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"da dove posso settare questo valore di risoluzione lineare del monitor?"
Menù/Modifica/Preferenze/Unità di misura e righelli/ Risoluzione monitor
Adobe di default imposta 72 PPI, ma non va bene, andava bene sui vecchi monitor a raggi catodici, ma non va bene per quelli moderni.
Ci devi mettere la risoluzione esatta , esatta all'unità, in PPI (Pixel Per Pollice) del tuo monitor, la ricavi dalle caratteristiche o te la misuri con il metro (risoluzione in Pixel del lato lungo del monitor diviso la lunghezza in pollici lato lungo dell'immagine luminosa del monitor)
“ "da dove posso settare questo valore di risoluzione lineare del monitor?"
Menù/Modifica/Preferenze/unità di misura e righelli/ Risoluzione monitor
Ci devi mettere quella esatta , esatta all'unità, in PPI (Pixel Per Pollice) del tuo monitor, la ricavi dalle caratteristiche o te la misuri con il metro (risoluzione in Pixel del lato lungo del monitor diviso la lunghezza in pollici lato lungo dell'immagine luminosa del monitor) „
Uso PS da anni ma non mi sono mai accorto che c'era quell'impostazione "nascosta" che si poteva modificare e difatti a me ha messo i classici "72 PPI" di default
Comunque per Kinder74, per sapere i PPI puoi usare questo calcolatore
Hai sempre fatto del casino, e.....non stampi, altrimenti vedevi che cannavi lo sharpening..........se sei un osservatore attento!
Oltretutto non ti torna più nemmeno la dimensione geometrica dell'immagine, quando selezioni al 100% o Formato di Stampa, te le sballa completamente come dimensione.
.........a misurare i PPI col metro ci possono volere forse 60 secondi, 1 minuto!
Difatti io non stampo mai sennò raramente (ma proprio raramente) qualche foto formato ricordo da tenere in un quadro (come quando si andava dal fotografo a ritirare le foto sviluppate dalla pellicola), quindi fino ad ora non me ne sarei mai accorto di sta cosa. Ero più impegnato ad impostare bene le impostazioni colore per ottenere l'immagine con i colori giusti sia su PS che su smartphone
E PS prima lo usavo molto più per fotoritocco vero e proprio che per elaborare e sviluppare RAW (dove preferivo usare Rawtherapee, Luminar, ON1, LR, C1).
Tu dici di essere un grafico, ma di foto tue qui non ce ne hai una, una che una sola non ce l'hai.
Ed un intervento come l'ultimo tuo autorizzano chi li legge, conclamatamente, a ritenere che tu la precisione non l'abbia molto in simpatia.
Ed assieme ai Fotografi, anche i Grafici "buoni" la precisione in simpatia ce la dovrebbero avere, una grafica fatta bene è la ricerca della perfezione e dell'invisibilità degli interventi.
Poi, chiaramenmte, ognuno lavora come meglio crede o...... riesce.
“ In pratica quel settaggio non serve a nulla a un grafico / fotografo perché i nuovi documenti li crea ad hoc L'unico modo per generare il rapporto 1:1 di cui parli è in Dimensione Immagine e mettere i ppi immagine = dpi monitor „
Cioè bisogna andare in Modifica>Dimensioni Immagine>e al posto del valore predefinito (nel mio caso 300) mettere i DPI del mio monitor?
Io ho un 27" 2560x1440 quindi al posto del "300 DPI" devo mettere "109 DPI" in "dimensioni immagine"?
"n pratica quel settaggio non serve a nulla a un grafico / fotografo perché i nuovi documenti li crea ad hoc L'unico modo per generare il rapporto 1:1 di cui parli è in Dimensione Immagine e mettere i ppi immagine = dpi monitor"
Strano che un grafico dica questo, che può essere fonte di grave errore.
I nuovi documenti te li puoi creare grandi o piccoli come vuoi.
La "Risoluzione predefinita dei nuovi documenti" ha due caselline, quella della risoluzione del monitor, citata sopra, e la casellina "Risoluzione di stampa": questa ultima va impostata correttamente se uno stampa, e chi ha chiesto la precisazione sul monitor non stampa.
1) Comunque, se imposti la risoluzione del monitor corretta, visualizzando al Formato di Stampa, te li mostra alla geometrica reale, se lo imposti errato te la sbaglia, e questo indipendentemente da quale risoluzione di stampa tu abbia settato.
