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Formato del sensore, fattore di moltiplicazione e diaframma


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avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2022 ore 18:53

Un 50 mm è un 50 mm a prescindere dal formato che copre.

Se questo 50 ha una luminosità massima pari a f 1,4 detta luminosità rimarrà tale a prescindere dal formato coperto.

La PdC (ammesso che esista) di un 50 mm a f 1,4 rimane la stessa a prescindere dal formato coperto.

Che poi quel 50/1,4 sia l'ottica standard sul formato Leica, un medio tele sull'aps-c e un ultragrandangolare sul 4x5" interessa meno di niente.

avataradmin
inviato il 01 Aprile 2022 ore 18:54

il vantaggio dei sensori più piccoli proprio non passa... vedete solo il fattore di crop, non i vantaggi in termini di espsizione.


Parlare di vantaggio in termini di esposizione mi sembra un po' eccessivo, al limite si può raggiungere la parità (con determinate ottiche).

avataradmin
inviato il 01 Aprile 2022 ore 18:55

La PdC (ammesso che esista) di un 50 mm aperto a f 1,4 rimane la stessa a prescindere dal formato coperto.


Solo se si scatta dalla stessa distanza (e in questo caso l'inquadratura sarà radicalmente diversa); se invece si cambia la distanza per avere la stessa inquadratura su due formati differenti, la profondità di campo è diversa.

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2022 ore 19:00

Un 50 mm è un 50 mm a prescindere dal formato che copre.

Se questo 50 ha una luminosità massima pari a f 1,4 detta luminosità rimarrà tale a prescindere dal formato coperto.



Paolo la luce che passa dall'obiettivo FF nel caso dietro ci sia un sensore più piccolo non viene raccolta interamente.

Per raccoglierla interamente occorre una lente aggiuntiva che fa da speed booster, cioè un riduttore di focale.

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2022 ore 19:00

Scusate se mi permetto di riassumere e semplificare (spero) quello che state dicendo. Secondo me state portando avanti tre discorsi diversi e volete convergere nelle parole "stessa foto". Ma l'inghippo sta proprio qui, nello scopo.

Vediamo un attimo.

Juza vuole ottenere in una foto lo stesso effetto di profondità di campo con due fotocamere aventi sensori di dimensioni diverse. Dunque sulle due macchine imposta valori diversi nella triade diaframma/tempo/ISO.

Mirko Fambrini vuole raggiungere la stessa esposizione con due sensori aventi dimensioni diverse. Dunque su entrambe le macchine imposta gli stessi valori nella triade diaframma/tempo/ISO.

Igg invece vuole farci un pesce d'aprile! Giuso? MrGreen Scherzo!
Igg dice che per raggiungere gli stessi standard ISO i sensori aventi diverse dimensioni amplificano il segnale in maniera differente.

Ho campito bene?

Perché, se è così, state dicendo tre cose diverse che sono tutte giuste.

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2022 ore 19:06

io sto parlando di quattro cose (ISO/diaframma/tempo+ profondità di campo)
?

Dal momento che la profondità di campo ha variabili che agiscono diversamente su ciascun formato, ma che è a sua volta quantificabile perchè ha un valore numerico, stabiliamo un valore numerico. Un metro, due, mezzo..
Dopodichè troviamo la combinazione per la focale di ciascun formato, la distanza di messa a fuoco, l'apertura e, conoscendo il circolo di confusione di ciascun formato, determiniamo due PDC uguali su formati diversi.
E' solo un valore numerico.
Più difficile è determinare quale sia l'esatta terna espositiva per determinare la solita Ev con la solita profondità di campo usando NON gli stessi parametri..
Perchè se semplifichiamo all'estremo il concetto di equivalenza (un f1.o apsc è equivalente ad un f1.4 su ff o roba simile) si va poco lontano..
Ancora più difficile, come è stato detto, fare la STESSA foto considerando la medesima profondità di campo.

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2022 ore 19:14

Mirko Fambrini vuole raggiungere la stessa esposizione con due sensori aventi dimensioni diverse. Dunque su entrambe le macchine imposta gli stessi valori nella triade diaframma/tempo/ISO.

Non voglio raggiungere la stessa esposizione. Lo è già! MrGreen
Io sto dicendo che la triade espositiva non varia su nessun sensore e che non è che se il sensore è più piccolo può ricevere meno luce e ridurre gli Ev. Se vari un parametri devi necessariamente variarne almeno un'altro.

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2022 ore 19:16

Solo se si scatta dalla stessa distanza (e in questo caso l'inquadratura sarà radicalmente diversa); se invece si cambia la distanza per avere la stessa inquadratura su due formati differenti, la profondità di campo è diversa.


Questo è un concetto che è stato ripetuto fino all'esasperazione ma per molti Lunghezza focale in millimetri veri resta un grande mistero, di conseguenza rapporto di ingrandimento e Pdc si aggiungono alla lista misteriosa.

L'angolo di campo è forse il meno "ostico" perché visto dal mirino, ma non ci giurerei.MrGreen

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2022 ore 19:20

Non voglio raggiungere la stessa esposizione. Lo è già! MrGreen
Io sto dicendo che la triade espositiva non varia su nessun sensore e che non è che se il sensore è più piccolo può ricevere meno luce


Mirco, se tu riferissi 'esposizione' non alla 'triade esposimetrica' ma più correttamente alla quantità di luce che arriva al sensore, non cadresti nel trabocchetto di pensare che a parità di triade esposimetrica al sensore più piccolo arriva la stessa luce (a parità di scena inquadrata).

