| inviato il 20 Marzo 2022 ore 8:51
Oltretutto non esiste una resa argentica più argentica di quella assicurata da una proiezione... una proiezione molto ben fatta ovviamente! |
| inviato il 20 Marzo 2022 ore 9:00
Stampare in argentico a colori non richiedeva grossi investimenti? Chiedo, non lo ho mai fatto, ma mi sembra proprio di ricordare che per stampare a colori da pellicola occorresse una buona preparazione tecnica e della attrezzatura costosa e ingombrante, o mi sbaglio? Sulla stampa a colori in digitale per quello che è la mia esperienza le stampe di una Canon pixma Pro10 da €700 sono in gran parte dei casi alla pari con quelle prodotte da delle Epson a rullo e 12 colori e decine di migliaia di euro (parlo di stampa a colori non B/N) a meno di casi particolari con colori fuori gamma. A proposito di fumi mefitici anche la stampa a Inkjet ne produce, in casa stampando un foglio al dì non ci si accorge ma se vai in ambiente di stampa industriale l'aspirazione è una necessità, ho frequentato ambienti di stampa Inkjet su tessuto e posso testimoniare. |
| inviato il 20 Marzo 2022 ore 9:09
Lo swirly bokeh, ad alcuni piace ad altri fa schifo, perché entriamo nel campo del non oggettivo e anche dell'indefinibile. Lo stesso di quando di parla dell'ascolto di vinile, a molti piace il presunto maggior calore dellLP perché scambiano per virtù un insieme di difetti ( che non sto wui ad enumerare). È una fortuna che noi appassionati di Jazz abbiamo spesso superato i 60, il nostro udito è andato a ramengo, non possiamo nemmeno accorgerci che il ns vinile comprato negli anni 70 le frequenze altissime nemmeno ce le ha più. E se compriamo un vinile nuovo stiamo ascoltando musica digitale ma con i difetti del vinile e andiamo in giro a dire che ha un suono caldo e vaporoso. |
user198397 | inviato il 20 Marzo 2022 ore 9:21
Per gli amanti del vinile, potrebbe essere anche l'oggetto in sé ad essere apprezzato, o il gesto nell'usare quel tipo di supporto. Stessa cosa con la fotografia argentica. Anche il percorso emozionale e sensoriale conta, visto che è un hobby e non un lavoro. Parere mio. Poi certo che se devi consegnare un lavoro dietro pagamento, a chi paga interessa poco del tuo percorso sensoriale/emozionale anche se ciò non toglie che un professionista possa usare la pellicola per i propri lavori. Anzi... |
| inviato il 20 Marzo 2022 ore 9:22
Alessandro la Canon Pixma pro 1000 cui sei/eri interessato è una stampante da tavolo a 12 colori di costo attorno a €1500 i cui risultati sono tranquillamente paragonabili a quelli di stampanti da pavimento da €20000. Colori e testine sono gli stessi, cambia il numero di ugelli che viene moltiplicato in quelle da pavimento/industriali al fine di consentire maggiori velocità di stampa in mq/ora. |
| inviato il 20 Marzo 2022 ore 9:24
Con la fotografia argentica non devi stare incollato ad un PC, che sa molto di LAVORO. E questo è un grande vantaggio |
| inviato il 20 Marzo 2022 ore 9:28
"Per gli amanti del vinile, potrebbe essere anche l'oggetto in sé ad essere apprezzato, o il gesto nell'usare quel tipo di supporto. Stessa cosa con la fotografia argentica". È esattamente così, quello che gradiamo è spesso frutto della suggestione. O della diversa esperienza. Io fotografo con una binoculare Rolleiflex perché anche l'esperienza di scatto è totalmente diversa dalla Dslr. Ma se mi dicessi di scattare con una reflex a pellicola diapositiva 35mm come la Canon AT1 con cui ho fotografato per una vita risponderei no grazie. |
| inviato il 20 Marzo 2022 ore 9:30
io quello che noto e che all'aumentare della QI delle macchine digitali, ne vendono sempre meno e in contrapposizione aumenta l'uso della pellicola questo è il vero paradosso della fotografia attualmente, e andrebbe analizzato, perché è chiaro che per alcuni, all'aumento delle prestazioni nella QI si ha un minore impatto artistico, assurdo per molti ma così è, e non riguarda solo la pellicola, a conferma di ciò, ricordo che qui su Juza ci sono 8 topic per delle CCD apsc Nikon di 17 anni fa |
user198397 | inviato il 20 Marzo 2022 ore 9:30
Certo, poi le preferenze di un oggetto o un altro sono strettamente personali. Ma non conta solo la resa di un supporto, ma anche tutto il percorso che ne consegue. Secondo me. Ripeto, essendo un hobby che deve rilassarci, appagarci, emozionare ecc., è una parte fondamentale quella detta sopra. Poi se è numerica o argentica...l'importante è provare soddisfazione. |
| inviato il 20 Marzo 2022 ore 9:31
