| inviato il 06 Aprile 2022 ore 15:19
Anche se il Profisix era tecnicamente "più evoluto", la vera leggenda era il Lunasix… |
| inviato il 06 Aprile 2022 ore 17:05
“ e pure un patch grigio a 18% ma mi domando à cosa può servire sullo schermo di uno smartphone...a niente senza dubbio „ +1 Quando ho letto del cartoncino grigio sullo schermo dello smartphone, ho disinstallato l'App Secondo voi, questo "cartoncino" grigio 18% potrebbe andare bene per l'esposizione? Manfrotto LL LR1250 O anche quest'altro più economico? Andoer 60cm |
| inviato il 06 Aprile 2022 ore 17:59
Gianluca... i cartoncini commerciali ti servono sopratutto se devi lavorare in collaborazione con altri. Allora diventa indispensabile che il colore di riferimento che usi sia UGUALE a quello che usa il tuo collaboratore (magari a 1500 km di distanza). Se viceversa lavori da solo e per te. Non importa che il cartoncino sia ultrapreciso. Quello che importa e' che sia stabile nel tempo ed uniforme sotto tutte le condizioni di illuminazione. Alla fine, e' un marcatore di riferimento. Ti serve per avere un punto certo e noto su cui allineare tutte le tue fotografie. |
| inviato il 06 Aprile 2022 ore 19:22
“ Se viceversa lavori da solo e per te. Non importa che il cartoncino sia ultrapreciso. Quello che importa e' che sia stabile nel tempo ed uniforme sotto tutte le condizioni di illuminazione. Alla fine, e' un marcatore di riferimento. Ti serve per avere un punto certo e noto su cui allineare tutte le tue fotografie. „ Salt, grazie per i suggerimenti. Si, effettivamente volevo usare il cartoncino più come riferimento personale. Una mia amica, che ha la passione per il Body Building nella categoria bikini, mi ha chiesto di fargli qualche foto in spiaggia. Non è un lavoro, anche perchè non ho ancora le competenze necessarie per farlo come mestiere... Però, mi tornerebbe utile avere un riferimento che mi permetta di avere un'esposizione più corretta, e un risultato più uniforme tra uno scatto e l'altro. |
| inviato il 06 Aprile 2022 ore 19:30
diciamo che la misura della temperatura della luce diventa indispensabile quando sei costretto ad utilizzare luci di temperatura differente. Per esempio quando usi i famosi pannelli a led. Diventa molto difficile regolarli tutti sulla stessa temperatura. oppure quando ti trovi su palcoscenici dove l'impianto di illuminazione e' fatto in economia con luci led che sparano sul giallo e sul verde e sono poverissime su rosso. Allora li effettivamente serve esperienza per riuscire in qualche modo a riportare le luci ad un livello accettabile. In genere quando sei costrtto ad utilizzare illuminazione ambiente e flash la correzione del flash con gelatine per adeguarlo alla temperatura della luce ambiente e' d'obbligo. li ti serve misurare con una certa precisione. Ma dopo un po' di tempo ci fai la mano e ti viene quasi automatico. |
| inviato il 07 Aprile 2022 ore 10:30
in tutti i casi non c'é bisogno del cartoncino grigio a 18% basta fare la misura della luce riflessa su un foglio di cartoncino ( o di carta) bianco e aumentare l'esposizizione ottenuta di + 2 diaframmi e 2/3 e si ottiene lo stesso identico risultato che il cartoncino Kodak...é matematico. |
| inviato il 07 Aprile 2022 ore 10:31
Bé, possiamo anche dire che da quando esiste lo "scatto di prova" con il digitale (parecchio più comodo del dorso Polaroid…) la difficoltà nel valutare l'esposizione migliore si è ridotta quasi a zero…. |
| inviato il 07 Aprile 2022 ore 10:32
infatti AleZ la sua utilità é più ridotta oggi ma in certi casi puo ancora servire, non spesso ma a volte mi capita ancora di usare il cartoncino kodak che ho sempre in borsa oppure in sua assenza un foglio bianco sovraespônedo di + 2 e 2/3 che é lo stesso...tralaltro sono talmente abituato con l'analogico che ancora oggi in digitale uso la misura media ponderata a prevalenza centrale (come le vecchie reflex) molto più previsibile e costante della misura a matrice....credo di non averla mai usata realmente la misura a matrice (che é quella standard di tutte le fotocamere di oggi) solo per fare prove e confermare che la misura ponderata centrale e più affidafibe se associata a un cervello dietro la fotocamera |
| inviato il 07 Aprile 2022 ore 10:32
“ in tutti i casi non c'é bisogno del cartoncino grigio a 18% basta fare la misura della luce incidente su un foglio di cartoncino ( o di carta) bianco e aumentare l'esposizizione ottenuta di + 2 diaframmi e 2/3 e si ottiene lo stesso identico risultato che il cartoncino Kodak...é matematico. „ Esatto. Io uso il palmo della mano. Basta sapere quanto riflette in più rispetto al grigio 18%. |
| inviato il 07 Aprile 2022 ore 10:43
si anch'io a volte...é il caso di dirlo "perché l'ho sempre a portata di Mano" , tutti i mezzi sono buoni ma per sapere di quanto compensare devi pur sempre fare dei test col cartoncino kodak o un semplice foglio bianco. |
| inviato il 07 Aprile 2022 ore 11:34
A voler far le cose fatte come si deve c'è questo: www.xrite.com/it-it/categories/calibration-profiling/colorchecker-clas Spesso il wb non basta, ci sono illuminanti che non riproducono fedelmente i colori, in quei casi basta scattare una foto al color checker e darla in pasto al programma di editing per ottenere il profilo colore da cui partire per editare quel set di foto. |
| inviato il 07 Aprile 2022 ore 11:55
e hai provato? io ho ottenuto pessimi risultati la uso solo per fare la WB con la pipetta con DxO, LR, ACR, C1, ecc...i profili di calibrazione fatti con la carta colorchecker non mi hanno mai convinto |
| inviato il 07 Aprile 2022 ore 12:06
Bisogna capire cosa si vuole ottenere: se si vuole la quasi perfetta cromia sono un valido aiuto in certi contesti, una sala comunale dove celebrano i matrimoni l'ho "risolta" solo così, per quanto trafficassi col pannello HSL non ottenevo mai risultati soddisfacenti. Da ottobre a questa parte preferisco il profilo "Fotocamera Standard" di Lightroom per la R6 |
| inviato il 07 Aprile 2022 ore 12:15
ah ecco infatti |
| inviato il 07 Aprile 2022 ore 12:32
la questione e' un po' piu complessa credo. Semplificando molto... non e' che la mappa colori debba sempre corrispondere esattamente al colore originale. Anzi. La maggior parte delle volte correggiamo il colore in modo selettivo per ottenere foto "belle". Chiaramente se lavoriamo immagini per un catalogo di tessuti e' necessario che il punto di azzurro che viene riprodotto sia esattamente l'azzurro del tessuto. Ma quasi sempre invece interveniamo in modo pesante sull'immagine. Pensiamo all'orange & teal che un po' di tempo fa andava cosi' di moda. il cartoncino e' utilissimo in fase di ripresa per cercare di equilibrare il piu' possibile le luci di scena ed e' utile in post per avere una base certa di misura per "ritrovare" velocemente i colori originali ripresi. |
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