| inviato il 05 Agosto 2021 ore 13:18
Se potessi scegliere, preferirei di gran lunga svuotare i pozzi neri: alla sera ritorni sempre in famiglia, mangi decentemente, dormi il giusto, niente stress e alla domenica ti riposi. Ma chi glielo fa fare !?!? NEANCHE MORTO. |
| inviato il 05 Agosto 2021 ore 13:19
“ Se potessi scegliere, preferirei di gran lunga svuotare i pozzi neri: alla sera ritorni sempre in famiglia, mangi decentemente, dormi il giusto, niente stress e alla domenica ti riposi. Ma chi glielo fa fare !?!? „ Quoto, dopo 10 anni in giro anche Io, ho cambiato mestiere, mi ero rotto le 00 di fare lo zingaro a zonzo (perchè tale sei). e di vivere negli Hotel, che odio nella maniera più totale. |
| inviato il 05 Agosto 2021 ore 13:24
Signessuno, per quei pochi eventi mensili che faccio, ogni volta gli sbalzi di adrenalina, smadonnamenti e "mandace subito una decina per l'articolo" mi fanno arrivare distrutto. Rispetto a te sono una pulce, ma concordo su tutto, anche con Jjj86. Mi manca giusto una birretta fresca ogni tanto e qualche stangona de hostess che me passa vicino e me fa l'occhiolino... |
| inviato il 05 Agosto 2021 ore 13:27
No Banjo, nessun super eroe, però purtroppo la lista è lunga di chi non c'è più (senza scomodare i reporter di guerra come Andy) e fisicamente è impegnativo.... Pensa solo a quanti voli intercontinentali fai, quanti fusi orari, e li si, quanto non dormi veramente, se sei uno che li soffre. Mangi cose che non sai cosa sono e quando capita, (come dicevo pensa ad una Dakar ai 3/4 mila metri del Cile e dormi sulla terra/sassi, quando e se dormi...). Hai 10/15 kg di roba addosso, 10 ore al giorno con magari 40 gradi ed il 99% d'umidità come in Malesia.... Poi va beh, in posti come Brasile e Messico questo è veramente il meno.... quando puntualmente vieni affrontato da persone armate sul taxi in pieno centro/giorno al semaforo, in posti in cui la vita vale zero.... e li preghi, se sei credente. Poi si lo stress (gli addetti stampa, il desk ed i giornalisti che vedono la gara seduti in sala stampa dai monitor), non fanno in tempo e sventolare la bandiera a scacchi, che il telefono inizia suonare chiedendoti dove sono le foto...  Quando a fronte di ciò ci sono "geni" che scendono a certi prezzi.... capisci che poi uno s'incavola.... Però rifarei tutto dall'inizio alla fine, ed anzi, anche le poche volte che ho "rinunciato" ad una festa/uscita/incontro, tornassi indietro (magari!), non ne perderei più nemmeno una, senza ovviamente dover ricorrere agli "aiutini chimici" come alcuni colleghi.... ma questo vale in tutti i campi/lavori! |
| inviato il 05 Agosto 2021 ore 13:30
comunque, un parere spassionato di chi ha a che fare con il lavoro degli altri (mi occupo di formazione, ricollocamento, crisi aziendali ecc): le buste paga sono sempre meno di quello che si pensa dall'esterno (ne vedo molte) e quando sono alte di solito si rischia la vita (tipo i saldatori subacquei) o la si vive molto male ed alla fine il mestiere più bello è sempre quello degli altri perché non lo si conosce a fondo Poi con il tempo che corre le aziende non hanno più gli scrupoli/riconoscenza di un tempo, anche il quadro a cui fanno girare per il mondo dai 30 ai 55 anni non è che poi lo ricompensano facendolo stare tranquillo in italia fino alla pensione, anzi è il primo che lasciano a casa alla prima ristrutturazione e questo si ritrova con competenze obsolete ed ancora molti anni per finire la carriera e con un età critica... Il mondo del lavoro negli ultimi 20 anni è cambiato davvero tanto e non è facile destreggiarvisi, forse i lavori migliori sono quelli dei tecnici a media specializzazione che se si aggiornano un poco sono pagati dignitosamente e possono facilmente trovare lavoro anche non più giovanissimi garantendosi comunque una certa qualità della vita, ma anche in questo caso l'azienda fa tanta differenza, trasformando a parità di ruolo il paradiso in inferno... |
| inviato il 05 Agosto 2021 ore 13:58
