user224375 | inviato il 28 Agosto 2021 ore 20:08
“ “ quello che conta è quello che si vede a monitor, la stampa ormai è solo un capriccio per pochi estimatori, tra qualche anno tutti tappezzeranno le stanze con monitor ultra piatti dove gireranno migliaia di foto, altro che stampa su carta. ? „ Io non faccio girare le foto nemmeno sul monitor da 27 che ho sulla mia scrivania , mentre sulle pareti di casa ho decine e decine di stampe di vari formati montate su supporti diversi con cornici ,con passepartout con vetro (poche) la maggior parte senza vetro la disposizione a volte cambia Stampo in casa da A4 ad A2, altro che monitor, che non restituiscono la reale immagine che voglio e poi dovrei rifare l'impianto elettrico con decine di prese sui muri , meglio i chiodini |
user141690 | inviato il 28 Agosto 2021 ore 20:27
Spendo sicuramente di più per la stampa che per l'attrezzatura... |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 20:35
Karletto: ah ah, anche io spendo molto per la stampa....ma fortunatamente a rate! Un po' per volta! |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 23:21
Non ho letto tutta la discussione per cui probabilmente qualcuno mi avrà preceduto. La fruizione su monitor non è in concorrenza a quella su carta per il semplice fatto che si tratta di due esperienze diverse. Chiunque abbia un minimo di esperienza di foto stampate come si deve e su carta come si deve si sarà accorto che la componente visiva è solo una parte dell'esperienza. La carta la tieni in mano, la tocchi, ne senti la superficie. È materica. Ma non è solo quello. La foto stampata è la foto stampata. Ha una sua esistenza e forma definitiva, che segue le regole della nostra stessa realtà, e alla fine invecchia, si sgualcisce, ingombra, ti fa sentire la sua presenza, se appesa c'è anche quando non ti frega di averla davanti (e poi magari sono le volte che la rivedi con più profitto e piacere). Non puoi schiacciare un pulsante e farla sparire |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 23:25
Mi sembra di rileggere le discussioni inutili degli amanti della pellicola secondo cui il digitale era brutto e non avrebbe mai soppiantato il digitale |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 23:34
Negare che vedere una foto su monitor è cosa diversa dal tenere in mano una stampa fine art per me è negare l'ovvio. Che poi diversa non voglia dire oggettivamente migliore è altro discorso. Per me, soggettivamente, lo è; come lo è un concerto dal vivo rispetto all'ascolto di un mp3, come lo è un libro cartaceo rispetto ad un e-book. La mera stimolazione di più sensi per me la rende una esperienza più completa fisicamente. Probabilmente in futuro ci sarà una ulteriore digitalizzazione. Se questo comporterà l'abbandono della stampa secondo me si perderà una parte importante della fotografia. Del resto semplificazione e immediatezza sono i nuovi mantra, a qualsiasi costo |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 23:55
Blackdiamond, i giudizi netti e semplicistici , l'eccessiva semplificazione non si accompagnano quasi mai alla verità e danno anche brutte sensazioni su chi li esprime. E non denotano tanta vivacità...Non è così semplice. Io sviluppavo e stampavo le pellicole, sviluppavo anche le dia da me e mi divertivo. Le dia mi facevano però un po' inc...zare perchè, pur essendo piacevolissimo il processo per svilupparle e i risultati nettamente superiori a quelli ottenuti da un discreto laboratorio, non le percepivo mie, non mi sembrava di possederle, non potevo tenerle in mano, sfogliarle. Ho provato anche a stampare le dia con il Cibachrome, ma era costoso e poi non riuscivi a dominare le stampe come per il bianconero. Ho salutato l'arrivo del digitale come una cosa eccezionale per me: nonostante l'età e il dover imparare tutto daccapo ( tranne i principi e le esperienze della ripresa), potevo finalmente stampare il colore e avere le mie amatissime stampe, fatte da me, come le voglio io, con le correzioni che voglio, facendomi una specie di libri fotografici ma con qualità da almeno 300 DPI. Niente proiezioni, niente schermi ( anche se ho un buon Dell da 25 "), niente intermediari: finalmente faccio una cosa che mi piace, mi diverte e mi fa "giocare" a lungo; sì, perchè quando devo postare le foto su Juza ci metto un po', tanto so che la lo schermo perdona sempre qualcosina, mentre per postprodurre e stampare una sola foto ci metto anche decisamente più di un paio di ore, a volte mezza giornata: mi arrabbio? No,divertimento assicurato! Quindi, da persona normale e senza inutili e puerili polemiche, vedo con piacere chi sviluppa e stampa le proprie foto da negativo, chi fa proiezioni multiple di diapositive, chi scatta in digitale e guarda immagini su uno schermo (cellulare, pc, schermo di grande o, più spesso, di scarsa qualità), e chi si diverte ad andare oltre e studia non solo per migliorare inquadrature, composizione, insomma la ripresa, ma anche l'altrettanto difficile gestione della stampa che non è uno scherzo: l'importante è avere immagini che ci divertano. E se posso "prolungare" il divertimento anche dopo lo scatto, perchè no? Se chi scatta in analogico spesso commettere l'errore di ritenere che la vera fotografia sia quella fatta a partire dalla pellicola e si arrocca nel proprio piccolo mondo, chi scatta in digitale dovrebbe essere altrettanto miope da ritenere che l'unica fotografia digitale che abbia senso è quella vista a schermo? Domani quale altra sotto-sottocategoria della fotografia ci inventeremo per soddisfare la nostra intransigenza? |
