| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 15:00
“ Il fatto è che se hai seguito la corretta catena del colore non serve fare prove. „ No non è vero. Per il semplice fatto che stampante e video non hanno lo stesso gamut e non hanno la stessa luminosità (d'altra parte uno è luce riflessa e uno è luce emittente) per cui devi fare dei compromessi che portano a correzioni Come fare questi compromessi e correzioni è il problema. Immaginarsi che calibrando tutto perfettamente hai stampe identiche a quello che vedi a video è utopia. Io uso Eizo con sonda di calibrazione delle x-rite per video e sonda di calibrazione sempre x-rite per la stampante Eppure con tutta la catena del colore a posto rimangono differenze. Sempre con qualunque stampante. E su certe foto sono differenze molto grosse. Non per niente la x-rite prevede pure una procedura di calibrazione della stampante per la specifica foto. Questa ti aiuta ma poi ci devi mettere del tuo |
| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 15:14
non a caso per lavorare correttamente non basta avere lo schermo correttamente calibrato, ma servono anche i profili delle stampanti usate per adattare il file alla stampa facendo il softproofing... se anche così facendo ci sono errori si sta sbagliando da qualche parte. Il gamut diverso poi non crea problemi di scambio o modifica dei colori, al massimo si vede qualche colore in più o in meno, casomai il problema sorge quando si usano profili difformi e si pensa che possano poi tornare. Lì ci sono differenze perchè si sta sbagliando, non perchè ci devono essere per forza. L'unica lieve differenza è data dal fatto che il monitor è un supporto retroilluminato e la carta no, ma anche qui una corretta gestione del colore limita le differenze e facilita il processo. |
| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 15:42
"Il fatto è che se hai seguito la corretta catena del colore non serve fare prove.......... ....L'unica lieve differenza è data dal fatto che il monitor è un supporto retroilluminato e la carta no,.." Magari! E' bello illudersi, ma un'illusione tale resta quando la realtà dei fatti è molto, molto diversa: - Il monitor da grafica ha un gamma di contrasto di 1: 1500 (EIZO) mentre la migliore carta con la migliore stampante arriva a 1: 170: dei toni delicati che si vedono a monitor, di tutta la plasticità dell'immagine, ottima a a monitor, se ne stampa poco più di 1/10, la stampa tende intrinsecamente ad appiattire molto le immagini, è per quello che bisogna intervenirci sopra molto. - la gamma dinamica del monito è 12 stop, la gamma dinamica stampante dalla migliore carta con la migliore stampante è circa 7.5 stop. La sgradevolissima conseguenza di questa limitazione di gamma dinamica stampabile, fa sì che sopra il 245 circa, come tono di luminosità, valori che a monitor vedi benissimo, in stampa non li puoi vedere e viene tutto una patacca bianca, sotto 16 idem, a monitor ci leggi bene nelle ombre, in stampa no, tutto nero, e questo non lo prevedi vedi da nulla, il gamut non te lo mostra,il softproofing nemmeno, anche se inserisci la compensazione del punto del nero ed il colore della carta, è solo esperienza pratica e conoscenza dell'attrezzatura prevenire toppe bianche e nere in stampa. - il gamut del monitor è non solo più ampio di quello della stampante con la migliore carta, ma è anche diverso, vedi colori che poi non stampi, e ti ritrovi colori in stampa che non vedi a monitor se usi spazi colore grandi in fotoritocco, e vanno usati grandi per avere foto coi colori vivi e grande dinamica. Bisogna conoscere non bene, ma benissimo la propria stampante con la propria carta, ma anche così facendo dei provini vanno fatti e qualche stampa la si canna anche facendo i provini, ovviamente se uno vuole qualità di stampa molto alta. Mahhhhh......... Da quello che scrivi, appare chiaro che non stampi da te seriamente, altrimenti quelle illusioni te le facevi ma soprattutto non le scrivevi. |
| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 16:16
Non sono certamente esperto come molti di quelli che scrivono qui però una cosa l'ho capita da tempo e cioè che l'occhio umano ha una capacità di vedere con dislivelli di luminosità superiore alla gamma dinamica quella dei migliori sensori in commercio. I quali hanno una gamma dinamica superiore a quella delle migliori stampe. Onde per cui anche se esponi correttamente non potrai mai riprodurre quello che stai vedendo, a meno che la scena sia a basso contrasto, e se vuoi combinare qualcosa di accettabile devi esporre "progettando" un'immagine, cioè scegliendo quali parti vuoi che vengano riprodotte con dettaglio e quali altre lascerai finire annegate nel bianco della sovraesposizione o nel nero della sottoesposizione totali, o in che modo si potrà tentare di ridurre la gamma dinamica (per esempio in studio con le luci). E quando poi si passa alla stampa gli spazi di manovra si assottigliano ancora perché la gamma dinamica restituita da quel che può riflettere un foglio di carta è quella che è, e quindi l'immagine amdrà nuovamente "riprogettata" per la stampa. O meglio: già al momento dello scatto bisognerebbe sapere quale sarà la destinazione finale dell'immagine e regolarsi di conseguenza. A parole sembra facile, in pratica è un gran casino... |
| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 18:28
comunque tutto questo leggere mi ha portato appena adesso a stampare un paio di foto che avevo da parte, temendo che la mia 100s dopo circa sei mesi di inattività causa covid e altre cose fosse quanto meno ostruita in qualche canale, invece stampe perfette e anche la test page è venuta fuori perfetta. con la vecchia r2880 se non stampavo per qualche settimana era un casino immane, siringhe, liquido e mezza giornata di lavoro. |
| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 18:34
domanda, qualcuno che ce l'ha ha mai provato cartucce non originali? su amazon ci sono dei kit a circa 40 euro contro i 100 del kit originale, ma in passato ho buttato via stampanti a pigmento a causa di kit non originali, magari con i dye ci sono meno problemi? |
| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 19:16
"... cartucce non originali...." = gamut di stampa non garantito, tenuta agli UV non garantita, tenuta al trascorrere del tempo non garantita, tenuta ai vapori domestici sicuramente inferiore che alle originali, fluidità a specifica degli inchiostri non garantita, con conseguenti possibili intasamenti, ed alla via così.. Mahhh...... Il mondo è bello perché è vario. |
| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 19:26
Infatti da quella volta ho comprato solo originali, ma magari qualcuno è a conoscenza di un'alternativa altrettanto valida. nei forum americani di stampa va per la maggiore il refilll delle cartucce originali e con inchiostri di livello, ma troppo sbattimento per un utilizzo saltuario. |
| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 22:18
Le solite cose già sentite un mucchio di volte. Non terrorizziamo nessuno: come piano piano ci si accostava alla stampa da pellicola migliorando sempre più i propri risultati, si può fare lo stesso anche ,ovviamente mettendoci impegno e studio, con la stampa digitale: d'altra parte, quale cosa riusciamo a fare al primo tentativo? Magari una laurea con un solo esame? Un disegno perfetto appena messa la matita sul foglio? Una ...pasta al forno appena letti per la prima volta gli ingredienti?. Quello che, però, io ho verificato, nella mia vita è: 1- stampare è soprattutto un piacere, un ulteriore pezzo del gioco del "far fotografia", come tenere in mano e riguardarsi bene sotto la luce la propria stampa, inserirla in un album a tema, perdere anche un po' di tempo con un lavoro....un gioco che richiede manualità e abilità. A me non diverte solo scattare, anche vedere uscire una stampa dalla stampante. Quindi, NON stampare significa togliersi una parte del divertimento che, per me, non è solo la ripresa. 2- sembra sempre che tutti abbiano sotto casa, anche nel paesino di montagna, uno stampatore superprofessionale che ti si mette a fianco, ti da consigli, ristampa con te se qualcosa non convince. Non è così ovviamente, non prendiamoci in giro e io non vivo in un paesino. 3- non parliamo, per favore, di stampe fatte via internet; non reggono mai il confronto con una fatta da te con un minimo di attenzione e di esperienza. Ah, faccio un esempio: ho stampato due giorni fa una mia foto che è anche qui su Juza. Mi piaceva, ma il colore un po' troppo acceso di una casa rossa un po' mi disturbava, sembrava un po' finto....ci pensavo e ripensavo. Insomma, mi sono scocciato di ripensarci e di avere quel tarlo e, in un minuto esatto, ho fatto una piccola modifica e l'ho ristampata. A scendere SOTTO CASA dove TUTTI hanno lo stampatore professionista che con QUATTRO SOLDI ripeteva in UN MINUTO la stampa sinceramente...non ne avevo voglia. E ora sono finalmente contento. 