un fisico come Marco, però aiuta... |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 9:09
La wb dei raw è un'argomento già trattato mille volte qui su juza dunque mi ripeto: per le foto in luce diurna è meglio regolare la wb su 5200 tinta 0 (anche sui sw come lr/acr dove la wb daylight è pre-impostata a 5500) per sfruttare le eventuali leggere dominanti che fanno la bellezza e l'unicità della luce naturale (non ha senso azzerare tutto correggendo la wb della luce naturale) tranne in casi estremi tipo alba o "ora blu" dove una leggera correzione può avverarsi necessaria basta spostare il cursore della wb per attenuare a occhio la dominante troppo forte. Nel caso di luce artificiale cercare nella foto un colore neutro, c'è quasi sempre una camicia bianca o un'etichetta, insomma una zona neutra, se non c'è l'unica è di regolarla ad occhio partendo dalla wb auto della fotocamera e affinando a occhio, inoltre è meglio fare più versioni con wb diverse (non è un problema con le copie virtuali che permettono molti sw) per comparare e trovare quella che ha la wb più giusta, in effetti l'occhio è poco adatto a valutare valori assoluti (si abitua rapidamente alle dominanti) ma al contrario è sensibilissimo alla minima differenza comparativa. Terzo caso luce mista naturale/artificiale o artificiale con sorgenti luminose di diversa T° colore, là è più complicato ma normalmente è meglio fare la wb sul soggetto e poi cercare di compensare il resto con maschere, ecc..comunque per i casi più delicati è meglio in luce artificiale misurare la wb al momento dello scatto con l'apposita funzione della fotocamera o includere nell'inquadratura una carta color checker per fare la wb a posteriori con la pipetta, visto che metodi "strumentali" efficaci al 100% non ne conosco. Se ho ben capito i tuoi problemi vengono essenzialmente dalle luci miste ed effettivamente sono problematiche, ti ho già accennato una soluzione (che poi sembra quella che usi già) ma io non sono per una correzione sistematica spesso si può bilanciare la zona del soggetto e lasciare il resto tale e quale o parzialmente corretto per rendere l'atmosfera del luogo con la sua varietà di illuminanti, secondo me non è necessaria una correzione totale e sistematica della wb. |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 9:17
io sono uno zozzone, di solito clicco con il campionatore su una delle qualsiasi cose che so essere bianca nella foto e poi faccio microaggiustamenti a mio gusto. quando nonho niente che so essere bianco in foto(ed è un evento abbastanza raro) uso il wb fatto in scatto(che di solito regolo a seconda della scena) e faccio i microaggiustamenti da li. Il mio monitor, pur non essendo mai stato calibrato, è ,fortunatamente, abbastanza affidabile. |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 10:10
“ La wb dei raw è un'argomento già trattato mille volte qui su juza dunque mi ripeto: per le foto in luce diurna è meglio regolare la wb su 5200 tinta 0 (anche sui sw come lr/acr dove la wb daylight è pre-impostata a 5500) per sfruttare le eventuali leggere dominanti che fanno la bellezza e l'unicità della luce naturale „ Mah... "luce diurna" vuol dire quando c'è il sole. Ma non è la stessa cosa alle dieci o alle undici di mattina, già c'è differenza. E non è la stessa cosa se il cielo è sgombro o se ci sono delle nuvole. Quindi fare degli aggiustamenti è consentito e a volte necessario, secondo me. Poi bisogna valutare il fatto che l'occhio umano ha un suo personale "WB" e quando vediamo certi colori che ci piacciono questi colori non vengono sempre (forse quasi mai) riprodotti a monitor (o su stampa) in modo da ricreare quell'emozione che avevamo provato vedendo la scena dal vivo. Perché se abbiamo sopra la testa un cielo nuvoloso il nostro cervello si abitua a quella luce fredda e fa un certo tipo di suo "bilanciamento del bianco", e quindi se vediamo dell'erba con un certo verde che ci piace e poi la fotografiamo scopriamo che quel che vediamo a monitor non è più quello che avevamo visto dal vivo, perché dal vivo, essendo immersi in una luce piuttosto fredda, vedevamo quel verde più caldo di quel che non fosse in realtà. E allora, se voglio avere in foto gli stessi colori che c'erano è un conto (ma molto spesso capiterà che non mi faranno più lo stesso effetto di quando li ho visti) mentre se voglio cercare di ricreare la sensazione visiva che ho avuto probabilmente dovrò ritoccare il WB. |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 10:32
e appunto é proprio il bello della luce naturale che é unica secondo l'ora, la meteo, il luogo geografico, ecc...che senso ha appiattire tutto facendo la WB neutra?...si perde il meglio, quella leggera differenza che fà l'unicità della luce in quel luogo e in quel momento, ecc.. Poi una cosa che ho notato é che non bisogna affidarsi al preset daylight di LR/ACR che é regolato a 5500 allora che tutti gli altri sw sono a 5200, é meglio regolare LR/ACR a 5200 per evitare colori troppo caldi lo posso affermare con certezza. |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 12:56
