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Fuji, Hassy e p1... solo mito?


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avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2021 ore 16:28

Otto, quello che definisci "mood", lo intendo come una deviazione dalla qualità standard.
Ovviamente quando si comincia a "pasticciare" con la resa, tutto diventa più confuso e meno riconoscibile.

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2021 ore 16:47

Ora non riesco a scaricare i RAW ma mi preme di dire una cosa.

Forse, il passo precedente a questo, è quello di avere un minimo di educazione all'immagine.

Forse basterebbe guardare un po' di foto a pellicola, educare l'occhio guardando quelle immagini.

Perchè il digitale che è sicuramente stato un grande passo tecnologico, in molti casi è diventata un'arma a doppio taglio, andando a creare veri e propri mostri.

Gente che non capisce le differenze tra i formati e che pensa che una m43 sia uguale ad una MF vera, è poi la stessa che segue video come questi.



E se uno youtuber con 300k di follower, posta video come questi ricevendo un sacco di like, vi renderete conto di com'è fatto il maremagnum nel quale ci stiamo muovendo.

;-)

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2021 ore 16:48

Il prima è sempre meglio MrGreen

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2021 ore 16:50

Una cosa che molti poi, ahimè, non considerano è che i fondamenti tecnici della Fotografia, anche in digitale, sono ancora validi.

Quando si parla di confronti è necessario sempre e comunque far riferimento ad immagini finite della stessa dimensione geometrica (= a parità d'immagine finita), altrimenti un confronto non ha senso.

Il Rapporto d'Ingrandimento del formato del catturatore, pellicola o sensore, è un fattore importante e gioca un ruolo altrettanto importante sulla QI: i sensori più grossi danno immagini migliori molto anche per quello, meno ingrandisci, migliore è la QI.

La questione tra la scelta di un formato di sensore ed un altro resta comunque semplicissima: per dirla all'americana, più grosso è meglio, sempre e comunque.

Il fatto poi che quel "meglio" serva o meno e soprattutto se merita spenderci dei soldi o meno, dipende dalle tasche di chi compra e dalla necessità o meno, dal tipo d'uso.dell'immagine finita.

avatarsupporter
inviato il 05 Settembre 2021 ore 17:27

Otto d'accordo, le ottiche giocano comunque un ruolo determinante. Un'ottica scarsa può rendere ininfluente un sensore più grande

Oppure amplificare una differenza che già c'è.
Comunque, credo che si debba distinguere tra la massima qualità ottenibile, che si apprezza ovviamente su grandi ingrandimenti (non ha senso parlare di differenze su stampe da 30x40), ed il cosiddetto mood, che spesso viene tirato in ballo proponendo scatti a bassa risoluzione, con compressioni spinte; i quali ovviamente non sono idonei in alcun modo a testimoniare la maggiore IQ ottenibile dai sensori di taglia maggiore, che credo nessuno voglia contestare.

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2021 ore 17:41

Al di là delle stampe, di cui non ho più interesse, su un buon monitor 4k qualunque foto di paesaggio scattata con 645Z la vedo sempre molto meglio di qualunque big mp, 5DSr, a7r2, r5 (con ottiche buone) etc.
Ah, le uniche che si avvicinano, quando riesco ad azzeccarle (non sempre), sono quelle delle Sigma quattro, soprattutto dp3q ;-)

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2021 ore 18:03

...mi risulta che chi lavora professionalmente sulla repro d'arte usa dorsi digitali e non FF o FF+, escludo sia una questione di tridimensionalità Sorriso dunque sarà altro.


Non ne dubito ed immagini in stampa precedenti il digitale mi fanno pensare che il grande formato analogico sia ancora superiore al sensore Sony per Hassy e Phase One che avvicina soltanto il medio formato minimo del 4,5 x 6.

...Per una riproduzione di un quadro su un catalogo d'arte 24 Mpixel sono sufficienti...


Ed infatti anche in questo campo tendo ormai ad usare sempre l'A9 più che l'A7 R II indipendentemente dal permesso per il cavalletto.


avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2021 ore 18:12

Per quanto riguarda il tema della fotografia per riproduzione, sia scientifica che artistica, mi permetto di fornire un punto di vista tecnico.

Il fatto che il mondo 35mm sia di fatto escluso da quell'ambiente non è dovuto al formato, dipende dalla evoluzione storica e tecnica del mezzo digitale.

Per una corretta e vera riproduzione sono necessarie alcune cose:

1-Un sensore con CFA che offra una separazione di segnale tale da arrivare ad un indice di metamerismo SMI ISO 17321 sufficientemente elevato (tipo 95 od oltre) su una vasta copertura del locus umano; tipicamente in un ambiente controllato D50.

2-Una catena del colore che consenta una ricostruzione scene-referred pura.

3-L'intera filiera deve essere lineare.

Storicamente il primo punto è stato raggiunto per primo dai formati grandi, che ovviamente costavano di più e potevano accedere a componentistica elettronica più raffinata.
Ed è proprio su questi che sono state sviluppate le piattaforme atte alla riproduzione.
Ad esempio il sistema Cultural Heritage di PhaseOne.

La fotografia digitale comune (leggasi per poveracci come noi) ha preso si da subito una strada diversa, specialmente per il punto 2 e 3 che ho citato prima.
La pipeline DNG di Adobe ne è un esempio. Adobe non ha mai pensato a una riproduzione scientifica del colore, che lo abbia fatto coscientemente o meno non so dire, ma è palese che le scelte tecniche di legare lo stadio colorimetrico a un output-space tagliano le gambe al protocollo DNG fin da subito. Senza contare che tutti i profili di Adobe prevedono e implementano una curva di compressione tonale, che sta alla riproduzione come Erode sta agli asili.

