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Qualità in una foto scattata con una fotocamera analogica.


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user226515
avatar
inviato il 29 Dicembre 2021 ore 20:21

Se la - differenza- in una foto, è data dalla qualità della fotocamera, o dell'obbiettivo, quella foto non m'interessa.

Juliana Martini.

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2021 ore 20:25

Anche io ci ho scattato qualche rullino, ma "punta e scatta" per una fotocamera a pellicola da max 36 pose e nemmeno AF mi sembra una contraddizione

Infatti. Juliana, hai ragione: bisogna creare una filiera decente in tutto il processo di produzione di una fotografia.

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2021 ore 20:45

Questa foto, un controluce in pieno giorno, se la fai a pellicola darebbe un cielo completamente bruciato
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4052794&l=it[


Non direi proprio! Non solo è fattibilissima ma probabilmente con un negativo colore verrebbe pure meglio di questa poiché non si avrebbe il solito effetto di palla bianca nel sole e nel suo contorno, ma ci sarebbero passaggi molto più graduali. Ne ho fatti molti di scatti in controluce con pellicola (scatto solo con pellicola) e in certe condizioni addirittura è possibile farlo anche con le diapositive (ad esempio se il primo piano è costituito ad esempio da terreno scuro e lo si vuole mantenere in foto come nella realtà); ovviamente sto parlando di foto senza l'utilizzo di filtri degradanti ND.

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2021 ore 21:05

@Diebu anche dal primo lab "sottocasa ?" Oppure effettui tu la scansione del negativo e poi ci lavori sopra con interventi selettivi ? E terreno cosi esposto, non scuro....

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2021 ore 21:09

Ciò che c'è sulla pellicola non dipende dalla scansione, se la pellicola ha catturato i dettagli questi ci sono, punto, basta tirarli fuori.
Riguardo alla scansione la faccio da me, ma senza necessità di fare correzioni selettive.

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2021 ore 23:17

Se la - differenza- in una foto, è data dalla qualità della fotocamera, o dell'obbiettivo, quella foto non m'interessa.


Ripeto qui non si parla di valore estetico o artistico qui si parla di qualità tecnica , lo so non tutti riescono a fare questo distinguo. L'autore non ha chiesto un commento sulle doti artistiche della foto. Lo ripeto, in questo caso a livello tecnico la fotocamera e l'obiettivo hanno influenzato di molto il risultato, e lo ripeto ancora per chi non vuol capire, in termini di qualità tecnica .

Vedi Julia, avere uno strumento che ti permetta di riportare su pellicola o su sensore la tua idea, come la hai in mente è indispensabile, poi puoi anche scegliere di ignorare la qualità tecnologica (figurati ho fatto mostre con le Polaroid smontate e il mio corredo attuale non raggiunge i 200€ di valore quindi pensa quanto mi può fregare una fotocamera super). Dovresti anche capire che quando parlo di usabilità di una fotocamera non sto parlando solo di qualità tecnica ma anche di usabilità ed ergonomia di uno strumento, di gestione dell'esposizione delle sue variazioni e delle scelte ad essa collegate e permettimi di affermare che l'ergonomia, l'usabilità e le possibilità di controllo e gestione dell'esposizione contano non poco in una fotocamera e sul risultato finale... nella ME sono abbastanza scomode, pensa ai tastini, ma forse tu non conosci questa fotocamera e parli per slogan, simpatici ma inutili in questa discussione.
Spero di essermi spiegato

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2021 ore 23:21

Anche io ci ho scattato qualche rullino, ma "punta e scatta" per una fotocamera a pellicola da max 36 pose e nemmeno AF mi sembra una contraddizione


Io non ci ho scattato qualche rullino, ci ho scattato qualche centinaio di rullini e la conosco molto bene, confrontata anche con la sorella MX e la differenza, soprattutto se non la si conosce, è abissale anche con le stesse ottiche. Se preferisci comunque posso chiamarla con una locuzione più vintage: "Voi premete il tasto al resto pensiamo noi"

avatarsupporter
inviato il 30 Dicembre 2021 ore 0:39

Allora per prima cosa lascia perdere i negativi colore dove, salvo rare, direi uniche, eccezioni non hai il controllo del risultato finale quindi o BN o diapositive

permetti questo é il peggior consiglio dato, se uno vuole scattare a colori e fattibilissimo

1 evita pellicole scadute da molti anni che tendono al viraggio
2 trova un buon Lab, io ne ho provati cinque prima di trovare quello che mi soddisfaceva
3 per scannerizzare basta un Epson V600, il dettaglio sarà discreto ma almeno i colori saranno buoni, V850 molto più costoso, oppure l'altra strada e digitalizzare con la fotocamera, qui di apre un approccio diverso se interessato chiedi

comunque la foto appare con un dettaglio troppo impastato, non può essere colpa di uno zoom economico, li uso anche io e non rendono una foto in quel modo, li avrei già buttati nella spazzatura

avatarjunior
inviato il 30 Dicembre 2021 ore 3:44

Urca ragazzi quante risposte!!! ?

