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Confronto qualitativo tra immagini di guerra in Ucraina e in Vietnam


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avatarsenior
inviato il 19 Gennaio 2023 ore 18:17



Al min. 31:48, si parla proprio dell'argomento trattato in wuesta dicusiione, con il mitico, Francesco Cito.


avatarsenior
inviato il 19 Gennaio 2023 ore 19:13

"vorrei analizzare e confrontare dal punto di vista strettamente fotografico, la tematica delle immagini di guerra...

Dove sono gli scatti capaci di colpire, di smuovere le coscienze, scatti crudi e magari violenti, ma che rappresentano il vero giornalismo di reportage di guerra?"

Le foto di guerra, come composizione, etc, sono come tutte le altre foto, nulla di diverso, la diversità è solo nel contenuto, gente sbudellata.

Se oggi della gente non sa che le guerre sbudellano le persone, bimbetti inclusi, quella gente è, semplicemente, diciamo così, poco "sveglia".

C'è poi anche della gente che ama l'orrido, guarda e riguarda a bocca aperta il morto sbudellato, e sono anche disposti a pagare per quelle immagini orride.

Non è che anche tu sei attirato solo dai contenuti crudi?

Oppure ti interessa il lato tecnico di come si sbudella la gente?


avatarsenior
inviato il 19 Gennaio 2023 ore 19:46

Immagino che tutti qui abbiamo visto (più volte) "The Bang Bang Club". Una storia vera molto illuminante.


avatarsenior
inviato il 19 Gennaio 2023 ore 21:30

Alessandro mi spiace che riduci a "foto di corpi sbudellati" una gran parte del patrimonio fotografico del secolo scorso. Tra i più grandi fotografi della storia (e non sto ad elencare) hanno raccontato, attraverso le proprie foto, qualcosa che purtroppo, fa parte della storia dell'uomo. E difficilmente hanno mostrato corpi macellati. È un racconto triste, violento, raccapricciante. Ma purtroppo fa parte della natura umana. Da quando esiste l'uomo, ahimè. Quello che manca è la libertà di poter raccontare in modo obiettivo la realtà dei fatti. Francesco Cito spiega questo, nel video, che è poi quello che cercavo di capire.
Esiste solo la propaganda, da entrambe gli schieramenti. Questa è la cosa più triste.

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2023 ore 8:05

"Esiste solo la propaganda, da entrambe gli schieramenti. "

E.... che ti aspettavi?

E' impossibile che un fotografo ce la faccia a finire in prima linea senza il supporto dei militari di una parte, è semplicemente impossibile, se ci prova non ci arriva, gli rifilano un fucilata assai prima di arrivarci, e se quello autorizzato poi i militari non lo proteggono bene, brilla come una mosca bianca, diventa così immediatamente un bersaglio privilegiato e dura quanto il famoso gatto in autostrada.

Ovviamente gli fanno fotografare solo quello che vogliono loro e dunque delle guerre vedi quello che i contendenti ti vogliono far vedere, nulla più.

Alla fine è anche giusto che sia così.

Perché, tutto in una guerra deve essere tenuto sotto controllo dalla tua parte se uno la guerra la vuole vincere, nulla deve fare eccezione a quella regola, è la prima regola, ferrea ed inviolabile, di ogni guerra, va fatta rispettare anche a costo della vita, anche l'omicidio preventivo in guerra è, ahimè, giustificabile e giustificato.

avatarsupporter
inviato il 20 Gennaio 2023 ore 8:14

il merito e della pellicola, se davano in mano ai maestri del 900 una qualsiasi digitale, la magia scompativa immediatamente

provate a rivedere le immagini in apertura scattate in digitale, a colori, nitide, con pupilla a fuoco e pulite senza rumore, insomma insulse, nessuno se le ricorderebbe

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2023 ore 14:30

Francesco Cito scatta sia a pellicola sia in digitale, a seconda delle sue scelte artistiche.
Maradona sapeva palleggiare sia con il pallone da calcio sia con quella da tennis. Siamo noi fotoamatori che ci soffermiamo troppo sullo strumento. Conta ciò che scrivi, non la penna che usi.