2) Se imposti la risoluzione del monitor al valore corretto, e la risoluzione di stampa al valore corretto per la tua stampante, vedi l'immagine a grandezza reale e stampi comunque bene, il settaggio ti permette anche di stampare a risoluzione di stampa diversa dalla risoluzione del monitor (che tra l'altro non è in DPI, ma in PPI)
3) Se imposti la risoluzione di stampa uguale alla risoluzione del monitor, quest'ultima corretta , reale per il tuo monitor, come dici tu, hai sì una immagine mostrata nella dimensione reale, ma ............. ti sei castrato con le tue mani se vuoi stampare bene!
E ti sei castrato perchè hai settato la risoluzione di stampa in modo errato, quando usi la taglierina.
Un monitor buono da grafica ha, circa, 100 PPI, mentre ad una stampante buona da Fine Art gli devi dare un file immagine almeno a 300 PPI, il triplo, se è una Epson gli devi dare addiritura files a 360 PPI.
Se canni la risoluzione di stampa per una certa stampante, non gliela dai alla sua nativa, il driver della stampante te la ricorregge, se l'adatta, ma deve spappolare l'immagine e ricomporsela, e non è buona cosa, anche se i danni non sono mai gravi.
4) Se setti la risoluzione del monitor uguale a quella di stampa, ma quella di monitor è errata, Photoshop ti sbaglia le dimensioni reali quando visualizzi al formato di stampa.
Tu dunque sei in grave errore, perchè non basta assolutamente impostare risoluzione di monitor uguale a quella di stampa per avere la presentazione alla dimensione geometrica reale.
E' condizione necessaria che la risoluzione impostata per il monitor sia, sempre e comunque, quella vera del monitor, in PPI per avere immagini presentate alle dimensioni reali.
Prima di tutto, in questa discussione di parlava di profilo colore, di immagini che mostrano colori più saturi o più sbiaditi a seconda dei diversi strumenti di visualizzazione. Nessuno parlava di stampa e di Gog e Magog, ovvero dpi e/o ppi .
Poi, per quanto riguarda la mia esperienza quarantennale di grafico, e trentennale di utilizzatore di Photoshop (prima versione usata 1.05, prima acquistata 2.5), ho sempre lavorato sulle immagini basandomi sui pixel e non sui dpi/ppi. che rappresentano solo un rapporto numerico per definire le misure di stampa. Nel caso che io debba partire da zero ovviamente tengo conto che per la stampa tipografica di qualità è consigliato non scendere sotto i 300ppi, ma non è così vincolante. Ho fornito a volte file A4 o a doppia pagina A3 anche a circa 240ppi senza che nessuno abbia notato una minore qualità. Ovviamente non è bene inserire in una intera pagina A4 una immagine di poche centinaia di pixel di lato. Quei pixel sarebbero orribilmente visibili e "scalettati" (sempre che non sia proprio questo l'effetto desiderato).
Le immagini che produco/elaboro dovranno essere stampate in diverse misure, che io a volte non conosco. Quindi lavoro sui file alla definizione massima originale, ingrandendo o rimpicciolendo a monitor per creare tracciati, canali, livelli. La stessa immagine potrà andare a finire sulla copertina di un CD, su quella dell'LP in vinile, ma anche su una locandina pubblicitaria o su un manifesto. Lo stesso per i fotoinserimenti o le immagini in computergrafica 3D che andranno su un catalogo di ceramiche in formato A4, su un espositore per piastrelle, ma anche su un grande poster in uno stand del Cersaie.
Solo per l'uso nel web le riduco a dimensioni non superiori a quelle di un monitor medio, ma anche in questo caso ragiono in pixel, non in ppi. Così come in pixel si ragiona riducendo le immagini per l'invio in Instagram (larghe al massimo 1080px) e proprio su immagini inviate in Instagram chiedeva informazioni l'autore di questa discussione. Nel mio sito le ho messe a dimensioni ancora più piccole, per rendere più veloce la visualizzazione, ma soprattutto per non permettere il download e il riutilizzo da parte di altri (sì è successo, e per questo ora metto immagini ridotte).