Sono veramente contento che un mio semplice quesito ha sviluppato una tale discussione e generato una gran mole di consigli e critiche, ció mi ha permesso di entrare nell' ottica (consentitemi il gioco di parole ?) della fotografia analogica

Vi ringrazio tutti! Ho letto ogni risposta e rispondo facendo una summa degli argomenti affrontati da voi.


COMPOSIZIONE

Essendo il primo rullo che usavo ero piú propenso a sperimentare dal punto di vista tecnico la fotografia 35mm che compositivo.
Comunque, il paesaggio scialbo senza punti di riferimento che ho catturato é un luogo a me caro, non ho potuto.cambiare pdr poiché alle spalle avevo una recinzione.

Come ha ben detto il signor Mario, l'intento era di discutere dal punto di vista tecnico piuttosto che compositivo, il mio dubbio che voglio sottoporre a voi ex 35mm era il seguente:
"Ragazzi, è la prima volta che scatto in analogico. Questa é la foto di un paesaggio che ho ripreso altre volte con una DSLR, è normale che scattata su 35mm e stampata viene cosí? Si tratta di qualità intrinseca della pellicola, parametri di scatto, obiettivo, oppure c'é qualcos'altro che io ignoro? "


SCANSIONE

Faccio il mea culpa per il sistema usato, ma da principiante mi é sembrato l'unico modo di poter catturare una foto stampata per condividerla qui sul forum. Sono a conoscenza che questo rappresenta uno dei tanti debolissimi anelli della catena che sto cercando di maneggiare.


SVILUPPO

Da completo neofita che sono ho portato a sviluppare il frullino dal fotografo di Paese il quale lo ha mandato ad un laboratorio. Ho dovuto attendere 2 settimane per riprendere le foto poiché, a detta del fotografo, il laboratorio tende ad accumulare un tot quantitativo di ordini prima di procedere allo sviluppo. (E qua la dice lunga).
Da ingenuo pensavo che il trattamento della pellicola fosse lì stesso a prescindere dalla laboratorio, non ero conoscenza di queste variabili, pertanto vi ringrazio ancora!


ATTREZZATURA

Parafrasando Julia, effettivamente una fotocamera analogica non é altri che una scatoletta pensa di sofisticato meccanismo con un obiettivo. Le variabili che incidono sul risultato finale della foto sono la pellicola, la modalità di misurazione della luce e l'obiettivo stesso, quindi non può essere dovuto al corpo macchina ?
Pertanto mi sono messo alla ricerca di un fisso almeno più luminoso, un 50mm f1.7. sono curioso di vedere la differenza Cianciana questo anello della catena sopracitata.

ESPOSIZIONE

Purtroppo la ME funziona solo a priorità d'apertura, quindi é impossibile intervenire sui tempi manualmente, a meno che non si vada agire sulla ghiera dei dei motiplicatori di tempo 1/4x 1/2x 2x 4x.
A tal proposito (ormai la scimmia é partita) mi era balenata l'idea di farmi una Nikon (posseggo già due ottiche con ghiera dei diaframmi) o sempre Pentax tutta manuale, per avere un controllo completo sui parametri di scatto. Che ne dite?

Spero di non avervi avvisato con questo messaggio prolisso, ma mi sono divertito a leggere e a rispondervi!


avatarsenior
inviato il 30 Dicembre 2021 ore 7:19

a due soldi trovi delle pentax manuali, dalla indistruttibile k1000 all'economica P30. Anche gli obiettivi pentax hanno quotazioni invitanti.

avatarsenior
inviato il 30 Dicembre 2021 ore 7:27

Una reflex 35mm potrebbe avere mille problemi diversi così come l'obiettivo, da dove arrivano? Check-up?

avatarsenior
inviato il 30 Dicembre 2021 ore 9:00

Discussione interessante Lynn ma come tutte quelle a tema analogico non porterà da alcuna parte.
E il perché è presto detto: a parte Mario e Claudio i quali, in maniera più diretta il primo, un poco più trasversale il secondo, nessuno ha citato le diapositive che, invece, sono l'unica emulsione che può realmente aiutare un neofita a entrare in sintonia con la fotografia chimica.

Perché?

Semplice!

