user207929 | inviato il 03 Gennaio 2022 ore 9:15
@Maurese - certo, hai ragione, qualsiasi cosa può accadere. Ma se vogliamo rispondere con razionalità al nostro amico, che si domanda quali pericoli possa correre facendo caccia fotografica, direi che possiamo rasserenarlo. I rischi ci sono, come per qualsiasi altra attività umana, ma direi che non sono tali da intimorirci oltre il lecito e impedirci di godere dell'ambiente naturale italiano. Dobbiamo sicuramente prestare attenzione, informarci, attrezzarci, ma nulla di più, ritengo. Poi, se ti capita di trovarti sotto una slavina, una frana o ti trovi in mezzo ad un incendio boschivo… quella è sfiga. Io frequento l'ambiente naturale da 49 anni, poiché il primo trekking l'ho fatto a 13, e qualche disavventura l'ho dovuta affrontare, in effetti. Ma ho fatto svariati trekking lunghi in solitaria e si potrebbe affermare che le disavventure me le sono un po' cercate, anche se… tutto sommato… Mi sono fatto male tre o quattro volte (max 20/30gg di prognosi, per fortuna; si è trattato di fratture e distorsioni), sono stato punto da una specie di ragnetto che mi ha fatto diventare l'avambraccio gonfio come un otre, sono caduto dall'amaca in mezzo al bosco, sbattendo la testa e procurandomi un bozzo enorme e un certo rincoglionimento durato un po' di ore, sono stato morso da una natrice dal collare che non era d'accordo di farsi fotografare. Ho anche preso più zecche io, di tutti i cani del mio piccolo paese, per fortuna sempre senza conseguenze. Ma se faccio un bilancio posso solo affermare che nelle nostre zone basta veramente l'attenzione e l'informazione per non rischiare oltre misura. Poi 'tutto' e 'di tutto' può succedere ovunque, in effetti. È solo l'opinione che deriva dalla mia esperienza personale. |
| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 13:14
Quoto Vittorio. Il barboncino é un animale domestico, non fa testo. Lo stambecco in genere è tranquillo e confidente: chiaro che non lo si deve provocare e non costa nulla spostarsi un attimo dal sentiero. Anch'io son convinto che gli insetti sono gli unici a poter creare problemi. I calabroni visitano spesso il giardino della mia compagna, ma ci hanno sempre ignorato preferendo la frutta. Il rischio magari è di metter le mani sulla stessa pera... |
| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 13:47
Il barboncino era per ridere. Dai, capitele. |
user207929 | inviato il 03 Gennaio 2022 ore 14:17
@Maurese - Beh, in effetti ci ho riso su un bel po', ho già condiviso la notizia con qualche amico grazie. @Mauro Vianello Lucifer - gli stambecchi che si trovano facilmente nei versanti nord-est di Pomagagnon e Punta Fiames non sono solo confidenti, ma si mettono pure in posa. Però belano con l'erre moscia… in fondo sono cortinesi, quindi noblesse oblige |
| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 16:01
20 anni fa sono stato morso da un cane: il barboncino nano di mia mamma! |
| inviato il 04 Gennaio 2022 ore 13:14
Ribadisco: occhio a dirupi, fossi, argini di fiumi, alberi che cadono, fulmini. È così che si muore. Gli animali contano pressocchè zero. |
| inviato il 04 Gennaio 2022 ore 17:24
"sono stato morso da un cane: il barboncino nano..." "La maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo, fino a dire che un nano è una carogna di sicuro, perché ha il cuore troppo, troppo vicino al buco del cu.lo" |
| inviato il 04 Gennaio 2022 ore 20:01
dal titolo pensavo ti riferissi hai pericoli che la caccia fotografica può arrecare alla fauna, che possa la fauna farci dei danni è altamente improbabile come ti hanno detto |
| inviato il 07 Gennaio 2022 ore 1:11
Non ho l esperienza di alcuni amici del forum, ma secondo me oltre ai già citati insetti bisognerebbe aggiungere anche , come già detto da qualcuno, una buona conoscenza dei posti che si intende frequentare. Addentrati 3 o 400 metri in un bosco e poi fatti cogliere dalla nebbia. I giornali sono pieni di gente che si perde. Non è così difficile. E poi possibilmente non andare da soli. |
