user28666 | inviato il 13 Dicembre 2021 ore 14:13
Otto, costano 3000euro .... Metti che ti stufano quelle case, per un qualsiasi motivo, metti che si rompi una scheda elettronica dentro la cassa, ecc ecc. ... avere tutto integrato su una spesa simile, secondo me non ha senso. 3000euro li spenderei, ma su componenti separati. Mi stando di quelle casse, le cambio, ma mi resta l'ampli, o viceversa. Mi limiterei al massimo su delle Teufel Ultima 40 |
| inviato il 13 Dicembre 2021 ore 14:40
Quando si acquistano oggetti usati, specie se con diversi anni sulle spalle, bisogna tener conto del degrado, oltre al fatto che il progresso tecnologico può aver migliorato le prestazioni. Vedo che è stato citato il Nad 3120, versione audiofila del famoso 3020. Parliamo di apparecchi degli anni '80, quindi non semplicemente usati, ma vintage. Ho avuto occasione di ascoltare a lungo un 3020, una ventina di anni fa, quando era solo vecchiotto, ed andava molto bene. E' stato un apparecchio che ha fatto epoca, perché, rispetto alla concorrenza, aveva un comportamento in regime dinamico "travolgente", per lo standard di allora. Ora, dopo parecchi altri anni passati, è facile che abbia i condensatori elettrolitici da cambiare, i potenziometri che grattano ecc ..., insomma dovrebbe essere sottoposto ad una revisione completa, che non costa due spicci, oppure, se è stata già fatta di chi lo vende, si noterà immediatamente dal prezzo richiesto. Per i diffusori spesso è anche peggio, visto che 99 su 100 hanno le sospensioni in foam, che, dopo qualche anno si induriscono, e dopo qualche anno ancora, si sbriciolano, semplicemente al contatto con l'aria. E' possibile rimetterle in sesto sostituendo le sospensioni, cosa che non garantisce il ripristino delle condizioni originali, se il materiale usato ha una cedevolezza differente, e se chi esegue il lavoro non centra perfettamente i coni. Insomma per mettere su un sistema vintage spendiamo 350-400 € mentre se andiamo su un pre dac più diffusori attivi ne spendiamo 4-500. Fate un po' voi. |
user28666 | inviato il 13 Dicembre 2021 ore 18:49
Oh per fortuna sognare è ancora gratis e non mi chiedono la mastercard |
| inviato il 13 Dicembre 2021 ore 19:25
“ Quando si acquistano oggetti usati, specie se con diversi anni sulle spalle, bisogna tener conto del degrado... „ infatti il mio ampli Denon di fine anni 90 qualche anno fa è stato in assistenza per sistemare alcuni problemi dovuti all'età e per fortuna non c'è stato da toccare la parte digitale. I diffusori da pavimento all'epoca costati una discreta cifra invece li ho dismessi proprio perchè non avendo garanzia sul ritorno allo stato originale ho preferito prendere una coppia di Focal nuove |
| inviato il 15 Dicembre 2021 ore 14:04
Provo a buttare giù un un riepilogo con diverse opzioni e relativa lista della spesa. Opzione 1 - Casse attive (Behringer/Adam/Yamaha/quellochevolete) - circa 350 euro - Dac Topping E30 + cavi verso le casse - circa 170 euro - Ammettiamo di riesumare un vecchio netbook - quindi a costo 0 - da collegare al dac, rimane da comprare un cavo usb audio - circa 20 euro. Questa è la soluzione che è stata più volte proposta durante la discussione, snella e di buona qualità. Si intende in questo caso musica liquida, quindi streaming dal internet e musica archiviata su hard disc o nas. Totale spesa 540 euro. Ho provato a pensare ad alcune alternative, soprattutto per chi non ha molta confidenza con la musica liquida o non dispone di connessione internet, quindi musica da sorgenti "tradizionali", quantomeno una radio FM/DAB. Non ho trovato molto, né troppo convincenti a dire il vero. Eccole di seguito, Fatemi sapere che ne pensate. Opzione 2. Come l'opzione 1 a cui aggiungere un ricevitore FM/DAB da collegare al pc, tipo questo: https://www.amazon.it/DollaTek-Digital-Sintonizador-Receptor-RTL2832U/ Aggiungerei un paio di adattatori per collegare il tutto alla presa dell'antenna di casa: https://www.amazon.it/E10098-Adattatore-Coassiale-Femmina-Maschio/dp/B https://www.amazon.it/deleyCON-MK3458-Distributore-connettori-coassial Totale spesa 580 euro. Opzione 3. Come opzione 1 - eventualmente anche senza pc - a cui aggiungere un ricevitore più completo, con radio, bluetooth, usb, wifi, ecc. tipo questo: