| inviato il 18 Luglio 2021 ore 17:57
Claudio lo so benissimo. |
| inviato il 18 Luglio 2021 ore 17:58
Come non concordare Antonio.... |
| inviato il 18 Luglio 2021 ore 21:33
“ Come suggerisce Muncias „ in verità non suggerirei quello ribadirei dicendo , si la tecnologia riduce il divario nel raggiungere quel tipo di foto che porti d'esempio , assolutamente , certo devi essere conscio e padrone di quello che hai in mano , ma li si spera... ma , quel tipo di foto , si ferma li , non dice nulla , non la chiamerei naturalistica , ma puro esercizio forse Angus ha messo un concetto che riterrei ampliabile ad anche più della naturalistica creatività , conoscenza e sviluppo di un tema , quello si fanno immagini uniche e probabilmente le fai , ancora ed anche , con una reflex |
| inviato il 18 Luglio 2021 ore 22:01
Di certo non dice nulla a te. Non generalizzerei, anche evitare brutte figure. Forse non ti piace la bellezza. Cosa cerchi in una foto, una storia? O un film? Paghi per fare le foto che scatti? Nessuno degli scatti postati qui e oggetto di questo 3d sono a pagamento. |
| inviato il 18 Luglio 2021 ore 22:15
E da poco che mi sono avvicinato a questa genere, ed ho capito che servono 3 cose; Fortuna Manico Attrezzatura Io faccio foto in volo con nikon d7500 e signa 100-400 Non e facile ma ci provo Sicuramente con attrezzatura migliore farei più scatti validi e a fuoco Ma per ora mi basta quello che ho Badget nullo. |
| inviato il 18 Luglio 2021 ore 23:54
“ Di certo non dice nulla a te „ assolutamente si , trattasi di mio personalissimo pensiero il resto del discorso che hai fatto non l'ho capito , ma fa nulla |
| inviato il 18 Luglio 2021 ore 23:56
Non so perché ma non mi stupisce. |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 11:29
qualche anno fa avevo iniziato a fare macro, scattavo insetti di cui ancora oggi non so nemmeno il nome... mi ero ripromesso di iniziare a studiare e stavo per acquistare dei libri, poi ho semplicemente smesso per mancanza di tempo da dedicare a questo genere. C'è da dire che al proliferare di scatti come questi è sempre da vedere la continuità del fotografo in questo genere e il fine stesso... insomma la tecnologia ben venga in aiuto, comunque sia fotografare determinati soggetti e dare continuità ha anche i suoi costi in termini di km e tempo... farne poi qualcosa comporta anche compotenza nella conoscenza del soggetto che va oltre il semplice fotografare... |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 11:44
Certamente. La fotografia è cultura, rappresentazione e interpretazione della realtà. È uno stimolo a comunicare con gli altri, ma anche a conoscere e allargare i propri orizzonti. Inoltre come dice Emanuele (Juza) “ Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me „ La fotografia serve a proprio a circondarsi di bellezza. Fotografare uccelli in volo rappresenta proprio questo per me. |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 12:28
A prescindere dal genere o sotto genere praticato in naturalistica, quello che viene generalmente sintetizzato in "manico" è la.combinazione di 2 variabili che influenzano in modo incontrovertibile la qualità dello scatto e la capacità espressiva delle immagini: tempo da dedicare e conoscenza di ambiente e soggetti. Questi due fattori portano SICURAMENTE a migliori risultati per meri fattori probabilistici, comportamenti osservabili, condizioni di luce. L'attrezzatura e la capacità tecnica vengono dopo. Ammiro lo foto di Cortesi e praticando naturalistica riconosco grande capacità di utilizzo dei tele e delle migliori condizioni per ottenere quel genere di scatti. E confermo che le nuove macchine aprono possibilità prima impensabili. Diciamo quindi che tempo e conoscenza restano preponderanti, ma se prima era diciamo un 70-30 vs l'attrezzatura, adesso siamo ad un 65-35. |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 12:41
Claudio, io ho solo tanta invidia... provo una sana invidia per un genere che ho tentato di praticare in passato, per di più con il top dell'attrezzatura, ma che non ha mai portato a risultati degni di nota! Quindi si, secondo me ci vuole il manico, l'attrezzatura può aiutare, ma se non c'è quello c'è poco da fare! |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 13:15
“ Attualmente utilizza uno zoomone” Anche lui è ora un seguace adoratore dello zoommone Ciao Cla' |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 13:59
Le migliorie tecnologiche hanno evidentemente aperto le porte alla fotografia naturalistica ad una platea più vasta che in passato. Sicuramente oggi fotografare un uccello in volo erratico è molto più semplice di quando l'AF non c'era proprio oppure era piuttosto rudimentale. Ho ancora, da qualche parte, un vecchio DOI 400mm a lenti MAF manuale ed attacco a vite che con adattatore montavo sulla mia Contax 139 per qualche “tentativo” di avifauna - rigorosamente in fase statica, su posatoio. Scatto “al volo”? Manco a pensarci, era solo, per le mie capacità e l'attrezzatura disponibile, uno spreco di preziosa pellicola. Oggi, si, tutto è più semplice dal punto di vista tecnico, ma il fatto di poter avere ben a fuoco e nitido un soggetto che anni fa era difficilmente fotografabile non è che mi renda un fotografo migliore. Scarso ero e scarso resto. Ma la cosa non mi disturba. Personalmente quando vado a fotografare avifauna (o comunque esco per una sessione fotonaturalistica in genere) lo faccio soprattutto per evadere un po' dal caos cittadino e starmene in santa pace in qualche luogo meno antropizzato, a contatto con la natura. Non sono il tipo da “capanno” a tutti i costi per portare a casa per forza uno scatto (beh, i capanni presenti nella mia zona li uso, ogni tanto, ma non mi esaltano: mi pare di “barare” pur di portarmi a casa una foto). Preferisco godermi un po' l'ombra di un albero in un posto tranquillo, ad esempio, confidando che dopo un po' la fauna si abituerà alla mia presenza e mi offrirà qualche opportunità per scattare. E se non succede, pazienza, tanto mi sono svagato, snebbiato la mente e riposato le orecchie rispetto al rumore cittadino. Per avere foto “belle” credo serva però ben altro rispetto a quello che faccio io: il famoso “manico”, accompagnato da studio preventivo della specie che interessa fotografare, sopralluoghi preventivi, etc… insomma, l'attrezzatura aiuta ed ha aperto le possibilità operative a molti interessati al genere, ma poi l'abilità e la qualità del lavoro svolto dal fotografo restano fondamentali. Ben venga comunque l'ampliamento della platea di fotonaturalisti: è bellissimo poter ammirare il lavoro di chi è bravo e fotografa sul serio! |
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