In sostanza ogni altro produttore di fotocamere "umane" ha sempre pensato le proprie fotocamere e i software orientandosi al mercato del fotografo e non certo al laboratorio. Quindi i limiti del punto 2 e 3 si incontrano sempre, prima o dopo nella catena di sviluppo.

Mentre per il punto 1, ad oggi, non ci sono problemi di sorta. Anche una FF arriva a ottimi indici di metamerismo, in molti casi anche superiori a quelli che si ottenevano con i dorsi una decina di anni fa.
Manca però tutto ciò che sta a valle.

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2021 ore 18:17

Permettetemi di dire un' ultima cosa, se per distinguere due “tecnologie” sono necessari “approfonditi test eseguiti con rigore scientifico” la differenza, per me, non è significativa. Mi spiego meglio: ai tempi della pellicola nessuno si sognava di mettere a “confronto scientifico” il 135 con il 6x6, bastava avere gli occhi, per decretare la superiorità del grande formato bastava guardare una stampa anche solo in 30x40, era “visibilmente” diversa (per non dire mostruosamente più bella del 135). Ora si nega l' incontestabile! Perché? Ovvio al 100% si annulla l' effetto delle dimensioni del sensore, si vedono i pxel al 100% “della loro dimensione” e tutti i, diciamo, 24 mpxl sono più o meno li indipendentemente dalle dimensioni del sensore stesso ( quasi, ho detto quasi, sarebbe stato come confrontate i formati della pellicola ingrandendo la grana al 100%), se uno guarda la foto a monitor a schermo intero le cose un po' migliorano, ma non molto, se uno stampa in A3 (con un A4 siamo al limite) le differenze si vedono, e come, “senza test scientifici”.
La foto cambia proprio aspetto, non c'è solo la risoluzione, ma cambia proprio tutto, sfumature, naturalezza, tridimensionalità, ecc, tutto, anche se la risoluzione è simile, è meno artificiale, meno da sharpening.
Spero di non aver annoiato nessuno.

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2021 ore 18:42

I fotografi d'arte Raamiel non hanno, come me del resto fino a questa ed altre letture, una cultura specifica circa quanto riferisci; constatano semplicemente una diversità di risultato sul formato maggiore non occasionale. Il punto due mi trovo a verificarlo abbastanza di frequente, soprattutto quando il contrasto luminoso e cromatico tra sfondo oro e soggetti è elevato; ora so di cosa si tratta. Mai avuto problemi con gli affreschi, che non hanno la stessa riflettenza di una tavola, salvo i casi perduranti in cui un'illuminazione assurda con sorgente letteralmente sparata contro una parte per di più del dipinto non ne crea.


avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2021 ore 18:52

Insomma ... Una bella full frame FF usata a basso costo e profili Cobalt e la musica cambia MrGreen

user209843
avatar
inviato il 05 Settembre 2021 ore 19:08

@Raamiel

In sostanza ogni altro produttore di fotocamere "umane" ha sempre pensato le proprie fotocamere e i software orientandosi al mercato del fotografo e non certo al laboratorio. Quindi i limiti del punto 2 e 3 si incontrano sempre, prima o dopo nella catena di sviluppo.


Non ho capito una cosa, il file digitali delle FF+ hanno sw di sviluppo appositi per la fotografia scientifica e artistica?

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2021 ore 19:25

Che io sappia solo PhaseOne e Hasselblad hanno prodotti orientati alla fotografia di riproduzione.

Sono programmi pensati per una catena del colore scientifica, strettamente colorimetrica. Nemmeno C1 fa parte della categoria.

Il nodo è che una normale fotocamera di alto livello ha i requisiti hardware per fare anche foto in ambito riproduzione, ma manca il lato software. Non sono pensate per quello. Ma esistono casi in cui vengono impiegate in abbinamento a software scritti in modo specifico; anche ad alti livelli.

Ad esempio il Vaticano usa PhaseOne e Nikon per l'analisi degli affreschi, ma il software non è Lightroom ovviamente.

user209843
avatar
inviato il 05 Settembre 2021 ore 19:39

@Raamiel

Grazie!

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2021 ore 19:51

Aggiungiamoci qualcosa che io chiamo il dettaglio "gentile".

Ho recuperato un raw fatto questa estate con la 50r e l'ho postprodotto in maniera basilare, tenendo la nitidezza di default 0-1-140.

Ultimamente mi piace molto il landscape affogato nella nebbia, i dettagli dolci e le sfumature di colore.

Ecco, quello che esce da un file così è qualcosa di particolare, nulla di "urlato in faccia", di secco, di appuntito.

Una riproduzione dei dettagli dolce, l'informazione c'è, è tutta lì ma.... in maniera gentile, certi scatti li ho fatti anche con la A7r2 ed il dettaglio è diverso, più secco (non lo posto perchè anche se il soggetto è uguale è una condizione di luce totalmente diversa con sole alto e senza nebbia).





Qui la trovate a 4k lato lungo

paco68.prodibi.com/a/k7o5zog5ke6w0j/i/wy0729kv86o19r9

Ripeto, non si tratta di differenze dal giorno alla notte, sono cose sottili.

;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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