Il lavoro migliore è quello che ti piace fare, e, aldilà delle eccezioni, è facile credere che fotografare possa piacere più che spurgare pozzi neri. Poi, più in generale, il lavoro si è precarizzato tutto, dai tempi di Reagan, Thatcher, e Bettino (vi ricordate della scala mobile?), per arrivare fino ai giorni nostri, in un crescendo rossiniano. La colpa è dei lavoratori che hanno mollato in quarant'anni e senza digrignare i denti tutto ciò che avevano guadagnato in duecento anni di lotte sindacali. Perché la lotta di classe c'è sempre, diceva taluno, ma la combattono solo i padroni contro i lavoratori (dipendenti o partite iva, che siano). Così va il mondo. |
| inviato il 05 Agosto 2021 ore 14:17
la cosa buffa è che la foto messa ad esempio della selezione delle best of the best io l'avrei scartata agilmente impalli, lontana, luce tremenda non ho proprio capito come gira il mondo |
| inviato il 05 Agosto 2021 ore 14:37
“ Poi con il tempo che corre le aziende non hanno più gli scrupoli/riconoscenza di un tempo, anche il quadro a cui fanno girare per il mondo dai 30 ai 55 anni non è che poi lo ricompensano facendolo stare tranquillo in italia fino alla pensione, anzi è il primo che lasciano a casa alla prima ristrutturazione e questo si ritrova con competenze obsolete ed ancora molti anni per finire la carriera e con un età critica... „ Eh si, c'è anche questo. Per le aziende sei vecchio, per la pensione sei giovane... E tocca "arrabattarsi". |
| inviato il 05 Agosto 2021 ore 14:40
la scuola dell'obbligo dovrebbe prepararci a questo mondo del lavoro e invece ci fa studiare i promessi sposi, romanzo dove essenzialmente si spiega con dovizia di particolari che si va avanti a gloriose botte di fortuna, pardon provvidenza me lo sono ascoltato in audiolibro in questi giorni, pensando di essere stato un × al tempo ad averlo snobbato, ma tolti i capitoli un po' epici, ho finito di ascoltarlo per inerzia sbalordito. |
| inviato il 05 Agosto 2021 ore 15:38
La mia carriera vale 1/100 di quella di Signornessuno, in parte perchè avendo messo su famiglia da giovane non me la sono sentita di imbarcarmi in quel mondo con quei ritmi in parte perchè sicuramente non sono "bravo" come lui. La maggior parte degli eventi sportivi che seguo li faccio in giornata o al massimo su 2 giorni, solo 2/3 volte l'anno mi capitano eventi spalmati su 3/4 giorni i ritmi di lavoro molto spesso sono serrati, vero, ma quello che trovo più massacrante sono gli orari sballati. Spesso entri a palazzo a mezzogiorno (se non prima) e non esci prima della mezzanotte (se va bene) quando tutti i ristoranti sono chiusi. A volte ti riduci a recuperare del cibo dal McDonald h24 o da qualche pizzeria d'asporto egiziana, spesso con il mio team affittiamo degli appartamenti invece che stanze d'hotel per essere più liberi con gli orari e avere a disposizione la cucina per "scaldare" qualcosa che assomigli a del cibo. Ricapitolando: manghi poco e male, dormi poco, accumuli stress e i budget scendono di anno in anno... però... il gusto di un panino con la porchetta e una Peroni, alle 3 del mattino, in compagnia di un collega di Napoli, uno di Torino e uno di Treviso raccontando esperienze di vita vissuta (non sempre attendibilissime) è una di quelle cose che mi fanno "stare bene" idem il caffè al bar il lunedì mattina, allungando l'occhio sull'avventore di turno che sta leggendo un articolo su Gazzetta sotto una tua foto, ignorando totalmente che l'autore di quella foto è in piedi a meno di 2 metri da lui... son cose che ti ripagano di tanti sacrifici (dopo il messaggio "bonifico effettuato" ovviamente ) |
| inviato il 05 Agosto 2021 ore 19:13
@Light Troppo buono e grazie della fiducia ma ti assicuro che la mia vale ben poco.... Concordo in toto! Il fattore umano ed emozionale di relazione è bellissimo e fondamentale! Infatti anch'io collaboro e viaggio praticamente sempre con gli stessi, e piuttosto che lavorare con "alcuni fotografi" evito l'incarico. E poi sai chi ha iniziato negli anni 80/90 era tutto più facile (come in tantissimi altri lavori, dall'artigiano al dipendente come detto giustamente in qualche messaggio sopra), sia per la concorrenza e sia per la libertà/regole/aspettative/pressioni/ecc. Oggi giorno solo un folle potrebbe pensare di fare il fotografo (in qualsiasi campo) partendo da zero senza esperienze pregresse, che vieni mangiato vivo in un sol boccone! |
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