| inviato il 31 Luglio 2021 ore 20:44
Salt, il rumore potrebbe essere dovuto ad un'esposizione comunque troppo lunga. Come hai già detto tu, 100 ISO o no, se tieni acceso per troppo tempo il sensore questo si scalda e crea rumore, se non lo si raffredda. |
| inviato il 31 Luglio 2021 ore 23:01
Scusate se dico una cavolta , ma se in postproduzione si aprono le ombre e i neri , si aumentano chiarezza e contrasto, il rumore aumenta molto anche se si è scattato a iso bassi. La cosa incomprensibile secondo me è che alcune stelle hanno la classica strisciata , tipica delle troppo lunghe esposizioni, mentre altre sono puntiformi… |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 0:50
In linea di principio, le stelle più vicine dovrebbero muoversi di più. Quelle più lontane, meno. Sbaglio? |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 7:37
Si ma in relazione alla polare |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 14:19
“ La cosa incomprensibile secondo me è che alcune stelle hanno la classica strisciata , tipica delle troppo lunghe esposizioni, mentre altre sono puntiformi… „ In effetti in questa c'è qualcosa di molto strano ibb.co/JCDyHqD Le puntiformi non capsico se siano hot pixel o altro (satelliti geostazionari?), ma in generale quello scatto è stranissimo. Le scie sono lunghissime ma estremamente sottili e nette, il che mi fa pensare a ISO bassi e tempi lunghi, però allo stesso tempo c'è un sacco di rumore (quasi come se fosse il ritaglio di un' immagine completa e non l'immagine completa ). “ Cercati su YouTube come fare uno stacking con Sequator e vedrai che con 8 scatti in sequenza e qualche dark frame, abbatti totalmente il rumore „ I dark frame con le Sony non vanno fatti, fan più danni che altro |
user214553 | inviato il 01 Agosto 2021 ore 14:36
@ Maserc È un moto apparente quello della stella; la rotazione del pianeta, e la "distanza siderale" anche della stella più vicina fa sì che la velocità con cui si imprime il moto apparente sul sensore sia la stessa: Infatti, sull'astroinseguitore si imposta la velocità di compensazione del moto terrestre su "distanza siderale". Il fatto poi che alcune stelle in una particolare area celeste risultino "più strisciate" - come ha ben detto già @ Cesare Callisto - è dovuto alla rotazione degli astri attorno al polo celeste ( e non propriamente all'attuale stella polare - polaris - che comunque è l'astro più vicino al polo celeste). Chiaramente questo non è il caso della foto di Gallipoli. |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 16:34
“ In effetti in questa c'è qualcosa di molto strano ibb.co/JCDyHqD Le puntiformi non capsico se siano hot pixel o altro (satelliti geostazionari?), ma in generale quello scatto è stranissimo. Le scie sono lunghissime ma estremamente sottili e nette, il che mi fa pensare a ISO bassi e tempi lunghi, però allo stesso tempo c'è un sacco di rumore (quasi come se fosse il ritaglio di un' immagine completa e non l'immagine completa Eeeek!!!). „ In effetti è un ritaglio perchè tutta non mi piaceva, l'ho scattata con la macchina appoggiata sopra ad un muretto in quanto in quel momento non avevo il treppiede. Riverificato i dati, sono Iso 100 F2.8 tempo 2 secondi, probabilmente il mosso delle stelle è dovuto alla pressione dello scatto e non ci ho fatto troppa attenzione? c'era parecchio vento ora che ci penso, magari quello ha dato quel mosso? bho... comunque come dicevo in qualche post fa ho aggiunto io qualche stella con paint, ecco perchè alcune non hanno scia. Questa è l' originale in formato jpeg il raw non so caricarlo online. ibb.co/tBsyLFj |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 16:40
Certo che una foto così va fatta con 2 o più, cioè cielo e primi piani, ma resta il fatto che le stelle non ne escono...questa è la raw convertita in jpeg senza modifiche con F2.8 20 secondi Iso 100 ibb.co/RSSJFbn |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 17:02
Mai premere direttamente il tasto di scatto, si usa sempre lo scatto ritardato o un telecomando proprio per evitare queste vibrazioni. Inoltre avevo troppa differenza di luminosità tra primo piano e cielo quindi hai dovuto portare su l'esposizione tirando fuori una marea di rumore. Con tutti questi piccoli errori in serie è già tanto quello che hai ottenuto |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 17:04