4- soldi: qualunque cosa fai in fotografia costa e se ti fai stampare per bene e COME VUOI TU ESATTAMENTE dal famoso stampatore professionista sotto casa certamente ti costa di più, tranne se non stampi solo negli anni bisestili una sola foto. Esempio: non stampavo da oltre un anno e mi rammaricavo, ma ho avuto dei problemi che mi avevano tolto il piacere che provo nello stampare. La maggior parte delle ultime foto messe su Juza non le avevo stampate e questo mi dava un fastidio, ma un fastidio!!! Mi sentivo soddisfatto a metà!!!Ho comprato per 93 euro su Amazon gli 8 inchiostri della mia Pro 100S e ho stampato 45 A4, 1 A3+, una serie di circa 100 provini in 10X15 (eh, sì, non mi fido di quello che vedo a monitor e devo fare dei provini. Sono uno stampatore scadente evidentemente, ma , l'ho detto altre volte, lessi un articolo di Marco Olivotto che diceva che fare dei provini ogni tanto era INEVITABILE!). Bene, 100 15X10 corrispondono a 25 A4. E solo ora mi è finito il grigio CLI 45 GY. Sta per finire, ma ancora si può fare qualche stampa il LGY e il nero, gli altri sono a metà. E ho stampato, definitiva 45+25 A4 (quindi 70) più 1 A3+ senza finire ancora se non uno solo degli inchiostri. Non penso di ever speso tanto da andare in miseria. 5- Alessandro ha ragione: stampare una piccola foto in formato minimo a settimana non costa quasi niente e mantiene efficiente la stampante. Il problema è maggiore per le stampanti a pigmenti che non per la stampanti dye. Faccio un esempio concreto: ho ricomprato da poco la Pro 100 S perchè ne avevo una da anni ed è stata ferma (SENZA STAMPARE NEMMENO UN FOGLIO DI CARTA VELINA) per 1 ANNO e più. Avevo fatto un paio di pulizie e di allineamenti testine ma non sembrava andare. Approfittando di una offerta, allora ne ho presa un'altra con la quale ora stampo. Ma l'altra, la vecchia, quella ferma da un anno, all'improvviso non ricomincia a stampare correttamente? DOPO UN ANNO! Ora potrò stampare con 2 stampanti |
| inviato il 03 Gennaio 2021 ore 8:50
Se oggi dovreste comprare una stampante dye A3 quale prendereste considerando un giusto bilanciamento tra costo operativo e qualità? Chiedo perché effettivamente è da un po' che sto pensando di passare a una dye ma non so se ne vale la pena. |
| inviato il 03 Gennaio 2021 ore 11:39
io ti consiglio la 100s (forse è uscita di produzione dovrei controllare) non avra la durata e la performance di una pigmenti ma dormi sonni piu tranquilli. la uso con carta canon matte, marrutt matte archival e marrutt satin oyster. quando ho bisogno di stampe piu grandi o carte piu raffinate c'è un laboratorio fine art in zona molto valido |
| inviato il 03 Gennaio 2021 ore 12:32
La Canon Pro 100S (se leggi quello che ho scritto un paio di interventi prima) è un'ottima stampante dye. Non sono d'accordo con quanto detto da Uncoolkid sulla durata e performance: ha la stessa struttura della ex Pro 10 e in parte della Pro 1 entrambe a pigmenti (pesa oltretutto ben 20 Kg!), ben costruita e a me è durata la prima (ora ne ho una seconda) diversi anni. Le dye danno stampe in genere un po' più vivaci di quelle a inchiostri a pigmenti specie nei neri ma le stampe hanno una durata inferiore, ma relativamente, in quanto gli inchiostri Chromalife 100+ fanno durare le stampe se chiuse in album o scatole (secondo le indicazioni Canon ) ben 200 anni senza sbiadire. Se esposte in cornice alla luce, senza vetro 10 anni, con vetro 40 anni. Non è male! La 100 S può utilizzare tutti i tipi di carte fino all'A3+, anche raffinate. Io uso in genere le Canson, anche fine art e di grammatura notevole |
| inviato il 03 Gennaio 2021 ore 12:58
ciao Claudio, durata intendevo come tenuta nel tempo degli inchiostri, come costruzione sono daccordo con te, è un carrarmato. comunque anche per la questione inchiostri ho stampe vecchie di due anni senza vetro o altro esposte al sole e sono ancora perfette. Carte fine art non ho ancora provato ad utilizzarle, di solito in quel caso preferisco stampe almeno A2. inoltre causa driver di stampa tutte le carte fine art sono utilizzate con margine mi pare di ricordare di minimo 25mm |
| inviato il 03 Gennaio 2021 ore 13:07
Troppi problemi e costi con le stampanti casalinghe, sistema da scartare se solo si sta qualche giorno fermi |
| inviato il 03 Gennaio 2021 ore 13:36
Uncoolkid: sì, per il bordo è così Gfirmani: evidentemente non stampi, perchè non è così. Io non ho il tempo di stampare spesso e, anche quando stampo con una certa frequenza, significa che lo faccio nel fine settimana causa lavoro. Quindi, sempre ferma per una settimana senza problemi. Poi, se ti sei letto quanto ho scritto poco fa, mi funziona addirittura una Pro 100 che ho lasciata ferma per più di 1 anno!!! Avevo maggiori difficoltà, ovviamente, con una stampante a 8 inchiostri a pigmenti, la Epson R2400, ma comunque, una pulitina e ricominciava correttamente. Se poi applichi il metodo Pollastrini e cioè fare una stampina a settimana, una sola anche in piccolo formato, sei a posto. Non diciamo cose non vere o per sentito dire!!! Stampo da me da oltre 12-13 anni almeno... Per i costi, leggiti quanto ho scritto prima ; in pratica 70 A4 e un A3+ prima che mi finisse SOLO il grigio (42 CLI GY), il LGY sta terminando ma si può fare ancora qualche stampa, gli altri colori sono all'incirca al 50%. Costi da fallimento!!!! |
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