https://www.amazon.it/Hama-DIT2105SBTX-Internetradio-HiFi-Tuner-Blueto Totale spesa 760 euro. Opzione 4. Se l'opzione precedente vi fa storcere il naso, per il prezzo che inizia a diventare alto per un accrocchio di scatolette, metterei sul piatto della bilancia anche un più semplice sinto-ampli economico + casse passive. Qualità audio immagino un po' inferiore alle opzioni precedenti. - Onkyo TX8220, con ingresso ottico per tv, bluetooth e radio - circa 280 euro. - Casse Elac bedut b6 (suggerite da qualcuno, ma non so se si abbinano a quell'ampli) - circa 340 euro. Totale spesa 620 euro. Opzione 5. Se voglio spendere poco e sono disposto a rinunciare a qualcosa. - Casse attive Lonpoo LP42x - circa 100 euro. - Dac economico con bluetoot integrato - circa 35 euro - tipo questo: https://www.amazon.it/PROZOR-Convertitore-Telecomando-Ricevitore-Adatt - Ricevitore FM/DAB - circa 100 euro - tipo questo: https://www.amazon.it/Albrecht-Dr-53-Dab-Digitalradio-Tuner/dp/B0845MR Purtroppo non ho trovato ricevitori radio con uscita digitale. Quindi per non dover ogni volta staccare i cavi rca per collegare le casse al dac o al ricevitore radio, sarebbe utile aggiungere uno switch - circa 25 euro - tipo questo: https://www.amazon.it/PROZOR-Stereo-Switch-Bidirezionale-Commutatore/d Totale spesa 260 euro. Opzione 6 (l'ultima!). In alternativa all'opzione precedente, con budget e qualità audio credo simile ma con meno "scatolette" e più versatilità, a questo punto credo si possa valutare anche un mini impianto wifi con ingresso ottico per tv, tipo questo: https://www.amazon.it/Panasonic-SC-PMX92-impianto-audio-domestico/dp/B Ovviamente opzioni e budget diversi. Che ne pensate? |
user28666 | inviato il 15 Dicembre 2021 ore 18:19
Io resto convinto che un vecchio ampli ed un paio di casse suonino meglio delle casse amplificate. Sabato scorso ne ho sentite diverse di casse amplificate e sono lontani anni luce da un'accoppiata ampli + casse passive. Non dico di andare a pescare negli anni 80, ma un ampli di una decina d'anni non possono andare peggio di un paio di casse all in one. Le all in one vanno bene se non devo aggiungere scatolette cavi e gingilli sennò meglio avere un ampli a cui ci colleghi tutto e via. Davvero meglio un paio di casse che hanno già tutto a questo punto teufelaudio.it/ultima-40-active-105785000 |
| inviato il 15 Dicembre 2021 ore 18:50
@Fullerenium Se non sei convinto, compra un amplificatore usato e due casse passive tradizionali, per me spendi più o meno la stessa cifra dei monitor attivi nuovi e suoneranno peggio, ma non posso farci nulla. La differenza tra i diffusori pro e quelli HiFi, è che i secondi costano di più, anzi in alcuni casi, molto di più, quando ci si mettono di mezzo i legni pregiati e le finiture d'alta ebanisteria. Poi ognuno di noi con i soldi ci fa quel che gli pare. Ho letto in un post di cavi usb audio. "E che gli è il cavo usb audio ?", direbbe mio cognato toscano. Sarò ruspante ma conosco solo i cavi usb. |
| inviato il 15 Dicembre 2021 ore 19:21
@Fileo basterebbe quindi un normale cavo per la stampante? |
user28666 | inviato il 15 Dicembre 2021 ore 19:42
Ma perché le casse amplificate da scaffale viste finora sono HiFi? Non sono forse più HiFi delle casse passive JBL degli anni 80 accoppiate ad un ampli esterno? Sempre a parità di prezzo. |
| inviato il 15 Dicembre 2021 ore 23:06
I monitor attivi con velleità hi-fi costano comunque una cifra non banale, e molto distante da qualche centinaia di euro: www.thomann.de/it/genelec_8040_bpm.htm www.thomann.de/it/focal_solo_6_be.htm Queste costano un po' meno, ma credo siano una tra le proposte più cheap del marchio, insomma la parentela con le Contour è lontanissima: www.thomann.de/it/dynaudio_bm5_mkiii_desktop_stand_bundle.htm Un buon ampli usato (audio analogue, primare, cambridge audio, etc.) più due diffusori passivi anch'essi di qualità, comportano comunque una spesa simile o superiore. Restando sugli integrati, questa è una soluzione moderna, ha una discreta potenza, bluetooth HD ed un DAC incorporato con chip Sabre: www.techsoundsystem.com/cambridge-audio-cxa81-amplificatore-integrato- Questo utilizza una moderna classe G per 90 wpc, ma i primi 12 sono in classe A. Anche qui, DAC Sabre e la chicca del pre phono: www.techsoundsystem.com/arcam-sa20-amplificatore-integrato-in-classe-g Mancano comunque i diffusori e con quelli si arriva facilmente a 2000 euro... |