Non sto affatto parlando di appiattire tutto con un WB sempre perfetto. Sto dicendo che il bello è pilotare il WB seguendo un'idea che si ha in testa relativamente alla foto sulla quale si sta lavorando. Forse non mi sono spiegato bene: l'occhio umano ha una grandissima adattabilità e si abitua velocemente anche a luci con dominanti cromatiche piuttosto decise. Il che significa che quando osserviamo "l'unicità della luce in quel luogo e in quel posto" quel che vediamo non è tanto la luce che c'è, ma piuttosto il risultato dell'adattamento della nostra visione a quella luce, e la cosa ci da delle sensazioni che a volte vorremmo ricreare. Ma per ricrearle quasi sempre non è sufficiente tenere il WB su un valore fisso, ma bisogna invece alterarlo, inseguendo quella sensazione visiva che ci piaceva tanto. |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 13:23
Ah ok, si dipende quello che vuoi fare io preferisco un'apetto naturale piuttosto che le interpretazioni spinte che per me diventano più creazioni di computer graphic che foto, ma perché non è una questione di gusti |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 13:43
“ che senso ha appiattire tutto facendo la WB neutra? „ Ha senso quando lavori con più macchine e più obbiettivi, ciascuno ha il proprio bilanciamento del bianco ed è necessario, appunto, appiattire (o omologare i colori tra loro) in modo da non far notare le differenze. Serve per ottenere una base da cui spaciugare come si vuole con preset e quant'altro. Ho provato anche col Color Checker ma non risolve, nè è sempre possibile scattare una foto al color checker in ogni situazione in cui ci si trova, quindi chiedevo a voi come lo fate. |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 13:48
Ma no non è una buona ragione preferisco le piccole differenze fra la resa di diverse camere che azzerare la luce naturale, poi per questo ci sono i profili raamiel o i profili dxo che permettono di simulare la resa di altre fotocamere senza toccare la wb. |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 14:08
Leo, ti trovassi mai a sistemare le foto di un matrimonio scattato con quattro fotocamere diverse su cui erano montati quattro obbiettivi diversi, PENSAMI E' uno dei motivi per cui nella mia zona ci si "accoppia" con altri pro che hanno lo stesso brand. Chiedevo come intervenite in post perchè i profili lasciano il tempo che trovano, come ho già scritto ogni obbiettivo ha una sua particolare risposta al colore in base all'illuminante. In certi casi, come tra il 24L e il 50L, le differenze sono notevoli, anche di 400k e 20 punti di tinta sulla stessa identica scena scattando con la stessa macchina. Sono arrivato a vendere tutto e usare solo uno zoom proprio per togliere questo sbattimento dal mio workflow. |
| inviato il 28 Aprile 2022 ore 7:55
Discussione interessante, grazie. Volevo aggiungere, per gli zozzoni come me, che solitamente e meglio scegliere un area scura e non un'area chiara per la definizione del punto neutro con la pipetta. Tipo dietro una piega della camicia piuttosto che sulla parte in highlight. Così facendo ti eviti le dominanti date dalla riflettanza delle superfici. |
| inviato il 28 Aprile 2022 ore 8:04
bella dritta Leo, grazie |
| inviato il 28 Aprile 2022 ore 16:13
“ Volevo aggiungere, per gli zozzoni come me, che solitamente e meglio scegliere un area scura e non un'area chiara per la definizione del punto neutro con la pipetta. Tipo dietro una piega della camicia piuttosto che sulla parte in highlight. Così facendo ti eviti le dominanti date dalla riflettanza delle superfici. „ Però attenzione: in una scena illuminata dal sole la parte in ombra di un oggetto grigio o bianco avrà un colore più freddo di quella illuminata dal sole, perché riceverà la luce proveniente dal cielo, che è più fredda di quella diretta solare, e perciò pipettando la parte al sole o quella in ombra faremo due WB differenti. Oltre al fatto che la parte in ombra potrebbe anche raccogliere maggiormente la luce riflessa da superfici vicine, magari colorate. |
| inviato il 29 Aprile 2022 ore 8:54
Checco, comunque se vuoi uniformare la resa di sensori differenti e ottiche differenti non c'è altra strada che crearsi un profilo colore per ogni combinazione. Ma il "povero" colorchecker a 24 tacche non è sufficiente allo scopo. Anche il suo software è ritenuto di qualità media. Ti serve una mira come questa, un software più preciso come Argyll e sapere come si usa. Ma come vedi i costi lievitano… |
| inviato il 29 Aprile 2022 ore 9:21
Avevo tentato la strada del profilo macchina + obbiettivo per ciascuna combinazione che utilizzavo, col Color Checker a 24 tacche, sia al sole che all'ombra che con luce calda a 3000k. Risultato: non ho risolto e continuo a preferire le cromie dei profili fotocamera di Lightroom. Ho risolto vendendo l'intero parco ottiche sostituendolo col Canon 28-70 f2, uso solo lui e me ne sbatto del resto. Ma mi era rimasto il tarlo, e poi ogni tanto mi capitano matrimoni in cui mi chiedono il secondo fotografo, quindi ero curioso di sapere come fate e/o se c'era qualcosa che avevo tralasciato. |
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