avatarsupporter
inviato il 20 Gennaio 2023 ore 14:39

ma che dici, il supporto nelle arti grafiche é fondamentale, l'impressionismo senza i colori ad olio non sarebbe lo stesso, prova a trasformare le pennellate di un Monet o Van Gogh un acquerello

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2023 ore 15:28

Uso anche io la pellicola e mi piace molto, ma non penso, che usando la pellicola, le mie capacità fotografiche migliorino. Rimango un comune fotoamatore. I grandi fotografi del secolo scorso usavano la pellicola perché quella era la tecnologia che avevano a disposizione. Molti continuano ad usarla perché, ovviamente, dopo 50 anni di fotografie, hanno sviluppato un flusso di lavoro che prescinde da essa. Molti invece usano la digitale, ma si fanno sviluppare il raw da degli specialisti, un po' come facevano una volta con il loro stampatore di fiducia. Ciò che conta è la capacità di raccontare, cosa che effettivamente, si sta perdendo, in favore di una tecnologia a volte, fine a sé stessa.

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2023 ore 21:01

Direi da ambo le parti. Non esistono santi neanche in Ucraina.
it.m.wikipedia.org/wiki/Andrea_Rocchelli


Avevo sentito parlare di questo episodio, ma non ricordavo si fosse svolto in Donbass, certo che rivisto oggi offusca in maniera pesante la storia raccontata in questi mesi.

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2023 ore 21:03

Anche la guerra in Afghanistan non ha "prodotto" grandi foto, tempo fa leggevo che molti fotoreporter sono morti vittime di attentati realizzati proprio nei loro confronti.

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2023 ore 22:44

Bhe ci sono i video fatti con il cellulare, ma oltre persone che commettono violenze su altre.

Sono documenti ancora più forti delle foto, se poi sono scuri e tremolanti, pazienza, loro sono documento.

Il fotogiornalismo non ha senso di esserci, ci sono mezzi più veloci e più atti allo scopo di documentare quel che avviene, anche con i suoni.
Certo ci si fan meno “favole” rispetto alle fotografie, pero vedi e senti.
Che poi i video non siano immediatamente reperibili, pubblicati sui social o trasmessi non significa non esistono, basta cercarli.
Senza considerare cose ancor più orrende e agghiaccianti di ambo le fazioni che non passano i filtri.

avatarsenior
inviato il 21 Gennaio 2023 ore 14:42

Il fotogiornalismo non ha senso di esserci, ci sono mezzi più veloci e più atti allo scopo di documentare quel che avviene, anche con i suoni.


Detto in un forum di Fotografia, è un commento inaspettato. Credo che la Fotografia, in qualsiasi contesto, sia uno strumento insostituibile. Ha una forza dirompente, superiore al video, che è del resto, sicuramente più immediato.

avatarsenior
inviato il 21 Gennaio 2023 ore 19:17

Capa sarebbe stato ben felice di fotografare con un cellulare, piuttosto che con le sue Contax!

Non c'entra il mezzo, ma il fotografo.

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 12:48

Direi da ambo le parti. Non esistono santi neanche in Ucraina.
it.m.wikipedia.org/wiki/Andrea_Rocchelli







Che non si vedano Santi da qualunque parte li si cerchi è un fatto assodato: come ha già detto più volte però in questa guerra c'è un chiaro aggressore e un altrettanto chiaro aggredito.
Che poi questa aggressione risalga al 2014 o al 2022 poco importa, quello che è certo è che le origini di questo conflitto risalgono a molto prima anche del 2014, e se qualcuno davvero le vuol cercare deve tornare indietro di parecchio... alla Rus di Kiev se vogliamo dirla tutta.
E visto che all'epoca della Rus di Kiev Mosca non era neppure un punto su una carta geografica, del resto non l'avevano ancora fondata ;-), è evidente che le pretese russe sull'Ucraina sono da ritenersi del tutto fuori luogo.
E non lo dico io ma lo dice la Storia, quella vera ovviamente e non certo quella della propaganda: DA AMBO LE PARTI È OVVIO.

Ah, dimenticavo un'altra cosa certa: in questa guerra ci sono anche, come in tutte le guerre peraltro, due FRONTI INTERNI... solo che uno se ne sta al calduccio in casa propria e l'altro se ne sta all'ADDIACCIO... e pure a scansarsi le pallottole, se possibile!



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