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2022 ore 19:23

Un 50 mm è un 50 mm a prescindere dal formato che copre.

Se questo 50 ha una luminosità massima pari a f 1,4 detta luminosità rimarrà tale a prescindere dal formato coperto.

Si


La PdC (ammesso che esista) di un 50 mm a f 1,4 rimane la stessa a prescindere dal formato coperto.


Paolo no.
Controlla. Il circolo di confusione è diverso nei vari formati.
Qui un programmino empirico.
www.cultor.org/pdc/pdc.html

Mirco, se tu riferissi 'esposizione' non alla 'triade esposimetrica' ma più correttamente alla quantità di luce che arriva al sensore, non cadresti nel trabocchetto di pensare che a parità di triade esposimetrica al sensore più piccolo arriva la stessa luce (a parità di scena inquadrata).

Ascolta domani fai una prova se non piove. Prendi la tua camera, punti l'esposimentro verso un bella zona illuminata dal sole. Imposti Av iso 100 f16. Scommetto che il tempo del tuo scatto sarà 1/100 ed è perfattamente uguale a quello che farò io con la mia lente che metterò sia su apsc che su FF.
Poi se insisti non replico più.

PS se non è 100 consiglio di far tarare l'esposimetro.

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2022 ore 19:33


i valori di diaframma sono di fatto frazioni: f/2 significa, lunghezza focale (f) diviso per 2. Quindi su un obiettivo 50mm f/2 significa che il diametro del foro (cioè del diaframma) sarà 25mm (50mm/2).
Su un obiettivo 200mm, a f/2 il diametro del diaframma invece sarà essere di ben 100mm cioè ben dieci centimetri. Questo può aiutarti a capire perché numeri più grandi si riferiscono ad aperture minori. Comunque, la quantità di luce che può passare attraverso il diaframma, è proporzionale all'area del foro, non al suo diametro.


da qui: www.nikonschool.it/tecniche-di-ripresa/diaframma.php


Quindi, per esempio una inquadratura 'normale' a diaframma f/2:
- su FF richiede un obiettivo 50mm che ha diametro del diaframma f/2 uguale 25mm
- su M43 richiede un obiettivo 25mm che ha diametro del diaframma f/2 uguale a 12mm

ovvero sul M43 passano due stop di luce in meno, ma avrà profondità di campo maggiore in relazione ai due stop.

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2022 ore 19:37

Mirko non è detto che il diametro del circolo di confusione cambi.
Per esempio le ottiche Carl Zeiss per le medio formato Haddelblad o Rollei sono progettate in funzione del CdC del formato Leica, e non del medio formato ;-)

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2022 ore 19:39

L'esposizione è la stessa per tutti i formati a parità di triade.. ma il FF raccoglie più luce.....
nei formati più piccoli parte della luce viene persa...
Pensate ad un obiettivo con un cerchio che copre il FF, se lo monti su apsc il cerchio è sovrabbondate e non tutta la luce arriva al sensore

avatarsupporter
inviato il 01 Aprile 2022 ore 19:58

ma se prendo la mia apsc e la mia FF e imposto la stessa terna espositiva ho sempre la stessa esposizione. Questo in pratica. Sono sicuro, lo giuro.


E' verissimo, ma non hai la stessa foto ;-) il risultato è differente in termini di profodità di campo.

In altre parole, se scatti a 1/100 f/16 ISO 100 avrai esattamente la stessa esposizione sia su APS-C che su FF, ma nella foto con APS-C avrai la profondità di campo di un f/22.

Se vuoi ottenere due foto del tutto identiche, dovresti scattare a 1/200 f/11 ISO 100 su APS-C e 1/100 f/16 ISO 100 su FF.



Juza ha riassunto bene l'inghippo in cui si casca, stessa terna di esposizione in formati differenti non ottieni la stessa foto, se vuoi la stessa foto dovrai modificare i tempi e diaframma

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2022 ore 19:59

Se vuoi ottenere due foto del tutto identiche, dovresti scattare a 1/200 f/11 ISO 100 su APS-C e 1/100 f/16 ISO 100 su FF.

Vuol dire solo che nella resa elettronica di stessi segnali, il fotodiodo del sensore aps-c ha soglie di sollecitazioni completamente differenti da quello FF.
Non per niente migliori nella resa finale RGB e ISO.
Le pixellate sono molto più evidenti nella resa finale di un aps-c che di una FF.
Lo stesso lo puoi vedere nella resa elettronica di un jpeg sfornato da un'ammiraglia e da un una semipro anch'essa FF.
E' l'elettronica che gestisce il segnale sotto il sensore e che fa la differenza.
Amplificatore e ADC lavorano in modo completamente differente tra asp-c e ff, e non lo puoi valutare in modo oggettivo su uno scatto.
Il bisogno di usare differenti diaframmi per avere una foto uguale già denota quanta differente sensibilità tra un sensore e l'altro.


Siccome il processo fisico di conversione fotone in elettroni che avviene in un sensore piccolo è lo stesso che in un sensore grande

Non è per niente vero.
Forse quando entra nella camera, ma quando la luce viene registrata dal sensore cambia tutto, numero sensori spalmati su una determinata superfice e anche la distanza tra gli stessi, stravolge la quantità di luce catturata.
Se poi usi un diaframma più aperto rispetto alla ff, entra in gioco la differente registrazione e amplificazione del segnale.
E' l'elettronica che compensa diverse necessità tra aps-c e FF, non una valutazione soggettiva tra lamelle, PDC e resa finale.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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