Perché la diapositiva ti ridarà esattamente quello che hai fotografato, nel bene e, più ancora, nel MALE... in questo modo capirai dove hai sbagliato e soprattutto PERCHÉ hai sbagliato.
I negativi, sia colore che B&W, sono troppo soggetti a manipolazioni, sono troppo... come dire... digitaloidi passami il termine, e quindi non ti faranno entrare fino in fondo nell'ottica della fotografia che, ripeto fino allo sfinimento, significa disegnare con la LUCE e laddove la Luce, come ben sanno anche i muri, te la ridà, quantomeno senza troppe controproducenti alterazioni, solo la diapositiva.

avatarsenior
inviato il 30 Dicembre 2021 ore 9:03

A proposito: per me la fotografia è solo chimica e, quasi esclusivamente, positiva.

avatarsenior
inviato il 30 Dicembre 2021 ore 9:27

permetti questo é il peggior consiglio dato, se uno vuole scattare a colori e fattibilissimo



Certamente è fattibile ma occorre, cosa che non succede nel digitale, decidere qual è lo scopo, nel caso della lomografia, che dal link suppongo sia il tuo interesse, il negativo colore è ideale ma se vuoi conoscere a fondo la fotografia analogica è il peggiore, come giustamente ha scritto Paolo Mcmlx se vuoi imparare il supporto migliore è la diapositiva, io ci aggiungerei anche il negativo BN. Perché il negativo colore non va bene per imparare? Perché almeno metà del procedimento non è sotto il controllo del fotografo mi pare lapalissiano. Quindi se vuoi imparare il peggior consiglio è quello di utilizzare il negativo colore.

comunque la foto appare con un dettaglio troppo impastato, non può essere colpa di uno zoom economico, li uso anche io e non rendono una foto in quel modo, li avrei già buttati nella spazzatura


Sempre il solito discorso: se lo scopo è la lomografia non ci sono problemi se invece lo scopo è ottenere fotografie nitide sì ci sono eccome! Quello zoom è uno dei peggiori dell'epoca, ora sarebbe ridicolo, quindi sì molto della mancata nitidezza dipende dallo zoom usato, poi la stampa pessima e la scansione alla sanfasò hanno fatto il resto.

Parafrasando Julia, effettivamente una fotocamera analogica non é altri che una scatoletta pensa di sofisticato meccanismo con un obiettivo. Le variabili che incidono sul risultato finale della foto sono la pellicola, la modalità di misurazione della luce e l'obiettivo stesso, quindi non può essere dovuto al corpo macchina ?


Sì e no, se usata da chi conosce bene la fotografia analogica e il corpo macchina non ci sono problemi ma se manca la conoscenza di uno dei due o, peggio, di entrambi l'usabilità del corpo macchina c'entra eccome. Nella tua foto, ricordando che stiamo parlando di un'immagine che ha subito troppi passaggi non controllati ed errati, appare un evidente errore di esposizione, da qui il cielo piatto e bianco, perché dico che la ME non va bene? PEr il solo fatto che non facilità la valutazione esatta dell'esposizione, gli indici nel mirino con il loro sistema a led non aiutano certamente una corretta valutazione dell'esposizione, i tastini non invogliano all'esposizione manuale, in questo caso sarebbe stata davvero utile, e il sistema di correzione dell'esposizione, molto in voga all'epoca, ecco quello sì è pratico ma occorre conoscere il sistema fotocamera pellicola per poterlo usare al meglio.

Purtroppo la ME funziona solo a priorità d'apertura, quindi é impossibile intervenire sui tempi manualmente, a meno che non si vada agire sulla ghiera dei dei motiplicatori di tempo 1/4x 1/2x 2x 4x.
A tal proposito (ormai la scimmia é partita) mi era balenata l'idea di farmi una Nikon (posseggo già due ottiche con ghiera dei diaframmi) o sempre Pentax tutta manuale, per avere un controllo completo sui parametri di scatto. Che ne dite?


Sorvolando sul fatto che anche con la ME se vuoi puoi scattare in manuale, i famosi tastini, in casa pentax trovi delle eccellenti fotocamere, a relativamente poco potresti andare sulla K o K1000, spendendo un po' di più la fantastica MX; salendo di prezzo l'eccezionale LX.

Ti allego il link al manuale della ME, che temo tu non abbia letto, troverai il punto relativo all'esposizione manuale a pagina 20

www.albertoansaldo.it/Pentax_Doc/Manuali/KMF/MEsuper_ITA.pdf

avatarsenior
inviato il 30 Dicembre 2021 ore 9:33

Concordo con Paolo che le diapositive sono la migliore scuola per imparare, tuttavia in certe situazioni i negativi colore sono utilissimi, come nel caso la scena da fotografare abbia un altissimo contrasto.
Riguardo ai negativi colore, differentemente da quelli B&N il trattamento è standard; certo, può essere fatto bene o male, con chimica fresca o ipersfruttata ma non credo sia quello il problema della tua foto; infatti , poiché la maggior parte dei laboratori stampa previa scansione (soprattutto per stampe di piccole dimensioni), anche il più scarso scanner+software è capace di correggere in automatico le eventuali dominanti introdotte da uno sviluppo fatto male.
Ritengo quindi che in quella foto ci sia un mix di fattori-errori (probabilmente da entrambe le parti: fotografo - laboratorio, soprattutto in fase di stampa più che di sviluppo) difficile da dipanare; ti consiglio quindi di ritentare ma, come già detto, utilizzando diapositive, almeno potrai escludere due grossi anelli della catena: la scansione e la stampa.
Facci sapere come va.

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