senza cavalletto dimenticati le stelle. Il tempo per ottenere un cielo stellato e' di oltre 15 secondi.. Se vuoi metterci anche una piazza illuminata devi fondere due scatti uno esposto per la piazza ed uno per le stelle. Quindi dovrai armeggiare con la fotocamera sul cavalletto in modo da non spostarla ed effettuare i due scatti. |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 17:07
“ In effetti è un ritaglio perchè tutta non mi piaceva, l'ho scattata con la macchina appoggiata sopra ad un muretto in quanto in quel momento non avevo il treppiede. „ Senza offesa ma fare una foto alla via lattea con annesse luci artificiali è già di per se una cosa complicatissima e per la quale ci vuole parecchia pratica. Pretendere di farla con la macchina appoggiata al muretto.....mah! |
user214553 | inviato il 01 Agosto 2021 ore 18:14
@salt Chi l'ha detto che il tempo di esposizione per un cielo stellato deve essere superiore ai 15 sec.? Per esempio: Calcolando il giusto tempo di esposizione tramite la regola "npf" - la quale prende in considerazione i megapixel del sensore(ed empiricamente esatta a differenza della regola del 500,ecc.) - i secondi di esposizione su una nikon z6 a 20mm f2.8 sono esattamente 13 se vuoi avere stelle perfettamente puntiformi! Più apro il diaframma più i tempi devono abbassarsi a parità di macchina/focale (es. Z6 20mm f1.8=11/12 sec.); più chiudo il diaframma più i tempi si allungano - sempre per avere stelle perfettamente puntiformi (es Z6 20mm f4.0= 15sec). Se cambio focale - naturalmente - i tempi di esposizione variano di nuovo: più la focale è corta più i tempi si allungano ( es.. Z6 14mm f2.8= 19 sec.); più la focale è lunga più i tempi si accorciano (es. Z6 28mm f2.8= 9 sec.). Chiaramente si può eccedere di qualche secondo ed avere comunque un risultato accettabile, ma come puoi vedere, il tempo di esposizione è in relazione a diversi fattori. Nel caso della fotografia di Gallipoli inoltre, non si poteva comunque ottenere un risultato ottimale con una doppia esposizione, in quanto la zona era comunque luminosamente inquinata da parecchia luce artificiale; ne risulta che, anche se esposto correttamente, le stelle, le nebulose del nucleo galattico, il great rift, ecc., avrebbero comunque avuto una forte perdita di dettaglio, sempre se fossero stati visibili, ed ho ragione di dubitare in merito alla visibilità visto il light pollution esagerato. La tecnica corretta in questo caso, sarebbe stata quella del composite blend; si esporrebbe sulla piazzetta/paese/spiaggia (magari in blu hour avanzata, dal momento che non importa che macchina hai, nel buio della notte avrai comunque una perdita importante di dettaglio), per poi andare a riposizionare la camera in una zona priva di inquinamento per la ripresa delle stelle/via lattea, ecc., unendo poi il risultato in post. Una doppia esposizione si poteva benissimo fare, come anche un single shot, un time blend, ecc., ma il risultato, per quanto accettabile non sarebbe comunque stato ottimale. |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 18:28
Un buon corso di pp aiuta molto, anzi direi che è indispensabile nella fotografia digitale |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 18:45
“ Calcolando il giusto tempo di esposizione tramite la regola "npf" - la quale prende in considerazione i megapixel del sensore(ed empiricamente esatta a differenza della regola del 500,ecc.) - i secondi di esposizione su una nikon z6 a 20mm f2.8 sono esattamente 13 se vuoi avere stelle perfettamente puntiformi! Più apro il diaframma più i tempi devono abbassarsi a parità di macchina/focale (es. Z6 20mm f1.8=11/12 sec.); più chiudo il diaframma più i tempi si allungano - sempre per avere stelle perfettamente puntiformi (es Z6 20mm f4.0= 15sec). Se cambio focale - naturalmente - i tempi di esposizione variano di nuovo: più la focale è corta più i tempi si allungano ( es.. Z6 14mm f2.8= 19 sec.); più la focale è lunga più i tempi si accorciano (es. Z6 28mm f2.8= 9 sec.). Chiaramente si può eccedere di qualche secondo ed avere comunque un risultato accettabile, ma come puoi vedere, il tempo di esposizione è in relazione a diversi fattori. „ e' ovvio che sto generalizzando. Stiamo parlando con un principiante che cerca di scattare a mano libera una fotografia come quella che ha postato. Il mio scopo era quello di fargli usare un cavalletto... tanto per iniziare.. |
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