| inviato il 29 Agosto 2021 ore 0:20
Biga, anche a me piace molto di più l'erogazione del motore a scoppio piuttosto che il silenzioso piattume del motore elettrico, ma sono sicuro che in futuro il motore a scoppio sarà relegato alle auto storiche. La stampa è già oggi una nicchia, tra vent'anni probabilmente lo sarà ancora di più perché per le nuove generazioni la stampa è inutile. Claudio, anche io stampo le foto che mi piacciono particolarmente, probabilmente stampo 5/8 fotografie all'anno in grandi formati e un centinaio nei vari album, il "problema" è che la stampa è già morta, o meglio è diventata un eccezione (vent'anni fa era la norma) probabilmente tra vent'anni sarà l'equivalente delle dia oggi... Ci sarà ancora qualcuno che ne vorrà fruire. |
| inviato il 29 Agosto 2021 ore 0:53
Sono ovviamente affermazioni solo tue e non sei il depositario della verità ovviamente come non lo è nessuno. Io ho diversi amici che stampano e altri della mia città che ho scoperto per caso che lo fanno. Tra 20 anni probabilmente tutta la fotografia sarà qualcosa d'altro che non sappiamo, figurati se possiamo fare previsioni. Per ora, mi godo le mostre fotografiche TUTTE su stampa. Per ora mi godo le mie stampe e l'accuratezza con cui le produco, per ora mi godo le operazioni che devo compiere e che devo studiare per aumentare la qualità di quello che produco ( e la stampa spesso migliora anche la qualità delle mie riprese), per ora mi godo e compro i miei libri fotografici stampati che amo collezionare e non so più dove mettere, per ora mi godo la possibilità di fare un regalo ad un amico che me lo chiede con un A3+ fatto da me, per ora ho l'imbarazzo della scelta tra un notevole numero di stampanti a 8/10 inchiostri tra levquali posso scegliere il modello a me più utile. Per ora faccio queste e altre cose. Domani vedremo senza farmi angosciare da previsioni catastrofiste, negative, e un po' iettatorie. Il digitale che a me che scattavo in pellicola sembrava una tragedia che poteva allontanarmi dalla fotografia dopo 30 anni di pellicola si e' rivelato una grande opportunità e un grandissimo divertimento aumentando la passione per la fotografia. Il futuro potrà essere altrettanto piacevole... |
user92328 | inviato il 29 Agosto 2021 ore 1:50
“ Biga, anche a me piace molto di più l'erogazione del motore a scoppio piuttosto che il silenzioso piattume del motore elettrico, ma sono sicuro che in futuro il motore a scoppio sarà relegato alle auto storiche. La stampa è già oggi una nicchia, tra vent'anni probabilmente lo sarà ancora di più perché per le nuove generazioni la stampa è inutile. Claudio, anche io stampo le foto che mi piacciono particolarmente, probabilmente stampo 5/8 fotografie all'anno in grandi formati e un centinaio nei vari album, il "problema" è che la stampa è già morta, o meglio è diventata un eccezione (vent'anni fa era la norma) probabilmente tra vent'anni sarà l'equivalente delle dia oggi... Ci sarà ancora qualcuno che ne vorrà fruire. „ La penso anche io cosi... La praticità del digitale che permette di fare foto e vederle immediatamente a monitor a sostituito la voglia di stamparle perchè non è più necessario, a monitor è tutto più semplice senza spendere soldi per le stampe.... Non c'è nulla di catastrofico o di angosciante, è semplicemente il progresso... |
| inviato il 29 Agosto 2021 ore 6:34
"... è semplicemente il progresso..." Che ore sono tu lo puoi vedere con Casio, il progresso, oppure con un Rolex. Io preferisco il Rolex, è solo questione di gusti. |
| inviato il 29 Agosto 2021 ore 9:16
È vero che stampare le proprie foto oggi non è più necessario, sia per controllare sia per condividere, poi però qualcuno stampa, non solo i fotografi artisti, che si sbattono ore in camera chiara, ma anche gli utenti di smartphone pure giovani, saranno 1%? 0,5%? Si stimano 1 400 000 000 000 di foto fatte in un anno, ok non saranno d'autore, senza SZ, banali, selfie etc etc, anche fosse lo 0,1% sarebbe un numero importante , vabbè sarà pure più basso... Ma per ora industrie e società ci devono vedere un buon margine di guadagno tra 10/20 anni chissà, ma sono ottimista |
| inviato il 29 Agosto 2021 ore 9:23
Io stampo sennò per come sono fatto non le riguardo. Mi aiuta anche a selezionare. |
| inviato il 29 Agosto 2021 ore 10:14
Salvo: pratico e semplice. Esattamente quello che dicevo. Diciamo che almeno in quello che mi appassiona scelgo altre priorità… |
| inviato il 29 Agosto 2021 ore 10:50
Gli umani hanno 5 sensi; quando riescono a usarli in una buona combinazione ottengono il meglio possibile. Una "buona" stampa di una "buona" fotografia è la migliore combinazione per tre dei nostri sensi: vista, tatto, olfatto. Una foto stampata restituisce, in modo veramente "naturale", un ricordo, una emozione, un disappunto, una storia, etc. |
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