| inviato il 07 Gennaio 2022 ore 6:52
Scusa Angelob, non sono d'accordo: andare da soli in certi posti è il massimo del piacere: un rischio calcolato si può prendere. Mi è capitato di tornare dalla montagna un po' insanguinato per una caduta in ghiaione, o di perdermi nel bosco innevato e venirne fuori al buio. Anche di dormire inaspettatamente in Dolomiti il 6 gennaio perché c'era troppa neve per arrivare al bivacco. Si mette in conto. Chiaro che un po' di preparazione ci vuole. Alla fine rimangono solo sorrisi, le cicatrici vere sono altre. |
| inviato il 07 Gennaio 2022 ore 7:26
Dipende da quanto sei allenato... Anche a me e' successo di partire alle 4 di pomeriggio, con il buio, per fare capodanno in rifugio. Camminare per ore nella neve alta appena caduta, senza sentiero. Pero' se sei allenato e ben equipaggiato non e' assolutamente un problema. Diverso e' se ti improvvisi. Se fino a ieri il massimo che hai fatto e' stato capodanno in piazza a vedere i fuochi d'artificio. Se non sei abituato a muoverti di notte. Se non sei attrezzato anche per passare una notte fuori a meno 15. Il tutto puo' velocemente trasformarsi in un dramma. |
| inviato il 07 Gennaio 2022 ore 7:57
ma scusate un attimo..il problema delle zecche ora che le temperature sono basse non si pone giusto? io ho sempre il mio spray anti zecche ma in questo periodo per quelle poche volte che mi distendo nel fango non ho valutato di darmelo perchè appunto c'è molto freddo..sbaglio?? |
| inviato il 07 Gennaio 2022 ore 8:00
Io giro soprattutto nel basso Piemonte e i rischi maggiori secondo me sono: finire per sbaglio in una battuta di caccia al cinghiale, cacciatori vaganti, cani randagi, cadere in un fosso, le zecche. Poi c'è sempre un po' di timore reverenziale per i cinghiali. |
| inviato il 07 Gennaio 2022 ore 8:02
“ ma scusate un attimo..il problema delle zecche ora che le temperature sono basse non si pone giusto? „ Per ora puoi stare tranquillo, ma già da marzo se voglio fare macro mi vesto con colori chiari e maniche lunghe. |
| inviato il 07 Gennaio 2022 ore 8:07
vi racconto questa..la volta che più mi sono caxxto addosso.. ero in uno specchio d'acqua, grande come mezzo campo da calcio, in mimetica disteso nel fango..era abbastanza asciutto quindi ero vicino all'argine in attesa di qualche bel limicolo..era primavera, lockdown quindi.. mi trovavo fuori dal comune, circa 10 km ed eravamo in zona rossa. Sapevo il rischio ma non ne potevo più, tra l'altro la zona era in sperduta campagna nel ferrarese con 2-3 case intorno e tanti campi agricoli. Dopo un po che sono disteso sento delle voci ma come sempre non ci faccio caso, poi inizia a vibrare il telefono con insistenza. Alla quarta chiamata di mia mamma rispondo: Alex ti cercano i carabinieri!! Nel frattempo un bel beccaccino a meno di 3 metri se ne era andato. panico, mi alzo dalla postazione tutto vestito di foglie e mi avvio verso la mia auto. Dietro la mia macchina c'era quella dei carabinieri che bloccava l'uscita. Erano fermi la ad aspettarmi. -Lei è il signor xxxxx? -Certo, scusate, sono che sono fuori dal comune, pagherò quello che devo ma non ne potevo più -Macchè non si preoccupi, è come se sta facendo sport, solo che abbiamo visto l'auto qui con un seggiolone e abbiamo dovuto fare accertamenti, poteva essere un drogato, uno che voleva suicidarsi o una macchina rubata.. -ah ok perfetto.. La cosa va avanti con mille loro domande sulla fotografia ecc ecc.. La cosa più bella è stata alla fine quando uno dei tre (si erano in 3!) mi chiede: scusi, una domanda, ma dove si era messo che abbiamo fatto il giro dell'oasi 3 volte?? E io li mi sono sentito come john rambo! |
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