Tornando alla stampa, i grafici di solito lavorano con InDesign , dove si creano riquadri dentro i quali vengono inserite le immagini che hanno qualsiasi valore in ppi. Ovvio che è inutile inserire in un riquadro di 7x10 cm, all'interno di una pagina di catalogo, una immagine di 4000x6000 pixel che era stata usata per un poster. L'elaborazione degli impianti di stampa, o della stampa digitale, impiegherebbe meno tempo fornendo una versione a definizione ridotta, quindi c'è chi prepara anche una versione meno pesante per questi utilizzi ridotti. Ma poi quel riquadro, durante l'elaborazione della grafica del catalogo, potrà essere ulteriormente rimpicciolito o anche ingrandito a seconda delle necessità e delle diverse edizioni, quindi è meglio non rischiare. E poi all'interno di un riquadro immagine di InDesign si può anche fare il crop desiderato, ad esempio in un quadrato inserire una foto rettangolare decidendo il taglio al volo, spostando l'immagine col cursore. Tanto per chiarire che non è necessario sapere in partenza le dimensioni di stampa tipografica di una immagine o il crop, perché spesso la si decide durante l'impaginazione.
Tutto questo noioso blablabla solo per arrivare dire che mai una sola volta in tanti anni di lavoro ho avuto bisogno di visualizzare l'immagine a monitor rispettando le dimensioni effettive di stampa. Anche adesso mi sto chiedendo: a cosa serve?
“ Nel mio caso amatoriale, vedere a monitor la resa della dimensione che poi stamperò „
Non è detto che tu veda l'immagine con la resa migliore, anzi succede proprio il contrario. Visualizzando l'immagine con le dimensioni effettive di stampa è inevitabile che i pixel dell'immagine adattata non corrispondano a quelli del monitor. Ad esempio, se con le dimensioni effettive di stampa si ottiene 28,04% (appena provato), l'immagine a monitor risulterà spappolata mentre nella realtà non lo è. Anche io preferisco vedere/elaborare le immagini sempre e solo con gli ingrandimenti o riduzioni standard rispetto alle dimensioni dei pixel, che si ottengono con i tasti cmd + e cmd - , 25%, 50%, 100%, 200%... in modo da mantenere il più possibile una visualizzazione "netta".
Ma è sempre meglio fornire un esempio visivo. Ecco le due visualizzazioni di un file che, facciamo un esempio, deve essere stampato di 10x10 cm. La prima è al 25% (riferito alla grandezza dei pixel) e a monitor appare di 9x9cm; la seconda è a dimensioni effettive di stampa (Menu Visualizza > Dimensioni stampa ), ovvero sul mio monitor Benq SW240 a 94ppi (non è detto che lo stesso valga per i monitor altrui) l'immagine appare davvero di 10x10 cm , ma il rapporto di grandezza dei pixel è diventato 28,04%, e i bordi appaiono sfocati perché l'immagine a monitor viene interpolata per portarla a fingere le dimensioni di stampa. Ma nella realtà del file non è così .
Immagine al 25%
Immagine a dimensioni di stampa 10x10 cm
“ o almeno la resa va sempre valutata alle dimensioni 1:1 „
Per me sempre e solo in rapporto ai pixel, mai alle effettive dimensioni di stampa simulate sul monitor, funzione fuorviante che produce una immagine interpolata e spappolata quando in realtà non è così.
Hai poi verificato le Impostazioni colore di Photoshop e la visualizzazione su Instagram dopo le varie modifiche ai diversi settaggi?
Da quanto leggo, anche negli iPhone da 4/5 anni il monitor ha un gamut più ampio dell'sRGB, una variante del P3 quindi dovrebbe essere simile a quello dell'iMac: www.iphoneitalia.com/618459/display-iphone-7-colori
Non è cosa buona, per un grafico, che tu non l'abbia ancora scoperto.
Serve a diverse cose, ma la più importante è la possibilità di giudicare lo sharpening reale dell'immagine da stampare.
E vale sia per lo sharpening artistico, l'acutanza, al netto dello sharpening di stampa, fisso, che va aggiunto successivamente, sia per una eventuale, se c'è necessità di darla, accentuazione dei toni intermedi, il cosiddetto sharpening "plastico", che fornisce effetto di tridimensionalità, e per entrambi lo si deve fare in dimensione reale di stampa.
Poi uno fa la verifica al 100%, si vede meglio al 100% l'impatto dello sharpening sull'immagine, ma è solo sulla dimensione di stampa che si giudica fuori tutto la bontà o meno.
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