user28666 | inviato il 16 Dicembre 2021 ore 0:02
Se buonanotte Otto!! Magari se rinasco paperone te ne regalo uno e lo lascio scegliere a te. La robba bbona la capiamo tutti, ma c'abbiamo delle bocche da sfamare e da istruire e pagare le bollette del riscaldamento. |
| inviato il 16 Dicembre 2021 ore 0:14
Lasciamo perdere il riscaldamento, una tragedia quest'anno!! |
| inviato il 16 Dicembre 2021 ore 8:12
Quello dei cavi è un discorso molto spinoso. Parlando di cavi analogici, di segnale e di potenza, già ci sono molte mistificazioni. Per cavo di segnale si intendo quello che collega gli apparecchi all'amplificatore, per cavo di potenza quello che collega l'amplificatore ai diffusori passivi, cioè non amplificati. In commercio, almeno in campo HiFi, ci sono cavi "pregiati", con rivestimento colorato e terminazioni dorate, forniti in cofanetto di legno rivestito internamente di velluto, al prezzo di svariate migliaia di €. Parecchi anni fa feci delle prove, seguendo le indicazioni dei kit pubblicati dalla rivista TNT Audio. Investimento di pochi €, per cavetto tripolare schermato, quello che si usa per i microfoni stereo, 80 centesimi al metro, e alcuni spinotti dorati fatti bene, ad 1 € l'uno, per realizzare un cavo di segnale semi bilanciato. Per il cavo di potenza utilizzai, un cavo quadripolare twistato di sezione abbondante, più schermatura, è una roba che si usa per la trifase. Non notai particolari differenze, comunque visto che erano venuti bene, li ho tenuti. Sempre diversi anni fa, ho avuto occasione di frequentare Renato Giussani, negli ultimi anni della sua vita. Facevo parte di un gruppo di ascolto, che testava le sue ultime realizzazioni. Per chi non lo sapesse, Giussani è stato il progettista di molti diffusori importanti, dalle Audiolab delta 3, alle ESB degli anni d'oro. Nel salone dove provavamo i diffusori, usava un finale pro per niente blasonato, collegato alle casse con un cavo volgarissimo, di grossa sezione, data la notevole potenza in ballo, e quando gli chiedemmo spiegazioni, disse che quel cavo era "adeguato" ai diffusori. Se provate a sentire il parere privato, di tecnici del settore di una certa esperienza, ridono delle fisime di certi audiofili, ma poi, siccome c'è un certo mercato, si cerca di non parlarne. E questi sono i cavi analogici, dove permane una certa alea, anche se mi devono spiegare perché un certo cavo debba mettere meglio in fila gli elettroni . Ricordo che i cavi HiEnd sono fatti usando filo elettrico prodotto industrialmente, rivestito poi di una guaina termo restringente colorata e montandoci delle terminazioni. Venendo ai cavi digitali, mi riesce veramente difficile comprendere e giustificare l'esistenza di cavi audiofili, per collegare hard disk e DAC. L'unico problema potrebbe insorgere nel caso di DAC che prendono l'alimentazione dal cavo USB. Metteteci un cavo "normale", non so' quelli i problemi. |
user28666 | inviato il 16 Dicembre 2021 ore 9:19
quello che è importante in un cavo è l'isolamento e le saldature dei terminali fatte bene. Un cavo in rame volgare di 2 metri di lunghezza non credo abbia molta perdita di carico tale da richiedere cavi di spessore notevole a meno di trasmettere KW di potenza. Quando usavo la mia radio trasmittente dove il cavo che arrivava all'antenna era di 20-30 metri allora un cavo migliore mi garantiva una migliore tenuta del segnale, ma parliamo anche qui di sottigliezze che notavi solo se il segnale che stavi ascoltando era sulla soglia del rumore. Ora sono nel punto che alla fine non comprerò nulla. La soundbar non mi soddisfa, le casse amplificate necessitano di gingilli attorno, un ampli con case passive non saprei dove piazzarlo. Quello che ho ora, si sente meglio di una soundbar, ci collego gli apparecchi col classico jack da 3.5mm ed il ricevitore BT APTX ce l'ho già. Magari tra qualche mese dopo che mi sono sistemato meglio mi avanza qualche soldo e spazio dove piazzare delle casse. Questo non toglie il fatto che possiamo continuare a parlare anche di aria fritta, perchè potrebbe venirmi qualche idea che fa al mio caso. Grazie. |
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