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Delle politiche commerciali messe in atto negli ultimi anni o consumismo,o come si vuole chiamare, che poi è si espanso attraverso il social network,ma anche degli intellettuali astuti. Forse è anche un fatto culturale e sociale.
@Lastprince come hai detto tu ci sono un gruppo di utenti che si danno like e commenti tra di loro. solo che alcune foto anche se non ti piacciono non sono proprio da buttare, altre sono proprio degli orrori. a molti piace divertirsi così
la colpa, penso, sta in chi post-produce. é un termine che non mi piace ma che si addice al caso concreto. Penso che sia giusto pubblicare le proprie fotografie, però -anche senza una strutturata cultura fotografica- ci sono delle storture estetiche (sui contenuti non mi esprimo) che sono evidenti, in primis per chi , appunto, post produce un'immagine a somiglianza di un modello stilistico, di un preset, che "piace". Il fatto che si inneschi un circolo vizioso di like porta da un lato ad azzerare il senso di autocritica dell'autore, dall'altro a rinunciare a priori a qualsiasi spinta di miglioramento. questa flessione impoverisce il dibattito e, quindi, anche il forum, seppur in minima parte. Al contrario trovo certi commenti molto formativi anche per me che sono un semplice lettore e che spingono ad andare ad uno step in avanti nei diversi campi in cui la nostra passione si sviluppa (composizione, sviluppo, narrativa, etc.).
Il fatto è che questa abitudine di fare gli amiconi benevoli con belle parole a tutti i costi tende ad appiattire sia lo standard delle proposte che la conseguente (auto)critica. La fotografia passa in secondo piano e diventa solo un pretesto per "socializzare".
Sì ,ma anche le foto che ha messo MatteoGroppi in pagina 1 sono post prodotte... solo che lì quello che attrae e che interessa non è solo la post produzione. C'è della "sostanza".
Invece a parecchie foto (qui e altrove) se togli la post produzione non rimane niente.