Sottolineo nuovamente che non è mia intenzione asserire che reputo la resa argentica migliore della resa digitale, ma semplicemente che mi rendo conto essere diversa e me ne rendo conto anche solo scansionando con scanner digitale i negativi, che so essere pratica non molto sensata e certamente non purista (ma ripeto che io non so stampare in co e non ho lo spazio per una co e quindi al più porto i negativi più belli da stampatori che sanno il fatto loro e sto lì con loro a guardare. Per la cronca nemmeno io sento puzze nelle loro co, è sicuramente peggio l'odore del disinfettante per il gabinetto che uso a casa mia). Questa resa diversa, per quello che cerco io, viene sovente da me preferita. Amo altresì molto di più l'esperienza di scatto e il vissuto che circonda la fotografia argentica. |
| inviato il 20 Marzo 2022 ore 9:32
Vorrei chiedere alcune cose; se c'è qualcuno che mi sa dare risposte, mi farebbe piacere, dal momento che sono ormai molti anni che non scatto con pellicole e non sviluppo e stampo da me in bianconero, non sviluppo le mie dia come facevo una volta, per non parlare della stampa colore con Cibachrome o Ilfochrome che facevo tempo fa. 1- si parla sempre e solo di bianconero. Premesso che della autocelebrazione del sapore argentico, della magia della pellicola ecc, così come della superiorità del digitale non mi frega niente, ma mi interessa controllo della foto e risultato, vorrei sapere se qualcuno stampa il COLORE, che a me interessa. Intendo stampare in proprio perché io non comprendo ( mio limite) per nulla chi scatta con pellicole e poi affida il suo bel lavoro ad una macchina o all'interpretazione di uno stampatore. 2- chi stampa il colore che chimici usa per lo sviluppo pellicola? Che ingranditore/ analizzatore colore utilizza? Come interviene in camera oscura? Altrimenti parliamo solo di bianconero e di sensazioni senza niente di concreto. 3- vorrei sapere comunque con precisione nel centro/ sud Italia quali laboratori veramente professionali e per esperienza diretta esistono. Possibilmente colore. Questo nel caso impazzisca all'improvviso e voglia fare qualche comparazione. Mi piacerebbe sapere qualche nome perché è sempre utile confrontare i propri risultati ( ho sempre stampato da me sia in analogico che in digitale) con quelli di un professionista. Soprattutto per il colore.Però , per favore, niente laboratori online; ho provato qualcosa di molto noto e spesso citato...e c'e solo da accontentarsi, le stampe fatte da me sono decisamente migliori. 4- infine, chi sviluppa diapositive in proprio con cosa lo fa. Quali chimici? Io usavo moltissimo le Agfa e sviluppano con Kit 41 in 5 bagni più inversione con lampada da 500 watt e spirali trasparenti ( le Jobo perché le Paterson erano opache e, col tempo, tendevano a scurirsi). A volte usavo l'E6 Ornano. Qualcuno ha esperienza oggi? 5- sempre per le dia ( e qui vorrei conoscere le esperienze di qualcuno altro oltre all'amico Paolo) cosa utilizzate come diaproiettori? E su tanti amanti della pellicola, ce n'è qualcuno che fa multiproiezioni o dissolvenza come Paolo? Insomma chiedo risposte pratiche, poggiate su esperienze dirette senza comparazioni con analogico vinile ecc ecc. Cose ormai stancanti Ringrazio in anticipo. Saluti |
| inviato il 20 Marzo 2022 ore 10:32
“ Vedendo una foto digitale convertita in bianco e nero lascia sempre la sensazione in bocca che manchi qualcosa...il colore appunto. Mentre vedere una foto in bianco e nero argentica, la scena te la immagini proprio così. In bianco e nero! „ è oggettivo oppure una tua opinione ? detta così sembra essere oggettivo, e allora taccio. se è un'opinione non la condivido. |
| inviato il 20 Marzo 2022 ore 10:52
Nessunego: quel che volevo dire è che l'entusiasmo per il vinile e per la registrazione analogica di solito ce l'ha chi non lavora professionalmente col suono. Ci sarebbe da domandarsi perché. Forse perché il fatto che una certa registrazione la si ascolti da vinile o da cd è tutto sommato una faccenda abbastanza irrilevante, se ti piace la musica. Se invece sei appassionato di vinili, cd, testine, casse stereo eccetera allora è un'altra storia... |
| inviato il 20 Marzo 2022 ore 10:55
“ Io lo vedo da incubo, a giudizio mio, è il tipico sfocato dei fondi di bottiglia. „ ho avuto la stessa impressione ! |
| inviato il 20 Marzo 2022 ore 11:00
Emanuele T. quel posto mi sembra di conoscerlo benissimo. Acitrezza giusto? |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |